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Covid-19

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Giusto per dire, lavoro a 120 km da milano ma praticamente ogni giorno arrivano clienti o fornitori da milano, lo scenario é tutt'altro che allegro se qualcuno a milano dovesse contagiarsi.
E se fosse che si fa, si blocca milano e hinterland?
Temo proprio di si, solo che a quel punto diventa ovviamente un'emergenza nazionale. Avessero ascoltato completamente i virologi (Burioni il più famoso, ma sono tutti sulla sua linea), a quest'ora forse avremmo avuto meno problemi. Purtroppo la sfiga ci vede sempre benissimo e il "paziente 1" pare sia uno socialmente iperattivo ...
 
Dobbiamo sperare che riescano a produrre un vaccino efficace in tempi ragionevoli...
Non ci spererei troppo, ci sarebbero troppi interessi economici e milioni di persone da vaccinare in tempi brevi.
La speranza é riuscire a contenerlo e farlo sparire da solo, nel mentre trovare una cura efficace.
C'è da sperare che se vi saranno altri casi, siano tra le persone che sono state isolate della Unilever o tra i contatti diretti, in modo da poter risalire ad altri possibili contagi.
In questo modo si isola il virus.
Ma se nei prossimi giorni dovessero scoppiare altri focolai non collegati tra loro é un grande problema.
 
Non ci spererei troppo, ci sarebbero troppi interessi economici e milioni di persone da vaccinare in tempi brevi.
La speranza é riuscire a contenerlo e farlo sparire da solo, nel mentre trovare una cura efficace.
C'è da sperare che se vi saranno altri casi, siano tra le persone che sono state isolate della Unilever o tra i contatti diretti, in modo da poter risalire ad altri possibili contagi.
In questo modo si isola il virus.
Ma se nei prossimi giorni dovessero scoppiare altri focolai non collegati tra loro é un grande problema.
mhmhmhm....secondo me, vista la facilità con cui si diffonde, nel giro di pochi gg arriveremo a centinaia di infetti.
 
Il vaccino non c'è neppure per la SARS del 2002, quindi non c'è da aver paura " state tranquilli in casa e niente allarmismi" questo il consiglio di un politico, che però sta a Roma.:emoji_smiling_imp:
 
C'è da sperare che se vi saranno altri casi, siano tra le persone che sono state isolate della Unilever o tra i contatti diretti, in modo da poter risalire ad altri possibili contagi.
In questo modo si isola il virus.
Ma se nei prossimi giorni dovessero scoppiare altri focolai non collegati tra loro é un grande problema.

in aziende come la Unilever transitano anche tanti visitatori esterni, sperare di riuscire a rintracciare tutti ed isolari sarebbe una sorta di miracolo di intelligence.
In sostanza la vedo molto dura riuscire ad isolare il virus e ci sono elevate probabilità che si diffonda anche nel resto del Paese.. anche perchè da noi è abbastanza impensabile mettere in quarantena tutta la popolazione.
Siamo talmente indisciplinati che la gente si sposterebbe di nascosto con le scuse più balzane.

A venirci incontro c'è il fatto che stiamo andando verso la primavera e se il virus funzionasse come un influenza probabilmente scemerebbe da solo dando il tempo alla ricerca di prepararsi alla prossima stagione invernale.
 
Siamo talmente indisciplinati che la gente si sposterebbe di nascosto con le scuse più balzane.
Dipende anche dalle condizioni della quarantena. Se lo Stato mi obbligasse a restare in casa per poi contagiare la mia famiglia, come è accaduto al povero regista morto con tutta la famiglia, ci puoi scommettere che io starei ovunque tranne che in casa ad infettare la mia famiglia
 
Dipende anche dalle condizioni della quarantena. Se lo Stato mi obbligasse a restare in casa per poi contagiare la mia famiglia, come è accaduto al povero regista morto con tutta la famiglia, ci puoi scommettere che io starei ovunque tranne che in casa ad infettare la mia famiglia
in sostanza andresti ad infettare tutto il resto della comunità che poi indirettamente infetterebbe la tua famiglia.
 
Comunque
in sostanza andresti ad infettare tutto il resto della comunità che poi indirettamente infetterebbe la tua famiglia.
Nel suo libro "il lato fresco del cuscino", Zucconi racconta un episodio che ricordo a grandi linee. Si trovava in un albergo in una zona di guerra e ,quando c'erano i bombardamenti ,lui e gli altri giornalisti scendevano nelle cantine e indossavano le maschere antigas. Contemporaneamente vedeva i militari che presidiavano l'albergo, salire sul tetto. Dopo che la cosa si è ripetuta più volte, Zucconi chiese spiegazioni ad un militare che gli disse :<< se ci fosse un attacco col gas, quanto tempo impiegherebbero i genitori dei bambini nella cantina a farla a pezzi per strapparle la sua maschera e salvare i propri figli?>>. Zucconi da allora scelse il tetto.
 
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