<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Celerio | Il Forum di Quattroruote

Celerio

Suzuki Celerio è l?auto a benzina più efficiente del mercato italiano
E' stata premiata con il Green Prix 2016.

Suzuki Celerio - Le politiche green della Casa di Hamamatsu trovano conferma nell?impegno continuo in ricerca e sviluppo. A conferma di questo, è arrivato un'importante premio, il Green Prix 2016, che ha stabilito la supremazia della Celerio in termini di consumi ed emissioni.

Con soli 84 gr/km di CO2 e un consumo di carburante molto contenuto, la ?Guida Ministeriale sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di CO22015? attribuisce alla alla Suzuki Celerio la leadership in economia di utilizzo e eco-compatibilità tra le auto a benzina.
Suzuki Celerio ha vinto il Green Prix 2016 per la categoria ?auto alimentata a benzina con minori emissioni CO2. La Guida Ministeriale sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di CO2 del 2015 ha attribuito alla citycar di Hamamatsu il ruolo di ambasciatrice dell?efficienza, definendola il riferimento assoluto tra le vetture alimentate a benzina. ?È un onore ricevere questo premio che conferma la continuaricerca da parte di Suzuki della massima efficienza in termini di riduzione di emissioni e consumi.? ha detto ritirando il premio il Direttore Commerciale Mirko Dall?Agnola. ?Con la strategia Green Technology Suzuki ha implementato una triplice azione partendo dall?uso di sistemi ibridi intelligenti, di nuove piattaforme leggere e dei nuovi motori Boosterjet a iniezione diretta che permettono di raggiungere l?eccellenza sia dal punto di vista della riduzione delle emissioni, sia dal punto di vista delle prestazioni?.
Suzuki Celerio DualJet è leader in efficienza grazie a emissioni di CO2 pari a 84 g/km, con consumi di carburante che arrivano a soli 3,6 l/100 km nel ciclo combinato (3,4 l/100 km nel ciclo extra-urbano ? 4,1 l/100 km nel ciclo urbano). Il merito di questi incredibili risultati è attribuibile alla tecnologia all?avanguardia del propulsore 1.0 tre cilindri con fasatura variabile VVT e sistema Start&Stop, assieme alla progettazione di ultima generazione orientata al più proficuo contenimento del peso della vettura.

http://tinyurl.com/zwx8svx
 
Suzuki Celerio e gamma 4WD: porte aperte il 19 e 20 marzo
Presso tutte le concessionarie ufficiali.

Suzuki Celerio e 4x4 AllGrip - Sabato 19 e domenica 20 marzo, saranno l?occasione per toccare con mano la gamma Suzuki. Celerio e l?intera famiglia 4WD del marchio nipponico attendono tutti i curiosi per far conoscere un modo nuovo di concepire lo stile, la sicurezza, le performance e il piacere di guida, mostrando le loro qualità leader nelle rispettive categorie.

Sabato 19 e domenica 20 marzo, Suzuki Celerio e l?intera famiglia 4WD del marchio nipponico si mettono a disposizione della clientela in un porte aperte da non perdere. La Suzuki Celerio è small fuori e XL dentro, offrendo 5 posti veri in soli 3,6 metri di lunghezza.
Un abitacolo spazioso e accogliente reso ancor più sfruttabile dalle portiere posteriori con apertura a angolo di 83°. Inoltre, vanta ben 254 litri di capacità del suo vano portabagagli e ridotti consumi di carburante e di emissioni, come certificato dalla ?Guida Ministeriale sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di CO22015?. Soli 84 gr/km di CO2 (motorizzazione 1.0 DualJet) e un consumo di carburante contenuto, pari a 3,6 l/100 km nel ciclo combinato. Fino al 31 marzo, Suzuki Celerio Easy ha lo stesso prezzo della versione L, 8.990 euro con un allestimento completo di climatizzatore, radio CD/MP3/USB, Bluetooth, copricerchi a petalo e vetri elettrici anteriori.
Le caratteristiche di performance e sicurezza sono peculiari per la tecnologia 4WD di Suzuki, una tradizione nata nel lontano 1970 (modello LJ10) della quale la tecnologia AllGrip rappresenta oggi la più evoluta interpretazione. ?Con #suzuki non si pattina? è la promessa della campionessa Carolina Kostner, e oggi la sicurezza e la dinamicità del 4×4 Suzuki sono accessibili a tutti. Dalla compatta SWIFT, con trazione 4WD a funzionamento totalmente automatico, al SUV compatto Jimny, dotato della trazione inseribile tipica dei veri fuoristrada, fino ad arrivare al crossover S-Cross e al SUV Vitara, dotati del nuovo sistema di trazione integrale AllGrip. Accanto alla garanzia di una perfetta aderenza, le qualità della tecnologia 4WD di ultima generazione si traducono in costi di esercizio e impatto ambientale contenuti. Vitara con trazione 4WD AllGrip è capace di consumi pari a 4,2 l/100 km (ciclo combinato) con soli 111 g/km di CO2.

