<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cinema, che passione | Page 57 | Il Forum di Quattroruote

Cinema, che passione

Visto stasera "Colpo d'amore" (Love Punch), con Pierce Brosnan e Emma Thompson, 2013, produzione inglese. Carino, visibile, se vi piacciono le commedie allegre, vagamente romantiche. Ovviamente quando ripasserà sul piccolo schermo o "on demand", o al limite in DVD.

Foto tpi.it.
colpo-damore-trama-cast-film.jpg
 
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Ma ci sono ma giustamente non è con quelli che si fanno i grandi incassi ma con il grande pubblico. Certo che poi se prendiamo i cinefili duri e puri ti diranno che il cinema vero è esistito fino agli anni 50 , anzi forse per alcuni di questi anche prima.
Io una volta ho fatto.un viaggio con un noto critico , ci ritrovarmmo a parlare di cinema in un posto dall'altra parte del mondo dove non esisteva neanche la corrente, tutta la sera a convincermi che il vero cinema era quello degli anni 30 e che poi il resto erano riedizioni di questo anche fatte male.

Guarda, le affermazioni tranchant lasciano il tempo che trovano sempre e comunque. Anche perché esiste comunque una maggioritaria fetta di critica - sia italiana sia straniera - pronta a smentirle. Quindi meglio lasciar perdere.

Io, piuttosto, mi chiedevo che fine abbiano fatto i cinefili duri e puri (per intenderci: quelli che collezionano BluRay 4K, hanno un impianto home theater di alto livello, vedono di tutto e comprano libri di cinema)..... perché anche loro hanno progressivamente smesso di andare in sala, cioè nell'unico luogo dove il Cinema è il Cinema? I titoli d'autore italiani degli ultimi anni (Suspiria di Luca Guadagnino e Il primo re di Matteo Rovere), che per ragioni intrinseche richiamano solo una fetta minoritaria di appassionati, hanno fatto flop al botteghino. Che fine hanno fatto i cinefili, cioè quelli che in teoria ne capiscono?
 
Guarda, le affermazioni tranchant lasciano il tempo che trovano sempre e comunque. Anche perché esiste comunque una maggioritaria fetta di critica - sia italiana sia straniera - pronta a smentirle. Quindi meglio lasciar perdere.

Io, piuttosto, mi chiedevo che fine abbiano fatto i cinefili duri e puri (per intenderci: quelli che collezionano BluRay 4K, hanno un impianto home theater di alto livello, vedono di tutto e comprano libri di cinema)..... perché anche loro hanno progressivamente smesso di andare in sala, cioè nell'unico luogo dove il Cinema è il Cinema? I titoli d'autore italiani degli ultimi anni (Suspiria di Luca Guadagnino e Il primo re di Matteo Rovere), che per ragioni intrinseche richiamano solo una fetta minoritaria di appassionati, hanno fatto flop al botteghino. Che fine hanno fatto i cinefili, cioè quelli che in teoria ne capiscono?


Io ho un amico da sempre molto esperienza del settore, ed è un cinefilo di quelli di cui parli tu, con il fratello ha aperto da anni un canale a tema ed ha riscosso molto successo, mi fa pensare che ancora quindi ci siano cinefili. Certo probabilmente tutto è in mutazione , lo steaming sta mandando in soffitta i DVD, le serie stanno facendo diminuure le produzioni cinematografiche e lo stile di vita che predilige un usufrutto casalingo di molti servizi sta abituando la gente ad andare meno al cinema, ma non è detto che la passione diminuisca, probabilmente muta nei .modi
 
Io, piuttosto, mi chiedevo che fine abbiano fatto i cinefili duri e puri (per intenderci: quelli che collezionano BluRay 4K, hanno un impianto home theater di alto livello, vedono di tutto e comprano libri di cinema)..... perché anche loro hanno progressivamente smesso di andare in sala, cioè nell'unico luogo dove il Cinema è il Cinema?

