"Il costo delle auto nuove è generalmente aumentato in rapporto al potere d’acquisto, ormai lo sanno anche i muri e gli schermi dei computer. Trovare l’utilitaria in grado di portare una persona da un punto A a un punto B con quattro ruote, un cambio e tre pedali è impossibile, perché sono comparsi ammennicoli di ogni tipo in grado di elevare il prezzo. L’unico motivo valido per cui è giusto pagare di più un’automobile è la sicurezza, ADAS fondamentali inclusi. Il discorso dell’utilitaria vale anche per altri formati di auto un tempo considerati accessibili, come ad esempio la categoria delle coupé sportive....."
Che fatica essere una coupé popolare - Mondo Auto - AutoMoto (formulapassion.it)
Da "La Stampa" di Torino: “La Toyota GR86 è l’ultima rappresentante di un genere di auto ormai estinto, quello delle coupé popolari, acquistabili a un prezzo che non corrisponda a quello di un immobile. Fino a qualche anno fa non era così, c’erano l’Audi TT, la Peugeot RCZ, la Renault Laguna Coupé e la Volkswagen Scirocco, ma anche modelli sportivi derivati dalle berline come la Opel Astra GTC, la Renault Megane Coupé e la Seat Leon ST. Oggi sono tutte sparite e pure i tedeschi premium hanno smesso di credere nelle coupé, tranne Bmw che continua a produrre la Serie 2 e la Serie 4. Se poi si riavvolge ancora il nastro del tempo si rischia di diventare nostalgici. Negli Anni Novanta, quasi ogni Casa automobilistica aveva la sua sportiva: Alfa Romeo GTV, Audi Coupé, Fiat Coupé, Ford Cougar, Nissan 200SX, Opel Calibra, Peugeot 406 Coupé, Rover 220 Turbo, Toyota Celica, Volkswagen Corrado e Volvo 480. Tutte auto che nel loro ciclo di vita (7-8) anni vendevano tra i 50.000 e i 100.000 esemplari in tutta Europa, tranne la Calibra che ebbe un successo travolgente e arrivò quasi a 240.000.“
Che fatica essere una coupé popolare - Mondo Auto - AutoMoto (formulapassion.it)

Da "La Stampa" di Torino: “La Toyota GR86 è l’ultima rappresentante di un genere di auto ormai estinto, quello delle coupé popolari, acquistabili a un prezzo che non corrisponda a quello di un immobile. Fino a qualche anno fa non era così, c’erano l’Audi TT, la Peugeot RCZ, la Renault Laguna Coupé e la Volkswagen Scirocco, ma anche modelli sportivi derivati dalle berline come la Opel Astra GTC, la Renault Megane Coupé e la Seat Leon ST. Oggi sono tutte sparite e pure i tedeschi premium hanno smesso di credere nelle coupé, tranne Bmw che continua a produrre la Serie 2 e la Serie 4. Se poi si riavvolge ancora il nastro del tempo si rischia di diventare nostalgici. Negli Anni Novanta, quasi ogni Casa automobilistica aveva la sua sportiva: Alfa Romeo GTV, Audi Coupé, Fiat Coupé, Ford Cougar, Nissan 200SX, Opel Calibra, Peugeot 406 Coupé, Rover 220 Turbo, Toyota Celica, Volkswagen Corrado e Volvo 480. Tutte auto che nel loro ciclo di vita (7-8) anni vendevano tra i 50.000 e i 100.000 esemplari in tutta Europa, tranne la Calibra che ebbe un successo travolgente e arrivò quasi a 240.000.“