fabiologgia ha scritto:
Jambana ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
uhuh ha scritto:
Comunque in questi giorni mi sto concentrando molto su Clio e 206... In generale leggo che, pur essendo la 206 esteticamente più "moderna" della clio seconda versione, dal punto di vista delle performance e della guida in generale è meglio la Renault... Per chi ha avuto modo di provarle entrambe o le conosce bene, me lo potete confermare? Delle auto ovviamente dobbiamo prendere in considerazione la versione guidabile secondo la nuova legge, che credo sia quella da 65cv per la Clio e la 69 per la Peugeot.
Da neopatentato potrai guidare solo le versioni con motorizzazioni "basic" quindi parlare di prestazioni e/o di piacere di guida mi pare quantomeno azzardato.
Diciamo che avrai una tranquillissima utilitaria, il divertimento lo dovrai cercare altrove, magari nelle gite con gli amici...... ma in effetti è proprio quello il bello dei diciott'anni!
Saluti
Per il piacere di guida rilancio la Mini classica...che pur con pochi CV è caratterizzata da sensazioni da vero go-kart. La sicurezza passiva è ai minimi termini così come lo spazio (anche se è soprprendentemente abbondante rispetto alle dimensioni della carrozzeria), l'affidabilità è quasi da macchina storica, ma il piacere di possedere una "vera" macchina classica, "da divertimento", e anche di curarne la meccanica, così come si fa per un'auto da collezione, magari personalizzandola poco a poco e mettendola a punto, credo siano un'esperienza automobilistica più interessante rispetto a quella del possesso di una qualsiasi utilitaria recente. Naturalmente il discorso è completamente irrazionale (a parte le considerazioni economiche: sicuramente una Mini quasi d'epoca manterrà il prezzo, che ora è basso, nel tempo); però mi sembra l'unica soluzione da neopatentato in grado di fornire divertimento.
In alternativa qualche kei car giapponese, ma quelle "giuste" credo siano tutte troppo potenti.
Forse potrebbero rientrare nell'elenco, ma non ne sono sicuro, anche le versioni meno potenti delle Civic anni '90, cioè la 1.3 e la 1.4i depotenziata (75 cv), auto con impostazione sportiva, telaio eccellente con sospensioni a quadrilateri, cambio superlativo, che garantiscono divertimento di guida tra le curve anche con i motori meno potenti. Un esemplare ben tenuto, anche se con 15 anni sulle spalle, è praticamente indistruttibile meccanicamente e il budget richiesto è molto minore (1500-2000 ?).
Questo è ciò che mi viene da pensare per un neopatentato che cerca un'auto capace anche di una guida divertente.
Ho quarant'anni suonati e seguirei il tuo consiglio. Io. Ma ventidue anni fa non lo avrei fatto e anche oggi credo che il tuo consiglio non sia adatto ad un diciottenne.
Una Mini d'epoca, o qualsiasi altra auto d'epoca, è un acquisto di passione non di necessità. In un altro thread, qualche tempo fa, criticai alcuni forumisti che sostenevano che l'acquisto di un'auto d'epoca fosse un buon modo per risparmiare sui costi di gestione grazie alle tariffe agevolate su bollo ed assicurazione ed alla manutenzione, allo stesso modo oggi ritengo che non sia buona cosa quella di prendere un'auto d'epoca "
solo per risparmiare e perchè la posso guidare".
E' verissimo che guidare una Mini d'epoca è una vera goduria ma per chi può apprezzarla, non per un ragazzo che, non per colpa sua ma per mere ragioni anagrafiche, deve ancora imparare i rudimenti del volante.
A lui serve un'auto che costi poco anche da mantenere, ed un'auto d'epoca, se la vuoi tenere bene (non da auto vecchia ma da auto d'epoca) costa molto in quanto la manutenzione, pur semplice, è enormemente più frequente e va fatta bene (ripeto, non voglio nemmeno considerare l'ipotesi di tenere un'auto d'epoca alla bell'e meglio raffazzonandola come capita). In un'auto d'epoca tenuta e mantenuta come tale ogni riparazione diventa un restauro con i costi che da ciò conseguono.