In effetti i Blu-Ray credo che siano passati di moda. Mi sembra che non esistano più i negozi specifici, tanto meno per il noleggio, anche perchè ormai si comprano sul web. Chi li aveva ha cambiato mestiere. E poi in TV ci sono tanti operatori "on demand", e ti vedi quello che vuoi, basta avere un abbonamento qualsiasi tra i tanti disponibili. Insomma le TV sono oggi dei contenitori globali dove trovi tutto quello che ti serve.

Però concordo sul fatto che il vero appassionato di cinema dovrebbe andare al cinema a vedere le prime, sul "grande schermo" è un'altra cosa.
 
Io ho un amico da sempre molto esperienza del settore, ed è un cinefilo di quelli di cui parli tu, con il fratello ha aperto da anni un canale a tema ed ha riscosso molto successo, mi fa pensare che ancora quindi ci siano cinefili. Certo probabilmente tutto è in mutazione , lo steaming sta mandando in soffitta i DVD, le serie stanno facendo diminuure le produzioni cinematografiche e lo stile di vita che predilige un usufrutto casalingo di molti servizi sta abituando la gente ad andare meno al cinema, ma non è detto che la passione diminuisca, probabilmente muta nei .modi

In effetti i Blu-Ray credo che siano passati di moda. Mi sembra che non esistano più i negozi specifici, tanto meno per il noleggio, anche perchè ormai si comprano sul web. Chi li aveva ha cambiato mestiere. E poi in TV ci sono tanti operatori "on demand", e ti vedi quello che vuoi, basta avere un abbonamento qualsiasi tra i tanti disponibili. Insomma le TV sono oggi dei contenitori globali dove trovi tutto quello che ti serve.

Però concordo sul fatto che il vero appassionato di cinema dovrebbe andare al cinema a vedere le prime, sul "grande schermo" è un'altra cosa.

I DVD ormai sono in disuso, però i BluRay e i BluRay 4K hanno ancora una nicchia di affezionati su cui contare. E la qualità di un BluRay o BluRay 4K è e resta, ad oggi, superiore ad uno streaming di pari risoluzione. Vero, però, che ormai si possano acquistare solo online (DVD-store, Amazon, Criterion, Eureka, Zavvi etc.). Le videoteche in Italia hanno chiuso quasi tutte negli ultimi 10 anni. Se vi va, ascoltate questo videotecaro ancora attivo a Livorno che, in un'intervista di 2 anni fa, fa riflessioni molto interessanti:

 
Guarda, le affermazioni tranchant lasciano il tempo che trovano sempre e comunque. Anche perché esiste comunque una maggioritaria fetta di critica - sia italiana sia straniera - pronta a smentirle. Quindi meglio lasciar perdere.

Io, piuttosto, mi chiedevo che fine abbiano fatto i cinefili duri e puri (per intenderci: quelli che collezionano BluRay 4K, hanno un impianto home theater di alto livello, vedono di tutto e comprano libri di cinema)..... perché anche loro hanno progressivamente smesso di andare in sala, cioè nell'unico luogo dove il Cinema è il Cinema? I titoli d'autore italiani degli ultimi anni (Suspiria di Luca Guadagnino e Il primo re di Matteo Rovere), che per ragioni intrinseche richiamano solo una fetta minoritaria di appassionati, hanno fatto flop al botteghino. Che fine hanno fatto i cinefili, cioè quelli che in teoria ne capiscono?


Intendi il bel cinema....
??
O il cinema che si vede bene....
??
 
'Stasera consiglio vivamente
" Il Camorrista "
ore 21.00
Cine 34
Molto duro....
Ma purtroppo, molto aderente ( nella realta' ) ai fatti che vengono narrati.
E' abbastanza lunghetto:
meglio organizzarsi
 
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Visto che siamo su un forum di auto, magari a qualche appassionato di corse come @pilota54 può interessare questo documentario....... ma merita di esser visto anche da chi è solo appassionato di cinema, perchè ben fatto e spiega tanti retroscena e tecniche utilizzate all'epoca per "battere sul tempo" l'uscita di Grand Prix.

