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Cosa ne pensate della risposta del direttore di 4R al corriere ?

suiller ha scritto:
1o100 ha scritto:
Spero in una cordata di imprenditori Italiani che rilevino i marchi Alfa Romeo e LANCIA dalla Fiat. C'è troppa "DITTATURA FIAT" in questo paese, questo porta a fare il bello e il cattivo tempo anche con il governo italiano, che non può fare nulla o quasi ..per contrastare le decisioni di Fiat.
LANCIA è destinata a sparire per lasciare posto a Chrysler .
Alfa Romeo sparira o farà il" fantasma " di ALFA.
Le vendite di Alfa da quando è in Fiat sono in continua discesa, anche da quando è arrivato Marchionne il marchio è peggiorato....
Allora perchè tenere Alfa e Lancia? Non si vuole investire?! Bene, da buon imprenditore, vendo un "bene" che ha ancora un valore, prima che "crolli" definitivamente!

ma allora non capite?!! non venderà mai i marchi, nè Alfa nè Lancia... piuttosto li chiude, poichè sa benissimo che se ad es. se li prende VW potrebbe fargli una concorrenza brutale nel suo mercato principe (italia)... non vuole rischiare di avere concorrenza che gioca in casa a pari livello, non può permetterselo

faccio un'ipotesi campata in aria... se per es. Alfa passasse al gruppo VW (nome a caso) e questi immettono sul mercato italiano la nuova Giulietta, assemblata bene, con gli ottimi del gruppo, con una qualità dei materiali mediamente buona, con una rete di assistenza decente e con un prezzo ragionevole... chi se la comprerà più la fiat Bravo??

se ci pensi in particolare l'Alfa ha una gamma quasi completa al 100% per concorrere su tutti i modelli... MiTo, Giulietta, futura Giula o 169, 159, 159 SW... insomma può competere un pò con tutti i marchi Fiat o BMW che sia

In presenza di una Giulietta con contenuti specifici, la Bravo continuerebbe ad essere acquistata da chi si accontenta una buona generalista ad un prezzo inferiore. Piuttosto, rimanendo nell'ambito della tua ipotesi, come riuscirebbe WV a diversificare la Giulietta rispetto ad una Golf o A3? Sarebbe l'ennesima duplicazione...quindi VW mi sembra la soluzione meno indicata, anche per WV stessa....
Diverso è il caso di vendita a chi non è già in diretta concorrenza con Alfa ed anzi cerca un marchio sportivo per completare la propria gamma...e qui possiamo fare altre numerose ipotesi: Mercedes, Tata, Toyota, Nissan...
 
Io spero che Alfa e Lancia vengano cedute il prima possibile, magari a Rossignolo, visto che ha intenzioni di lanciarsi in questo settore.Nello stesso tempo, ha la conoscenza di questi marchi , ha rilevato macchinari e impianti di Pininfarina di Grugliasco.Poi cedere a un piccolo gruppo, non porterebbe svantaggi alla Fiat rispetto che cedere alla VW o altri costruttori.
Anche una cordata guidata a Roberto Colaninno potrebbe essere un candidato...
Cmq spero che Fiat "SE ...cede" Alfa Romeo e spero tanto Lancia (prima che sparisca in chrysler) , vengano ceduti a imprenditori italiani.
 
