<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> come mai la VW ci mette così poco e la FIAT una vita? | Il Forum di Quattroruote

come mai la VW ci mette così poco e la FIAT una vita?

ciao a tutti,
ho letto su 4R la notizia dell'imminenza dell'inizio di produzione della Golf7.
l'estratto che mi ha colpito è il seguente:
"la produzione del nuovo modello partirà a inizio agosto, nelle fabbriche tedesche di Wolfsburg e Zwickau. Nei due impianti si approfitterà delle tre settimane della pausa estiva per adeguare le linee produttive all'arrivo della nuova piattaforma"

ma come è possibile che ci mettono così poco (bravi loro, non c'è che dire) mentre la Fiat a lascia gli stabilimenti chiusi per mesi e mesi, per non dire anni, per fare la stessa cosa?

lo so che da Golf6 a Golf7 non è che debbano cambiare chissà cosa, comunque fare il tutto in 3 settimane mi pare veramente un segnale forte.
 
ogurek ha scritto:
ciao a tutti,
ho letto su 4R la notizia dell'imminenza dell'inizio di produzione della Golf7.
l'estratto che mi ha colpito è il seguente:
"la produzione del nuovo modello partirà a inizio agosto, nelle fabbriche tedesche di Wolfsburg e Zwickau. Nei due impianti si approfitterà delle tre settimane della pausa estiva per adeguare le linee produttive all'arrivo della nuova piattaforma"

ma come è possibile che ci mettono così poco (bravi loro, non c'è che dire) mentre la Fiat a lascia gli stabilimenti chiusi per mesi e mesi, per non dire anni, per fare la stessa cosa?

lo so che da Golf6 a Golf7 non è che debbano cambiare chissà cosa, comunque fare il tutto in 3 settimane mi pare veramente un segnale forte.

non c'è una risposta, se vai in uno stabilimento di qualsiasi prodotto ti rendi conto che è possibile anche sostituire alcune linee senza fermare le produzioni. Per fare un esempio si può fare magazzino di un semilavorato sulle cui linee vanno ad intervenire.
Dipende da tante cose, non ultime anche la comunanza tra i fattori produttivi impiegati per il prodotto vecchio e nuovo.
Nel caso specifico la produzione della Golf viaggia a buon regime e dunque l'intenzione è quella di minimizzare i disagi e si completano le operazione nelle settimane di chiusura.
 
ogurek ha scritto:
ciao a tutti,
ho letto su 4R la notizia dell'imminenza dell'inizio di produzione della Golf7.
l'estratto che mi ha colpito è il seguente:
"la produzione del nuovo modello partirà a inizio agosto, nelle fabbriche tedesche di Wolfsburg e Zwickau. Nei due impianti si approfitterà delle tre settimane della pausa estiva per adeguare le linee produttive all'arrivo della nuova piattaforma"

ma come è possibile che ci mettono così poco (bravi loro, non c'è che dire) mentre la Fiat a lascia gli stabilimenti chiusi per mesi e mesi, per non dire anni, per fare la stessa cosa?

lo so che da Golf6 a Golf7 non è che debbano cambiare chissà cosa, comunque fare il tutto in 3 settimane mi pare veramente un segnale forte.

Perchè hanno un alleato che si chiama Marchionne, che chiude stabilimenti e blocca la produzione, vedi la sua dichiarazione di qualche giorno fa, " una nuova Punto adesso sarebbe un fallimento"

e invece "se non ora quando" adesso è il momento di rilanciare!!!

saluti
 
lumachina0505 ha scritto:
ogurek ha scritto:
ciao a tutti,
ho letto su 4R la notizia dell'imminenza dell'inizio di produzione della Golf7.
l'estratto che mi ha colpito è il seguente:
"la produzione del nuovo modello partirà a inizio agosto, nelle fabbriche tedesche di Wolfsburg e Zwickau. Nei due impianti si approfitterà delle tre settimane della pausa estiva per adeguare le linee produttive all'arrivo della nuova piattaforma"

ma come è possibile che ci mettono così poco (bravi loro, non c'è che dire) mentre la Fiat a lascia gli stabilimenti chiusi per mesi e mesi, per non dire anni, per fare la stessa cosa?

lo so che da Golf6 a Golf7 non è che debbano cambiare chissà cosa, comunque fare il tutto in 3 settimane mi pare veramente un segnale forte.

