<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Connessi | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Connessi

Il titolo del topic non parla di supporti ma di connessione e per me è azzeccato perché quello è il vero problema, prima si leggeva sul libro cartaceo e ora sul ebook è non ci vedo grande differenza, la vedo invece sul essere sempre connessi con altre persone cosa che prima non accadeva e che ha mille ripercussioni sul nostro modo di vivere sia a livello sociale che professionale
 
Il problema non è tanto la connessione, quanto il tipo di contenuti su cui la gente passa le ore.
Qualche volta sbircio incuriosito per capire cosa tiene le persone incollate al proprio smartphone: dai ragazzini alle persone di una certa età, quasi sempre si tratta di facebook, instagram e social vari... quando non si tratta di giochi.
E mi sembra che, tranne rari casi, i bambini e i ragazzini di oggi non leggono affatto libri, al contrario di noi alla loro età.
 
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Il problema non è tanto la connessione, quanto il tipo di contenuti su cui la gente passa le ore.
Qualche volta sbircio incuriosito per capire cosa tiene le persone incollate al proprio smartphone: dai ragazzini alle persone di una certa età, quasi sempre si tratta di facebook, instagram o social vari... quando non si tratta di giochi.

Ma 30 anni fa che accadeva, mi riferisco in merito ai contenuti, si veniva rincoglioniti dalla TV e il telefono di casa era il facebook di ora, la differenza per me sta invece proprio nella connessione e nella possibilita di questa di essere ovunque. Di telefono eravamo tutti drogati, però quando uscivi per forza di cose lo dovevi abbandonare a casa, appena i cellulari sono diventati accessibili ci siamo subito assuefatti a questi. Per dire che l'approccio che si ha ora per me fa leva su bisogni che sono radicati in noi, il problema nasce da come questo bisogno viene soddisfatto, con la connessione per me viene naturalmente ingigantito
 
Ma 30 anni fa che accadeva, mi riferisco in merito ai contenuti, si veniva rincoglioniti dalla TV e il telefono di casa era il facebook di ora, la differenza per me sta invece proprio nella connessione e nella possibilita di questa di essere ovunque. Di telefono eravamo tutti drogati, però quando uscivi per forza di cose lo dovevi abbandonare a casa, appena i cellulari sono diventati accessibili ci siamo subito assuefatti a questi. Per dire che l'approccio che si ha ora per me fa leva su bisogni che sono radicati in noi, il problema nasce da come questo bisogno viene soddisfatto, con la connessione per me viene naturalmente ingigantito

Parlo per me: mai stato teledipendente, e non mi è mai piaciuto parlare al telefono. Però può essere che per molte altre persone (non "tutti"!) era come dici tu. Ma non sono affatto convinto che il telefono di casa fosse come facebook oggi. Non vedo analogie.
 
Il mondo va così. Non so se poi qualcuno frenera'imponendo qualche regola (basterebbe mettere molte cose a pagamento) però ormai è normale essere così. Guarda sul bus.. È una cavolata ma prima ci si guardava fuori dal finestrino, si osservava. Ora ognuno, pure persone di una certa età, sta lì sulle sue. Lo prendo 3 volte all'anno ma lo noto...
Io sono un caso a parte, continuo a guardare dal finestrino o peggio, a guardare il veicolo stesso (ho sempre trovato interessanti anche i vecoli industriali, quando vivevo in città e usavo quotidianamente il trasporto pubblico sapevo bene o male dalla matricola cosa aspettarmi da quel mezzo una volta salito a bordo).
Leggere in viaggio posso tollerarlo solo in treno, e nemmeno sempre, perchè bastano pochi minuti e rischio di stare male per il resto del tragitto e a volte della giornata.
 
Aggiungo che sui mezzi pubblici, oltre che guardare fuori dal finestrino, è bello anche guardare la gente ( e non solo sui mezzi pubblici).
 
Parlo per me: mai stato teledipendente, e non mi è mai piaciuto parlare al telefono. Però può essere che per molte altre persone (non "tutti"!) era come dici tu. Ma non sono affatto convinto che il telefono di casa fosse come facebook oggi. Non vedo analogie.

Certo non per tutti, come non per tutti ora vale l'assuefazione alla connessione, a mio modesto avviso Facebook e il vecchio telefono non sono analoghi ma fanno leva su un bisogno delle persone che è analogo.
 