dubito che in Italia in questo momento ci sia un imprenditore o un gruppo in grado di rilevare l'A.R.
A dire il vero, ormai esiste il solo marchio, che certamente vale molto, perchè vale i nostri cuori, l'amore degli alfisti di tutto il mondo.
Questo purtroppo mi fa pensare a che punto siamo ridotti, infatti non ci sono più infrastrutture se si esclude il museo e l'archivio. Infatti pomigliano è a tutti gli effetti uno stabilimento fiat (ed infatti avrà la panda).
L'analisi mi porta a pensare che l'alfa è narcotizzata, ovvero ridotta ai minimi termini per cui:
o aspetterà periodi di positività del nuovo assetto italo-americano (quindi anni), quasi come un lusso ,
o, difficilmente, verrà venduta .
Mi sembra la vendetta dei proletari sull'aristocrazia ( e capite con quali effetti...)
Voi ben sapete che a Torino, storicamente, non sono capaci di produrre auto medio-alte; essi sono maestri di utilitarie e di fatto sono sbarcati in america con le "caravelle" (500, multiair).
Ci vorrebbe una nuova IRI che rilevasse l'A.R. come nel dopo guerra (la prima), ma è impensabile per il nostro difficile bilancio.
La butto lì: Berlusconi, come per Alitalia, con alcuni imprenditori rilevi il marchio e termini imerese. Salverebbe il marchio e il lavoro in un'area difficile.
Ricominceremmo da zero, cosa che storicamete avviene spesso.
Ciao a tutti.

p.s. in una discussione ho letto innumerevoli commenti sulla posizione dell'hazard della nuova giulietta: attenzione che se consideriamo così attentamente questi particolari che razza di alfisti siamo? Allora hanno ragione i crucchi che disegnano gli interni,io dico,con lo psicologo per "colpire" l'occhio.
 
Vorrei far notare che l'Alfa Romeo quando è stata ceduta alla Fiat, c'erano delle clausule che Fiat doveva rispettare.Tra queste c'era anche lo sviluppo del motore Boxer.In realta Fiat dopo 4-5 anni smise di produrre il boxer e lo sostitui con il classico 4 cilindri in linea.Era anti-economico produrlo dicevano.
Ma NON VENNE MAI SVILUPPATO si parlava del boxer Twin spark , invece niente.Se andiamo a spulciare bene le carte e poi quello che ha fatto Fiat....
Forse quella cessione...anzi quel REGALO fatto dal governo italiano alla Fiat ..
forse forse il governo italiano........ dovrebbe guardare bene le carte e rivedere la cessione.....D'altronde il governo italiano prende molte decisioni che favoriscono la cessione di molte società italiane a imprenditori italiani, tutto per mantenere l'occupazione di molti lavoratori italiani.Fiat vuol diventare una multinazionale, chiudendo molti stabilimenti italiani per portare la produzione in paesi più "convenienti".Allora se non vogliamo che Fiat faccia il bello e il "cattivo tempo" in questo paese è bene, mettere i puntini sulle "i".Fiat ha già portato via la produzione delle macchine agricole dall'italia.
Allora aspettiamo che porti via anche l'auto??
Io sono SUPER FAVOREVOLE AL MADE ITALY, E HO SEMPRE SOSTENUTO FIAT ORMAI L'UNICA CASA AUTOMOBILISTICA ITALIANA, ma forse è bene che Fiat capisca che anche noi siamo persone che dobbiamo vivere e mangiare.
Non siamo italiani solo quando dobbiamo acquistare auto italiane..,ma anche quando andiamo a lavorare...se portano via le fabbrice e cervelli il MADE ITALY non esiste più.., e tutto il mondo sarà più povero...Ognuno faccia il suo MADE.. è più bello sapere che quel prodotto è stato fatto e concepito in quel paese veramente si crea un plus valore...
 
Per tutti gli alfisti con preghiera di diffondere ed aderire /se volete).
Segnalo che è un'iniziativa piu' importante di quanto si possa credere, perchè sicuramente mette in evidenza la nostra passione e i nostri cuori.
Sicuramente un "chi va là" da persone oneste ed appassionate.

Carissimi amici alfisti e non,

Giovedì 21 Gennaio nella sede dell?Alfa Blue Team è stata, all?unanimità dei presenti, stilata questa lettera aperta da inviare al Corsera, a seguito delle dichiarazioni lette nei giorni scorsi sullo stesso quotidiano ad opera del Dott. Marchionne e relativi interventi da parte di autorevoli giornalisti.