Le kei-car made in japan erano piccolissime, leggerissime, con motori turbo da 660 cc e potenze sulla settantina di cavalli. Troppo.
Le Honda et similia ventennali o giù di lì, le trovi anche in regalo. Sono robustissime ma anche usa e getta. Se si rompe qualcosa non hai possibilità di ripararla perchè, molto semplicemente, non esistono più i ricambi a meno di fortunate circostanze e/o di lunghe e costose ricerche.
In definitiva: che c'è di così schifoso nell'imparare a guidare su una Panda di tre o quattro anni? A mio parere è l'ideale, prima di cercare il divertimento bisogna imparare a guidare, poi, tra qualche anno il nostro amico vedrà e sceglierà in base alle sue esigenze ed alle sue passioni, stavolta senza limiti di legge sulla potenza.
Saluti
Ciao Fabiologgia, scusami se rispondo al tuo post in ritardo.
Sopra ti avevo risposto perché fondamentalmente non condivido questa tua affermazione:
Da neopatentato potrai guidare solo le versioni con motorizzazioni "basic" quindi parlare di prestazioni e/o di piacere di guida mi pare quantomeno azzardato.
Diciamo che avrai una tranquillissima utilitaria, il divertimento lo dovrai cercare altrove, magari nelle gite con gli amici...... ma in effetti è proprio quello il bello dei diciott'anni!
Chiaramente, non rispetto alle prestazioni, ma al piacere di guida: ho citato la Mini classica, che guardacaso è stata la mia prima macchina, quella dei miei diciotto anni, proprio perché con pochissimi cv, grazie alla sua leggerezza, al suo assetto e alla sua impostazione generale è comunque una macchina divertentissima da guidare, molto più di tante auto recenti, anche molto, molto più prestazionali.
E il mio non era certo un invito ad acquistare un'auto d'epoca per risparmiare su bollo ed assicurazioni: prima di tutto molte Mini classiche non sono ancora d'epoca, visto che sono state prodotte fino a ottobre dell'anno 2000.
Se leggi bene ho scritto "una mini quasi d'epoca"...il che sottointende l'acquisto di un auto classica ma non ancora d'epoca dal punto di vista legale, che però lo diventerà tra qualche anno. Permettendo fra l'altro di tenere l'auto dei propri 18 anni nel tempo, quando si sarà passati sicuramente ad un'auto "normale", con eventuali costi di gestione ragionevoli
per una seconda macchina
E' chiaro però che si tratta di un acquisto oculato, perché sono auto ai minimi storici per quanto riguarda il valore (non stavo parlando, come dovrebbe essere pacifico a chiunque conosca un minimo le Mini, di quelle degli anni '60 e '70, d'epoca a tutti gli effetti, auto inadatte ad un uso quotidiano, ma delle ultime Mini classiche "non BMW") che tenderanno a conservare, a differenza di un'utilitaria "qualsiasi" vecchia di qualche anno.
Fra l'altro, visto che la Mini l'ho avuta, la mia era del 1981, e ne conosco anche i limiti, posso dirti che quelle degli anni '90 (quelle con le ruote da 12" per intenderci) sono molto più fruibili quotidianamente per le piccole migliorie e ammodernamenti che hanno avuto.
Comunque il solo parlare di auto d'epoca per risparmiare sui costi di gestione mi fa inorridire: visto che concepisco le auto d'epoca solo se tenute amorevolmente, in condizioni perfette, con tutta la manutenzione necessaria e anche di più.
Ma non è questo il punto, non è il denaro.
Il fatto è che anche da neopatentati, invece di una "triste" utilitaria qualunque, si può avere un'auto
classica, sicuramente non perfetta ma dispensatrice di emozioni, anche nelle sue imperfezioni e nei suoi limiti rispetto ad un'auto di concezione più moderna, che però si traducono in tanta personalità, tanto divertimento. Un'auto degli anni '60, anche se prodotta nei '90, da curare, magari da personalizzare poco a poco, con passione, rendendola unica, attingendo alla gamma infinita di accessori esistenti per le Mini classiche.
