<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Cambiamento climatico 10 cose da sapere.. | Il Forum di Quattroruote

Cambiamento climatico 10 cose da sapere..

Dalle ondate di caldo alle alluvioni, dalla siccità alle grandinate violente e improvise..

Il caldo record registrato in questo mese di luglio, è legato ai 43 eventi estremi registrati ogni giorno in Italia (il 95% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento. È Coldiretti che commenta i dati dell’Eswd-European severe weather database in riferimento alle ultime ricerche del Copernicus climate changes service dell’Unione europea e della Wmo-World meteorological organization dell’Onu.
Secondo Coldiretti si tratterebbe di una evidente tendenza alla tropicalizzazione, con inaridimento dei terreni e conseguente alto rischio di incendi. Un 2023 che, fino ad ora, è stato contraddistinto prima da una grave siccità, poi da eventi meteo estremi ed ora dal caldo estremo, con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna.
La grandine è la manifestazione meteo estrema peggiore, perché si ripete sempre più con maggiore frequenza ed i chicchi di grandine sono diventati di dimensioni maggiori..

Ecco una guida stilata dalla BBC con buone pratiche che ciascun individuo può compiere per contribuire alla tutela dell'ambiente;

PIANTARE PIù ALBERI può sembrare quasi un gesto banale e scontato, ma si tratta di un’azione molto significativa che può contribuire enormemente a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Gli alberi apportano infatti numerosi benefici: assorbono la Co2 e migliorano la qualità dell’aria, abbassano le temperature, contribuiscono al mantenimento della biodiversità e ci permettono di avere uno stile di vita più sano ed equilibrato..


ENERGIA RINNOVABILE - L'obiettivo numero uno per salvare il pianeta è limitare l'uso delle fonti fossili come petrolio, carbone e gas naturale, rimpiazzabili con fonti di energia pulita e rinnovabili.

IL MEZZO DI TRASPORTO - Nel 2017 uno studio dell'Università di Lund in Svezia ha classificato 148 azioni individuali che hanno un impatto positivo sul cambiamento climatico. Al primo posto spicca il fare a meno dell'automobile in favore di mezzi di trasporto alternativi come camminare, andare in bicicletta o usufruire del trasporto pubblico..

I COSTI DELL'ENERGIA ALTERNATIVA - Il costo per l'utilizzo dei pannelli solari è diminuito del 73% e per i proprietari di casa in America Latina, Asia e Africa è la fonte di energia elettrica più economica.

LA DIETA ALIMENTARE - Dopo le fonti fossili, l'industria alimentare, in particolare nei settori della carne e dei latticini, è la principale causa del cambiamento climatico. Per ridurre il riscaldamento globale è sufficiente tagliare gradualmente il consumo di proteine animali fino al 50%. In questo modo è possibile ridurre del 40% il peso dell'inquinamento necessario per foraggiare l'industria alimentare, dal disboscamento al consumo di acqua, dall'uso di fertilizzanti alle macchine per processare il cibo.

LE ABITUDINI DI VOLO - Prendere aerei incide sulle fonti fossili e ad oggi non esistono alternative eco sostenibili. Un normale volo transantlatico per esempio rilascia nell'atmosfera circa 1,6 tonnellate di Co2, il pari di quanto prodotto in termini di emissioni da una sola persona in India. Scelte come i meeting lavorativi a distanza oppure le vacanze a chilometro zero o in treno riducono la necessità di salire su un volo.
 
La cosa più importante da sapere è che non si torna indietro. Le contromisure dovevano essere prese già dai nostri genitori 50 anni fa. Ora dobbiamo trovare le misure per minimizzare i danni... se possibile.
 
Dalle ondate di caldo alle alluvioni, dalla siccità alle grandinate violente e improvise..

Il caldo record registrato in questo mese di luglio, è legato ai 43 eventi estremi registrati ogni giorno in Italia (il 95% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento. È Coldiretti che commenta i dati dell’Eswd-European severe weather database in riferimento alle ultime ricerche del Copernicus climate changes service dell’Unione europea e della Wmo-World meteorological organization dell’Onu.
Secondo Coldiretti si tratterebbe di una evidente tendenza alla tropicalizzazione, con inaridimento dei terreni e conseguente alto rischio di incendi. Un 2023 che, fino ad ora, è stato contraddistinto prima da una grave siccità, poi da eventi meteo estremi ed ora dal caldo estremo, con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna.
La grandine è la manifestazione meteo estrema peggiore, perché si ripete sempre più con maggiore frequenza ed i chicchi di grandine sono diventati di dimensioni maggiori..

