salve
vi leggo da anni ma non ero mai intervenuto prima
possiedo una Accord 2.0 marzo 1999 145.000km (presa usata a dic. 09 95.000km) ; circa quattro mesi fa si accende spia malfunzionamento motore; nessun sintomo, procede regolare; visita in officina, diagnosi: "va sostituita sonda lambda" (sono due, originali ca. 600+iva); in attesa di trovare equivalente più economico, continuo a guidare rassicurato da mecca ("al limite noterà piccolo aumento di consumi, ma può andare tranquillo"). Ed infatti torno da Reggio a Roma (700km) senza alcun problema (nè fumosità, nè rumore, nè signhiozzi di erogazione, nada de nada).
Dopo tre mesi (ci giro poco) l'auto cominica a presentare un seghettamento nell'erogazione: singhiozza a bassi regimi.
visita in officina, sostituzione sonde: nulla, spia ancora accesa. Qui inizia la ricerca del problema e si va a tentativi: sostituzione della calotta della bobina (pezzo originale dal Giappone, 15gg), pulizia iniettori, infine smontaggio marmitta.
stamattina ho visto l'interno del catalizzatore: carbone, tocchetti neri simili a carbonella :!: in pratica la ceramica (o il materiale di cui è composta) si era bruciato a causa di benzina incombusta, mi spiegano.
premesso che sono innamorato di questa auto e vorrei tenerla ancora, vi espongo una considerazione ed una domanda.
ho trovato un modello sfortunato: già cambiata la bobina, il servosterzo elettrico ed ora questo guaio. Ottima esperienza per il piacere di guida (motore, souplesse di marcia, grande viaggiatrice) ma non posso dire di esserne entusiasta per quello che dovrebbe essere il must per le Honda: l'affidabilità.
Agli esperti chiedo: se avessi sostituito subito le sonde lambda, avrei evitato la combustione interna della marmitta e quindi l'ingente esborso che ora devo affrontare (oltre milleeuri)? e soprattutto, perchè si verifica la presenza di benzina incombusta nella marmitta?
state bene
vi leggo da anni ma non ero mai intervenuto prima
possiedo una Accord 2.0 marzo 1999 145.000km (presa usata a dic. 09 95.000km) ; circa quattro mesi fa si accende spia malfunzionamento motore; nessun sintomo, procede regolare; visita in officina, diagnosi: "va sostituita sonda lambda" (sono due, originali ca. 600+iva); in attesa di trovare equivalente più economico, continuo a guidare rassicurato da mecca ("al limite noterà piccolo aumento di consumi, ma può andare tranquillo"). Ed infatti torno da Reggio a Roma (700km) senza alcun problema (nè fumosità, nè rumore, nè signhiozzi di erogazione, nada de nada).
Dopo tre mesi (ci giro poco) l'auto cominica a presentare un seghettamento nell'erogazione: singhiozza a bassi regimi.
visita in officina, sostituzione sonde: nulla, spia ancora accesa. Qui inizia la ricerca del problema e si va a tentativi: sostituzione della calotta della bobina (pezzo originale dal Giappone, 15gg), pulizia iniettori, infine smontaggio marmitta.
stamattina ho visto l'interno del catalizzatore: carbone, tocchetti neri simili a carbonella :!: in pratica la ceramica (o il materiale di cui è composta) si era bruciato a causa di benzina incombusta, mi spiegano.
premesso che sono innamorato di questa auto e vorrei tenerla ancora, vi espongo una considerazione ed una domanda.
ho trovato un modello sfortunato: già cambiata la bobina, il servosterzo elettrico ed ora questo guaio. Ottima esperienza per il piacere di guida (motore, souplesse di marcia, grande viaggiatrice) ma non posso dire di esserne entusiasta per quello che dovrebbe essere il must per le Honda: l'affidabilità.
Agli esperti chiedo: se avessi sostituito subito le sonde lambda, avrei evitato la combustione interna della marmitta e quindi l'ingente esborso che ora devo affrontare (oltre milleeuri)? e soprattutto, perchè si verifica la presenza di benzina incombusta nella marmitta?
state bene