Se anche voi condividete, come ci auguriamo, lo spirito di questa lettera, vi prego di:

1) diffonderla presso altri amici appassionati

2) rispondere immediatamente alla mia e-mail salvetti@enniosei.it semplicemente ?SI? CONDIVIDO, NOME COGNOME, CITTA??

3) I nomi dei sottoscrittori verranno messi in calce alla lettera che verrà inoltrata tra pochi giorni

Vi ringrazio per l?attenzione e per l?opera di diffusione che potrete fare, pur sapendo che, goccia nel mare, ogni tanto si ha il diritto di alzare la voce.

Con cordialità.

Gippo Salvetti

(presidente Alfa Blue Team, Milano)

Lettera aperta al Corriere della Sera.

Milano 25 Gennaio 2010.

? L?Alfa non è una semplice fabbrica di automobili. Le sue auto sono qualcosa di più che automobili costruite in maniera convenzionale. E? una specie di malattia, l?entusiasmo per un mezzo di trasporto. E? un modo di vivere, un modo tutto particolare di concepire un veicolo a motore. Qualcosa che resiste alle definizioni.

I suoi elementi sono come quei tratti irrazionali dello spirito umano che non possono essere spiegati con una terminologia logica. Si tratta di sensazioni, di passione, tutte cose che hanno a che fare più con il cuore che con il cervello?.

Cosi, nel 1970, si esprimeva l?Ing. Orazio Satta, Responsabile della Progettazione Alfa Romeo negli anni della Presidenza di Giuseppe Luraghi.

Gli anni, per intenderci, della costruzione dello stabilimento di Arese e dei bilanci in utile; gli anni della Giulietta, della Giulia, della 1750 e delle mitiche Spider e GT.

In questa riflessione si trova la migliore risposta alle recenti ?esternazioni? del Dr. Marchionne, ultimo Responsabile del Gruppo Fiat, continuatore di una linea di pensiero espressa dall?Avvocato Agnelli al momento dell?acquisizione dell?Alfa:

?Ci siamo annessi una provincia debole?.

Fiat e Alfa hanno due modi di concepire l?automobile del tutto incompatibili:

Ecco perché, fin dal momento della sua ?conquista? da parte di Fiat l?Alfa Romeo è stata umiliata e oggi viene ridotta al ruolo di ?stampella? per raggiungere volumi adeguati di produzione (cfr articolo Corsera di Tedeschini del 19 scorso).

Ecco perché oggi ci associamo all?invito a vendere l?Alfa Romeo rivolto alla Fiat da M. Mucchetti sulle pagine del Corriere della Sera del 17 scorso.

Dr. Marchionne, venda l?Alfa Romeo! Non si renda responsabile della distruzione di un mito che il 24 Giugno 2010 farà muovere verso Milano migliaia di appassionati da tutto il mondo per celebrare il centenario dell?Alfa, che la Fiat vuole dimenticare.

Dr. Marchionne, venda l?Alfa Romeo, perché non è, come lei afferma, ?un bambino da cullare? ma una Storia gloriosa da recuperare e proiettare nel futuro con la passione di Orazio Satta.

Dr. Marchionne, venda l?Alfa Romeo, perché anche le imprese hanno un DNA e quello dell?Alfa è incompatibile con Fiat.

Dr. Marchionne, venda l?Alfa Romeo e tutti noi appassionati Le saremo grati??e forse compreremo una 500 come seconda macchina.

f.to

Un folto gruppo di Alfisti e non.
 
iCastm ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Io personalmente, ma gli l'ho già esposto in risposta al blog, non condivido l'analisi, e sono pienamente daccordo con i toni e contenuti fatti dal giornalista del Corriere. E voi ?

