<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> CCN Centri Commerciali Naturali | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

CCN Centri Commerciali Naturali

Tenete anche presente che siamo nel paese in cui se un personaggio noto si fa un selfie mentre fa la spesa al supermercato di domenica e lo pubblica trova la commessa del reparto salumeria che lo accusa di essere una specie di schiavista e lo rimprovera perchè dovrebbe fare la spesa in settimana perchè chi lavora nei supermercati ha diritto di stare con la propria famiglia di domenica.
Con queste premesse secondo me è un miracolo che tante attività siano ancora in piedi.
Io penso che in un periodo come questo,in cui un negozio su due è chiuso e ci sono tante persone che non sanno dove sbattere la testa per arrivare a fine mese,il primo pensiero per chi ha un lavoro dovrebbe essere fare il possibile per tenerselo,anche quando costa qualche sacrificio.
Dall'altra parte ci vorrebbe più consapevolezza da parte dei consumatori e forse meno pretese.
Ma visto che una pubblicità su due ha come messaggio "Puoi avere quello che vuoi quando vuoi al prezzo che vuoi e non devi nemmeno alzare le chiappe dal divano" la vedo molto buia da quel punto di vista.
 
Tenete anche presente che siamo nel paese in cui se un personaggio noto si fa un selfie mentre fa la spesa al supermercato di domenica e lo pubblica trova la commessa del reparto salumeria che lo accusa di essere una specie di schiavista e lo rimprovera perchè dovrebbe fare la spesa in settimana perchè chi lavora nei supermercati ha diritto di stare con la propria famiglia di domenica.
Con queste premesse secondo me è un miracolo che tante attività siano ancora in piedi.
Io penso che in un periodo come questo,in cui un negozio su due è chiuso e ci sono tante persone che non sanno dove sbattere la testa per arrivare a fine mese,il primo pensiero per chi ha un lavoro dovrebbe essere fare il possibile per tenerselo,anche quando costa qualche sacrificio.
Dall'altra parte ci vorrebbe più consapevolezza da parte dei consumatori e forse meno pretese.
Ma visto che una pubblicità su due ha come messaggio "Puoi avere quello che vuoi quando vuoi al prezzo che vuoi e non devi nemmeno alzare le chiappe dal divano" la vedo molto buia da quel punto di vista.
Vedo la questione come un'arma a doppio taglio.
Se tutti non lavorassimo la domenica, tutto sarebbe chiuso. Dai servizi essenziali (trasporti, ospedali, sicurezza) alla ristorazione, intrattenimento, ecc...
Perchè alcuni devono essere costretti a lavorare e altri no?
Chi va a fare una gita la domenica perchè non lavora pretende di avere musei, cinema, ecc.... aperti, così come se va a fare una passeggiata vorrebbe avere un bar o un ristorante aperto dove fermarsi.
Nel frattempo però i negozi online sono aperti 24h/24 7g/7, e fanno molta più concorrenza dei centri commerciali (che sono forse i più colpiti dal fenomeno delle vendite a distanza...).

Non dico che si debba lavorare sempre, perchè è inammissibile, ma per me ci dovrebbe essere libertà di scelta. Chi vuole può aprire, altrimenti lascia chiuso, così come si deve poter scegliere se avere il giorno di riposo la domenica o quando si preferisce.
Così come nei centri commerciali e nei depositi dei negozi virtuali ci dovrebbe essere maggiore controllo sui contratti applicati ai lavoratori, che spesso sono da sfruttamento.
Non che ci sia molto rispetto per i lavoratori nelle piccole attività, almeno da quello che ho avuto modo di vedere nella mia realtà...
 