Memorabili le riprese inedite al Ring......
Peccato sia solo su Sky.

https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2021/08/25/steve-mcqueen-il-film-perduto

 
@zinzanbr

Allora, innanzitutto è fondamentale capire che non è mica un obbligo essere appassionati di cinema. Non lo prescrive il medico. Non c'è niente di male o di indecoroso nel non capirne nulla di un ambito e nel non volerne sapere nulla perché non ci interessa (a patto, poi, di non sentirsi in diritto di esprimere un'opinione). Lo scibile umano è sterminato ed esisterà sempre qualcosa su cui saremo più o meno ignoranti del tutto. Io amo il cinema (tutto, sia quello di massa come i film di Spielberg, Nolan, Ridley Scott, Tarantino etc. sia quello d'autore come Pablo Larrain, Giorgio Diritti etc.) ma sono totalmente ignorante in musica, in teatro, in opera lirica, in letteratura, in enologia, in medicina, in migliaia di altri ambiti. E, se un amico appassionato di uno di questi ambiti volesse indurmi a crearmi una cultura in merito, probabilmente lo manderei a quel paese. Se una cosa non mi interessa, posso anche dare una chance e cercare di comprenderla ma, se continua a non interessarmi, poi non ne voglio sapere. Le passioni sono passioni proprio perché vengono dal cuore, non da un obbligo.

Inizio subito col consigliarti questo sito https://www.justwatch.com (esiste anche l'app per smartphone) che ti permette di capire su quale servizio streaming si trovi un determinato film.

Detto questo, quel che davvero conta per capirne di cinema è mettersi in testa che gli attori non contino nulla. Mi spiego meglio: per capire se un film possa essere di valore, bisogna guardare il regista.

Un cast straordinario diretto da un regista modesto ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film modesto.
Un cast modesto diretto da un regista straordinario ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film straordinario.
Un cast straordinario diretto da un regista straordinario ha il 90% di possibilità di dare vita ad un capolavoro di tutti i tempi.
Un cast modesto diretto da un regista modesto ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film di qualità infima.

Poi, per carità, anche i grandi registi a volte steccano e a volte anche registi modesti tirano fuori perle, ma sono appunto eccezioni, rarità che ho banalizzato con una percentuale a caso (10%) secondo me significativa.

Quante volte ti è capitato di dire "Ah, caspita, in questo film ci sono STAR X e STAR Y, lo voglio vedere", poi puntualmente si rivela una delusione. Ecco.

Tom Cruise, quando è diretto da Oliver Stone ("Nato il quattro luglio"), Michael Mann ("Collateral") o da Stanley Kubrick ("Eyes Wide Shut"), è un gigante della recitazione; invece, quando viene diretto da Tony Scott ("Top Gun") o da Roger Donaldson ("Cocktail"), è inguardabile; quando viene diretto da un regista discreto ma non eccezionale come Barry Levinson ("Rain Man - L'uomo nella pioggia"), tira fuori una prestazione sufficiente, discreta.

Ecco, sono i registi che contano, perché sono i registi che hanno tutto in mano e hanno l'onere e l'onore di dover dirigere ("regista" in inglese si dice "director") tutto: attori, scenografi, costumisti, truccatori, compositori, etc. etc. per non parlare di sceneggiatori e produttori. Insomma, i registi fanno un lavoro immane: il cinema è un'arte collettiva in cui coesistono tante arti (scrittura, musica, architettura, recitazione, promozione etc.) e tante professionalità più o meno eccelse (a seconda del budget) a cui è il regista che deve dare un senso logico e poetico. Quindi, non appassionarti (solo) agli attori, ma appassionati soprattutto ai registi.

E da qui il mio consiglio più importante: per capire se un regista ti piaccia, vedi un suo film. Se ti piace quel film, recupera altri film dello stesso regista.

