Permesso permesso....( scusate.... sò fotografo, fateme lavorà....). Io ho appena dismesso un' ottima bridge per passare alla reflex ( Canon 30d ).
Allora. Qualsiasi bridge o compatta ( peggio ancora ) ha rispetto alla più scarsa delle reflex digitali almeno 3 difetti.
1. Ergonomia. Qualunque impostazione tu debba fare per correggere l'immagine ( regolazione ISO, compensazione esposizione ) devi entrare nel menu e scavicchiolare. Quando hai finito di impostare, non c'è più niente da fotografare. Una buona reflex ha un tasto per ogni funzione fondamentale. Dopo un mese hai imparato a memoria dove sono e non stacchi nemmeno l'occhio dal mirino.
2. Eccesso megapixel/sensore piccolo. I megapixel nella fotocamera sono come i cavalli nell'automobile: sopravvalutati. Una compatta o bridge moderna arriva anche a 10 - 12 megapixel. Ma è una bestemmia, perchè il sensore di una compatta in realtà è grande quanto l'unghia di un mignolo. Stiparci dentro troppi fotositi ( quelli che fanno aumentare i megapx ) fa sì che l'attività elettrica di ogni fotosito disturbi il fotosito vicino. Così si crea un rumore di fondo ( disturbo elettrico ) pauroso. Risultato: se aumenti la sensibilità sopra i 100ISO, le tue foto diventano un'accozzaglia di grana colorata. Il sensore di una Reflex è fisicamente molto più grande, i fotositi ci stanno più larghi, zero rumore di fondo, puoi scattare anche a 800ISO senza grana, e niente flash. C'è anche un altro problema: le compatte o bridge, tranne rare eccezioni, hanno ottiche che spesso fanno schifetto, quindi la definizione di quei 30 miliardi di megapixel finisce nel cesso. Ancora peggio nel caso di zoom 22x, che sono fondi di bottiglia a luminosità zero.
3. Questo ti interessa nel dettaglio. Il sistema di messa a fuoco di una compatta o bridge ( rilevamento del contrasto ) è concettualmente diverso da quello di una reflex ( rilevamento di fase ). Quindi non è questione di potenza del chip, nè di di quanti punti di messa a fuoco abbia la macchina ( tra l'altro, se fai fotografia seria, dopo un po' impari a selezionare il punto centrale ed a scordarti gli altri, altrimenti rischi che la macchina metta a fuoco quello che dice lei ). Il risultato è che l'AF di una reflex è
istantaneo in quasi ogni condizione di luce. Quello di una bridge ci mette anche 2 secondi prima di agganciare, specie in penombra: quando tu hai messo a fuoco, il soggetto è già scappato via-
La Reflex aggiunge poi il vantaggio del servo autofocus ( continuo ). Ovvero: una volta agganciato un soggetto in corsa, il sistema lo traccia, mentre si avvicina, si allontana o ti passa davanti, finchè non scatti. Al momento di scattare poi, con una Reflex puoi sfruttare raffiche da almeno 3 scatti al secondo ( 5 o 6 nei modelli più evoluti ). Non solo, mentre spari la tua raffica , l'autofocus continua a tenere agganciato il bersaglio ed a tracciarlo. Praticamente un'arma. Zero foto perdute: ti rimane solo da scegliere quella più bella della sequenza.
Il problema di fondo è che chiunque debba fotografare anche solo bambini o cani - o leoni - si trova rapidamente, spesso senza rendersene conto, ad avere le stesse esigenze operative di un fotografo sportivo professionista. Non c'è nessuna differenza fra fotografare la F1 e tuo figlio che si scalmana col cane, che fa il saggio di danza in palestra ( penombra ), la partita di calcio, o la recita in un teatro buio. In tutti questi ambiti, una portatile la usi al massimo come fermacarte, anche la migliore. Un po' meglio una bridge, ma comunque con grossi limiti, ed un prezzo che si avvicina troppo ad una Reflex.
Da ultimo: una Reflex non pesa molto di più di una buona bridge. Se ci agganci un 18-200 tuttofare ( 28-300 effettivi ) si ragiona di circa un kilo, io la metto a tracolla anche per un giorno. Certo, una portatile entra nel taschino della camicia. Ma non si può avere tutto.
Buon acquisto.