Perchè hanno un alleato che si chiama Marchionne, che chiude stabilimenti e blocca la produzione, vedi la sua dichiarazione di qualche giorno fa, " una nuova Punto adesso sarebbe un fallimento"

e invece "se non ora quando" adesso è il momento di rilanciare!!!

saluti

Amen.
Si sentiva la mancanza dell'ivettiva, oggi.
 
Caro sebaco, è davvero dura non prendersela con Marchionne.
Almeno vendesse, così l'industria dell'auto italiana avrebbe qualche speranza di sopravvivere.
 
hugo55 ha scritto:
Caro sebaco, è davvero dura non prendersela con Marchionne.
Almeno vendesse, così l'industria dell'auto italiana avrebbe qualche speranza di sopravvivere.

Per vendere, vende.
Non in Europa, però.
Poi c'è chi in Europa e in altre parti del mondo vende più di lui, e se la passa bene.
E c'è chi in Europa vende più di lui, ma in altre parti del mondo meno, e se la passa male (vedi gruppo PSA e il marchio Opel).
Le somme le tiri facilmente: anche se facciamo fatica ad ammetterlo, anche se il fatto in sè fa paura (per il nostro presente e il nostro futuro), non siamo più il centro del mondo (o quantomeno una sua parte importante). Stiamo diventando periferia, e non solo come Italia, ma come Europa in generale.
E se le regole sono quelle del mercato, è logico che questo segua i nuovi centri e non la periferia, se non nel minimo indisensabile (quindi pochi modelli nuovi, strategia difensiva, e investimenti dirottati altrove).
Poi possiamo metterci a discutere se queste regole siano giuste o no. Ma finhè sono queste vedo poche alternative.
 
sebaco ha scritto:
hugo55 ha scritto:
Caro sebaco, è davvero dura non prendersela con Marchionne.
Almeno vendesse, così l'industria dell'auto italiana avrebbe qualche speranza di sopravvivere.

Per vendere, vende.
Non in Europa, però.
Poi c'è chi in Europa e in altre parti del mondo vende più di lui, e se la passa bene.
E c'è chi in Europa vende più di lui, ma in altre parti del mondo meno, e se la passa male (vedi gruppo PSA e il marchio Opel).
Le somme le tiri facilmente: anche se facciamo fatica ad ammetterlo, anche se il fatto in sè fa paura (per il nostro presente e il nostro futuro), non siamo più il centro del mondo (o quantomeno una sua parte importante). Stiamo diventando periferia, e non solo come Italia, ma come Europa in generale.
E se le regole sono quelle del mercato, è logico che questo segua i nuovi centri e non la periferia, se non nel minimo indisensabile (quindi pochi modelli nuovi, strategia difensiva, e investimenti dirottati altrove).
Poi possiamo metterci a discutere se queste regole siano giuste o no. Ma finhè sono queste vedo poche alternative.

Peccatto che la famigerata VAG, è attivissima in altre parti del Mondo ma contemporaneamente è Europa-centrica e...comunque più di tanto non se ne importa dove è in centro...basta vendere e fare utili...dalla Vecchia Europa alla Cina agli USA...
 
La cosa più brutta è che sembra proprio che l'amministratore delegato non voglia recuperare quote di mercato in europa.

Come se partisse dal presupposto che tanto non venderà, quindi meglio ridurre totalmente la produzione.

Il caso della Bravo è eclatante. Vendeva meno di Golf, ok ma questa vettura ha avuto il grande pregio ampiamente sottovalutato di lasciare soddisfatta la clientela. Se l'avessero sostenuta un minimo, ma proprio poco, avrebbe venduto di più. non c'è dubbio. e sarebbe stata stabilmente tra le prime 5 vetture del segmento C in Italia.

Invece è stata buttata nel dimenticatoio, non ha venduto quasi niente e soprattutto la concorrenza ha avuto campo libero.

Così proprio non va.