Se vuoi, posso farti un elenco di bei film che potresti vedere.

HEAT - LA SFIDA - regia di Michael Mann
CARLITO'S WAY - regia di Brian De Palma
I 400 COLPI - regia di François Truffaut
LA FINESTRA SUL CORTILE - regia di Alfred Hitchcock
TAXI DRIVER - regia di Martin Scorsese
LADRI DI BICICLETTE - regia di Vittorio De Sica

E' già un buon inizio. E ricorda: deve essere una passione, non un obbligo!
 
HEAT - LA SFIDA - regia di Michael Mann
CARLITO'S WAY - regia di Brian De Palma
I 400 COLPI - regia di François Truffaut
LA FINESTRA SUL CORTILE - regia di Alfred Hitchcock
TAXI DRIVER - regia di Martin Scorsese
LADRI DI BICICLETTE - regia di Vittorio De Sica

Beh poteva andare peggio.
4 su 6 li ho visti.

Io non mi ritengo affatto un esperto di cinema,però in generale guardo molti film e cerco di apprezzarli.

Purtroppo per molti anni ho ignorato i registi,nel senso che magari conoscevo un film e il suo cast ma difficilmente sapevo chi era stato a dirigerlo.
Negli ultimi anni mi sono appassionato al lavoro di alcuni registi e in genere so che se guardo un loro film non sbaglio.
Mentre se si fa lo stesso ragionamento con un attore il rischio di beccare il film mediocre è molto più concreto.

Alla fine posso dire di avere l'occhio e l'orecchio abbastanza allenati nel senso che senza sapere chi ha diretto o composto la colonna sonora di un film colgo le analogie con altri titoli e riconosco la mano che c'è dietro,o almeno ho la sensazione di conoscerlo.
 
@zinzanbr

Allora, innanzitutto è fondamentale capire che non è mica un obbligo essere appassionati di cinema. Non lo prescrive il medico. Non c'è niente di male o di indecoroso nel non capirne nulla di un ambito e nel non volerne sapere nulla perché non ci interessa (a patto, poi, di non sentirsi in diritto di esprimere un'opinione). Lo scibile umano è sterminato ed esisterà sempre qualcosa su cui saremo più o meno ignoranti del tutto. Io amo il cinema (tutto, sia quello di massa come i film di Spielberg, Nolan, Ridley Scott, Tarantino etc. sia quello d'autore come Pablo Larrain, Giorgio Diritti etc.) ma sono totalmente ignorante in musica, in teatro, in opera lirica, in letteratura, in enologia, in medicina, in migliaia di altri ambiti. E, se un amico appassionato di uno di questi ambiti volesse indurmi a crearmi una cultura in merito, probabilmente lo manderei a quel paese. Se una cosa non mi interessa, posso anche dare una chance e cercare di comprenderla ma, se continua a non interessarmi, poi non ne voglio sapere. Le passioni sono passioni proprio perché vengono dal cuore, non da un obbligo.

Inizio subito col consigliarti questo sito https://www.justwatch.com (esiste anche l'app per smartphone) che ti permette di capire su quale servizio streaming si trovi un determinato film.

Detto questo, quel che davvero conta per capirne di cinema è mettersi in testa che gli attori non contino nulla. Mi spiego meglio: per capire se un film possa essere di valore, bisogna guardare il regista.

Un cast straordinario diretto da un regista modesto ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film modesto.
Un cast modesto diretto da un regista straordinario ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film straordinario.
Un cast straordinario diretto da un regista straordinario ha il 90% di possibilità di dare vita ad un capolavoro di tutti i tempi.
Un cast modesto diretto da un regista modesto ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film di qualità infima.

Poi, per carità, anche i grandi registi a volte steccano e a volte anche registi modesti tirano fuori perle, ma sono appunto eccezioni, rarità che ho banalizzato con una percentuale a caso (10%) secondo me significativa.

