perchè confondi l'individuo con la società? se uno è un delinquente non vuol dire che tutta la società lo sia. O no?keko01 ha scritto:perchè lo odi? è solo una persona che ha perseguito il proprio interesse, non è questo il dna della nostra società?
dexxter ha scritto:perchè confondi l'individuo con la società? se uno è un delinquente non vuol dire che tutta la società lo sia. O no?
Mi permetto di evidenziare che siamo ancora nella fase di indagine. Perciò, fino ad una sentenza definitiva per me Ciarrapico rimane innocente.ferrets ha scritto:spero che tu marcisca in galera
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Editrice/IlSole24Ore/2010/05/05/Italia/22_A.shtml?uuid=0671d932-580c-11df-8850-64d909ae08a6&DocRulesView=Libero
ma purtroppo non sarà così :? :evil:
dexxter ha scritto:perchè confondi l'individuo con la società? se uno è un delinquente non vuol dire che tutta la società lo sia. O no?keko01 ha scritto:perchè lo odi? è solo una persona che ha perseguito il proprio interesse, non è questo il dna della nostra società?
Kren ha scritto:Mi permetto di evidenziare che siamo ancora nella fase di indagine. Perciò, fino ad una sentenza definitiva per me Ciarrapico rimane innocente.
Fosse vero quello che gli contestano sarebbe molto grave.
matteomatte1 ha scritto:Kren ha scritto:Mi permetto di evidenziare che siamo ancora nella fase di indagine. Perciò, fino ad una sentenza definitiva per me Ciarrapico rimane innocente.
Fosse vero quello che gli contestano sarebbe molto grave.
giusto parliamo di quelli passati in giudicato...
Ciarrapico è stato nel 1974 condannato dal pretore di Cassino, gli infligge una multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela ?il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti?, sentenza confermata in Cassazione.[4]
Condannato a quattro anni e mezzo di reclusione,[5] ridotti in cassazione a 3 anni,[6] per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier». Inquisito anche per lo scandalo della Safim-Italsanità, il 18 marzo 1993 viene spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare: entra a Regina Coeli il 21 marzo, insieme a Mauro Leone, figlio dell'ex Presidente della Repubblica e dirigente dell'AS Roma con la gestione Ciarrapico. I due vengono ricoverati nell'infermeria del carcere, mentre la società sportiva sprofonda nel caos. Il 24 aprile dello stesso anno a Ciarrapico vengono concessi gli arresti domiciliari.
L'11 maggio viene revocato il mandato di custodia cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a Milano, con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Nel 2000, dopo sette anni, Ciarrapico viene condannato in via definitiva, tuttavia, in ragione della sua età, viene affidato ai servizi sociali.
Nel 1996 è condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo.[7] Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, e condannato a scontare gli ultimi 6 mesi in "detenzione domiciliare" per motivi di salute.[8] La condanna è stata confermata dalla Cassazione.[9] Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza.
Per fortuna non sono un giudiceferrets ha scritto:matteomatte1 ha scritto:Kren ha scritto:Mi permetto di evidenziare che siamo ancora nella fase di indagine. Perciò, fino ad una sentenza definitiva per me Ciarrapico rimane innocente.
Fosse vero quello che gli contestano sarebbe molto grave.
giusto parliamo di quelli passati in giudicato...
Ciarrapico è stato nel 1974 condannato dal pretore di Cassino, gli infligge una multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela ?il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti?, sentenza confermata in Cassazione.[4]
Condannato a quattro anni e mezzo di reclusione,[5] ridotti in cassazione a 3 anni,[6] per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier». Inquisito anche per lo scandalo della Safim-Italsanità, il 18 marzo 1993 viene spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare: entra a Regina Coeli il 21 marzo, insieme a Mauro Leone, figlio dell'ex Presidente della Repubblica e dirigente dell'AS Roma con la gestione Ciarrapico. I due vengono ricoverati nell'infermeria del carcere, mentre la società sportiva sprofonda nel caos. Il 24 aprile dello stesso anno a Ciarrapico vengono concessi gli arresti domiciliari.
L'11 maggio viene revocato il mandato di custodia cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a Milano, con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Nel 2000, dopo sette anni, Ciarrapico viene condannato in via definitiva, tuttavia, in ragione della sua età, viene affidato ai servizi sociali.
Nel 1996 è condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo.[7] Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, e condannato a scontare gli ultimi 6 mesi in "detenzione domiciliare" per motivi di salute.[8] La condanna è stata confermata dalla Cassazione.[9] Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza.
mmhh, che brav'uomo, facciamolo santo subito.