http://tinyurl.com/j4jkckf
 
Suzuki Celerio, antistress cittadino
La Suzuki Celerio automatica monta un cambio robotizzato a 5 marce, in sintesi un manuale che tramite una centralina e degli attuatori cambia marcia al posto del guidatore. I vantaggi di un sistema come questo stanno proprio nella sua semplicità, che permette di ottenere prestazioni e consumi identici alla versione manuale: per il tre cilindri benzina 1.0 da 68 CV della Celerio, infatti, Suzuki dichiara 155 km/h di velocità massima e 4,3 l/100 km con entrambe le trasmissioni. Al volante la prima cosa che ho apprezzato di questo robotizzato è la funzione di trascinamento, che non appena si toglie il piede dal freno fa muovere l'auto. Una soluzione comoda specie in coda o in parcheggio, che però si disattiva quando si apre la portiera ed evita così spiacevoli (e potenzialmente comici) incidenti nel caso in cui il guidatore si fosse dimenticato di mettere il cambio in folle.

La semplicità dei robotizzati, però, è anche il loro principale limite, giacché i cambi di marcia eseguiti dagli attuatori tendono a essere un po' lenti. Quando ho usato l'acceleratore in maniera progressiva, la Celerio in D è salita e scesa di rapporto con dolcezza e in tempi accettabili, non facendomi rimpiangere l'assenza di un "vero" automatico. I difetti della trasmissione sono emersi piuttosto nelle accelerazioni "in pieno" - dove i vuoti tra una marcia e l'altra si sentono di più - e nei cambi di passo improvvisi, tipici della guida "a singhiozzo" cittadina. Qui la centralina ha più volte impiegato qualche attimo di troppo per decidere di scalare, lasciandomi senza spinta proprio quando ne avevo più bisogno.

I limiti dei cambi robotizzati sono noti a chiunque li abbia provati, ma questi possono essere aggirati in modo semplice: quando serve più prontezza, basta utilizzare la selezione manuale dei rapporti. Anche se questo fa un po' perdere il senso di un'auto a trasmissione automatica, dover spingere una leva per scalare o tirarla per passare alla marcia superiore - la Suzuki Celerio ha la configurazione "giusta" - resta comunque un'operazione che richiede meno impegno e distrazione rispetto all'uso di un cambio manuale. Con questo accorgimento ho potuto approfittare dell'agilità della Celerio e muovermi nel traffico torinese in scioltezza, grazie soprattutto al raggio di sterzata minimo e all'ottima visibilità complessiva. Con un listino che parte da 11.190 euro, la Suzuki Celerio automatica è un antistress da prendere in considerazione se passate la maggior parte del vostro tempo in città. Certo, il suo cambio costringe a qualche compromesso, ma se s'impara a utilizzarlo al meglio i vantaggi di non dover usare la frizione ci sono.

http://tinyurl.com/jc6xo5b (presente anche swift automatica)
 
Caspita! Stiamo arrivando ai livelli di Oh la la!
Al di là delle strepitose performance millantate dai dépliant e dalle pubblicità, la Celerio è un'onesta utilitaria del segmento A progettata e prodotta in India dalla Maruti ed introdotta in Europa per supplire alla mancanza della vecchia Splash che veniva prodotta insieme all'Opel Aglia e della quale era il clone. È una vettura per mercati emergenti e si vede benissimo, niente a che vedere con la produzione europea che anche in quel segmento ha raggiunto un livello ben superiore.
Anche nella prova della rivista (il confronto di marzo) è emerso che si tratta di una macchinetta onesta ed economica, che non eccelle in nulla ma che può andar bene per tutti, e che in generale sembra essere della generazione precedente.
Insomma, la Celerio nel segmento A è un po' quello che è la Dacia Sandero nel segmento B, una onesta low-cost molto lontana da qualsivoglia leadership nella categoria, inferiore alla Splash che sostituisce e molto più vicina alle vecchie Alto.