VW invece ha tutto l'interesse a rilanciare il suo prodotto e a raccogliere quanto seminato nei decenni precedenti. Pensate a tutto quelli che hanno comprato una Golf V e stanno aspettando una Golf VII per sostituirla. Più tutti quelli che hanno già una mezza intenzione di sostituire la propria Golf VI. E magari qualcuno che ha ancora la Golf IV.

Questa si chiama continuità
 
GenLee ha scritto:
sebaco ha scritto:
hugo55 ha scritto:
Caro sebaco, è davvero dura non prendersela con Marchionne.
Almeno vendesse, così l'industria dell'auto italiana avrebbe qualche speranza di sopravvivere.

Per vendere, vende.
Non in Europa, però.
Poi c'è chi in Europa e in altre parti del mondo vende più di lui, e se la passa bene.
E c'è chi in Europa vende più di lui, ma in altre parti del mondo meno, e se la passa male (vedi gruppo PSA e il marchio Opel).
Le somme le tiri facilmente: anche se facciamo fatica ad ammetterlo, anche se il fatto in sè fa paura (per il nostro presente e il nostro futuro), non siamo più il centro del mondo (o quantomeno una sua parte importante). Stiamo diventando periferia, e non solo come Italia, ma come Europa in generale.
E se le regole sono quelle del mercato, è logico che questo segua i nuovi centri e non la periferia, se non nel minimo indisensabile (quindi pochi modelli nuovi, strategia difensiva, e investimenti dirottati altrove).
Poi possiamo metterci a discutere se queste regole siano giuste o no. Ma finhè sono queste vedo poche alternative.

Peccatto che la famigerata VAG, è attivissima in altre parti del Mondo ma contemporaneamente è Europa-centrica e...comunque più di tanto non se ne importa dove è in centro...basta vendere e fare utili...dalla Vecchia Europa alla Cina agli USA...

...mi pare sia una delle poche che macina utili, ci mancherebbe che non investa ovunque ed in prodotti nuovi.

Della persona Marchionne e relative antipatie mi interessa poco, penso solo che, se fossi un'imprenditore (sono operaio) varrebbe la pena investire milioni di euro per la nuova G. Punto, per poi venderla a 10.000 euro per riuscire piazzarla sul mercato a numeri appena decenti? Quando ammortizzo l'investimento?

a proposito, come sta andando la Peugeot 208? a quanto la vendono?

P.S.Ford e Opel con la loro gamma nuova e articolata, in Italia negli ultimi mesi viaggiano a -40/50
 
liuc30 ha scritto:
GenLee ha scritto:
sebaco ha scritto:
hugo55 ha scritto:
Caro sebaco, è davvero dura non prendersela con Marchionne.
Almeno vendesse, così l'industria dell'auto italiana avrebbe qualche speranza di sopravvivere.

Per vendere, vende.
Non in Europa, però.
Poi c'è chi in Europa e in altre parti del mondo vende più di lui, e se la passa bene.
E c'è chi in Europa vende più di lui, ma in altre parti del mondo meno, e se la passa male (vedi gruppo PSA e il marchio Opel).
Le somme le tiri facilmente: anche se facciamo fatica ad ammetterlo, anche se il fatto in sè fa paura (per il nostro presente e il nostro futuro), non siamo più il centro del mondo (o quantomeno una sua parte importante). Stiamo diventando periferia, e non solo come Italia, ma come Europa in generale.
E se le regole sono quelle del mercato, è logico che questo segua i nuovi centri e non la periferia, se non nel minimo indisensabile (quindi pochi modelli nuovi, strategia difensiva, e investimenti dirottati altrove).
Poi possiamo metterci a discutere se queste regole siano giuste o no. Ma finhè sono queste vedo poche alternative.

Peccatto che la famigerata VAG, è attivissima in altre parti del Mondo ma contemporaneamente è Europa-centrica e...comunque più di tanto non se ne importa dove è in centro...basta vendere e fare utili...dalla Vecchia Europa alla Cina agli USA...

...mi pare sia una delle poche che macina utili, ci mancherebbe che non investa ovunque ed in prodotti nuovi.