Poi ci credo che la fa sempre franca, se i giudici sono tutti come Kren...
Ricordo che è stato presidente della Roma e ne ha combinate di cotte e di crude......ma questo cosa c'entra con i fatti oggi contestati?matteomatte1 ha scritto:Kren ha scritto:Mi permetto di evidenziare che siamo ancora nella fase di indagine. Perciò, fino ad una sentenza definitiva per me Ciarrapico rimane innocente.
Fosse vero quello che gli contestano sarebbe molto grave.
giusto parliamo di quelli passati in giudicato...
Ciarrapico è stato nel 1974 condannato dal pretore di Cassino, gli infligge una multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela ?il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti?, sentenza confermata in Cassazione.[4]
Condannato a quattro anni e mezzo di reclusione,[5] ridotti in cassazione a 3 anni,[6] per gli sviluppi della vicenda «Casina Valadier». Inquisito anche per lo scandalo della Safim-Italsanità, il 18 marzo 1993 viene spiccato nei suoi confronti un mandato di custodia cautelare: entra a Regina Coeli il 21 marzo, insieme a Mauro Leone, figlio dell'ex Presidente della Repubblica e dirigente dell'AS Roma con la gestione Ciarrapico. I due vengono ricoverati nell'infermeria del carcere, mentre la società sportiva sprofonda nel caos. Il 24 aprile dello stesso anno a Ciarrapico vengono concessi gli arresti domiciliari.
L'11 maggio viene revocato il mandato di custodia cautelare ma la libertà è breve perché Ciarrapico è di nuovo arrestato e trasferito a Milano, con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Nel 2000, dopo sette anni, Ciarrapico viene condannato in via definitiva, tuttavia, in ragione della sua età, viene affidato ai servizi sociali.
Nel 1996 è condannato anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione, ridotti in appello a 4 anni e mezzo.[7] Successivamente gli sono stati condonati 4 anni, e condannato a scontare gli ultimi 6 mesi in "detenzione domiciliare" per motivi di salute.[8] La condanna è stata confermata dalla Cassazione.[9] Non ha mai risarcito i danni alle parti civili cambiando continuamente residenza.
Kren ha scritto:ma questo cosa c'entra con i fatti oggi contestati?
Non ho detto che Ciarrapico è un santo. Anzi è un pregiudicato per giunta recidivo.
Ma non per questo è certamente colpevole....o no?
Altrimenti chiudiamo il discorso e diciamo che chi ha già accumulato precedenti penali si presume, fino a prova contraria, che sia colpevole di ciò che gli viene contestato.....
matteomatte1 ha scritto:Kren ha scritto:ma questo cosa c'entra con i fatti oggi contestati?
Non ho detto che Ciarrapico è un santo. Anzi è un pregiudicato per giunta recidivo.
Ma non per questo è certamente colpevole....o no?
Altrimenti chiudiamo il discorso e diciamo che chi ha già accumulato precedenti penali si presume, fino a prova contraria, che sia colpevole di ciò che gli viene contestato.....
Era per inquadrare il personaggio, magari ha perso il pelo e pure il vizio...
comunque era per dire che non dovrebbe stare dove sta attualmente...
Kren ha scritto:matteomatte1 ha scritto:Kren ha scritto:ma questo cosa c'entra con i fatti oggi contestati?
Non ho detto che Ciarrapico è un santo. Anzi è un pregiudicato per giunta recidivo.
Ma non per questo è certamente colpevole....o no?
Altrimenti chiudiamo il discorso e diciamo che chi ha già accumulato precedenti penali si presume, fino a prova contraria, che sia colpevole di ciò che gli viene contestato.....
Era per inquadrare il personaggio, magari ha perso il pelo e pure il vizio...
comunque era per dire che non dovrebbe stare dove sta attualmente...
Su questo siamo d'accordo.
Ma chi ce l'ha messo?
Lo so...... bisogna prendersela con quello.......matteomatte1 ha scritto:Kren ha scritto:matteomatte1 ha scritto:Kren ha scritto:ma questo cosa c'entra con i fatti oggi contestati?
Non ho detto che Ciarrapico è un santo. Anzi è un pregiudicato per giunta recidivo.
Ma non per questo è certamente colpevole....o no?
Altrimenti chiudiamo il discorso e diciamo che chi ha già accumulato precedenti penali si presume, fino a prova contraria, che sia colpevole di ciò che gli viene contestato.....
Era per inquadrare il personaggio, magari ha perso il pelo e pure il vizio...
comunque era per dire che non dovrebbe stare dove sta attualmente...
Su questo siamo d'accordo.
Ma chi ce l'ha messo?
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