Quante volte ti è capitato di dire "Ah, caspita, in questo film ci sono STAR X e STAR Y, lo voglio vedere", poi puntualmente si rivela una delusione. Ecco.

Tom Cruise, quando è diretto da Oliver Stone ("Nato il quattro luglio"), Michael Mann ("Collateral") o da Stanley Kubrick ("Eyes Wide Shut"), è un gigante della recitazione; invece, quando viene diretto da Tony Scott ("Top Gun") o da Roger Donaldson ("Cocktail"), è inguardabile; quando viene diretto da un regista discreto ma non eccezionale come Barry Levinson ("Rain Man - L'uomo nella pioggia"), tira fuori una prestazione sufficiente, discreta.

Ecco, sono i registi che contano, perché sono i registi che hanno tutto in mano e hanno l'onere e l'onore di dover dirigere ("regista" in inglese si dice "director") tutto: attori, scenografi, costumisti, truccatori, compositori, etc. etc. per non parlare di sceneggiatori e produttori. Insomma, i registi fanno un lavoro immane: il cinema è un'arte collettiva in cui coesistono tante arti (scrittura, musica, architettura, recitazione, promozione etc.) e tante professionalità più o meno eccelse (a seconda del budget) a cui è il regista che deve dare un senso logico e poetico. Quindi, non appassionarti (solo) agli attori, ma appassionati soprattutto ai registi.

E da qui il mio consiglio più importante: per capire se un regista ti piaccia, vedi un suo film. Se ti piace quel film, recupera altri film dello stesso regista.

Se vuoi, posso farti un elenco di bei film che potresti vedere.

HEAT - LA SFIDA - regia di Michael Mann
CARLITO'S WAY - regia di Brian De Palma
I 400 COLPI - regia di François Truffaut
LA FINESTRA SUL CORTILE - regia di Alfred Hitchcock
TAXI DRIVER - regia di Martin Scorsese
LADRI DI BICICLETTE - regia di Vittorio De Sica

E' già un buon inizio. E ricorda: deve essere una passione, non un obbligo!


Cosa vuol dire essere uno che ne capisce di cinema....
Cosi' ognuno,
dopo un esamino di coscienza
puo' rendersene conto
( di esserlo o meno )
??
 
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Beh poteva andare peggio.
4 su 6 li ho visti.

Io non mi ritengo affatto un esperto di cinema,però in generale guardo molti film e cerco di apprezzarli.

Purtroppo per molti anni ho ignorato i registi,nel senso che magari conoscevo un film e il suo cast ma difficilmente sapevo chi era stato a dirigerlo.
Negli ultimi anni mi sono appassionato al lavoro di alcuni registi e in genere so che se guardo un loro film non sbaglio.
Mentre se si fa lo stesso ragionamento con un attore il rischio di beccare il film mediocre è molto più concreto.

Alla fine posso dire di avere l'occhio e l'orecchio abbastanza allenati nel senso che senza sapere chi ha diretto o composto la colonna sonora di un film colgo le analogie con altri titoli e riconosco la mano che c'è dietro,o almeno ho la sensazione di conoscerlo.


Vedi....

Come e' facile diventare
il contrario di
" uno che non ne capisce nulla "
Io, di quelli, ne ho visti 5
( il sesto, mi rifiuto a priori )
Ma 2, dei 5, non li riguarderei manco obbligato.

Aspettiamo nel contempo come si qualifica un esperto
( uno che ne capisce come il nostro Asteriskos )
 
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Visto che siamo su un forum di auto, magari a qualche appassionato di corse come @pilota54 può interessare questo documentario....... ma merita di esser visto anche da chi è solo appassionato di cinema, perchè ben fatto e spiega tanti retroscena e tecniche utilizzate all'epoca per "battere sul tempo" l'uscita di Grand Prix.