Della persona Marchionne e relative antipatie mi interessa poco, penso solo che, se fossi un'imprenditore (sono operaio) varrebbe la pena investire milioni di euro per la nuova G. Punto, per poi venderla a 10.000 euro per riuscire piazzarla sul mercato a numeri appena decenti? Quando ammortizzo l'investimento?

a proposito, come sta andando la Peugeot 208? a quanto la vendono?

P.S.Ford e Opel con la loro gamma nuova e articolata, in Italia negli ultimi mesi viaggiano a -40/50

Opel e Ford vendono anche in Europa e altrove e di più di Fiat, tanto per dire, gamma vecchia e nuova che sia. In Europa a quanto viaggiano? Se non avessero avuto il turn over della gamma a quanto viaggerebbero? Avrebbero fatto più utili?
Avere una gamma nuova e articolata significa combattere la crisi, ovvio con investimenti "calibrati" ma non bloccandoli del tutto. La Fiat ha SEMPRE campato sulla sua segmento B,dai tempi della 127,alla Uno alle varie Punto: bloccando o rimandando la sostituzione è una strategia perdente. Fuori dall'Italia dove si vende la Punto, Fiat vende ben poco e lo sappiamo, e quello che vende è per la quasi totalità segmento B o A.
Quale sarebbe il "criterio" secondo il quale è meglio investire prima per fare la 500L,X, XL e poi, forse, la Punto?
 
In FIAT non hanno bisogno di auto nuove...ma ha bisogno ALFA ROMEO che tira avanti solo con MITO e GIULIETTA.....
Fiat e Lancia hanno 100 mila modelli...
 
Si può fare ... anche in meno .. basta programmare per tempo ed aggiornare l'aggiornabile prima ... i programmi Robot li provi "fuori linea" e poi "in linea" fai la messa a punto " fine" con la nuova attrezzatura . Se poi non hai "esternalizzato" anhe i programmatori il lavoro lo fai provare a loro così sanno già a cosa andranno incontro. Se invece non hai aggiornato niente, hai esternalizzato il più possibile perchè "Del futur non c'è certezza" e si chiude o si apre a seconda di dove tira il "Vento del mercato" o dove "Scuciono un pò di grana" allora ci vuole tutto quel tempo .... e si fatica pure di più ....
 
GenLee ha scritto:
liuc30 ha scritto:
GenLee ha scritto:
sebaco ha scritto:
hugo55 ha scritto:
Caro sebaco, è davvero dura non prendersela con Marchionne.
Almeno vendesse, così l'industria dell'auto italiana avrebbe qualche speranza di sopravvivere.

Per vendere, vende.
Non in Europa, però.
Poi c'è chi in Europa e in altre parti del mondo vende più di lui, e se la passa bene.
E c'è chi in Europa vende più di lui, ma in altre parti del mondo meno, e se la passa male (vedi gruppo PSA e il marchio Opel).
Le somme le tiri facilmente: anche se facciamo fatica ad ammetterlo, anche se il fatto in sè fa paura (per il nostro presente e il nostro futuro), non siamo più il centro del mondo (o quantomeno una sua parte importante). Stiamo diventando periferia, e non solo come Italia, ma come Europa in generale.
E se le regole sono quelle del mercato, è logico che questo segua i nuovi centri e non la periferia, se non nel minimo indisensabile (quindi pochi modelli nuovi, strategia difensiva, e investimenti dirottati altrove).
Poi possiamo metterci a discutere se queste regole siano giuste o no. Ma finhè sono queste vedo poche alternative.

Peccatto che la famigerata VAG, è attivissima in altre parti del Mondo ma contemporaneamente è Europa-centrica e...comunque più di tanto non se ne importa dove è in centro...basta vendere e fare utili...dalla Vecchia Europa alla Cina agli USA...

...mi pare sia una delle poche che macina utili, ci mancherebbe che non investa ovunque ed in prodotti nuovi.

Della persona Marchionne e relative antipatie mi interessa poco, penso solo che, se fossi un'imprenditore (sono operaio) varrebbe la pena investire milioni di euro per la nuova G. Punto, per poi venderla a 10.000 euro per riuscire piazzarla sul mercato a numeri appena decenti? Quando ammortizzo l'investimento?

a proposito, come sta andando la Peugeot 208? a quanto la vendono?

