<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ci si può fidare delle batterie del progetto ID ? | Il Forum di Quattroruote

Ci si può fidare delle batterie del progetto ID ?

Posto questo rapporto perchè da un contributo significativo a sfatare il mito che la batteria delle auto elettriche si comporti come quella dei cellulari che dopo uno/due anni molte sono da buttare.
Questo test è stato effettuato dall’ ADAC in Germania ed è ancora in corso sulla durata della batteria da 77 kwh netti montata su una ID.3 performance, ma che la stessa viene montata anche sulla ID.4, l’Audi Q4 Etron, la Cupra Tavascan e la Skoda Enyaq.
Gli ingegneri dell’ADAC Technology Center hanno adottato come auto di servizio una VW ID.3 nel 2021, quindi prima dell’evoluzione del software e dei molti aggiornamenti prodotti nel tempo successivo, appunto con la batteria da 77 kwh e ogni giorno viene utilizzata per molti trasferimenti anche di parecchi km dato che dopo 4 anni ha raggiunto un chilometraggio di 172 mila km, quindi vuol dire oltre 40 mila km/anno.
Questo chilometraggio è un'occasione perfetta per fare un riassunto intermedio e verificare quanta percentuale ha perso nell’arco di questo utilizzo. Anche perchè avendo superato i 160 mila Km ( o 8 anni ) d’ora in poi è fuori garanzia. La garanzia come ormai tutte le case si sono allineate, si attiverebbe se entro 160 mila km o 8 anni dipende chi arriva prima la percentuale di carica nominale scende sotto il 70%, in questo caso degli 82 kwh lordi delle batterie ID.
La batteria dell’ID.3 per essere onesti e per eseguire un test di riferimento non viene trattata molto delicatamente nelle prove di durata condotte dall’ADAC. Nell'intero test la batteria è stata spesso caricata al 100% dopo un viaggio e a volte anche lasciata ferma per più di un giorno con quella percentuale, cosa esplicitamente sconsigliata e da non fare per Vw, al fine di consentire all'utente successivo di avere un'autonomia sempre completa. Oltre il 40% delle ricariche sono state effettuate in corrente DC con potenze superiori a quella di limite della batteria dell’ID.3 che da nuova era di 120 kw poi portati a 160 kw dopo alcuni aggiornamenti. Usata e ricaricata indistintamente con caldo torrido e/o temperature sotto lo 0. Infine per determinare l'invecchiamento della batteria il veicolo è stato ripetutamente sottoposto a controlli indipendenti quindi non influenzabili tra loro. Nonostante tutte queste sfavorevoli premesse la batteria a 172 mila km presenta un valore nominale del 91%. Si può vedere nella tabella seguente come la percentuale della batteria è cambiata all’aumentare dei km.

KM ID.3 Capacitè batteria
21.749...........96%.
46.029...........96%.
59.166...........96%.
69.549...........95%.
84.264...........94%.
87.020...........94%
102.505.........93%
128.500.........92%
145.810.........91%
169.651........91%