Saluti

PS: I mirabolanti 3,6 l/100 km (27,7 km/l) sognati dal dépliant e ben pubblicizzati anche in TV sulla strada diventano 5,7 l/100 km (17,5 km/l), dato molto più realistico e anche qui discreto ma certamente non eccezionale essendo perfettamente nella media di quanto fanno le concorrenti.
Quanto agli allestimenti, una versione base con vetri a manovella, senza chiusura centralizzata, priva addirittura di tergilunotto e lunotto termico in Fiat non la si vedeva più dai tempi della Panda 30. E questa sarebbe la leader del segmento? Ma mi faccia il piacere!
 
Fino ad un annetto fa poteva avere un piccolo mercato in Italia,
ma ora ad esempio è uscita la Karl, marca Opel, il compratore medio italiano nemmeno sa che Suzuki fa anche macchine, ma conosce bene la Opel e la fiat con la Panda, quindi in Italia la Celerio ritengo non possa
avere una quota significativa di mercato, per quanto sia un'onesta vettura di segmento A, ostacolata anche dalla scarsa diffusione dei concessionari Suzuki, ( a BG che io sappia ce n'è soltanto uno ).
Saluti

Marco
 
C'è qualcosa che non quadra: http://forum.quattroruote.it/posts/list/0/111163.page#2105591

OK, gli esemplari venduti in Europa almeno airbag ed ABS li hanno non foss'altro che per obbligo di legge ma con la scocca come la mettiamo? O pensiamo davvero che nello stesso stabilimento ci sia la linea produttiva di serie A per l'Europa e quella di serie B per il mercato locale?

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
C'è qualcosa che non quadra: http://forum.quattroruote.it/posts/list/0/111163.page#2105591

OK, gli esemplari venduti in Europa almeno airbag ed ABS li hanno non foss'altro che per obbligo di legge ma con la scocca come la mettiamo? O pensiamo davvero che nello stesso stabilimento ci sia la linea produttiva di serie A per l'Europa e quella di serie B per il mercato locale?

Saluti

E' la prima cosa che ho pensato quando ho visto i risultati: spero che in Europa arrivi una versione rinforzata...mah.. :?
 
JessyJames2009 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
C'è qualcosa che non quadra: http://forum.quattroruote.it/posts/list/0/111163.page#2105591

OK, gli esemplari venduti in Europa almeno airbag ed ABS li hanno non foss'altro che per obbligo di legge ma con la scocca come la mettiamo? O pensiamo davvero che nello stesso stabilimento ci sia la linea produttiva di serie A per l'Europa e quella di serie B per il mercato locale?

Saluti

E' la prima cosa che ho pensato quando ho visto i risultati: spero che in Europa arrivi una versione rinforzata...mah.. :?

La macchina è esattamente la stessa, prodotta negli stessi Stabilimenti della Maruti anche per il mercato europeo, differisce solo per la dotazione di accessori che in Europa deve comprendere airbag ed ABS mancanti negli esemplari venduti in India (almeno nelle versioni base).
Ho fatto il confronto delle schede tecniche ed il peso è lo stesso, se ci fossero dei rinforzi invisibili dall'esterno comunque dovrebbero pesare, invece nessuna differenza.
Siccome i pensieri negativi sono come le ciliegie, aspetto con ansia i test della nuova Baleno che è prodotta anch'essa dalla Maruti in India e vanta un peso piuma nella sua categoria. Alla luce di quanto successo quel peso piuma puzza un po'..............

Saluti
 
XPerience74 ha scritto:
Suzuki Celerio, antistress cittadino
La Suzuki Celerio automatica monta un cambio robotizzato a 5 marce, in sintesi un manuale che tramite una centralina e degli attuatori cambia marcia al posto del guidatore. I vantaggi di un sistema come questo stanno proprio nella sua semplicità, che permette di ottenere prestazioni e consumi identici alla versione manuale: per il tre cilindri benzina 1.0 da 68 CV della Celerio, infatti, Suzuki dichiara 155 km/h di velocità massima e 4,3 l/100 km con entrambe le trasmissioni. Al volante la prima cosa che ho apprezzato di questo robotizzato è la funzione di trascinamento, che non appena si toglie il piede dal freno fa muovere l'auto. Una soluzione comoda specie in coda o in parcheggio, che però si disattiva quando si apre la portiera ed evita così spiacevoli (e potenzialmente comici) incidenti nel caso in cui il guidatore si fosse dimenticato di mettere il cambio in folle.