P.S.Ford e Opel con la loro gamma nuova e articolata, in Italia negli ultimi mesi viaggiano a -40/50

Opel e Ford vendono anche in Europa e altrove e di più di Fiat, tanto per dire, gamma vecchia e nuova che sia. In Europa a quanto viaggiano? Se non avessero avuto il turn over della gamma a quanto viaggerebbero? Avrebbero fatto più utili?
Avere una gamma nuova e articolata significa combattere la crisi, ovvio con investimenti "calibrati" ma non bloccandoli del tutto. La Fiat ha SEMPRE campato sulla sua segmento B,dai tempi della 127,alla Uno alle varie Punto: bloccando o rimandando la sostituzione è una strategia perdente. Fuori dall'Italia dove si vende la Punto, Fiat vende ben poco e lo sappiamo, e quello che vende è per la quasi totalità segmento B o A.
Quale sarebbe il "criterio" secondo il quale è meglio investire prima per fare la 500L,X, XL e poi, forse, la Punto?

Su Opel non serve che ti risponda, basta guardare in giro per la rete, conti in rosso ed ennesimo siluramento in pochi mesi al vertice.... e stiamo parlando di un marchio che ha ben due GROSSI mercati domestici, Germania e Regno Unito, e mi pare abbia uno stabilimento in Spagna.

Fiat ? vende dove ha sempre dato continuità ad un prodotto, seg. A/B, In quello medio C ha invece sempre cambiato nome e prodotto, e ad oggi continua a pagare lo scotto di scarsa affidabilità, anche se le cose sono cambiate di molto.

Perchè prima 500L e non Punto visto i numeri?, se si è scelto di accedere a dei fondi per recuperare e produrre in uno stabilimento nuovo, penso si debba portare il tutto a termine, per quanto discutibile sia la scelta di rimandare la Punto, che contiunua comunque ad essere prodotta.

Secondo me, di Fiat si straparla a sproposito sempre e comunque... a fine 2010 non si sapeva niente della Nuova Panda, a dicempre 2011 era pronta a Pomigliano.
Un mese fà, altre indiscrezioni sui ritardi della produzione di 500L, posticipati ad inizio 2013..... smentiti dai fatti!

.. ma veramente pensi che il progetto nuova Punto sia bloccato sul nascere?!? e che se il mercato riparte si debba aspettare 2 anni per vederla?
 
liuc30 ha scritto:
GenLee ha scritto:
liuc30 ha scritto:
GenLee ha scritto:
sebaco ha scritto:
hugo55 ha scritto:
Caro sebaco, è davvero dura non prendersela con Marchionne.
Almeno vendesse, così l'industria dell'auto italiana avrebbe qualche speranza di sopravvivere.

Per vendere, vende.
Non in Europa, però.
Poi c'è chi in Europa e in altre parti del mondo vende più di lui, e se la passa bene.
E c'è chi in Europa vende più di lui, ma in altre parti del mondo meno, e se la passa male (vedi gruppo PSA e il marchio Opel).
Le somme le tiri facilmente: anche se facciamo fatica ad ammetterlo, anche se il fatto in sè fa paura (per il nostro presente e il nostro futuro), non siamo più il centro del mondo (o quantomeno una sua parte importante). Stiamo diventando periferia, e non solo come Italia, ma come Europa in generale.
E se le regole sono quelle del mercato, è logico che questo segua i nuovi centri e non la periferia, se non nel minimo indisensabile (quindi pochi modelli nuovi, strategia difensiva, e investimenti dirottati altrove).
Poi possiamo metterci a discutere se queste regole siano giuste o no. Ma finhè sono queste vedo poche alternative.

Peccatto che la famigerata VAG, è attivissima in altre parti del Mondo ma contemporaneamente è Europa-centrica e...comunque più di tanto non se ne importa dove è in centro...basta vendere e fare utili...dalla Vecchia Europa alla Cina agli USA...

...mi pare sia una delle poche che macina utili, ci mancherebbe che non investa ovunque ed in prodotti nuovi.

