@zinzanbr
Allora, innanzitutto è fondamentale capire che non è mica un obbligo essere appassionati di cinema. Non lo prescrive il medico. Non c'è niente di male o di indecoroso nel non capirne nulla di un ambito e nel non volerne sapere nulla perché non ci interessa (a patto, poi, di non sentirsi in diritto di esprimere un'opinione). Lo scibile umano è sterminato ed esisterà sempre qualcosa su cui saremo più o meno ignoranti del tutto. Io amo il cinema (tutto, sia quello di massa come i film di Spielberg, Nolan, Ridley Scott, Tarantino etc. sia quello d'autore come Pablo Larrain, Giorgio Diritti etc.) ma sono totalmente ignorante in musica, in teatro, in opera lirica, in letteratura, in enologia, in medicina, in migliaia di altri ambiti. E, se un amico appassionato di uno di questi ambiti volesse indurmi a crearmi una cultura in merito, probabilmente lo manderei a quel paese. Se una cosa non mi interessa, posso anche dare una chance e cercare di comprenderla ma, se continua a non interessarmi, poi non ne voglio sapere. Le passioni sono passioni proprio perché vengono dal cuore, non da un obbligo.
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https://www.justwatch.com (esiste anche l'app per smartphone) che ti permette di capire su quale servizio streaming si trovi un determinato film.
Detto questo, quel che davvero conta per capirne di cinema è mettersi in testa che gli attori non contino nulla. Mi spiego meglio: per capire se un film possa essere di valore, bisogna guardare il regista.
Un cast straordinario diretto da un regista modesto ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film modesto.
Un cast modesto diretto da un regista straordinario ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film straordinario.
Un cast straordinario diretto da un regista straordinario ha il 90% di possibilità di dare vita ad un capolavoro di tutti i tempi.
Un cast modesto diretto da un regista modesto ha il 90% di probabilità di dare vita ad un film di qualità infima.
Poi, per carità, anche i grandi registi a volte steccano e a volte anche registi modesti tirano fuori perle, ma sono appunto eccezioni, rarità che ho banalizzato con una percentuale a caso (10%) secondo me significativa.
Quante volte ti è capitato di dire "Ah, caspita, in questo film ci sono STAR X e STAR Y, lo voglio vedere", poi puntualmente si rivela una delusione. Ecco.
Tom Cruise, quando è diretto da Oliver Stone ("Nato il quattro luglio"), Michael Mann ("Collateral") o da Stanley Kubrick ("Eyes Wide Shut"), è un gigante della recitazione; invece, quando viene diretto da Tony Scott ("Top Gun") o da Roger Donaldson ("Cocktail"), è inguardabile; quando viene diretto da un regista discreto ma non eccezionale come Barry Levinson ("Rain Man - L'uomo nella pioggia"), tira fuori una prestazione sufficiente, discreta.
Ecco, sono i registi che contano, perché sono i registi che hanno tutto in mano e hanno l'onere e l'onore di dover dirigere ("regista" in inglese si dice "director") tutto: attori, scenografi, costumisti, truccatori, compositori, etc. etc. per non parlare di sceneggiatori e produttori. Insomma, i registi fanno un lavoro immane: il cinema è un'arte collettiva in cui coesistono tante arti (scrittura, musica, architettura, recitazione, promozione etc.) e tante professionalità più o meno eccelse (a seconda del budget) a cui è il regista che deve dare un senso logico e poetico. Quindi, non appassionarti (solo) agli attori, ma appassionati soprattutto ai registi.
E da qui il mio consiglio più importante: per capire se un regista ti piaccia, vedi un suo film. Se ti piace quel film, recupera altri film dello stesso regista.
Se vuoi, posso farti un elenco di bei film che potresti vedere.
HEAT - LA SFIDA - regia di Michael Mann
CARLITO'S WAY - regia di Brian De Palma
I 400 COLPI - regia di François Truffaut
LA FINESTRA SUL CORTILE - regia di Alfred Hitchcock
TAXI DRIVER - regia di Martin Scorsese
LADRI DI BICICLETTE - regia di Vittorio De Sica
E' già un buon inizio. E ricorda: deve essere una passione, non un obbligo!