Tra me e me ho sempre pensato che se alcuni commercianti preferivano perdere una giornata di lavoro,specialmente la domenica o quando ci sono manifestazioni che attirano molta gente,era perchè potevano permetterselo.
E forse una volta era così,nel senso che se il cliente trovava chiuso tornava un altro giorno e se non tornava amen perchè i clienti abbondavano.
Oggi invece sarà perchè c'è più concorrenza ho idea che se il cliente trova chiuso può essere che non lo rivedi più.
Certo estendere l'orario di apertura è un sacrificio però credo che possa ripagare.
Io bazzico spesso i mercatini dell'antiquariato che di solito vengono organizzati di domenica con scadenza fissa mensile.
E vedo i bar che si affacciano proprio sulla strada dove si tiene il mercatino chiusi,o addirittura i negozi che vendono gli stessi articoli che vengono venduti sui banchi chiusi.
Eppure l'afflusso di gente c'è,si parla di qualche centinaio di persone durante la giornata.
Magari anche solo tenendo aperto mezza giornata una decina di clienti entrano nel negozio,ma evidentemente ai negozianti non interessa e preferiscono rinunciare a una giornata buona anche se è solo una volta al mese piuttosto che sbattersi e tenere aperto un giorno in più.


Il tuo ragionamento di massima mi piace....
Pero' potrebbe anche essere che X negozianti ci han provato a tenere aperto e,
semplicemente hanno mollato perche', nel pratico:
" il gioco non vale la candela "
??
 
Per fronteggiare la crisi e la vicinanza a dei grossi centri commerciali in zona diversi commercianti del mio paese abbiamo costituito un associazione di settore, una sorta di centro commerciale naturale, in 2 anni abbiamo già organizzato degli eventi e cercato di unire le nostre forze nella comunicazione pubblicitaria in vari modi. Mi chiedevo, fra i forumisti c'è qualcuno che sta vivendo un esperienza simile? In Italia ci sono diverse città e paesini che hanno istituito il centro commerciale naturale, mi piacerebbe avere un confronto, uno scambio di idee e opinioni.
nel mio quartiere a Milano fanno mensilmente delle "feste di strada" in cui chiudono una via a rotazione e la popolano di bancarelle e attrazioni per bambini. Anche molti negozianti aderiscono.
Solitamente se il tempo è piacevole attira molte persone e credo abbia qualche ritorno anche economico sui commercianti.

Per il resto io tento di preferire il negozio sotto casa ai centri commerciali perchè trovo che salvaguardarne l'esistenza sia un valore aggiunto per il quartiere in cui mi trovo. Ovvio che non è possibile per tutto
 
Il tuo ragionamento di massima mi piace....
Pero' potrebbe anche essere che X negozianti ci han provato a tenere aperto e,
semplicemente hanno mollato perche', nel pratico:
" il gioco non vale la candela "
??
Si anche a me qualche volta è andata male, tipo la domenica isola pedonale, stand, animazione, tanta gente in giro e incassi quasi zero....e poi inspiegabilmente l'indomani ho fatto un incasso sopra la media, però ho contribuito a presentare bene la manifestazione (fatta tralaltro da un amministrazione a me per niente simpatica). Lo si fa per spirito di gruppo, a me è andata male e a qualcuno è andata bene. E' vero anche che noi piccoli commercianti di paese "combattiamo" contro i centri commerciali e loro combattono contro l'e-commerce (uno soprattutto), ma ci dovrebbe essere qualcuno che dovrebbe tutelare tutto ciò, o quantomeno regolamentare! Ricordo quando il commerciante aveva l'obbligo del giorno di riposo infrasettimanale e pure di rispettare gli orari d'apertura e chiusura, i vigili urbani controllavano anche queste cose (parlo deli anni 80). Ci vorrebbe un regolamento per l'e-commerce, uno per i centri commerciali e supermercati e uno per i piccoli commercianti, uno per gli artigiani....tutta sta liberalizzazione sta portando schiavismo a basso costo.
 