Io invece non sono d'accordo con te.
Dove sarebbe sbagliata l'analisi di Tedeschini? Ha detto solo la verità: Alfa Romeo non è valorizzata come meriterebbe, le ultime indiscrezioni non fanno ben sperare nel futuro, ma probabilmente non sarà venduta perchè anche Alfa, almeno come logo, servirà per raggiungere il famoso traguardo dei sei milioni di veicoli l'anno.

I toni e i contenuti del giornalista del Corriere sono discutibili, come del resto è normale per un giornalista di un quotidiano generalista che si mette a discorrere di uno specifico argomento.

Agli alfisti do un suggerimento probabilmente difficile da realizzare ma sicuramente efficace: comprate azioni del Gruppo Fiat, andate alle assemblee e fate sentire la vostra voce. Visto che il primo obiettivo dei manager è fare gli interessi degli azionisti avreste qualche possibilità di essere accontentati.
Non c'è altra soluzione, le lettere ai giornali e le proteste sui forum sono inutili perchè non finanziano il Gruppo.
le azioni fiat non mi sembrano un grosso affare , del resto in quella ditta venerano ancora un cesare che sosteneva che le azioni non si contano ma si pesano, questo per dirti come considerano il parco buoi, pardon gli azionisti . Qui si potrebbe aprire la parentesi di quanto sia inadeguato il capitalismo famigliare per sostenere una multinazionale come la fiat ma sarebbe ot.
Alla fine l'unica cosa che può far cambiare loro idea è che il mercato li prenda sonoramente a sberle, cosa che mi pare stia accadendo per alfa e lancia
 
franco58pv ha scritto:
iCastm ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Io personalmente, ma gli l'ho già esposto in risposta al blog, non condivido l'analisi, e sono pienamente daccordo con i toni e contenuti fatti dal giornalista del Corriere. E voi ?

Io invece non sono d'accordo con te.
Dove sarebbe sbagliata l'analisi di Tedeschini? Ha detto solo la verità: Alfa Romeo non è valorizzata come meriterebbe, le ultime indiscrezioni non fanno ben sperare nel futuro, ma probabilmente non sarà venduta perchè anche Alfa, almeno come logo, servirà per raggiungere il famoso traguardo dei sei milioni di veicoli l'anno.

I toni e i contenuti del giornalista del Corriere sono discutibili, come del resto è normale per un giornalista di un quotidiano generalista che si mette a discorrere di uno specifico argomento.

Agli alfisti do un suggerimento probabilmente difficile da realizzare ma sicuramente efficace: comprate azioni del Gruppo Fiat, andate alle assemblee e fate sentire la vostra voce. Visto che il primo obiettivo dei manager è fare gli interessi degli azionisti avreste qualche possibilità di essere accontentati.
Non c'è altra soluzione, le lettere ai giornali e le proteste sui forum sono inutili perchè non finanziano il Gruppo.
le azioni fiat non mi sembrano un grosso affare , del resto in quella ditta venerano ancora un cesare che sosteneva che le azioni non si contano ma si pesano, questo per dirti come considerano il parco buoi, pardon gli azionisti . Qui si potrebbe aprire la parentesi di quanto sia inadeguato il capitalismo famigliare per sostenere una multinazionale come la fiat ma sarebbe ot.
Alla fine l'unica cosa che può far cambiare loro idea è che il mercato li prenda sonoramente a sberle, cosa che mi pare stia accadendo per alfa e lancia

Il mercato li starà pure prendendo a sberle, ma se a piangere sono gli alfisti e non gli azionisti allora qualcosa non torna.
Stiamo nel caso del marito che se lo taglia per far dispetto alla moglie.
 
iCastm ha scritto:
franco58pv ha scritto:
iCastm ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Io personalmente, ma gli l'ho già esposto in risposta al blog, non condivido l'analisi, e sono pienamente daccordo con i toni e contenuti fatti dal giornalista del Corriere. E voi ?

