Ma c'è bisogno anche di ricambio generazionale, i 15-20enni di oggi sono partecipativi?Posso assicurare che, anche in una cittadina del nord, anche se di quasi centomila abitanti, le tradizioni, qualcuno, come noi, le tiene vive e vivaci.
Ma c'è bisogno anche di ricambio generazionale, i 15-20enni di oggi sono partecipativi?Posso assicurare che, anche in una cittadina del nord, anche se di quasi centomila abitanti, le tradizioni, qualcuno, come noi, le tiene vive e vivaci.
se lo sono i genitori.....Ma c'è bisogno anche di ricambio generazionale, i 15-20enni di oggi sono partecipativi?
Cerchiamo di coinvolgerli, ma è una lotta, lo avevo notato già in AVIS, nel MotoClub, nelle attività parrocchiali o interparrocchiali, nelle altre forme di volontariato, adesso sostanzialmente sostenute da pensionati, prima erano tanti giovani, spesso, a 57 anni, mi ritrovo ad essere il più giovane. Attenendomi al Presepe ed alla filodrammatica in vernacolo, i giovani spesso hanno la barriera del dialetto, non parlato, spesso neanche capito se non per le espressioni idiomatiche. Anche in questo caso, noi over 50 siamo i "ragazzi", spesso calati anche nei panni dei ultraottuagenari, cosa che complica notevolmente la situazione.Ma c'è bisogno anche di ricambio generazionale, i 15-20enni di oggi sono partecipativi?
in parte, almeno per i centri estivi, per le rappresentazioni teatrali, per le celebrazioni nei momenti topici dell'anno, ma per il lavoro di tutti gli altri giorni... hanno da studiare, le feste, le conferenze, i corsi, etc...se lo sono i genitori.....
Rafforzano il senso di comunità, io l'adoro, non potrei mai vivere in una grande città, dove non si conosce e non si vuole conoscere nessuno.in parte, almeno per i centri estivi, per le rappresentazioni teatrali, per le celebrazioni nei momenti topici dell'anno, ma per il lavoro di tutti gli altri giorni... hanno da studiare, le feste, le conferenze, i corsi, etc...
Il mio problema è sempre di fare troppo parte della comunità, lavorativa, del CC dove vado a fare spesa (dalla guardia allingresso, ai commessi in negozio, alle cassiere è un continuo), il condomio mio e di mia mamma, ieri, per lei sono stato in due farmacie, ogni volta comunque incrocio almeno 1 o 2 persone... dopo anni, decenni di esilio lavorativo fa anche piacere, ma resta un continuo stop and go. A volte sogno l'eremitaggio dei guardiani dei fari in mezzo all'oceano....Rafforzano il senso di comunità, io l'adoro, non potrei mai vivere in una grande città, dove non si conosce e non si vuole conoscere nessuno.
Ah, questo a me non capita. Ceno a casa mia, tranne nella cena di ringraziamento che ci offrono i frati dopo aver terminato l'attività della filodrammatica gelindiana e franchisin annessi, che porta un bel gruzzolo alla Mensa dei Poveri (stiamo andano verso i 200 pasti al giorno solo di sera, a pranzo ci pensa la Caritas). Però noi siamo una realtà molto particolare, non di tipo ecclesiatico (diocesano o regolare che sia) ma misto, con entità compenetrate ma distinte.Con la Chiesa però mi scocciano tutte le attività extra, e lo stesso comitato per le feste, non mi piaceva il modo di fare, si andava a cena di continuo, parliamo di 15 persone o più e si pagava col fondo cassa.
Per le mie prestazioni, a volte, scrocco solo l'uso dei servizi igienici del convento ed un bicchiere d'acqua (addirittura gassata e refrigerata) del distributore del refettorio.Il vecchietto che elargisce 100 euro al Santo/Madonna, lo fa per la festa, non per la nostra bistecca, che possiamo anche permetterci di pagare da soli.
venivano anche a milano. io li ricordo, diciamo fino a circa gli anni 80, prima di natale passavano gli zampognari.Al Nord.
Almeno nelle citta' da 100/150.000 abitanti....
....Sono spariti e da un bel pezzo.
Io ho fatto giusto in tempo 3 /4 volte a vederli
Ricordo mio madre tutta felice, perche' le ricordavano il suo perduto Abruzzo
venivano anche a milano. io li ricordo, diciamo fino a circa gli anni 80, prima di natale passavano gli zampognari.
al paesello di mia moglie, sul lago maggiore, la notte di natale passa la banda, che chiamano "piva" e, visto che lei ci ha suonato per tanti anni, almeno finche' c'erano quelli che la conoscevano che suonavano con lei, si fermavano un po' piu' del solito davanti a casa sua.
Molto bello, appena monto il mio metterò anch'io una fotoQuesto era due anni fa...
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Molto bello, appena monto il mio metterò anch'io una foto![]()
GuidoP - 20 ore fa
agricolo - 6 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 6 mesi fa