<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Chicca storica: intervista a Soichiro Honda di Mario Soldati, 1974 | Il Forum di Quattroruote

Chicca storica: intervista a Soichiro Honda di Mario Soldati, 1974

Jambana ha scritto:

Bello, antico...

mi colpisce il contrasto tra la vita tradizionale dell'uomo e la modernità dell'imprenditore e del tecnico.
Ad oggi, un video così sembrerebbe una montatura pubblicitaria, ma allora probabilmente era uno spaccato realistico di uno stile di vita e di valori ormai perduti e appartenenti a quei pionieri che, in culture diverse, hanno fatto la Storia.

E' bello sentire di personaggi che si sono costruiti da soli.

Mi chiedo se uno così, oggi, volesse avviare un'impresa in Italia. :shock:
 
Ho notato una piccola cosa: in Honda anche allora, come oggi, erano tutti vestiti uguali e in camice bianco, dal megacapo all'addetto alle pulizie...l'ho saputo da un designer che ha lavorato all'R&D Honda in USA.

Mi ha colpito anche il fatto che allora Agnelli, a detta di Soldati, credeva nel futuro delle vetture elettriche, mentre Soichiro evidentemente per nulla...mentre poi le cose sono andate ben diversamente, con Honda tra i pionieri dell'ibrido e dell'idrogeno (anche se effettivamente non nel campo delle elettriche pure) e la Fiat che ha invece abbandonato la ricerca tecnologica nel campo dei sistemi di propulsione alternativi al motore endotermico, con la 500 elettrica prodotta in USA solo perché "costretta", per stessa ammisione di Marchionne, mentre in passato è stata caratterizzata da un'apprezzabile vitalità anticipatrice, almeno nel campo dei prototipi.

Ma una cosa mi ha colpito più di tutte: Soldati si aspettava una "giapponesizzazione" dell'Occidente industriale: ciò è avvenuto in parte, con l'importazione dei metodi produttivi basati sulla "qualità totale", ovvero adottando il metodo Toyota; ciò però non è avvenuto, salvo poche eccezioni, per quanto riguarda il tessuto sociale ed industriale: vedere il messaggio positivo di allora (nonostante si fosse in piena crisi petrolifera) e raffrontarlo con la triste realtà odierna, soprattutto nostrana, fatta di desertificazione produttiva, delocalizzazioni selvagge, perdita di benessere e diritti, precarizzazione del lavoro, è francamente demoralizzante. Ma purtroppo non c'è neanche bisogno di pensare alla Honda degli anni '70, basta pensare alla nostra Olivetti, per esempio, per essere sufficientemente tristi.
 
a me ha colpito il velo di critica del commento fuori campo quando descriveva i metodi lavorativi con le interminabili 14-15 ore giornaliere dopo le quali le maestranze quasi non volevano staccare tanta la dedizione al lavoro era radicata nella loro mentalità.

Vedendo oggi un servizio simile immagino come possa aver stupito gli spettatori di allora che, me compreso, stavano vivendo i cosiddetti anni di piombo con manifestazioni quotidiane, scioperi studenteschi, attentati, e quant'altro e si trovano confrontati con una realtà agli antipodi rispetto alla nostra fatta di proteste operaie.

Molto più terra terra mi hanno anche colpito le parole di Soichiro Honda quando Soldati, in modo che personalmente ho trovato piuttosto seccante, parlava del rumore prodotto dalle moto quasi da far sentire in colpa Honda perché le produceva, ha risposto con ingenuità (falsa, vera, non so...) che i loro sistemi di scarico erano silenziosi e non erano modificabili perché il silenziatore era chiuso all'interno della marmitta... quando in quegli anni proliferavano sia in Europa che in America ditte specializzate proprio nelle modifiche degli scarichi. :D
 
Gran bella testimonianza, spesso mi chiedo quante cose potremmo imparare dal popolo giapponese...tanto di cappello!
 
Back
Alto