<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Dacia Spring Ev Test | Page 16 | Il Forum di Quattroruote

Dacia Spring Ev Test

i cellulari non son stati incentivati per nulla.
si vede che non ne hai avuto uno negli anni 90.
se lo volevi, pagavi la concessione governativa, di 50 mila lire a bimestre.
le telefonate erano tutte considerate interurbane, con la tariffa massima, anche se chiamavi il vicino di casa.
eppure oggi ne abbiamo tutti uno a testa.
semplicemente la tecnologia ha fatto la sua parte, in modo naturale.
i vantaggi erano compensati dal costo maggiore.
se lo volevi, pagavi.

Non hai letto però il mio messaggio... i cellulari non sono stati incentivati nella vendita al dettaglio, ma la rete di ripetori e tutta l'infrastruttura, che sono più importanti dei cellulari stessi perché sono la base per il loro funzionamento e per le future evoluzioni lo sappiamo?
Saprai che per esempio anche avere un permesso per costruire un'antenna, magari in zona di vincolo paesaggistico, non è un atto anodino dal punto di vista burocratico e dei permessi. Allora, per vedere se e come sono stati incentivati, dovremmo analizzare l'evoluzione di tutta la filiera, compresa quella infrastrutturale.
Il mio primo cellulare l'ho avuto nel 97; )
 
Ultima modifica:
quando son nati i cellulari, io c'ero, purtroppo.
ho anche avuto una di quelle mattonelle portabili con la cornetta ed il filo, da 2Kg

il costo dei ripetitori, che erano pochissimi, funzionavano a Milano, ma fuori c'era il buio, e' stato pagato con la tassa di concessione da 50 mila lire che, alla fine degli anni ottanta, inizio novanta, non erano bruscolini.
pagavi 600mila lire all'anno, solo per avere il cellulare.
esclusi i primi che costavano milioni, negli anni 90 son arrivati quelli per diversamente ricchi, che costavano 700-800 mila lire.
vuol dire che in un anno, pagavi una tassa simile al costo dell'apparecchio.
l'infrastruttura e' stata pagata dagli utenti e dagli investimenti di un'azienda statale, che faceva utili (infatti l'ha venduta).
se oggi tutti hanno un cellulare, e' anche grazie a quelli che han cacciato un sacco di soldi all'inizio.
fallo oggi, vediamo quante auto a pile vendi, se gli dici che devono pagare 20mila euro all'anno di tassa, per costruire la rete di distribuzione
 
Di per se perchè il monopattino è negativo ? Io ricordo che uno dei miei colleghi me lo fece scoprire spiegandomi che lui doveva prendere un bus per raggiungere la metro che dista 3 o 4 km da casa, il tempo perso con il bus tra attesa e corsa era di circa 30 minuti a corsa, alla fine con il monopattino ci metteva 10 , non mi sembra questo un modo sbagliato di usare il monopattino, decongestionerebbe un poco sia i mezzi pubblici ma anche le strade perchè tante gente quei 3 o 4 km ora li fa in auto non con il bus con tutto il traffico che ne consegue. Ma questo è un esempio , ci aggiungi la bici, ci aggiungi chi può fare smart working da casa , ma anche chi può avere quella flessibilità negli orari lavorativi proprio da smart working che permetterebbe di diversificare gli spostamenti, ci aggiungi chi una vettura EV (o di quelle Giapponesi a cui facevi riferimento tu ) che con l'utilizzo che ne deve fare gli va bene , ed ecco che probabilmente nei centri urbani si riuscirebbe a migliorare la situazione e si darebbe credo ancora spazio a chi per bisogno deve usare una vettura termica. Ma su questo non mi sembra che ci sia molto interesse , ognuno si trincera dietro le sue posizioni e non se ne esce, l'automobilista ha la convinzione che la mobilità è fatta gerarchicamente e quindi lui ha più diritto di tutti a circolare, chi va in monopattino o in bicicletta in alcuni casi una gerarchia non ce l'ha ma vive in una sorta di anarchia e tanto altro .

Il monopattino non è negativo in sé, sono negativi purtroppo quelli in sharing che vediamo in giro nelle nostre città. Perché il monopattino sì è elettrico, ma passano furgoni a ritirarli per ricaricarli in una centrale, per poi riprenderli e riposizionarli, e lì va a farsi benedire tutto il vantaggio di emissioni... forse, se i furgoni fossero elettrici ed alimentati da rinnovabili diventerebbero sostenibili.
Sono d'accordo su questa diversità di proposte che deve esserci in ambito urbano, ma IMHO penso che la bicicletta resti il mezzo più ecologico. E il monopattino a spinta se si devono fare brevi tragitti dalla fermata dei mezzi verso il lavoro o verso casa.
 
il costo dei ripetitori, che erano pochissimi, funzionavano a Milano, ma fuori c'era il buio, e' stato pagato con la tassa di concessione da 50 mila lire che, alla fine degli anni ottanta, inizio novanta, non erano bruscolini.
pagavi 600mila lire all'anno, solo per avere il cellulare.

fallo oggi, vediamo quante auto a pile vendi, se gli dici che devono pagare 20mila euro all'anno di tassa, per costruire la rete di distribuzione

Beh su questo bisognerebbe ragionare su dati e bilanci più precisi, non su considerazioni generiche. Quanto quelle 600 mila lire all'anno contribuissero alla costruzione dell'infrastruttura, non lo sappiamo.
 