Memorabili le riprese inedite al Ring......
Peccato sia solo su Sky.

https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2021/08/25/steve-mcqueen-il-film-perduto


Oggi è domani sono soprattutto con le nipotine. Quando avrò tempo lo vedrò.
Come DVD automobilistici a casa ho Grand Prix, F.1 La febbre della velocità, La 24 ore di Le Mans e Rush.
 
@zinzanbr

Benissimo, quindi non ti resta altro da fare che recuperare, in streaming o in home video, altri film dello stesso regista, se ti va.

Se ti piace Heat La Sfida (sta su PrimeVideo), recupera Collateral (sempre su PrimeVideo), L'Ultimo dei Mohicani (Sky/Now/TIMvision), Miami Vice (Prime Video/TIMvision), Nemico Pubblico (PrimeVideo/TIMvision), Strade violente (Sky/Now).

Se ti piace La finestra sul cortile (TIMvision), acquista questi splendidi cofanetti DVD con alcuni dei migliori titoli del grandissimo Alfred Hitchcock:

https://www.amazon.it/Hitchcock-Col...rds=cofanetto+hitchcock&qid=1631097969&sr=8-2

https://www.amazon.it/Hitchcock-Col...7fe17&pd_rd_wg=IRlhl&pd_rd_i=B07VPWCV3R&psc=1

etc. etc.

Insomma, il ragionamento da fare è questo.

Cosa vuol dire essere uno che ne capisce di cinema....
Cosi' ognuno,
dopo un esamino di coscienza
puo' rendersene conto
( di esserlo o meno )
??

Capire di cinema significa, innanzitutto, comprendere la fondamentale importanza dei registi come autori e direttori d'orchestra della complessissima macchina-cinema. Sono i registi ad essere importanti, non gli attori o fantomatici effetti speciali.

Capire di cinema significa, in secondo luogo, comprendere l'imprescindibilità della sala cinematografica. Il Cinema è fatto per essere apprezzato al Cinema. Il nostro impianto home theater casalingo può anche essere validissimo ed essere costato 2000 euro ma non potrà mai pareggiare l'esperienza della sala che è precipuamente una esperienza di visione collettiva insieme ad altri estranei. E no, non è un ragionamento valido solo per i kolossal o per i film pieni zeppi di effetti speciali: vale sempre e comunque, anche per film apparentemente semplici come Manhattan di Woody Allen o Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese. Andare in sala significa non solo godersi un film nella esatta misura in cui sia stato concepito dal regista ma significa anche sottoporsi ad una sorta di seduta di psicanalisi collettiva insieme ad altri estranei: insomma, parliamo di un qualcosa di assolutamente non pareggiabile anche dal miglior impianto home theater domestico. Insomma, chi ama il cinema va al cinema, almeno 1 volta a settimana.

Capire di cinema significa, infine, riconoscere che l'arte sia un lavoro, riconoscere che dietro la costruzione anche del più artisticamente infimo dei prodotti cinematografici ci siano centinaia e centinaia di professionalità, di persone che lavorano e che danno il meglio: scenografi, costumisti, truccatori, maestranze svariate (fonici, elettricisti, etc.), etc. etc. Cosa comporta ciò? Comporta che l'arte, essendo un lavoro, vada pagata. Chi ama il cinema (o dice di amare il cinema) deve necessariamente rigettare qualsiasi forma di pirateria. Chi ama l'arte deve capire l'importanza di pagare un biglietto, l'importanza di pagare un abbonamento onesto e regolare ad un servizio streaming legale, l'importanza di un DVD o di un BluRay acquistato onestamente. L'arte è lavoro e il lavoro si paga sempre. Piratare un film significa rubare ed è sempre inaccettabile. A subire un danno non sarà certamente la star hollywoodiana miliardaria: ma tutte le maestranze che stanno dietro e rendono possibile il cinema, beh, quelle sì che vengono danneggiate.

Queste tre sono le caratteristiche semplicemente irrinunciabili di chi ambisca a ritenersi un cinefilo.

