GuguLeo
0
Questa mattina mi sono svegliato con i primi sintomi di influenza A, quindi perdonatemi se questo topic è un po' strano (anche se credo non meriti lo spostamento in OT).
Ebbene, leggevo velocemente la discussione "Ancora Honda..." alla quale non ho potuto partecipare, e ho avuto questo pensiero: "Ma perché diamo sempre tutto per scontato?"
Intendo dire, quando tutti noi ci riferiamo all'oggetto "autovettura" diamo per scontato che si stia parlando di un qualcosa pensato in modo razionale e da tutti condiviso. Non parlo ovviamente delle diverse soluzioni tecniche, ma proprio della logica che sta dietro all'oggetto.
Facciamo il classico gioco per assurdo: le automobili non esistono e dobbiamo inventare oggi qualcosa per soddisfare la mobilità individuale, ponendo come assunto arbitrario che non sia possibile risolvere tutte le esigenze possibili attraverso i mezzi pubblici, per quanto evoluti ed evolubili.
Siamo sicuri che nelle risposte che ci inventeremmo arriveremmo a descrivere l'automobile come ce la ritroviamo per le mani oggi? L'auto reale di oggi è frutto di un'evoluzione tecnica lunghissima e di un'evoluzione commerciale che ha seguito e talvolta determinato percorsi tutt'altro che razionali.
Quindi, anziché pensare a come vorremmo migliorare l'auto di oggi, perché non pensare direttamente a come vorremmo la nostra vettura ideale?
Si tratta, come da titolo, di cambio di punto di vista radicale. E non credo che si possa obiettare che non sia possibile ripensare all'automobile in modo diverso da come questa è oggi. Si può fare invece tutto, compatibilmente con le tecnologie esistenti e le valutazioni di impatto ambientale. Se questo non si fa, è piuttosto perché commercialmente progetti troppo arditi si presentano come troppo rischiosi per chi li deve proporre e vendere.
Quindi, dovremmo dare per scontato che le vetture che guidiamo tutti i giorni non sono le migliori possibili, ma il frutto di una serie di scelte operate negli anni, di una selezione naturale volendo citare Darwin, che si è adattata non tanto a ciò che sarebbe meglio, bensì a ciò che può sopravvivere meglio, che nel caso specifico corrisponde a ciò che si vende meglio e più fa guadagnare la Casa che produce il tal oggetto, consentendone la sopravvivenza.
Ma, rimanendo nel paragone darwiniano, se mutano le condizioni ambientali? Alcuni "scossoni" ci sono stati in passato (crisi energetica anni '70 per esempio), e alcuni effetti si sono visti.
Anche oggi assistiamo ad un nuovo, grandissimo, "scossone". Le vetture che più si vendono oggi sono più piccole e consumano meno. Certi dinosauri rischiano l'estinzione. La selezione naturale sta operando a pieno regime.
Ma le Case reagiscono. Giustamente, devono sopravvivere.
La mia domanda, e qui mi innesto fortissimamente sulle note posizioni di meipso, pur avendo io notoriamente una posizione più sfumata: quanto di ciò che stanno proponendo le Case oggi per sopravvivere va nella direzione del rispondere alla iniziale domanda di mobilità individuale e quanto invece si tratta di pure operazioni volte alla semplice sopravvivenza senza collegamento alla funzione primaria dell'oggetto?
Non si tratta di questione da poco, perché il tipo di oggetto che possiamo acquistare influenza fortissimamente la nostra vita quotidiana.
Un esempio veloce veloce su tutti: riconosciamo che le vetture di oggi sono meno durature di quelle di ieri, alla stessa maniera di TV, telefoni, lavastoviglie e lavatrici, solo per citare qualche oggetto pure lui presente in tutte le nostre case. Eppure, mentre tutti gli altri elettrodomestici, in cambio della minor durevolezza, sono crollati come prezzi, rendendo talvolta accettabile il rimpiazzo dato che è bilanciato da migliorie tecniche reali sul piano funzionale a costi decisamente inferiori dell'oggetto rimpiazzato, per quanto riguarda l'automobile i prezzi aumentano. Se vogliamo spendere gli stessi soldi dell'oggetto rimpiazzato dobbiamo comprare meno automobile. E per non farci sentire più poveri, come invece mi pare ovvio, si usa il termine downsizing che rende più elegante la scelta e si aggiungono tante belle "lucine" di poco costo ma grande scena (ripeto, anche se noto, che in questo forum al termine "lucine" di meipso devono essere accostati un po' tutti i gadget elettronici e non solo che infarciscono le auto di oggi).
