<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Come ha fatto Fiat a ridursi cosi portandosi anche l'alfa dietro | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Come ha fatto Fiat a ridursi cosi portandosi anche l'alfa dietro

ok' " i soldi a quel tempo li hanno "diversificati"...
peró a quel tempo se non fosse stata fatto ció, siamo veramente sicuri che fiat sarebbe rimasto un gruppone solido nei decenni successivi?
e se fosse stata assorbita dagli americani?
e se fosse fallita per eccesso di investimento?
e se avesse costruito auto stupende perfette indistruttibili e nessun le avesse comprate?
saluti zanza

p.s maxetti e 156?
 
franco58pv ha scritto:
angelo0 ha scritto:
..scusa fammi capire chi ha deciso di fare finanza e perché hanno deciso di fare finanza...
"solo per chiarimento"
.
lo ha deciso la proprietà.....cesare romiti usò un termine molto chiaro : "diversificazione" , guarda che è tutto noto da lustri
Io posso anche capirli perchè il settore auto è considerato dagli economisti non il più profittevole, anzi, richiede forti economie di scala, ci sono i problemi ambientali, la concorrenza dei paesi a basso costo, i margini sono risicati e soprattutto come ha giustamente ricordato marchionne c'è un enorme capacità di produzione , decisamente troppo elevata rispetto alle richieste del mercato, da questo nasce la guerra sui prezzi.
Quello che vorrebbero fare oggi, oppure che dicono di voler fare, e cioè spostare la produzione verso l'alto è una scelta giusta, ma avrebbero dovuta farla negli anni 80 e supportarla con molti investimenti, invece i soldi a quel tempo li hanno "diversificati"
..Grazie ,finalmente un post dove si vede molta chiarezza e si vede l orizzonte di un possibile arrivo dove un certo Marcchionne deve recuperare quello che i diversificatori si sono dimenticati di fare e mettere piu in evidenza che vuole investire nell ambito automobilistico, direi che lo fa un po vedere con l acquisizione di Chrysler......?
 
zanzano ha scritto:
ok' " i soldi a quel tempo li hanno "diversificati"...
peró a quel tempo se non fosse stata fatto ció, siamo veramente sicuri che fiat sarebbe rimasto un gruppone solido nei decenni successivi?
e se fosse stata assorbita dagli americani?
e se fosse fallita per eccesso di investimento?
e se avesse costruito auto stupende perfette indistruttibili e nessun le avesse comprate?
saluti zanza

p.s maxetti e 156?
..... scusa Za , :D :D :D troppi se...difficile da rispondere oder?
 
angelo0 ha scritto:
zanzano ha scritto:
ok' " i soldi a quel tempo li hanno "diversificati"...
peró a quel tempo se non fosse stata fatto ció, siamo veramente sicuri che fiat sarebbe rimasto un gruppone solido nei decenni successivi?
e se fosse stata assorbita dagli americani?
e se fosse fallita per eccesso di investimento?
e se avesse costruito auto stupende perfette indistruttibili e nessun le avesse comprate?
saluti zanza

p.s maxetti e 156?
..... scusa Za , :D :D :D troppi se...difficile da rispondere oder?

Ecco appunto troppi Se.
allora vuol dire che " i soldi a quel tempo li hanno "diversificati" vuol dire pure che "si puó fare!" sicuramente con un certo criterio ma si puo fare.
ricordiamoci pure che all'epoca il tutto partiva dall'Italia e non come oggi.
io non difendo nessuno ma son sicuro che un investimento fatto nel mondo dell'auto non é mai veramente sicuro.
basta sbagliare mercato o tendenze e si é tagliati fuori.
pensate per un momento all'oggi.
è un investimento sicuro mettere sul mercato auto con plance che han monitor a cristalli liquidi e mille funzioni tra cui quella di esser sempre connessi alla rete?
quando il cliente sale a bordo di un mezzo con un dispositivo giá connesso alla rete con tutti gia i servizi utili giá attivati.
é giusto secondo voi investire in tutto ció?
saluti zanza
 
angelo0 ha scritto:
U2511 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
..scusa fammi capire chi ha deciso di fare finanza e perché hanno deciso di fare finanza...
"solo per chiarimento"
Chi? Chi fece fuori l'ingegner Ghidella, ad esempio
... Direi Agnelli -Romiti...