Da notare che la percentuale nominale a 102 mila km segna il 93% che è un valore in linea con il 94% misurato da Quattroruote nel loro test dei 100 mila km del 2024 con la Q4 E-tron dove appunto hanno misurato una perdita di 6 punti percentuali dopo 16 mesi di utilizzo ma con una media annua più alta, ovvero 75 mila km/anno contro i poco più dei 40 mila/anno del test ADAC.
Un altro dubbio era il mantenimento dei consumi su ogni singolo tragitto e tipologia, ci sarà riuscita ?
No, li ha perfino migliorati sfruttando gli aggiornamenti che di volta in volta si rendevano disponibili.
La misurazione dei consumi sul banco di prova secondo il ciclo di test ADAC Ecotest aveva riportato a un valore medio da nuova di 20,0 kWh per 100 km comprensivo delle perdite della rete.
Dopo 172 mila km ripetendo il test ha riportato un consumo di 18,3 kWh per 100 chilometri sempre comprensivo delle perdite della rete.
La ragione per il minor consumo sono le diverse nuove versioni del software che gestisce la batteria in modo più efficiente rispetto alla versione originale. Mentre il consumo reale per l’intero test è ad oggi di 23 kWh per 100 chilometri comprese le perdite di rete.
Questo consumo medio più alto rispetto al banco di prova è spiegabile perchè nella vita di tutti i giorni è normale che si consuma notevolmente più elettricità nella stagione più fredda. Inoltre la ID.3 ha effettuato una percentuale maggiore di percorsi autostradali a medie chilometriche elevate rispetto a quella prevista nel ciclo del banco prova. 
Secondo il computer di bordo (senza perdite di ricarica) gli utenti hanno visto valori di consumo molto diversi nella vita di tutti i giorni : hanno oscillato da circa 13 kWh per 100 chilometri con temperature miti e molti viaggi in città e di 25 27 kWh in inverno o con un'alta percentuale di autostrada. E l’autonomia ? E' scesa dato che si sono persi 9 punti percentuali ? Quando ID.3 ha iniziato il test di resistenza aveva una autonomia di 438 chilometri, oggi dopo 172 mila km e una perdita del 9% è di 425 km quando invece ci si dovrebbe aspettarne una sui 400 km. Il motivo risiede in particolare nelle ottimizzazioni dell'efficienza nel corso degli aggiornamenti software che oggi mostrano una versione arrivata al 3.7. Comunque essendo anche l’auto di servizio il test va avanti ad oltranza e la prossima valutazione è fissata a 250 mila km.
A fine del 2023 Vw ha revisionato la batteria da 77 kwh netti ( 82 kwh lordi ) apportando miglioramenti all’efficienza, ha anche adottato anche un nuovo motore elettrico ( AP550 montato anche sulla ID.7 ) e portando il software come potete vedere nell’immagine sotto quella della mia ID.4 alla versione 4.1
Tra un anno porterò l’auto alla prima ispezione dove verrà effettuato anche un test sulla capacità di carica, in teoria essendo intorno a 30 mila km comparandomi alla tabella dell’ADAC dovrei aspettarmi una percentuale vicina al 96%, ovvero una capacità netta di circa 73,9 kwh.
Questa è una ulteriore prova che le batterie nel tempo e con molti km sul groppone riescono ad avere ancora gran parte della loro carica non peggiorando i consumi anzi, probabilmente tende l’auto aggiornata si potrebbe consumare anche meno.

 
Ultima modifica:
Ecco una interessante intervista ad un tecnico dell’importatore svizzero Vw che si occupa di testare, tra l’altro, le batterie che arrivano nella sua officina per i controlli di routine e/o per delle riparazioni. questa intervista risala quando l'ADAC comunicò che la batteria dell'ID.3 a 100 mila km aveva perso il 7%.

In che condizioni sono le batterie delle auto elettriche Volkswagen dopo dieci anni e a cosa prestare attenzione durante la ricarica? Lo spiega Andreas Laireiter, team leader «Product Support Vehicle» presso AMAG Import SA.
La capacità della batteria della ID.3 dopo 100’000 chilometri è pari al 93%: vi sareste aspettati un risultato così?
Questo risultato è abbastanza in linea con le nostre esperienze. Svolgiamo regolarmente misurazioni della capacità, da cui si è visto che le batterie perdono qualche punto percentuale della propria capacità soprattutto all’inizio, ovvero nei primi due anni. In seguito la curva si appiattisce e la perdita rimane minima anche dopo molti anni.

Le prime vetture elettriche Volkswagen, la e-up! e la e-Golf, sono in circolazione da ormai circa dieci anni. Qual è l’esperienza a lungo termine con questi modelli?
Abbiamo esempi di Volkswagen elettriche la cui capacità della batteria, dopo dieci anni, è ancora al di sopra del 90%. Di recente abbiamo persino esaminato una e-Golf di dieci anni con una percorrenza di oltre 200’000 chilometri per cui la perdita di capacità era inferiore al 5%. Naturalmente però vi sono anche variazioni, perché la durata di una batteria dipende in buona misura dal modo in cui la stessa viene trattata.