Io invece non sono d'accordo con te.
Dove sarebbe sbagliata l'analisi di Tedeschini? Ha detto solo la verità: Alfa Romeo non è valorizzata come meriterebbe, le ultime indiscrezioni non fanno ben sperare nel futuro, ma probabilmente non sarà venduta perchè anche Alfa, almeno come logo, servirà per raggiungere il famoso traguardo dei sei milioni di veicoli l'anno.

I toni e i contenuti del giornalista del Corriere sono discutibili, come del resto è normale per un giornalista di un quotidiano generalista che si mette a discorrere di uno specifico argomento.

Agli alfisti do un suggerimento probabilmente difficile da realizzare ma sicuramente efficace: comprate azioni del Gruppo Fiat, andate alle assemblee e fate sentire la vostra voce. Visto che il primo obiettivo dei manager è fare gli interessi degli azionisti avreste qualche possibilità di essere accontentati.
Non c'è altra soluzione, le lettere ai giornali e le proteste sui forum sono inutili perchè non finanziano il Gruppo.
le azioni fiat non mi sembrano un grosso affare , del resto in quella ditta venerano ancora un cesare che sosteneva che le azioni non si contano ma si pesano, questo per dirti come considerano il parco buoi, pardon gli azionisti . Qui si potrebbe aprire la parentesi di quanto sia inadeguato il capitalismo famigliare per sostenere una multinazionale come la fiat ma sarebbe ot.
Alla fine l'unica cosa che può far cambiare loro idea è che il mercato li prenda sonoramente a sberle, cosa che mi pare stia accadendo per alfa e lancia

Il mercato li starà pure prendendo a sberle, ma se a piangere sono gli alfisti e non gli azionisti allora qualcosa non torna.
Stiamo nel caso del marito che se lo taglia per far dispetto alla moglie.

Scusa, non seguo. Chi é il marito, chi la moglie, e di chi é il pisello?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
franco58pv ha scritto:
iCastm ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Io personalmente, ma gli l'ho già esposto in risposta al blog, non condivido l'analisi, e sono pienamente daccordo con i toni e contenuti fatti dal giornalista del Corriere. E voi ?

Io invece non sono d'accordo con te.
Dove sarebbe sbagliata l'analisi di Tedeschini? Ha detto solo la verità: Alfa Romeo non è valorizzata come meriterebbe, le ultime indiscrezioni non fanno ben sperare nel futuro, ma probabilmente non sarà venduta perchè anche Alfa, almeno come logo, servirà per raggiungere il famoso traguardo dei sei milioni di veicoli l'anno.

I toni e i contenuti del giornalista del Corriere sono discutibili, come del resto è normale per un giornalista di un quotidiano generalista che si mette a discorrere di uno specifico argomento.

Agli alfisti do un suggerimento probabilmente difficile da realizzare ma sicuramente efficace: comprate azioni del Gruppo Fiat, andate alle assemblee e fate sentire la vostra voce. Visto che il primo obiettivo dei manager è fare gli interessi degli azionisti avreste qualche possibilità di essere accontentati.
Non c'è altra soluzione, le lettere ai giornali e le proteste sui forum sono inutili perchè non finanziano il Gruppo.
le azioni fiat non mi sembrano un grosso affare , del resto in quella ditta venerano ancora un cesare che sosteneva che le azioni non si contano ma si pesano, questo per dirti come considerano il parco buoi, pardon gli azionisti . Qui si potrebbe aprire la parentesi di quanto sia inadeguato il capitalismo famigliare per sostenere una multinazionale come la fiat ma sarebbe ot.
Alla fine l'unica cosa che può far cambiare loro idea è che il mercato li prenda sonoramente a sberle, cosa che mi pare stia accadendo per alfa e lancia

Il mercato li starà pure prendendo a sberle, ma se a piangere sono gli alfisti e non gli azionisti allora qualcosa non torna.
Stiamo nel caso del marito che se lo taglia per far dispetto alla moglie.