La semplicità dei robotizzati, però, è anche il loro principale limite, giacché i cambi di marcia eseguiti dagli attuatori tendono a essere un po' lenti. Quando ho usato l'acceleratore in maniera progressiva, la Celerio in D è salita e scesa di rapporto con dolcezza e in tempi accettabili, non facendomi rimpiangere l'assenza di un "vero" automatico. I difetti della trasmissione sono emersi piuttosto nelle accelerazioni "in pieno" - dove i vuoti tra una marcia e l'altra si sentono di più - e nei cambi di passo improvvisi, tipici della guida "a singhiozzo" cittadina. Qui la centralina ha più volte impiegato qualche attimo di troppo per decidere di scalare, lasciandomi senza spinta proprio quando ne avevo più bisogno.

I limiti dei cambi robotizzati sono noti a chiunque li abbia provati, ma questi possono essere aggirati in modo semplice: quando serve più prontezza, basta utilizzare la selezione manuale dei rapporti. Anche se questo fa un po' perdere il senso di un'auto a trasmissione automatica, dover spingere una leva per scalare o tirarla per passare alla marcia superiore - la Suzuki Celerio ha la configurazione "giusta" - resta comunque un'operazione che richiede meno impegno e distrazione rispetto all'uso di un cambio manuale. Con questo accorgimento ho potuto approfittare dell'agilità della Celerio e muovermi nel traffico torinese in scioltezza, grazie soprattutto al raggio di sterzata minimo e all'ottima visibilità complessiva. Con un listino che parte da 11.190 euro, la Suzuki Celerio automatica è un antistress da prendere in considerazione se passate la maggior parte del vostro tempo in città. Certo, il suo cambio costringe a qualche compromesso, ma se s'impara a utilizzarlo al meglio i vantaggi di non dover usare la frizione ci sono.

http://tinyurl.com/jc6xo5b (presente anche swift automatica)

Spero ti paghino per inviare continuamente veline
 
La baleno a già fatto i test e ha preso 3 stelle e 4 per la dotazione ( gli standard sono aumentati quest'anno , quindi le 5 stelle dell'anno scorso non valgono come 5 del 2016)
fabiologgia ha scritto:
JessyJames2009 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
C'è qualcosa che non quadra: http://forum.quattroruote.it/posts/list/0/111163.page#2105591

OK, gli esemplari venduti in Europa almeno airbag ed ABS li hanno non foss'altro che per obbligo di legge ma con la scocca come la mettiamo? O pensiamo davvero che nello stesso stabilimento ci sia la linea produttiva di serie A per l'Europa e quella di serie B per il mercato locale?

Saluti

E' la prima cosa che ho pensato quando ho visto i risultati: spero che in Europa arrivi una versione rinforzata...mah.. :?

La macchina è esattamente la stessa, prodotta negli stessi Stabilimenti della Maruti anche per il mercato europeo, differisce solo per la dotazione di accessori che in Europa deve comprendere airbag ed ABS mancanti negli esemplari venduti in India (almeno nelle versioni base).
Ho fatto il confronto delle schede tecniche ed il peso è lo stesso, se ci fossero dei rinforzi invisibili dall'esterno comunque dovrebbero pesare, invece nessuna differenza.
Siccome i pensieri negativi sono come le ciliegie, aspetto con ansia i test della nuova Baleno che è prodotta anch'essa dalla Maruti in India e vanta un peso piuma nella sua categoria. Alla luce di quanto successo quel peso piuma puzza un po'..............

Saluti
 
Giusto per precisare la Agila è stata prodotta da suzuki per opel non è la splash il clone se mai il contrario ,stessa cosa dicasi per la fiat 16!!!!
fabiologgia ha scritto:
Caspita! Stiamo arrivando ai livelli di Oh la la!
Al di là delle strepitose performance millantate dai dépliant e dalle pubblicità, la Celerio è un'onesta utilitaria del segmento A progettata e prodotta in India dalla Maruti ed introdotta in Europa per supplire alla mancanza della vecchia Splash che veniva prodotta insieme all'Opel Aglia e della quale era il clone. È una vettura per mercati emergenti e si vede benissimo, niente a che vedere con la produzione europea che anche in quel segmento ha raggiunto un livello ben superiore.
Anche nella prova della rivista (il confronto di marzo) è emerso che si tratta di una macchinetta onesta ed economica, che non eccelle in nulla ma che può andar bene per tutti, e che in generale sembra essere della generazione precedente.
Insomma, la Celerio nel segmento A è un po' quello che è la Dacia Sandero nel segmento B, una onesta low-cost molto lontana da qualsivoglia leadership nella categoria, inferiore alla Splash che sostituisce e molto più vicina alle vecchie Alto.