Che cosa può fare il conducente per preservare la batteria?
In realtà è come un motore a combustione. Chi preme sempre a fondo l’acceleratore rischia di danneggiare di più il motore rispetto a chi adotta uno stile di guida delicato. Nelle auto elettriche ciò significa che più si sollecita la batteria, tanto più rapidamente questa può invecchiare. Con la ricarica rapida, ad esempio, la batteria viene alimentata in breve tempo con una grande quantità di energia; di conseguenza potrebbe verificarsi una variazione della chimica delle celle. Consigliamo pertanto di caricare la batteria con corrente continua soltanto su lunghi percorsi e di utilizzare giornalmente una wallbox con corrente alternata. È utile anche mantenere la batteria prevalentemente in una finestra di ricarica compresa tra il 20% e l’80%. Evitare quindi evitare di svuotarla completamente e ricaricarla soltanto se necessario. Se nei modelli ID. la modalità «Battery Care» è attiva nel sistema di gestione della ricarica, il sistema arresta automaticamente la ricarica all’80%.

Succede di frequente che la batteria di un’auto elettrica si rompa? E in tal caso è necessario sostituire subito l’intera batteria?
I danni alla batteria si verificano solo molto di rado, si tratta davvero di casi sporadici. Se però dovesse presentarsi un guasto, tramite il sistema di diagnosi è possibile controllare ogni singolo modulo batteria e si possono sostituire singoli componenti. Questo comporta dei vantaggi in termini di costi ma anche di consumo di risorse. Ogni officina convenzionata, inoltre, può emettere certificati attestanti la capacità della batteria, un vantaggio soprattutto per le auto d’occasione.

Ho messo in grasseto l'ultima frase perchè è quello che sostengo da tempo, ovvero prendersi cura della batteria offrirà alla rivendita una maggior valutazione, e secondo me diverrà il primo paramtro di valuzione per l'acquisto di un'auto elettrica, mentre i km dell'auto passeranno in secondo piano o quantomeno non avranno più il peso che hanno oggi per le auto termiche.
 
Con percorrenze e mantenimento di capacità così elevate, verrebbe da pensare che il pacco batterie venga standardizzato per tutti i marchi. Considerando le percorrenze medie sui 10.000 - 15000 km annui, si acquista un bel pacco batterie e per una ventina di anni si è a posto, si cambia modello o marchio utilizzando sempre lo stesso pacco.
 
Posto questo rapporto perchè da un contributo significativo a sfatare il mito che la batteria delle auto elettriche si comporti come quella dei cellulari che dopo uno/due anni molte sono da buttare.
Esatto, anche se non sempre. O.T. Io avevo un Samsung Galaxy S7 e dopo 8 anni, la batteria era ancora in buone condizioni, almeno secondo un'app. dedicata. Alcuni modelli poi garantiscono 2.000 cicli completi di ricarica e per dire, io dopo due mesi di utilizzo sono a quota 14. Penso che il problema della durata della batteria, sia l'ultimo dei problemi se si vuole acquistare un'auto del genere, visto che probabilmente durerà più dell'auto stessa.
 
Premessa , la vulgata comune pensa che le migliori bev in giro siano cinesi da questo punto di vista e non si sa' perche' sottovalutano i tedeschi che invece sono al top in Europa e nel mondo per affidabilita'e per consumi insieme a Tesla. Certo quel bel rapporto se lo facciamo fare ad altri marchi europei vi dico che ,secondo me , non esce con quelle performance. Escono numeri peggiori ma e' un problema presumo di queste prime generazioni di batterie perche' gia' dalle prossime con la normativa euro 7 i requisiti di durata saranno piu' severi e tuteleranno il cliente finale.
Detto cio' il "problema della batteria" nel quadro generale dell'affidabilita' di un auto elettrica e' anche questa
una leggenda metropolitana perche' e' forse uno degli elementi che meno da noie indipendentemente dai marchi.
I problemi delle bev purtoppo sono altrove, per quanto composta da pochi componenti sono soggetti a noie anche loro e quando si presentano le spese di ripristino possono essere dei salassi.
Parlo di problemi legati al caricatore OBC o al motore e relativo hardware di pilotaggio.
Poche cose che purtroppo ,per come sono ingegnerizzate nelle auto di oggi, richiedono costi elevati di ripristino. La scelta per chi punta a tenersi queste auto e' sempre quella di comprare da costruttori che
attivino una garanzia pluriennale sul prodotto , almeno 5 anni. Meglio di piu'.
Altrimenti il risparmio ipotetico potrebbe andare a farsi benedire.
Secondo me ovviamente, e' una mia opinione personale.
 
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