Della persona Marchionne e relative antipatie mi interessa poco, penso solo che, se fossi un'imprenditore (sono operaio) varrebbe la pena investire milioni di euro per la nuova G. Punto, per poi venderla a 10.000 euro per riuscire piazzarla sul mercato a numeri appena decenti? Quando ammortizzo l'investimento?

a proposito, come sta andando la Peugeot 208? a quanto la vendono?

P.S.Ford e Opel con la loro gamma nuova e articolata, in Italia negli ultimi mesi viaggiano a -40/50

Opel e Ford vendono anche in Europa e altrove e di più di Fiat, tanto per dire, gamma vecchia e nuova che sia. In Europa a quanto viaggiano? Se non avessero avuto il turn over della gamma a quanto viaggerebbero? Avrebbero fatto più utili?
Avere una gamma nuova e articolata significa combattere la crisi, ovvio con investimenti "calibrati" ma non bloccandoli del tutto. La Fiat ha SEMPRE campato sulla sua segmento B,dai tempi della 127,alla Uno alle varie Punto: bloccando o rimandando la sostituzione è una strategia perdente. Fuori dall'Italia dove si vende la Punto, Fiat vende ben poco e lo sappiamo, e quello che vende è per la quasi totalità segmento B o A.
Quale sarebbe il "criterio" secondo il quale è meglio investire prima per fare la 500L,X, XL e poi, forse, la Punto?

Su Opel non serve che ti risponda, basta guardare in giro per la rete, conti in rosso ed ennesimo siluramento in pochi mesi al vertice.... e stiamo parlando di un marchio che ha ben due GROSSI mercati domestici, Germania e Regno Unito, e mi pare abbia uno stabilimento in Spagna.

Fiat ? vende dove ha sempre dato continuità ad un prodotto, seg. A/B, In quello medio C ha invece sempre cambiato nome e prodotto, e ad oggi continua a pagare lo scotto di scarsa affidabilità, anche se le cose sono cambiate di molto.

Perchè prima 500L e non Punto visto i numeri?, se si è scelto di accedere a dei fondi per recuperare e produrre in uno stabilimento nuovo, penso si debba portare il tutto a termine, per quanto discutibile sia la scelta di rimandare la Punto, che contiunua comunque ad essere prodotta.

Secondo me, di Fiat si straparla a sproposito sempre e comunque... a fine 2010 non si sapeva niente della Nuova Panda, a dicempre 2011 era pronta a Pomigliano.
Un mese fà, altre indiscrezioni sui ritardi della produzione di 500L, posticipati ad inizio 2013..... smentiti dai fatti!

.. ma veramente pensi che il progetto nuova Punto sia bloccato sul nascere?!? e che se il mercato riparte si debba aspettare 2 anni per vederla?

Si discute, si esprimono pareri, non si parla sempre a sproposito.
I progetti sappiamo, ci sono, ma sono rimandati continuamente.
Ai fondi si poteva comunque accedere. Quando uscirà allora la nuova Punto?
 
lumachina0505 ha scritto:
ogurek ha scritto:
ciao a tutti,
ho letto su 4R la notizia dell'imminenza dell'inizio di produzione della Golf7.
l'estratto che mi ha colpito è il seguente:
"la produzione del nuovo modello partirà a inizio agosto, nelle fabbriche tedesche di Wolfsburg e Zwickau. Nei due impianti si approfitterà delle tre settimane della pausa estiva per adeguare le linee produttive all'arrivo della nuova piattaforma"

ma come è possibile che ci mettono così poco (bravi loro, non c'è che dire) mentre la Fiat a lascia gli stabilimenti chiusi per mesi e mesi, per non dire anni, per fare la stessa cosa?

lo so che da Golf6 a Golf7 non è che debbano cambiare chissà cosa, comunque fare il tutto in 3 settimane mi pare veramente un segnale forte.

Perchè hanno un alleato che si chiama Marchionne, che chiude stabilimenti e blocca la produzione, vedi la sua dichiarazione di qualche giorno fa, " una nuova Punto adesso sarebbe un fallimento"

e invece "se non ora quando" adesso è il momento di rilanciare!!!

saluti
certo ...rilanciare come psa ...e andare a picco!
 
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