<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Clima scarico su auto nuove,ma davvero? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Clima scarico su auto nuove,ma davvero?

Su questo punto chiederei la consulenza dei TreTre :emoji_wink:
Un climatizzatore ha bisogno della giusta quantità di gas per funzionare, quindi se t consegnano l'auto con poco gas, subito avrai problemi di raffrescamento.

Piuttosto se dopo 1 o 2 anni è necessario ricaricare, forse c'è da capire dov'è la perdita.

Se mi parli di pastiglie dei freni "demo", pur con in sottofondo un notevole stridore di unghie che fanno free-climbing su uno specchio, potrei anche berla, ma quella del clima mi ricorda troppo la corazzata Potemkin.

Non è esattamente così.
L'impianto è dotato di un separatore di liquido in cui il livello del liquido può essere più o meno alto. C'è una tolleranza. Se ti mettono al limite inferiore, basta una minima fuoriuscita dovuta anche a quel minimo di permeabilità che puavere il tubo in gomma ed inizi ad avere problemi.
Come detto, sulla mia 308, dopo 4 anni era scarico.
Sl controllo non sono risultate perdite. Ricaricato, dopo altri 4 anni, era ancora carico.
Il dubbio che, di fabbrica, fosse al limite inferiore, lo ho.
 
la carica dei climatizzatori o dei frigoriferi deve essere precisa al grammo,se caricati di piu' non funzionano correttamente ,se caricati meno non funzionano correttamente,sarebbe lunga da spiegare, ma e' cosi.
 
la carica dei climatizzatori o dei frigoriferi deve essere precisa al grammo,se caricati di piu' non funzionano correttamente ,se caricati meno non funzionano correttamente,sarebbe lunga da spiegare, ma e' cosi.

Dipende da come è fatto l'impianto.
Se c'è l'espansione a capillare e manca il separatore di liquido o è piccolo, sono molto sensibili.
Se c'è la valvola di espansione termostatica, e il separatore abbastanza capace, e meno delicato.
Quelli automobilistici hanno sempre la valvola termostatica ed equalizzata.
 
Il circuito di un climatizzatore è chiuso, se il gas finisce - tanto più in tempo brevi - di principio vuol dire che ci sono perdite
 
anche io sapevo che quello del climatizzatore è un circuito chiuso, quindi se il gas finisce è perchè ci sono perdite, non sapevo francamente del livello però questa allora è una mia ignoranza
 
poi magari, dead ti dice che non c'entra con le macchine, sai com'è:emoji_wink:

allora, a quanto pare col "rosa" c'è effettivamente qualche problema di fondo

Il colore rosa non esiste: lo sapevate? - LEITV

Chi ha fatto del rosa una filosofia di vita si prepari alla notizia choc: secondo gli scienziati il rosa non esiste. Ecco perché!
La notizia potrebbe far scoppiare in lacrime orde di bambine, ma ormai la scienza sembra essere certa che il tanto amato colore rosa non esiste! A lanciare la provocazione è stato Rober Krulwich, il quale ha fatto un’osservazione molto semplice: ci insegnano che i colori che esistono in natura sono quelli che si vedono nell’arcobaleno.
Il rosa si dovrebbe trovare tra il rosso e il viola ma, se ben ricordate, questi due colori si trovano proprio ai due opposti dell’arcobaleno! La conclusione che ne trae è che non esiste in natura la lunghezza d’onda della luce del rosa, ma è il nostro cervello a inventarselo.


quindi è comprensibile che non esistano pantere rosa, anche se già le pantere nere sarebbro un "errore" di pigmentanzione:

(da Wiki) Pantera nera è il nome comune con cui vengono indicati gli esemplari neri (varianti melaniche) di alcune specie di felidi. Zoologicamente parlando, il termine pantera si riferisce ad animali differenti.
Il genere Panthera è un taxon, o unità tassonomica, che comprende tutte le specie di un particolare gruppo di felidi [omissis
Il melanismo è più comune nei giaguari (Panthera onca) - nei quali è dovuto alla mutazione di un gene dominante - e nei leopardi (Panthera pardus), nei quali è dovuto alla mutazione di un gene recessivo. L'esame ravvicinato di uno di questi felidi neri mostra ancora la presenza delle tipiche macchie, semplicemente nascoste dal soprannumero del pigmento nero melanina.[ omissis ]

Invece, a proposito del creme caramel, dal https://blog.cicalia.com/it

[...]Una delle caratteristiche del creme caramel è addensato solamente con uova, quindi non con farina o amido, né con gelatine alimentari. A differenza della crema inglese, il creme caramel sono addensate tramite la cottura a bagnomaria, senza quindi un continuo mescolamento del composto. In questo modo si ottiene un dolce compatto, non fluido, della consistenza classica del budino. Un buon creme caramel deve essere sodo e compatto, privo di fessurazioni, deve avere una consistenza soda e deve essere cremoso. Queste caratteristiche vengono ottenute con un latte sufficientemente grasso, con una cottura adeguata a bassa temperatura, con la giusta quantità di uova di buona qualità e di zucchero.
[...]

quindi, se fatto bene, è adatto ai ciliaci e deve essere abbastanza grasso e dolce sennò si spappola, alla faccia del dottore e degli asterischi sul referto delle analisi...

E, no, quanto sopra non c'entra effettivamente nulla con le auto, ma se l'amico Zinzabr apre una discussione in zona OffTopic io mi sento in diritto di divagare, tanto più quando sono in ufficio anche il sabato mattina, ma senza alcuna voglia di combinare qualcosa di buono.
:emoji_wink:
 
Eh già, altra sciocchezza dei tecnici "da divano" che infestano gli organismi europei.
Mi raccontava un collega, docente di impiantistica alimentare, che tutta la storia dei CFC e relativo buco nell'ozono era in realtà la solita bufala, motivata e orchestrata dall'industria americana delle macchine frigorifere per fare le scarpe ai jap che li stavano surclassando. Così hanno iniziato una campagna stampa/mediatica per fare pressione sulle alte sfere, in modo da mettere al bando i CFC. Laddove, peraltro, nessuno ha detto che se tutti i frigoriferi del pianeta si fossero rotti nello stesso istante rilasciando il gas refrigerante, l'entità dell'emissione di composti clorurati sarebbe stata una frazione di quella che ogni giorno viene emessa dal più scalcagnato dei vulcani durante un colpo di tosse.... Però, in compenso, molte economie povere sono state private della possibilità di conservare i cibi in modo economico...
 
Mi raccontava un collega, docente di impiantistica alimentare, che tutta la storia dei CFC e relativo buco nell'ozono era in realtà la solita bufala, motivata e orchestrata dall'industria americana delle macchine frigorifere per fare le scarpe ai jap che li stavano surclassando. Così hanno iniziato una campagna stampa/mediatica per fare pressione sulle alte sfere, in modo da mettere al bando i CFC. Laddove, peraltro, nessuno ha detto che se tutti i frigoriferi del pianeta si fossero rotti nello stesso istante rilasciando il gas refrigerante, l'entità dell'emissione di composti clorurati sarebbe stata una frazione di quella che ogni giorno viene emessa dal più scalcagnato dei vulcani durante un colpo di tosse.... Però, in compenso, molte economie povere sono state private della possibilità di conservare i cibi in modo economico...

Al tempo ero tesista alla Diavia e, da quello che dicevano loro, avevano pesato anche le lobby foraggiate da Dupont e ICI che erano quelli che producevano i nuovi gas e relativi lubrificanti.
 
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