Soddisfatte queste tre, poi, il discorso può farsi più sfumato, più vario. Sicuramente chi ama qualcosa non può non approfondire, non può non andare oltre, non può limitarsi ad una sola visione: quindi, senza alcun dubbio, si darà alla revisione di quanto già visto (anche cambiando idea, perché no), si darà alla lettura di quanti più pareri possibili, tanto della critica tradizionale quanto di blog/siti/youtubers di comprovato valore. Acquisterà libri, saggi, monografie, consulterà documentari, acquisterà DVD e BluRay di film non solo per vedere e rivedere ma anche per poter visionare le interviste e i making of contenuti negli extra.

E, senza alcun dubbio, un vero cinefilo impara a distinguere tra soggettività ed oggettività. Dire che 2001 - Odissea nello spazio sia un film brutto, non riuscito, lento e pretenzioso significa bestemmiare. Nessuno ci impedisce soggettivamente di pensarlo ma dirlo equivarrebbe a sentenziare che la Citroen Traction Avant del 1934 fosse una macchinetta sopravvalutata senza infamia e senza lode. I gusti soggettivi non sempre coincidono con l'oggettività. E, per quanto strano possa apparire, anche nel mondo dell'arte esiste l'oggettività, esiste una grammatica, esistono regole, esiste una tecnica che consenta di valutare, con un certo distacco, un'opera. Proprio per questo motivo è fondamentale interrogare chi ne sa più di noi e ha dedicato la propria vita allo studio di determinate cose: è l'unico modo per acculturarsi davvero, per "educare" il proprio gusto e vale in tutti gli ambiti, non solo il cinema. 2001 - Odissea nello spazio è uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi, senza se e senza ma: in cuor proprio si può dissentire, ma è meglio non farlo sapere troppo in giro e tenersi tal pensiero per sé. Allo stesso modo, è innegabile che auto come la Citroen Traction Avant del 1934 o la Mini del 1959 concepita da Alec Issigonis abbiano fatto la storia.

Ci sarebbero tante altre cose di contorno da sapere, ma questo post è già fin troppo lungo e mi fermo qui, scusa per l'estrema lunghezza
 
@zinzanbr

Benissimo, quindi non ti resta altro da fare che recuperare, in streaming o in home video, altri film dello stesso regista, se ti va.

Se ti piace Heat La Sfida (sta su PrimeVideo), recupera Collateral (sempre su PrimeVideo), L'Ultimo dei Mohicani (Sky/Now/TIMvision), Miami Vice (Prime Video/TIMvision), Nemico Pubblico (PrimeVideo/TIMvision), Strade violente (Sky/Now).

Se ti piace La finestra sul cortile (TIMvision), acquista questi splendidi cofanetti DVD con alcuni dei migliori titoli del grandissimo Alfred Hitchcock:

https://www.amazon.it/Hitchcock-Col...rds=cofanetto+hitchcock&qid=1631097969&sr=8-2

https://www.amazon.it/Hitchcock-Col...7fe17&pd_rd_wg=IRlhl&pd_rd_i=B07VPWCV3R&psc=1

etc. etc.

Insomma, il ragionamento da fare è questo.



Capire di cinema significa, innanzitutto, comprendere la fondamentale importanza dei registi come autori e direttori d'orchestra della complessissima macchina-cinema. Sono i registi ad essere importanti, non gli attori o fantomatici effetti speciali.

Capire di cinema significa, in secondo luogo, comprendere l'imprescindibilità della sala cinematografica. Il Cinema è fatto per essere apprezzato al Cinema. Il nostro impianto home theater casalingo può anche essere validissimo ed essere costato 2000 euro ma non potrà mai pareggiare l'esperienza della sala che è precipuamente una esperienza di visione collettiva insieme ad altri estranei. E no, non è un ragionamento valido solo per i kolossal o per i film pieni zeppi di effetti speciali: vale sempre e comunque, anche per film apparentemente semplici come Manhattan di Woody Allen o Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese. Andare in sala significa non solo godersi un film nella esatta misura in cui sia stato concepito dal regista ma significa anche sottoporsi ad una sorta di seduta di psicanalisi collettiva insieme ad altri estranei: insomma, parliamo di un qualcosa di assolutamente non pareggiabile anche dal miglior impianto home theater domestico. Insomma, chi ama il cinema va al cinema, almeno 1 volta a settimana.