Il monopattino non è negativo in sé, sono negativi purtroppo quelli in sharing che vediamo in giro nelle nostre città. Perché il monopattino sì è elettrico, ma passano furgoni a ritirarli per ricaricarli in una centrale, per poi riprenderli e riposizionarli, e lì va a farsi benedire tutto il vantaggio di emissioni... forse, se i furgoni fossero elettrici ed alimentati da rinnovabili diventerebbero sostenibili.
Sono d'accordo su questa diversità di proposte che deve esserci in ambito urbano, ma IMHO penso che la bicicletta resti il mezzo più ecologico. E il monopattino a spinta se si devono fare brevi tragitti dalla fermata dei mezzi verso il lavoro o verso casa.


Secondo me così non può funzionare. Che senso ha avere un furgone che insegue i monopattini? Anche fosse elettrico, comunque consumerebbe energia inutilmente.
L'unica soluzione per i monopattini pubblici è quella di avere delle rastrelliere con ricarica dove parcheggiarli e finché non lo fai continui a pagare il noleggio. Vedi che poi sono tutti parcheggiati benissimo.
 
i cellulari non sono stati incentivati nella vendita al dettaglio, ma la rete di ripetori e tutta l'infrastruttura, che sono più importanti dei cellulari stessi perché sono la base per il loro funzionamento e per le future evoluzioni lo sappiamo?

...e quindi, per lo stesso identico motivo, quello che andrebbe "incentivato", o meglio pagato con investimenti pubblici non sono le singole auto elettriche, ma l'infrastruttura di distribuzione. Le auto vengono dopo, e di diffondono via via che diventano convenienti da acquistare e utili da usare.
 
Beh su questo bisognerebbe ragionare su dati e bilanci più precisi, non su considerazioni generiche. Quanto quelle 600 mila lire all'anno contribuissero alla costruzione dell'infrastruttura, non lo sappiamo.

non importa quanto.
il principio era: vuoi il cellulare? allora paghi e contribuisci alla costruzione della rete che lo fa funzionare.

non si e' messo un aumento del canone a chi aveva il telefono fisso.

lo stesso principio applicato oggi, porterebbe ad un bollo speciale per le auto elettriche.

vuoi l'auto elettrica?
paghi il superbollo, con cui si agevola la costruzione della rete di distribuzione.

son due principi, se mi permetti, parecchio diversi

il primo, funzionava, perche' era un'innovazione. non c'era nulla di simile prima, la gente li voleva.
il secondo non funziona, perche' devi pagare le persone per fargli comprare le auto che non vogliono.
 
il cellulare in quel determinato momento non aveva nessuna utilità pubblica o sociale e per questo non godeva di alcun incentivo , le televisioni ora hanno un incentivo perchè rivestono un ruolo di utilità sociale, per dirne una, le vetture EV per il legislatore hanno un interesse generale e rivestono un ruolo di utilità e per incentivarne l'acquisto (ed agevolare anche le case costruttrici) ne godono, poi se non si è d'accordo sul fatto che le EV hanno un ruolo nella società èun altro discorso, io ad esempio non sono d'accordo che uno che si prende un televisore da migliaia di euro deve avere un contributo
 
Secondo me così non può funzionare. Che senso ha avere un furgone che insegue i monopattini? Anche fosse elettrico, comunque consumerebbe energia inutilmente.
L'unica soluzione per i monopattini pubblici è quella di avere delle rastrelliere con ricarica dove parcheggiarli e finché non lo fai continui a pagare il noleggio. Vedi che poi sono tutti parcheggiati benissimo.
come l'euro dei carrelli
 
le segmento A chiaramente non è che spariranno, ma si sta fortissimamente riducendo la scelta.
Le case si stanno o smarcando dal segmento, oppure hai una "monoscelta".
altre case come toyota e kia sono restate nel segmento, ma con motori nemmeno ibridi, scelta che sembrerebbe illogica, per questione di costi.
 
Ma secondo me dovranno tornare per forza, se si vuole andare in elettrico. E' l'unica strada che vedo sensata per l'elettrico a medio termine: auto molto piccole da usare solo in città. Acquistate o a noleggio.
 
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