Ma agnelli molti anni prima aveva tutto un altro modo di gestire la sua azienda l intervista lo dimostra..mah forse il tempo lo ha ammattito :D
Seee il tempo......
Come ha detto De Benedetti, che io non stimo, "Agnelli è stato un eccellente ambasciatore del Made in Italy ma un pessimo imprenditore. Ma lo sapeva anche lui".
E suo fratello forse, come imprenditore, era addirittura peggio.
 
zanzano ha scritto:
ok' " i soldi a quel tempo li hanno "diversificati"...
peró a quel tempo se non fosse stata fatto ció, siamo veramente sicuri che fiat sarebbe rimasto un gruppone solido nei decenni successivi?
e se fosse stata assorbita dagli americani?
e se fosse fallita per eccesso di investimento?
e se avesse costruito auto stupende perfette indistruttibili e nessun le avesse comprate?
saluti zanza

p.s maxetti e 156?

una cosa non esclude l'altra, si possono costruire gran macchine e contemporaneamente diversificare. Mica per farlo occorreva distruggere i marchi di casa.
Meno male che è acqua passata!!!
 
Kren2 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
U2511 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
..scusa fammi capire chi ha deciso di fare finanza e perché hanno deciso di fare finanza...
"solo per chiarimento"
Chi? Chi fece fuori l'ingegner Ghidella, ad esempio
... Direi Agnelli -Romiti...

Ma agnelli molti anni prima aveva tutto un altro modo di gestire la sua azienda l intervista lo dimostra..mah forse il tempo lo ha ammattito :D
Seee il tempo......
Come ha detto De Benedetti, che io non stimo, "Agnelli è stato un eccellente ambasciatore del Made in Italy ma un pessimo imprenditore. Ma lo sapeva anche lui".
E suo fratello forse, come imprenditore, era addirittura peggio.
...mi voglio spiegare,in veritá non mi interessa se era o non era Agnelli un buono imprenditore,fatto é che la Fiat a suo tempo era un gigante e non lo dico io ma la storia scritta .Cio che a me interessa é ,il carattere e qual'era la sua identificazione con se stessa,se sono arrivati ad essere tali a suo tempo vuol dire che l idea produttiva e imprenditoriale era positiva.....
Se poi vogliamo semplificare il discorso fermiamoci a dire....fatto é che prima Fiat era un gigante automobilistco oggi raspa sui muri che gli capitano,se Agnelli non era un buon imprenditore o lo era cio che sapeva fare, si dimostra che bastava per il successo.
 
angelo0 ha scritto:
Kren2 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
U2511 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
..scusa fammi capire chi ha deciso di fare finanza e perché hanno deciso di fare finanza...
"solo per chiarimento"
Chi? Chi fece fuori l'ingegner Ghidella, ad esempio
... Direi Agnelli -Romiti...

Ma agnelli molti anni prima aveva tutto un altro modo di gestire la sua azienda l intervista lo dimostra..mah forse il tempo lo ha ammattito :D
Seee il tempo......
Come ha detto De Benedetti, che io non stimo, "Agnelli è stato un eccellente ambasciatore del Made in Italy ma un pessimo imprenditore. Ma lo sapeva anche lui".
E suo fratello forse, come imprenditore, era addirittura peggio.
...mi voglio spiegare,in veritá non mi interessa se era o non era Agnelli un buono imprenditore,fatto é che la Fiat a suo tempo era un gigante e non lo dico io ma la storia scritta .Cio che a me interessa é ,il carattere e qual'era la sua identificazione con se stessa,se sono arrivati ad essere tali a suo tempo vuol dire che l idea produttiva e imprenditoriale era positiva.....
Se poi vogliamo semplificare il discorso fermiamoci a dire....fatto é che prima Fiat era un gigante automobilistco oggi raspa sui muri che gli capitano,se Agnelli non era un buon imprenditore o lo era cio che sapeva fare, si dimostra che bastava per il successo.
La Fiat e l'Alfa negli anni 60 e 70 erano ai vertici. Persino la Lira negli anni 60 era considerata una moneta forte.
Poi è venuta la stagione dei predoni, in tutti i settori della società.
Ed oggi stiamo ancora pagando il prezzo di quella stagione: con l'aggravante che la stiamo ancora vivendo e che i predoni sono pure incompetenti.
questa è la fotografia dell'Italia...
 