Scusa, non seguo. Chi é il marito, chi la moglie, e di chi é il pisello?
BC mi preoccupi prima eri in cerca di donne ora di piselli.....cambi gusti in maniera sospetta :D
 
75turboTP ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
franco58pv ha scritto:
iCastm ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Io personalmente, ma gli l'ho già esposto in risposta al blog, non condivido l'analisi, e sono pienamente daccordo con i toni e contenuti fatti dal giornalista del Corriere. E voi ?

Io invece non sono d'accordo con te.
Dove sarebbe sbagliata l'analisi di Tedeschini? Ha detto solo la verità: Alfa Romeo non è valorizzata come meriterebbe, le ultime indiscrezioni non fanno ben sperare nel futuro, ma probabilmente non sarà venduta perchè anche Alfa, almeno come logo, servirà per raggiungere il famoso traguardo dei sei milioni di veicoli l'anno.

I toni e i contenuti del giornalista del Corriere sono discutibili, come del resto è normale per un giornalista di un quotidiano generalista che si mette a discorrere di uno specifico argomento.

Agli alfisti do un suggerimento probabilmente difficile da realizzare ma sicuramente efficace: comprate azioni del Gruppo Fiat, andate alle assemblee e fate sentire la vostra voce. Visto che il primo obiettivo dei manager è fare gli interessi degli azionisti avreste qualche possibilità di essere accontentati.
Non c'è altra soluzione, le lettere ai giornali e le proteste sui forum sono inutili perchè non finanziano il Gruppo.
le azioni fiat non mi sembrano un grosso affare , del resto in quella ditta venerano ancora un cesare che sosteneva che le azioni non si contano ma si pesano, questo per dirti come considerano il parco buoi, pardon gli azionisti . Qui si potrebbe aprire la parentesi di quanto sia inadeguato il capitalismo famigliare per sostenere una multinazionale come la fiat ma sarebbe ot.
Alla fine l'unica cosa che può far cambiare loro idea è che il mercato li prenda sonoramente a sberle, cosa che mi pare stia accadendo per alfa e lancia

Il mercato li starà pure prendendo a sberle, ma se a piangere sono gli alfisti e non gli azionisti allora qualcosa non torna.
Stiamo nel caso del marito che se lo taglia per far dispetto alla moglie.

Scusa, non seguo. Chi é il marito, chi la moglie, e di chi é il pisello?
BC mi preoccupi prima eri in cerca di donne ora di piselli.....cambi gusti in maniera sospetta :D

No, che c'entra: icastm parla di tagliare piselli, e volevo solo capire a chi va tagliato...mi fa un po' impressione.
 
iCastm ha scritto:
franco58pv ha scritto:
iCastm ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Io personalmente, ma gli l'ho già esposto in risposta al blog, non condivido l'analisi, e sono pienamente daccordo con i toni e contenuti fatti dal giornalista del Corriere. E voi ?

Io invece non sono d'accordo con te.
Dove sarebbe sbagliata l'analisi di Tedeschini? Ha detto solo la verità: Alfa Romeo non è valorizzata come meriterebbe, le ultime indiscrezioni non fanno ben sperare nel futuro, ma probabilmente non sarà venduta perchè anche Alfa, almeno come logo, servirà per raggiungere il famoso traguardo dei sei milioni di veicoli l'anno.

I toni e i contenuti del giornalista del Corriere sono discutibili, come del resto è normale per un giornalista di un quotidiano generalista che si mette a discorrere di uno specifico argomento.

