"Da prassi, il responsabile ha subito smentito e ha parlato di errore. <<Si tratta – ha detto – di uno stage d’ingresso di sei mesi, che potrebbe essere convertito poi in apprendistato. Nel pieno rispetto della normativa di legge nazionale e regionale>>."
Uno stage che potrebbe diventare apprendistato. Quindi un altro stage. Per una persona che deve già avere "un'ottima conoscenza dei programmi di progettazione e dimensionamento", quindi non un pivellino.
A meno che, dopo il contratto da apprendista, ti dicano che hanno bisogno di un rinnovamento, e compaia l'inserzione per la ricerca di una figura disponbile per uno stage, e via da capo, con un nuovo "giovane".
Tutto già visto (e passato). Ormai non si investe più sulle persone per la formazione e l'inserimento in azienda.
Si chiamano persone già formate e le si paga per lavorare a prezzo di apprendista.
Se ti sta bene, sei il benvenuto. Altrimenti aria, avanti il prossimo, magari più "disponibile", o meglio, più affamato.
Se ci fosse più sincerità da parte di chi si prende il compito di istruirti ed informarti quando hai 18 anni all'uscita dalle superiori e non sai nulla della vita, forse avremmo meno connazionali impegnati nelle università, ma altrettanti più consapevoli del loro futuro.
Lo stesso che dovrebbe accadere in terza media, quando ti magnificano il liceo per farti iscrivere e non ti spiegano che, se 5 anni dopo non te la sentirai di proseguire all'università, non avrai un mestiere ma solo un pezzetto di carta.
Ma sto divagando....chiudo qui.