Kren2 ha scritto:
La Fiat e l'Alfa negli anni 60 e 70 erano ai vertici. Persino la Lira negli anni 60 era considerata una moneta forte.
Poi è venuta la stagione dei predoni, in tutti i settori della società.
Ed oggi stiamo ancora pagando il prezzo di quella stagione: con l'aggravante che la stiamo ancora vivendo e che i predoni sono pure incompetenti.
questa è la fotografia dell'Italia...
Una volta c'erano capitani d'industria illuminati come Adriano Olivetti, Enrico Mattei e Giuseppe Luraghi. Oggi ci dobbiamo accontentare dei vari Tronchetti Provera, Colaninno e Marchionne, ovvero gli "spolpatori".
 
Kren2 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
Kren2 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
U2511 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
..scusa fammi capire chi ha deciso di fare finanza e perché hanno deciso di fare finanza...
"solo per chiarimento"
Chi? Chi fece fuori l'ingegner Ghidella, ad esempio
... Direi Agnelli -Romiti...

Ma agnelli molti anni prima aveva tutto un altro modo di gestire la sua azienda l intervista lo dimostra..mah forse il tempo lo ha ammattito :D
Seee il tempo......
Come ha detto De Benedetti, che io non stimo, "Agnelli è stato un eccellente ambasciatore del Made in Italy ma un pessimo imprenditore. Ma lo sapeva anche lui".
E suo fratello forse, come imprenditore, era addirittura peggio.
...mi voglio spiegare,in veritá non mi interessa se era o non era Agnelli un buono imprenditore,fatto é che la Fiat a suo tempo era un gigante e non lo dico io ma la storia scritta .Cio che a me interessa é ,il carattere e qual'era la sua identificazione con se stessa,se sono arrivati ad essere tali a suo tempo vuol dire che l idea produttiva e imprenditoriale era positiva.....
Se poi vogliamo semplificare il discorso fermiamoci a dire....fatto é che prima Fiat era un gigante automobilistco oggi raspa sui muri che gli capitano,se Agnelli non era un buon imprenditore o lo era cio che sapeva fare, si dimostra che bastava per il successo.
La Fiat e l'Alfa negli anni 60 e 70 erano ai vertici. Persino la Lira negli anni 60 era considerata una moneta forte.
Poi è venuta la stagione dei predoni, in tutti i settori della società.
Ed oggi stiamo ancora pagando il prezzo di quella stagione: con l'aggravante che la stiamo ancora vivendo e che i predoni sono pure incompetenti.
questa è la fotografia dell'Italia...

Giorni interi di applausi!!!
 
fpaol68 ha scritto:
La risposta può essere molto semplice:

- ha smesso di investire.

Ti faccio notare queste sequenze temporali:

1966: gamma fiat completa e differenziata con motori che spaziano dai 2 cilindri ai 6V, quota di mercato Italia oltre il 70%. Gestione Valletta, che viene defenestrato e la gestione viene assunta da Gianni Agnelli in persona.

1976: fiat sull'orlo del fallimento ricorre a capitali libici per rifinanziarsi.

1979: Agnelli lascia la gestione a Ghidella.

1989: fiat primo costruttore in Europa. Ghidella viene cacciato e la gestione passa ad Agnelli e Romiti.

2002: fiat praticamente fallita in procito di essere assorbita da GM.

C'è un filo comune tra i periodi buoni ed i disastri?
Esatto!
Il problema è stato che hanno smesso di investire nel prodotto.

Negli anni 80 si erano convinti che solo pochi costruttori sarebbero rimasti, mentre gli altri sarebbero scomparsi.
E loro si vedevano tra quelli che sarebber scomparsi.
Cosi' hanno incominciato ad investiure in qualsiasi cosa che non fosse il core business.

Quindi una parte dei soldi da destinare agli investimenti sull'auto li hanno dirottati su altre attività (addirittura a un certo punto si mettevano pure a comprare acque minerali), mentre gli altri venivano portati alll'estero, spesso illegalmente

Ci sono state indagini della magistratura su questo aspetto, che mediamente trova poco riscontro sui media (tutti i mano ai grandi capitalisti buoni a nulla e parassiti di questo Paese: Agnelli, De benedetti ecc. ecc).
Ci sono state anche cause intentate da membri della famiglia contro altri membri della famiglia, per metterci le mani sopra.