Saluti

PS: I mirabolanti 3,6 l/100 km (27,7 km/l) sognati dal dépliant e ben pubblicizzati anche in TV sulla strada diventano 5,7 l/100 km (17,5 km/l), dato molto più realistico e anche qui discreto ma certamente non eccezionale essendo perfettamente nella media di quanto fanno le concorrenti.
Quanto agli allestimenti, una versione base con vetri a manovella, senza chiusura centralizzata, priva addirittura di tergilunotto e lunotto termico in Fiat non la si vedeva più dai tempi della Panda 30. E questa sarebbe la leader del segmento? Ma mi faccia il piacere!
 
fabiologgia ha scritto:
JessyJames2009 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
C'è qualcosa che non quadra: http://forum.quattroruote.it/posts/list/0/111163.page#2105591

OK, gli esemplari venduti in Europa almeno airbag ed ABS li hanno non foss'altro che per obbligo di legge ma con la scocca come la mettiamo? O pensiamo davvero che nello stesso stabilimento ci sia la linea produttiva di serie A per l'Europa e quella di serie B per il mercato locale?

Saluti

E' la prima cosa che ho pensato quando ho visto i risultati: spero che in Europa arrivi una versione rinforzata...mah.. :?

La macchina è esattamente la stessa, prodotta negli stessi Stabilimenti della Maruti anche per il mercato europeo, differisce solo per la dotazione di accessori che in Europa deve comprendere airbag ed ABS mancanti negli esemplari venduti in India (almeno nelle versioni base).
Ho fatto il confronto delle schede tecniche ed il peso è lo stesso, se ci fossero dei rinforzi invisibili dall'esterno comunque dovrebbero pesare, invece nessuna differenza.
Siccome i pensieri negativi sono come le ciliegie, aspetto con ansia i test della nuova Baleno che è prodotta anch'essa dalla Maruti in India e vanta un peso piuma nella sua categoria. Alla luce di quanto successo quel peso piuma puzza un po'..............

Saluti

Lungi da me entrare nella polemica o difendere la Suzuki, tuttavia mi sono trovato ad interessarmi di questa vetturetta in quanto possibile acquisto di un conoscente, e alcune affermazioni fatte non mi risultano veritiere.
Le Celerio per i mercati europei e australiano risultano prodotte in Thailandia (non in India) e il test NCAP del 2014 le assegnava tre stelle su cinque.
Pur condividendo leperplessità di fabiologgia sulla piattaforma che a logica dovrebbe essere unica, se si va sul sito di NCAP le stelle sono quelle.
Il motore è un'unità della serie kappa di Suzuki (il K10B) che ancora oggi mi sembra in grado di dire la sua, essendo un tre valvole per cilindro con distribuzione a doppio albero a camme.
E' evidente dal design e dalle finiture che la vettura è stata concepita per i mercati asiatici e tuttavia ho riscontrato di persona, pur considerando l'attenzione ai costi, un assemblaggio ottimo e materiali che pur essendo economici hanno tutto l'aspetto di essere fatti per durare.
Per un prezzo imbattibile viene offerta una vettura completa di tutto quello che serve e con uno spazio interno ai vertici della categoria.
L'unico problema è l'estetica, oggettivamente penosa.
Se non si hanno problemi di immagine, è una vettura da prendere molto seriamente in considerazione, se non altro per l'affidabilità che dovrebbe garantire e i materiali utilizzati, rispetto ai quali sfigurano diverse concorrenti di marchi oggi blasonati (che ho avuto modo di esaminare personalmente con accuratezza).
 