Ho preso il treno giusto due settimane fa per andare a prendere la macchina. Un signore distinto, giacca e cravatta poco sopra la cinquantina seduto a fianco a me non ha mai alzato la testa per tutto il viaggio (circa un'oretta).
Testa china sul suo smartphone tutto il tempo con il dito a scorrere ca...te sulla sua pagina Facebook


-Se coi piu' maniaci, rischi il " frontale " ( andando a piedi )
-Se vedi intere famiglie al ristorante....ognuno " appeso " al suo cel....
-Se al SM vedi maturi che telefonano " il deo lo piglio giallo, verde, o? "
E'....solo da buttarla in ridere.
 
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Chissà che ne penserebbe Schelling del mondo "connesso" di oggi, e così pure Schopenauer.
Eh sì, perché a me pare che tanto lo spirito della natura che la capacità d'astrazione siano seriemente compromessi da questa nuova "irrealtà virtuale".
In riferimento all'incapacità di disconnettersi, di spegnere cioè quello strano oggetto che ha colonizzato il pianeta, non parlerei di necessità umane, ma di necessità indotte.
Scrivere e leggere idiozie è una compulsione come un'altra.
 
Chissà che ne penserebbe Schelling del mondo "connesso" di oggi, e così pure Schopenauer.
Eh sì, perché a me pare che tanto lo spirito della natura che la capacità d'astrazione siano seriemente compromessi da questa nuova "irrealtà virtuale".
In riferimento all'incapacità di disconnettersi, di spegnere cioè quello strano oggetto che ha colonizzato il pianeta, non parlerei di necessità umane, ma di necessità indotte.
Scrivere e leggere idiozie è una compulsione come un'altra.


Chi sono
??
ahahahahahah
:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
Il magnifico giardino pubblico Sambury di fronte alla stazione di Porta Nuova Torino era un luogo magico, romantico per una coppia, io che sono diversamente giovane apprezzo molti cambiamenti ma alcuni mi rattristano, specialmente in caso di sconnessione vanno incontro a crisi di panico e di astinenza.Vedi l'allegato 12212
Io, negli anni 80-90 non li ricordo così romantici, il Valentino, il giardino botanico, il castello, il giardino dell'alpino, il borgo medioevale, forse, ma i giardini di Porta Nuova (Piazza Carlo Felice se ben ricordo) erano abbastanza off limits e circondati dal trafficoo convulso... però la mia bellissima Torino mi manca, anche una totina...
 
...anche tra leggere un pessimo libro su e-book e guardare pagine interessanti su FB c'è una bella differenza...... ;)

Vero, ma di solito chi è abituato a leggere sceglie bene (o comunque non pessime letture), perché leggere richiede un certo impegno.
Scorrere pagine e pagine facebook invece non richiede alcun impegno, e ho l'impressione che la gente lo faccio come semplice passatempo, per combattere la noia. Non vedo mai nessuno che si sofferma a leggere a lungo qualcosa di presumibilmente interessante. Scorrono le pagine una dopo l'altra, si soffermano qualche secondo a vedere una foto o un video, e così via.
 
Chissà che ne penserebbe Schelling del mondo "connesso" di oggi, e così pure Schopenauer.
Eh sì, perché a me pare che tanto lo spirito della natura che la capacità d'astrazione siano seriemente compromessi da questa nuova "irrealtà virtuale".
In riferimento all'incapacità di disconnettersi, di spegnere cioè quello strano oggetto che ha colonizzato il pianeta, non parlerei di necessità umane, ma di necessità indotte.
Scrivere e leggere idiozie è una compulsione come un'altra.

Io credo che le necessità indotte a cui ti hai giustamente fatto riferimento si legano però a caratteristiche umane che sono ancestrali. L'essere umano da migliaia di anni ha sviluppato una capacità di socializzazione che lo ha portato a quel livello di sviluppo che ora conosciamo, i moderni mezzi di comunicazione non fanno altro che fare leva su queste capacità di socializzazione, solo secondo me in una maniera esasperate che conduce ad una distorsione della realtà
 
Io credo che le necessità indotte a cui ti hai giustamente fatto riferimento si legano però a caratteristiche umane che sono ancestrali. L'essere umano da migliaia di anni ha sviluppato una capacità di socializzazione che lo ha portato a quel livello di sviluppo che ora conosciamo, i moderni mezzi di comunicazione non fanno altro che fare leva su queste capacità di socializzazione, solo secondo me in una maniera esasperate che conduce ad una distorsione della realtà

Sì, ma la socializzazione che può offrire un social o un forum (anche questo) è falsata e distorta. Non potrà mai essere come avere un contatto reale con una persona, parlarci, guardarla negli occhi, toccarla.
Nessuno di voi, finché non mi conosce di persona, potrà mai sapere come è veramente streak.
 
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