Ovviamente anche l'obiezione che si deve tener conto di normative di sicurezza ed ambientali ha il suo peso, che però diminuisce fortissimamente se pensiamo a quali sono le pressioni che le determinano. Qualcosa di buono è stato sicuramente fatto, ma più che altro incidentalmente rispetto ad altre necessità...
Ok, non voglio domani mattina una vettura con 3 ruote e 1 portiera e le ali, ma dico in buona sostanza che, potendo scegliere (che spero oramai si capisca non vuol dire scorrere i listini e i cataloghi bensì pensare piuttosto al costruire un oggetto completamente diverso), mi piacerebbe poter acquistare un oggetto che sia economico da acquistare e mantenere e durevole (anche 10 anni e più: chi cambia, come me, vettura piuttosto spesso non pensi che la cosa non sia interessante...una vettura di 3 anni con ancora tanti anni di vita davanti avrebbe un valore residuo di un certo peso, non ridicolo come ci tocca accettare oggi). Meccanica ben fatta senza sofisticazioni tecniche fini a sé stesse. "Fuffa" ridotta al minimo indispensabile, eventualmente integrabile aftermarket se proprio uno non può fare a meno di un qualche gadget specifico.
In questo forum di appassionati qualcuno potrebbe dire: ma non c'è più il divertimento! Pochi cavalli e vetture più lente...dov'è il progresso?. Ma, scusate, qualcuno si ricorda le vetture di 30 e passa anni fa? Avevano potenze ridicole rispetto ad oggi, velocità quasi sempre sotto i 180... eppure erano divertentissime da guidare, più di qualsiasi turbo-gt-vtec di oggi. Erano più pericolose, certamente, ma in 30 anni si sarebbe potuta trovare una strada che unisse la sicurezza alla piacevolezza di guida. Invece no. E' passata l'equazione "più cavalli=più divertimento" che funzionerebbe pure, peccato che la disponibilità di cavalli ha consentito di aggiungere peso e fuffa alle nostre vetture.
Intendiamoci, peso e fuffa che paghiamo a peso d'oro.
Ebbene, leggevo velocemente la discussione "Ancora Honda..." alla quale non ho potuto partecipare, e ho avuto questo pensiero: "Ma perché diamo sempre tutto per scontato?"
Intendo dire, quando tutti noi ci riferiamo all'oggetto "autovettura" diamo per scontato che si stia parlando di un qualcosa pensato in modo razionale e da tutti condiviso. Non parlo ovviamente delle diverse soluzioni tecniche, ma proprio della logica che sta dietro all'oggetto.
Facciamo il classico gioco per assurdo: le automobili non esistono e dobbiamo inventare oggi qualcosa per soddisfare la mobilità individuale, ponendo come assunto arbitrario che non sia possibile risolvere tutte le esigenze possibili attraverso i mezzi pubblici, per quanto evoluti ed evolubili.
Siamo sicuri che nelle risposte che ci inventeremmo arriveremmo a descrivere l'automobile come ce la ritroviamo per le mani oggi? L'auto reale di oggi è frutto di un'evoluzione tecnica lunghissima e di un'evoluzione commerciale che ha seguito e talvolta determinato percorsi tutt'altro che razionali.
Quindi, anziché pensare a come vorremmo migliorare l'auto di oggi, perché non pensare direttamente a come vorremmo la nostra vettura ideale?
Si tratta, come da titolo, di cambio di punto di vista radicale. E non credo che si possa obiettare che non sia possibile ripensare all'automobile in modo diverso da come questa è oggi. Si può fare invece tutto, compatibilmente con le tecnologie esistenti e le valutazioni di impatto ambientale. Se questo non si fa, è piuttosto perché commercialmente progetti troppo arditi si presentano come troppo rischiosi per chi li deve proporre e vendere.
Quindi, dovremmo dare per scontato che le vetture che guidiamo tutti i giorni non sono le migliori possibili, ma il frutto di una serie di scelte operate negli anni, di una selezione naturale volendo citare Darwin, che si è adattata non tanto a ciò che sarebbe meglio, bensì a ciò che può sopravvivere meglio, che nel caso specifico corrisponde a ciò che si vende meglio e più fa guadagnare la Casa che produce il tal oggetto, consentendone la sopravvivenza.