Magari anche, quando si sarà fatta la mano, con una leggera preparazione meccanica, un assetto, l'omologa di cerchi e gomme "esagerati" con delle Yokohama morbidissime, una marmitta fatta arrivare dall'Inghilterra...senza contare che sono auto dalla meccanica non certo perfetta ma semplice ed i pezzi di ricambio hanno prezzi piuttosto bassi.
Che cosa c'è di schifoso a guidare una Panda di tre o quattro anni? Niente.
Però non diciamo che è l'unica strada, ce ne sono altre, ma per queste è necessario avere passione, e magari anche un po' di cultura motoristica.
Che si possono avere benissimo anche a 18 anni. Conosco diversi ragazzi di quell'età che questa passione ce l'hanno; certo non sono la maggioranza.
Le Honda et similia ventennali o giù di lì, le trovi anche in regalo. Sono robustissime ma anche usa e getta. Se si rompe qualcosa non hai possibilità di ripararla perchè, molto semplicemente, non esistono più i ricambi a meno di fortunate circostanze e/o di lunghe e costose ricerche
Perdonami, ma questo è completamente falso e campato in aria. A parte il fatto che una Civic degli anni '90
tenuta come si deve non vale cifre iperboliche ma non te la regalano certo, a maggior ragione se si tratta di una Vti o una CRX (che comunque esulano dal discorso neopatentati), non so quale conoscenza tu abbia del mondo delle Honda classiche; posso dirti che in concessionaria si trova ancora tutto; proprio la settimana scorsa, in occasione di un tagliando, ho ordinato per la mia Civic del 1997 un particolare secondario dell'interno, il "pirulino" di plastica che sblocca una metà dello schienale posteriore per abbatterlo, che in oltre 200 mila km e 14 anni di età è la prima cosa che riesco a rompere della macchina, che è in condizioni perfette ed ha ancora la frizione originale ed il gas del condizionatore mai ricaricato...
Ebbene il pezzo costa 7 euro ed è arrivato dopo 3 giorni lavorativi, ordinato al magazzino centrale europeo che si trova in Belgio. Sono ancora disponibili particolari di finitura come il rivestimento dei sedili.
Inutile dire che tutto ciò che è meccanica è disponibile immediatamente, o se deve essere ordinato arriva in max 24 ore se a Verona o 48/72 se in Belgio.
A parte il fatto che si trova tutto ciò che è OEM in concessionaria, le Civic di vecchia generazione sono oggetto di culto da parte degli appassionati di tutto il mondo, esistono decine di forum specifici, tra cui quelli americani sono quelli più attivi, ed oltre alle componenti originali esistono sia pezzi "di concorrenza", sia una miriade di componenti sportive o racing, di motore, carrozzeria, assetto, accessori, se volessi (ma non voglio) potrei smontare completamente la mia Civic, che è tutta originale a parte i cerchi, e farne un piccolo mostro da pista stravolgendola completamente.
Addirittura un grande produttore di ruote come Enkei (che produce e produceva anche le ruote di primo montaggio delle Civic) ha recentemente rimesso in commercio due ruote da 15", la "J-Speed" e la "Enkei 92", riedizioni di ruote custom montate soprattutto sulle Civic rispettivamente negli anni '90 e '70-'80.
Cosa dire invece dell'Alfa 33 del 1992 che abbiamo? Per la quale un particolare da due lire, ma assolutamente necessario, e di produzione italiana, come l'inermittenza degli indicatori direzione è fuori produzione, non più a magazzino, e introvabile, anche chiamando gli elettrauto e i magazzini per elettrauto in mezza Italia? Naturalmente, vista l'affidabilità cagionevole dell'impianto elettrico della vettura è un particolare che si rompe, come mi è successo, e dopo estenuanti ricerche e fermo macchina obbligato sono riuscito con un colpo di fortuna (visto che ce ne sono fra l'altro due modelli, uno a 7 e uno a 8 poli) a trovarne uno da smontare in un'auto da un demolitore.