Stamattina sentivo a Radio24 (non mi paiono degli sprovveduti) che le recenti mosse (2022) statunitensi nel vietare export di prodotti tecnologici e know-how (anche di capitale umano) verso la Cina, ne ridurrà progressivamente l'importanza tecnologica a livello mondiale. L'amministrazione Biden non solo non ha rallentato ma ha anzi incrementato il passo della cosiddetta "guerra semifredda" nei confronti di Pechino, iniziata dal tanto vituperato (da alcuni) predecessore. Col preciso obbiettivo di porre, tra le altre cose, un ostacolo "virtuale" all'invasione militare di Taiwan, limitando le dotazioni tecnologiche militari cinesi. Argomento complesso di politica internazionale, che non si può certo affrontare qui, ma che evidenzia l'interconnessione in tutti i settori della ricerca (e della supremazia) scientifica.