Io porto la mia di esperienza in merito ai Cc. Sono nato nel quartiere a Roma dove nel 88 sorse il primo cc della città, se non di tutta Italia, parliamo di un quartiere dove non c'era molto ed il cc per i ragazzi diventata un centro di aggregazione,per questo io sono cresciuto con l'idea che le compere si fanno al cc e questa idea ce l'ho ancora ora. Adesso di Cc ce ne sono decine a Roma, sicuramente troppi ed infatti alcuni sono in crisi, io continuo a ritenerli comodi rispetto alle vie dello shopping, vi faccio un esempio sul perché. La scorsa settimana decidiamo di andare a Cola di rienzo anche per fare un salto a San Pietro, per chi non è di Roma cola è una delle famose vie dello shopping della città, allora per arrivarci già ci vuole un discreto tempo per via del traffico del centro, ma il problema è poi trovare il parcheggio, giro circa 30 minuti ma inutilmente, trovo un garage mq voleva 4 euro al ora, alla fine trovo parcheggio ma a circa 10 minuti a piedi, il tempo era incerto ed ha cominciato a piovere, ergo 30 minuti e siamo tornati a casa. Se io fossi andato in un Cc sarei arrivato tranquillamente, avrei trovato parcheggio senza girare a vuoto e la pioggia poco mi avrebbe interessato. Caposco i problemi dei piccoli commercianti ma francamente già tutta la settimana devo correre a destra e manca per la città ci tutti i problemi annessi, averli anche il fine settimana per andare a fare shopping non me la sento proprio. Il centro della città quando posso me lo vivo in altro modo non legandolo allo shopping.
Ovviamente io riporto il caso di Roma, nelle provincie la situazione sarà differente ed in un contesto del genere probabilmente anche io frequenterei meno i CC
 
La scorsa settimana decidiamo di andare a Cola di rienzo
scusa Algepa, ma il piccolo negozio non deve essere inteso solo del centro storico, che da raggiungere nelle grandi città è oggettivamente scomodo. Pensiamo sopratutto ai quartieri semi centrali e periferici che spesso non beneficiano del turismo ma possono essere molto comodi da raggiungere per gli abitanti
 
scusa Algepa, ma il piccolo negozio non deve essere inteso solo del centro storico, che da raggiungere nelle grandi città è oggettivamente scomodo. Pensiamo sopratutto ai quartieri semi centrali e periferici che spesso non beneficiano del turismo ma possono essere molto comodi da raggiungere per gli abitanti

Io ti posso parlare di Roma, i nuovi quartieri ormai nascotono proprio intorno ai CC e difficilmente prevedono negozi se non bar o comunque negozi per alimtazione tipo forni o simili , in quelli semi centrali i problemi sono simili a quelli centrali, parcheggio difficile da trovare e confusiine ma poi oltretutto ormai i negozi spesso sono quelle catene che trovi anche nei Cc, ma questo potrebbe essere causato proprio dai Cc che hanno permesso di far prosperare le catene a scapito dei proprietari singoli.
 
Il tuo ragionamento di massima mi piace....
Pero' potrebbe anche essere che X negozianti ci han provato a tenere aperto e,
semplicemente hanno mollato perche', nel pratico:
" il gioco non vale la candela "
??

Sicuramente.
Però credo che questo discorso valga per le domeniche normali.
Se capita la domenica in cui piove,fa freddo e non c'è un'anima in giro non vale la pena di tenere aperto.
Ma la manifestazione di cui parlavo a Casale si teneva durante una domenica splendida e l'afflusso di gente era notevole,anche se tenere aperto ha un costo io penso che il ritorno economico almeno in quei casi ci sia.
 
Vedo la questione come un'arma a doppio taglio.
Se tutti non lavorassimo la domenica, tutto sarebbe chiuso. Dai servizi essenziali (trasporti, ospedali, sicurezza) alla ristorazione, intrattenimento, ecc...
Perchè alcuni devono essere costretti a lavorare e altri no?
Chi va a fare una gita la domenica perchè non lavora pretende di avere musei, cinema, ecc.... aperti, così come se va a fare una passeggiata vorrebbe avere un bar o un ristorante aperto dove fermarsi.
Nel frattempo però i negozi online sono aperti 24h/24 7g/7, e fanno molta più concorrenza dei centri commerciali (che sono forse i più colpiti dal fenomeno delle vendite a distanza...).

Non dico che si debba lavorare sempre, perchè è inammissibile, ma per me ci dovrebbe essere libertà di scelta. Chi vuole può aprire, altrimenti lascia chiuso, così come si deve poter scegliere se avere il giorno di riposo la domenica o quando si preferisce.
Così come nei centri commerciali e nei depositi dei negozi virtuali ci dovrebbe essere maggiore controllo sui contratti applicati ai lavoratori, che spesso sono da sfruttamento.
Non che ci sia molto rispetto per i lavoratori nelle piccole attività, almeno da quello che ho avuto modo di vedere nella mia realtà...