Agli alfisti do un suggerimento probabilmente difficile da realizzare ma sicuramente efficace: comprate azioni del Gruppo Fiat, andate alle assemblee e fate sentire la vostra voce. Visto che il primo obiettivo dei manager è fare gli interessi degli azionisti avreste qualche possibilità di essere accontentati.
Non c'è altra soluzione, le lettere ai giornali e le proteste sui forum sono inutili perchè non finanziano il Gruppo.
le azioni fiat non mi sembrano un grosso affare , del resto in quella ditta venerano ancora un cesare che sosteneva che le azioni non si contano ma si pesano, questo per dirti come considerano il parco buoi, pardon gli azionisti . Qui si potrebbe aprire la parentesi di quanto sia inadeguato il capitalismo famigliare per sostenere una multinazionale come la fiat ma sarebbe ot.
Alla fine l'unica cosa che può far cambiare loro idea è che il mercato li prenda sonoramente a sberle, cosa che mi pare stia accadendo per alfa e lancia

Il mercato li starà pure prendendo a sberle, ma se a piangere sono gli alfisti e non gli azionisti allora qualcosa non torna.
Stiamo nel caso del marito che se lo taglia per far dispetto alla moglie.
guarda che in genere a piangere sono gli aizonisti fiat , forse a fare il mazzo ai manager dovrebbero essere gli azionisti istituzionali (banche, fondi di investimento etc.) , spero che lo facciano, però generalmente quella è gente che ragiona in un'ottica di dividendo immediato
 
BelliCapelli3 ha scritto:
iCastm ha scritto:
franco58pv ha scritto:
iCastm ha scritto:
Gt_junior ha scritto:
Io personalmente, ma gli l'ho già esposto in risposta al blog, non condivido l'analisi, e sono pienamente daccordo con i toni e contenuti fatti dal giornalista del Corriere. E voi ?

Io invece non sono d'accordo con te.
Dove sarebbe sbagliata l'analisi di Tedeschini? Ha detto solo la verità: Alfa Romeo non è valorizzata come meriterebbe, le ultime indiscrezioni non fanno ben sperare nel futuro, ma probabilmente non sarà venduta perchè anche Alfa, almeno come logo, servirà per raggiungere il famoso traguardo dei sei milioni di veicoli l'anno.

I toni e i contenuti del giornalista del Corriere sono discutibili, come del resto è normale per un giornalista di un quotidiano generalista che si mette a discorrere di uno specifico argomento.

Agli alfisti do un suggerimento probabilmente difficile da realizzare ma sicuramente efficace: comprate azioni del Gruppo Fiat, andate alle assemblee e fate sentire la vostra voce. Visto che il primo obiettivo dei manager è fare gli interessi degli azionisti avreste qualche possibilità di essere accontentati.
Non c'è altra soluzione, le lettere ai giornali e le proteste sui forum sono inutili perchè non finanziano il Gruppo.
le azioni fiat non mi sembrano un grosso affare , del resto in quella ditta venerano ancora un cesare che sosteneva che le azioni non si contano ma si pesano, questo per dirti come considerano il parco buoi, pardon gli azionisti . Qui si potrebbe aprire la parentesi di quanto sia inadeguato il capitalismo famigliare per sostenere una multinazionale come la fiat ma sarebbe ot.
Alla fine l'unica cosa che può far cambiare loro idea è che il mercato li prenda sonoramente a sberle, cosa che mi pare stia accadendo per alfa e lancia

Il mercato li starà pure prendendo a sberle, ma se a piangere sono gli alfisti e non gli azionisti allora qualcosa non torna.
Stiamo nel caso del marito che se lo taglia per far dispetto alla moglie.

Scusa, non seguo. Chi é il marito, chi la moglie, e di chi é il pisello?

Il pisello sicuramente non è della moglie!

Comunque gli alfisti sono il marito, il Gruppo Fiat la moglie.
franco58pv diceva che il management del Gruppo cambierà idea quando il mercato li prenderà a sberle, come sta accadendo. E non gli si può dare torto. Ma nel frattempo chi sta piangendo di più? Il management (e gli azionisti) o gli alfisti?
Se gli alfisti gioiscono nel mercato che prende a sberle l'Alfa Romeo è un po' come se si tagliassero il pisello. Ma attenzione: la moglie il pisello può anche andarlo a prendere da qualcun altro.
 
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