Capire di cinema significa, infine, riconoscere che l'arte sia un lavoro, riconoscere che dietro la costruzione anche del più artisticamente infimo dei prodotti cinematografici ci siano centinaia e centinaia di professionalità, di persone che lavorano e che danno il meglio: scenografi, costumisti, truccatori, maestranze svariate (fonici, elettricisti, etc.), etc. etc. Cosa comporta ciò? Comporta che l'arte, essendo un lavoro, vada pagata. Chi ama il cinema (o dice di amare il cinema) deve necessariamente rigettare qualsiasi forma di pirateria. Chi ama l'arte deve capire l'importanza di pagare un biglietto, l'importanza di pagare un abbonamento onesto e regolare ad un servizio streaming legale, l'importanza di un DVD o di un BluRay acquistato onestamente. L'arte è lavoro e il lavoro si paga sempre. Piratare un film significa rubare ed è sempre inaccettabile. A subire un danno non sarà certamente la star hollywoodiana miliardaria: ma tutte le maestranze che stanno dietro e rendono possibile il cinema, beh, quelle sì che vengono danneggiate.

Queste tre sono le caratteristiche semplicemente irrinunciabili di chi ambisca a ritenersi un cinefilo.

Soddisfatte queste tre, poi, il discorso può farsi più sfumato, più vario. Sicuramente chi ama qualcosa non può non approfondire, non può non andare oltre, non può limitarsi ad una sola visione: quindi, senza alcun dubbio, si darà alla revisione di quanto già visto (anche cambiando idea, perché no), si darà alla lettura di quanti più pareri possibili, tanto della critica tradizionale quanto di blog/siti/youtubers di comprovato valore. Acquisterà libri, saggi, monografie, consulterà documentari, acquisterà DVD e BluRay di film non solo per vedere e rivedere ma anche per poter visionare le interviste e i making of contenuti negli extra.

E, senza alcun dubbio, un vero cinefilo impara a distinguere tra soggettività ed oggettività. Dire che 2001 - Odissea nello spazio sia un film brutto, non riuscito, lento e pretenzioso significa bestemmiare. Nessuno ci impedisce soggettivamente di pensarlo ma dirlo equivarrebbe a sentenziare che la Citroen Traction Avant del 1934 fosse una macchinetta sopravvalutata senza infamia e senza lode. I gusti soggettivi non sempre coincidono con l'oggettività. E, per quanto strano possa apparire, anche nel mondo dell'arte esiste l'oggettività, esiste una grammatica, esistono regole, esiste una tecnica che consenta di valutare, con un certo distacco, un'opera. Proprio per questo motivo è fondamentale interrogare chi ne sa più di noi e ha dedicato la propria vita allo studio di determinate cose: è l'unico modo per acculturarsi davvero, per "educare" il proprio gusto e vale in tutti gli ambiti, non solo il cinema. 2001 - Odissea nello spazio è uno dei più grandi capolavori di tutti i tempi, senza se e senza ma: in cuor proprio si può dissentire, ma è meglio non farlo sapere troppo in giro e tenersi tal pensiero per sé. Allo stesso modo, è innegabile che auto come la Citroen Traction Avant del 1934 o la Mini del 1959 concepita da Alec Issigonis abbiano fatto la storia.

Ci sarebbero tante altre cose di contorno da sapere, ma questo post è già fin troppo lungo e mi fermo qui, scusa per l'estrema lunghezza


E' meglio....

Treccani:
Definizione di cinefilo

https://www.treccani.it/vocabolario/cinefilo/
 
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