jumppp ha scritto:
Lungi da me entrare nella polemica o difendere la Suzuki, tuttavia mi sono trovato ad interessarmi di questa vetturetta in quanto possibile acquisto di un conoscente, e alcune affermazioni fatte non mi risultano veritiere.
Le Celerio per i mercati europei e australiano risultano prodotte in Thailandia (non in India) e il test NCAP del 2014 le assegnava tre stelle su cinque.
Pur condividendo leperplessità di fabiologgia sulla piattaforma che a logica dovrebbe essere unica, se si va sul sito di NCAP le stelle sono quelle.
Il motore è un'unità della serie kappa di Suzuki (il K10B) che ancora oggi mi sembra in grado di dire la sua, essendo un tre valvole per cilindro con distribuzione a doppio albero a camme.
E' evidente dal design e dalle finiture che la vettura è stata concepita per i mercati asiatici e tuttavia ho riscontrato di persona, pur considerando l'attenzione ai costi, un assemblaggio ottimo e materiali che pur essendo economici hanno tutto l'aspetto di essere fatti per durare.
Per un prezzo imbattibile viene offerta una vettura completa di tutto quello che serve e con uno spazio interno ai vertici della categoria.
L'unico problema è l'estetica, oggettivamente penosa.
Se non si hanno problemi di immagine, è una vettura da prendere molto seriamente in considerazione, se non altro per l'affidabilità che dovrebbe garantire e i materiali utilizzati, rispetto ai quali sfigurano diverse concorrenti di marchi oggi blasonati (che ho avuto modo di esaminare personalmente con accuratezza).

Per quanto riguarda lo stabilimento di produzione, io ho trovato solo l'india, ad ogni modo tra India e Thailandia poco cambia.
Per quanto riguarda le 3 stelle che ha ottenuto in Europa esse sono dovute alla presenza obbligatoria degli accessori giudicati indispensabili da EuroNCAP, assenti sulla versione per il mercato indiano. Oltretutto sono stelle del 2014, diverse da quelle odierne.

Sul motore niente da dire come pure sulla sua idoneità per coloro che cercano un'onesta utilitaria del segmento A, spaziosa ed economica. Sull'estetica concordo con il tuo giudizio ma quello è soggettivo, magari a qualcuno piace, ad ogni modo nessuna delle concorrenti merita l'esposizione al MoMA come capolavoro di design, in quel segmento quel che conta è la funzionalità.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
jumppp ha scritto:
Lungi da me entrare nella polemica o difendere la Suzuki, tuttavia mi sono trovato ad interessarmi di questa vetturetta in quanto possibile acquisto di un conoscente, e alcune affermazioni fatte non mi risultano veritiere.
Le Celerio per i mercati europei e australiano risultano prodotte in Thailandia (non in India) e il test NCAP del 2014 le assegnava tre stelle su cinque.
Pur condividendo leperplessità di fabiologgia sulla piattaforma che a logica dovrebbe essere unica, se si va sul sito di NCAP le stelle sono quelle.
Il motore è un'unità della serie kappa di Suzuki (il K10B) che ancora oggi mi sembra in grado di dire la sua, essendo un tre valvole per cilindro con distribuzione a doppio albero a camme.
E' evidente dal design e dalle finiture che la vettura è stata concepita per i mercati asiatici e tuttavia ho riscontrato di persona, pur considerando l'attenzione ai costi, un assemblaggio ottimo e materiali che pur essendo economici hanno tutto l'aspetto di essere fatti per durare.
Per un prezzo imbattibile viene offerta una vettura completa di tutto quello che serve e con uno spazio interno ai vertici della categoria.
L'unico problema è l'estetica, oggettivamente penosa.
Se non si hanno problemi di immagine, è una vettura da prendere molto seriamente in considerazione, se non altro per l'affidabilità che dovrebbe garantire e i materiali utilizzati, rispetto ai quali sfigurano diverse concorrenti di marchi oggi blasonati (che ho avuto modo di esaminare personalmente con accuratezza).

Per quanto riguarda lo stabilimento di produzione, io ho trovato solo l'india, ad ogni modo tra India e Thailandia poco cambia.
Per quanto riguarda le 3 stelle che ha ottenuto in Europa esse sono dovute alla presenza obbligatoria degli accessori giudicati indispensabili da EuroNCAP, assenti sulla versione per il mercato indiano. Oltretutto sono stelle del 2014, diverse da quelle odierne.

Sul motore niente da dire come pure sulla sua idoneità per coloro che cercano un'onesta utilitaria del segmento A, spaziosa ed economica. Sull'estetica concordo con il tuo giudizio ma quello è soggettivo, magari a qualcuno piace, ad ogni modo nessuna delle concorrenti merita l'esposizione al MoMA come capolavoro di design, in quel segmento quel che conta è la funzionalità.

Saluti

Ho verificato più approfonditamente e confermo che il vero problema sembra essere la scocca. Euroncap nel 2014 non ne parla, ma Global NCAP riferisce che la scocca è 'unstable' (a differenza di altre concorrenti).
 
Back
Alto