E poi ci sono stati i giornalisti prezzolati, che ad ogni ciofeca che sfornavano sostevano che fosse alta gioielleria.

E poi i forum di settore, dove altri prezzolati (o semplicemente incompetenti) appoggiavano qualsiasi nefandezza venisse perpetrata (investimenti solo all'estero, cancellazione di modelli, ecc ecc.)
Sono persino arrivati ad appoggiare anche la decisione di portare la sede all'estero.
Questo dopo aver munto per svariati anni i contribuenti italiani, che gli sovvenzionavano gli incentivi alla rottamazione.

Ci sono tanti farabutti in questa storia.

PS. Occhio che è Fiat ad essere ridotta male, mentre il Sig. Elkann controlla un patrimonio di circa 20 miliadi di euro.
Che ovviamente non verranno mai spesi sul settore auto. Tanto meno in Italia.
 
zanzano ha scritto:
ok' " i soldi a quel tempo li hanno "diversificati"...
peró a quel tempo se non fosse stata fatto ció, siamo veramente sicuri che fiat sarebbe rimasto un gruppone solido nei decenni successivi?
e se fosse stata assorbita dagli americani?
e se fosse fallita per eccesso di investimento?
e se avesse costruito auto stupende perfette indistruttibili e nessun le avesse comprate?
saluti zanza

p.s maxetti e 156?

Meglio guardare al futuro ;)
 
Esatto!
Il problema è stato che hanno smesso di investire nel prodotto.

Negli anni 80 si erano convinti che solo pochi costruttori sarebbero rimasti, mentre gli altri sarebbero scomparsi.
E loro si vedevano tra quelli che sarebber scomparsi.
Cosi' hanno incominciato ad investiure in qualsiasi cosa che non fosse il core business.

Quindi una parte dei soldi da destinare agli investimenti sull'auto li hanno dirottati su altre attività (addirittura a un certo punto si mettevano pure a comprare acque minerali), mentre gli altri venivano portati alll'estero, spesso illegalmente

Ci sono state indagini della magistratura su questo aspetto, che mediamente trova poco riscontro sui media (tutti i mano ai grandi capitalisti buoni a nulla e parassiti di questo Paese: Agnelli, De benedetti ecc. ecc).
Ci sono state anche cause intentate da membri della famiglia contro altri membri della famiglia, per metterci le mani sopra.

E poi ci sono stati i giornalisti prezzolati, che ad ogni ciofeca che sfornavano sostevano che fosse alta gioielleria.

E poi i forum di settore, dove altri prezzolati (o semplicemente incompetenti) appoggiavano qualsiasi nefandezza venisse perpetrata (investimenti solo all'estero, cancellazione di modelli, ecc ecc.)
Sono persino arrivati ad appoggiare anche la decisione di portare la sede all'estero.
Questo dopo aver munto per svariati anni i contribuenti italiani, che gli sovvenzionavano gli incentivi alla rottamazione.

Ci sono tanti farabutti in questa storia.

PS. Occhio che è Fiat ad essere ridotta male, mentre il Sig. Elkann controlla un patrimonio di circa 20 miliadi di euro.
Che ovviamente non verranno mai spesi sul settore auto. Tanto meno in Italia.

Ricordo nella prima metà degli anni settanta nelle concessionarie
FIAT capitava di sentir dire: la WV è finita, ora che il maggiolino
non tira più avranno grossi problemi... poi arrivò la Golf.
Inutile dire che le cose nei quarant'anni successivi sono andate
come sono andate sopratutto per il semplice motivo che alla FIAT
e dintorni NON si sono preoccupati di sviluppare strategie di pro-
dotto ma hanno pensato solo al loro portafoglio sfruttando la
"complicità" di uno Stato compiacente e pronto a sostenere
acriticamente il gruppo; inutile poi ricordare il regalo dell'Alfa
sbandierando una presunta salvaguardia dell'italianità; il risultato
è sotto gli occhi di tutti, in Italia si costruiscono meno auto che in
Francia, Gran Bretagna e Spagna.
 
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