E' vero che la questione è delicata e che è difficile accontentare tutti.
Però ripeto di questi tempi dover lavorare anche la domenica (ma a me risulta che il giorno di riposo in settimana ci debba essere quindi si tratta semplicemente di spostare il giorno di riposo) secondo me è meno peggio rispetto a non avere un lavoro.
Ovviamente non dico che si debba fare di tutto per accontentare la clientela e che si debba dire sempre si,però qualche volta capita proprio di vedere commercianti e dipendenti che fanno di tutto per far capire al cliente che se si leva dai piedi fa loro un favore.
Poco tempo fa' mio padre è andato in un grande negozio di fai da te a prendere il sale per l'addolcitore,ha aperto da poco e il personale è piuttosto giovane.
Ha chiesto a un ragazzo se poteva andare in magazzino a prendere il prodotto perchè l'espositore era vuoto e il dipendente è sparito dietro alla porte del magazzino senza fare più ritorno.
Dopo circa 15 minuti ha chiesto a un altro dipendente che in 2 minuti è tornato coi sacchi di sale su un carrello e ha commentato "Quello si sarà imboscato".
Questo per dire che prima di parlare di sfruttamento bisognerebbe anche vedere come lavorano alcuni dipendenti che secondo me sono tra i principali responsabili dello sfruttamento dei colleghi che devono sopperire alle loro mancanze.

Nel caso del supermercato di cui parlavo capisco che dover lavorare la domenica non faccia piacere,ma al limite certe rimostranze vanno fatte nei confronti dell'azienda,non nei confronti del cliente che potrebbe anche avere solo la domenica a disposizione per fare la spesa.
Io al posto della persona famosa in questione non avrei chiesto scusa come ha fatto ma penso che avrei cambiato catena di supermercati.
Se poi si vuole sensibilizzare la clientela sul fatto che pretendere l'apertura 7 giorni su 7 24 ore al giorno sia troppo ok,ma non in quel modo perchè alla fine sarà brutto da dire ma senza clienti non c'è lavoro e senza lavoro non c'è stipendio.
 
Io porto la mia di esperienza in merito ai Cc. Sono nato nel quartiere a Roma dove nel 88 sorse il primo cc della città, se non di tutta Italia, parliamo di un quartiere dove non c'era molto ed il cc per i ragazzi diventata un centro di aggregazione,per questo io sono cresciuto con l'idea che le compere si fanno al cc e questa idea ce l'ho ancora ora. Adesso di Cc ce ne sono decine a Roma, sicuramente troppi ed infatti alcuni sono in crisi, io continuo a ritenerli comodi rispetto alle vie dello shopping, vi faccio un esempio sul perché. La scorsa settimana decidiamo di andare a Cola di rienzo anche per fare un salto a San Pietro, per chi non è di Roma cola è una delle famose vie dello shopping della città, allora per arrivarci già ci vuole un discreto tempo per via del traffico del centro, ma il problema è poi trovare il parcheggio, giro circa 30 minuti ma inutilmente, trovo un garage mq voleva 4 euro al ora, alla fine trovo parcheggio ma a circa 10 minuti a piedi, il tempo era incerto ed ha cominciato a piovere, ergo 30 minuti e siamo tornati a casa. Se io fossi andato in un Cc sarei arrivato tranquillamente, avrei trovato parcheggio senza girare a vuoto e la pioggia poco mi avrebbe interessato. Caposco i problemi dei piccoli commercianti ma francamente già tutta la settimana devo correre a destra e manca per la città ci tutti i problemi annessi, averli anche il fine settimana per andare a fare shopping non me la sento proprio. Il centro della città quando posso me lo vivo in altro modo non legandolo allo shopping.
Ovviamente io riporto il caso di Roma, nelle provincie la situazione sarà differente ed in un contesto del genere probabilmente anche io frequenterei meno i CC

Però ci sono pro e contro.
Io vivo in una città molto più piccola quindi già il problema del parcheggio è minore.
Ti dirò addirittura che non ho mai avuto difficoltà a trovare un parcheggio nei pressi del centro,tanto ormai sono diventati tutti a pagamento quindi non c'è più la corsa di una volta ai posti liberi.
Mentre invece mi è capitato una volta di andare all'outlet di domenica mattina (non fu una mia idea).
Ho girato mezz'ora e poi mi sono arreso,c'erano decine di auto in cerca di un posto libero.
Un incubo.