Ma, rimanendo nel paragone darwiniano, se mutano le condizioni ambientali? Alcuni "scossoni" ci sono stati in passato (crisi energetica anni '70 per esempio), e alcuni effetti si sono visti.
Anche oggi assistiamo ad un nuovo, grandissimo, "scossone". Le vetture che più si vendono oggi sono più piccole e consumano meno. Certi dinosauri rischiano l'estinzione. La selezione naturale sta operando a pieno regime.
Ma le Case reagiscono. Giustamente, devono sopravvivere.
La mia domanda, e qui mi innesto fortissimamente sulle note posizioni di meipso, pur avendo io notoriamente una posizione più sfumata: quanto di ciò che stanno proponendo le Case oggi per sopravvivere va nella direzione del rispondere alla iniziale domanda di mobilità individuale e quanto invece si tratta di pure operazioni volte alla semplice sopravvivenza senza collegamento alla funzione primaria dell'oggetto?
Non si tratta di questione da poco, perché il tipo di oggetto che possiamo acquistare influenza fortissimamente la nostra vita quotidiana.
Un esempio veloce veloce su tutti: riconosciamo che le vetture di oggi sono meno durature di quelle di ieri, alla stessa maniera di TV, telefoni, lavastoviglie e lavatrici, solo per citare qualche oggetto pure lui presente in tutte le nostre case. Eppure, mentre tutti gli altri elettrodomestici, in cambio della minor durevolezza, sono crollati come prezzi, rendendo talvolta accettabile il rimpiazzo dato che è bilanciato da migliorie tecniche reali sul piano funzionale a costi decisamente inferiori dell'oggetto rimpiazzato, per quanto riguarda l'automobile i prezzi aumentano. Se vogliamo spendere gli stessi soldi dell'oggetto rimpiazzato dobbiamo comprare meno automobile. E per non farci sentire più poveri, come invece mi pare ovvio, si usa il termine downsizing che rende più elegante la scelta e si aggiungono tante belle "lucine" di poco costo ma grande scena (ripeto, anche se noto, che in questo forum al termine "lucine" di meipso devono essere accostati un po' tutti i gadget elettronici e non solo che infarciscono le auto di oggi).
Ovviamente anche l'obiezione che si deve tener conto di normative di sicurezza ed ambientali ha il suo peso, che però diminuisce fortissimamente se pensiamo a quali sono le pressioni che le determinano. Qualcosa di buono è stato sicuramente fatto, ma più che altro incidentalmente rispetto ad altre necessità...
Ok, non voglio domani mattina una vettura con 3 ruote e 1 portiera e le ali, ma dico in buona sostanza che, potendo scegliere (che spero oramai si capisca non vuol dire scorrere i listini e i cataloghi bensì pensare piuttosto al costruire un oggetto completamente diverso), mi piacerebbe poter acquistare un oggetto che sia economico da acquistare e mantenere e durevole (anche 10 anni e più: chi cambia, come me, vettura piuttosto spesso non pensi che la cosa non sia interessante...una vettura di 3 anni con ancora tanti anni di vita davanti avrebbe un valore residuo di un certo peso, non ridicolo come ci tocca accettare oggi). Meccanica ben fatta senza sofisticazioni tecniche fini a sé stesse. "Fuffa" ridotta al minimo indispensabile, eventualmente integrabile aftermarket se proprio uno non può fare a meno di un qualche gadget specifico.
In questo forum di appassionati qualcuno potrebbe dire: ma non c'è più il divertimento! Pochi cavalli e vetture più lente...dov'è il progresso?. Ma, scusate, qualcuno si ricorda le vetture di 30 e passa anni fa? Avevano potenze ridicole rispetto ad oggi, velocità quasi sempre sotto i 180... eppure erano divertentissime da guidare, più di qualsiasi turbo-gt-vtec di oggi. Erano più pericolose, certamente, ma in 30 anni si sarebbe potuta trovare una strada che unisse la sicurezza alla piacevolezza di guida. Invece no. E' passata l'equazione "più cavalli=più divertimento" che funzionerebbe pure, peccato che la disponibilità di cavalli ha consentito di aggiungere peso e fuffa alle nostre vetture.
Intendiamoci, peso e fuffa che paghiamo a peso d'oro.