Senza contare poi che io la ressa dei centri commerciali non la sopporto proprio.
Se vado per negozi incapperò nella ressa di quel negozio.
Al centro commerciale invece ci sono 100 negozi concentrati nello stesso stabile e quindi i clienti di 100 negozi stipati sulla scale mobili o davanti alle porte girevoli.

Almeno di domenica io se posso evito come la peste i centri commerciali,ma non sempre ho diritto di voto sulla questione...
 
Però ci sono pro e contro.
Io vivo in una città molto più piccola quindi già il problema del parcheggio è minore.
Ti dirò addirittura che non ho mai avuto difficoltà a trovare un parcheggio nei pressi del centro,tanto ormai sono diventati tutti a pagamento quindi non c'è più la corsa di una volta ai posti liberi.
Mentre invece mi è capitato una volta di andare all'outlet di domenica mattina (non fu una mia idea).
Ho girato mezz'ora e poi mi sono arreso,c'erano decine di auto in cerca di un posto libero.
Un incubo.

Senza contare poi che io la ressa dei centri commerciali non la sopporto proprio.
Se vado per negozi incapperò nella ressa di quel negozio.
Al centro commerciale invece ci sono 100 negozi concentrati nello stesso stabile e quindi i clienti di 100 negozi stipati sulla scale mobili o davanti alle porte girevoli.

Almeno di domenica io se posso evito come la peste i centri commerciali,ma non sempre ho diritto di voto sulla questione...

Oggi è domani se provi ad andare ad un centro commerciale non so se ne esci vivo per la confusione che c'è, mediamente però nella normalità delle cose e nella mia realtà di grande città il CC resta più comodo, poi comunque io temo che tanti come me sono cresciuti nei centri commerciali e ormai è difficile cambiare abitudine, lo dico in tutta coscienza sapendo anche quanto questo faccia male ai piccoli negozianti, però ricordo le mie zie anziane quanto odiavano i supermercati abituate come erano ai piccoli negozi di alimentari o addirittura alle botteghe di paese eppure ora credo che tutti vanno al supermercato, almeno per la spesa grossa, per dire che i tempi cambiano e purtroppo con i cambiamenti c'e' chi ci rimette
 
Si sicuramente ormai i consumatori si sono abituati ad alcune comodità che solo i centri commerciali possono garantire (prezzi bassi,vasto assortimento e la comodità di poter fare un solo viaggio e comprare di tutto).
Forse ci potremmo ridimensionare un po'.
Cioè tornare a centri commerciali di dimensioni umane (non delle cattedrali con 200 negozi di cui 30 dello stesso tipo) e ridurne il numero perchè ormai sono diventati troppi secondo me in rapporto alla popolazione.
 
Oggi ho avuto nostalgia dei supermercati devo essere sincero.
Approfittando dei giorni di festa e del bel tempo mia madre mi ha chiesto di accompagnarla al mercato.
E' partita con l'idea di comprare solo le arance.
Alla fine avevo 5 sacchetti con circa 15 kg di frutta e verdura varia per una spesa di 23 euro.
C'è il lato positivo che non ci sono imballaggi se ti porti le tue borse,però non poter scegliere da soli cosa comprare è un po' limitante.
Ma la cosa più "grave" è che non puoi scegliere nemmeno quanta roba comprare perchè i venditori ci sanno fare e ti riempiono le borse.
Chiedi 4 arance e te ne danno 8,chiedi 1 kg di fagiolini e te ne rifilano quasi 3.
Una signora anziana mi ha fatto tenerezza perchè era quasi sconsolata,diceva "Ma come faccio ad andare a casa a piedi con tutta questa roba?".
E il ragazzo del banco della verdura "Mangi signora che le fa bene".
Ovviamente c'è anche il contatto umano,cosa che al supermercato manca.
E i prezzi al kg sono buoni.
Però è infinitamente più scomodo fare la coda coi sacchetti già pieni in mano e poi si finisce per comprare molto più del necessario.

Non voglio fare cross posting ma mi sa tanto che per evitare di buttare via qualcosa dovrò armarmi di scotch e creare qualche opera d'arte...:emoji_grin:
 
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