Ecco una guida stilata dalla BBC con buone pratiche che ciascun individuo può compiere per contribuire alla tutela dell'ambiente;

PIANTARE PIù ALBERI può sembrare quasi un gesto banale e scontato, ma si tratta di un’azione molto significativa che può contribuire enormemente a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Gli alberi apportano infatti numerosi benefici: assorbono la Co2 e migliorano la qualità dell’aria, abbassano le temperature, contribuiscono al mantenimento della biodiversità e ci permettono di avere uno stile di vita più sano ed equilibrato..


ENERGIA RINNOVABILE - L'obiettivo numero uno per salvare il pianeta è limitare l'uso delle fonti fossili come petrolio, carbone e gas naturale, rimpiazzabili con fonti di energia pulita e rinnovabili.

IL MEZZO DI TRASPORTO - Nel 2017 uno studio dell'Università di Lund in Svezia ha classificato 148 azioni individuali che hanno un impatto positivo sul cambiamento climatico. Al primo posto spicca il fare a meno dell'automobile in favore di mezzi di trasporto alternativi come camminare, andare in bicicletta o usufruire del trasporto pubblico..

I COSTI DELL'ENERGIA ALTERNATIVA - Il costo per l'utilizzo dei pannelli solari è diminuito del 73% e per i proprietari di casa in America Latina, Asia e Africa è la fonte di energia elettrica più economica.

LA DIETA ALIMENTARE - Dopo le fonti fossili, l'industria alimentare, in particolare nei settori della carne e dei latticini, è la principale causa del cambiamento climatico. Per ridurre il riscaldamento globale è sufficiente tagliare gradualmente il consumo di proteine animali fino al 50%. In questo modo è possibile ridurre del 40% il peso dell'inquinamento necessario per foraggiare l'industria alimentare, dal disboscamento al consumo di acqua, dall'uso di fertilizzanti alle macchine per processare il cibo.

LE ABITUDINI DI VOLO - Prendere aerei incide sulle fonti fossili e ad oggi non esistono alternative eco sostenibili. Un normale volo transantlatico per esempio rilascia nell'atmosfera circa 1,6 tonnellate di Co2, il pari di quanto prodotto in termini di emissioni da una sola persona in India. Scelte come i meeting lavorativi a distanza oppure le vacanze a chilometro zero o in treno riducono la necessità di salire su un volo.


Veramente
in Romagna
parlano di 9 miliardi

https://www.entilocali-online.it/al...rno-danni-per-9-miliardi-ma-e-stima-parziale/
 
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(ANSA) - ROMA, 30 LUG - All'Antartide manca una quantità di ghiaccio marino delle dimensioni dell'Argentina e gli scienziati stanno cercando di capire perché. Lo scrive la Cnn. Mentre l'emisfero settentrionale è soffocato da un'ondata di caldo da record, molto più a sud, nel cuore dell'inverno, viene infranto un altro terrificante record climatico. Il ghiaccio marino antartico è sceso a minimi senza precedenti per questo periodo dell'anno.
 
La cosa più importante da sapere è che non si torna indietro. Le contromisure dovevano essere prese già dai nostri genitori 50 anni fa. Ora dobbiamo trovare le misure per minimizzare i danni... se possibile.
50 anni fa non c'erano tutte le auto che ci sono oggi, non si viaggiava come si viaggia oggi, non si mangiava la carne che si mangia oggi etc etc..
 
Gli oceani coprono i tre quarti della superficie terrestre, contengono il 97% dell’acqua presente sulla Terra e rappresentano il 99% di spazio, in termini di volume, occupato sul pianeta da organismi viventi (contengono approssimativamente 200.000 specie identificate): sono fondamentali per la vita e la regolazione del clima.

Sono il termostato della Terra: i primi 3 metri di oceano contengono la stessa quantità di calore di tutta l’atmosfera, le correnti oceaniche permettono ai paesi del Nord Europa di avere temperature climatiche abbastanza miti. Sono anche in grado di assorbire circa il 30% di tutta la CO2 emessa ogni anno nel mondo dalle attività antropiche.

Ogni anno tra i 5 e i 13 milioni di tonnellate di plastica (dall’1,5 al 4% della produzione mondiale) finiscono nei mari di tutto il mondo, causando l’80% dell’inquinamento marino e provocando danni inestimabili agli animali e agli ecosistemi. Continuando così, entro il 2050 ci sarà, in peso, più plastica che pesce negli oceani...


LA GREAT PACIFIC GARBAGE PATCH, L'ISOLA DI SPAZZATURA

Qualcuno vorrebbe costruire una città sul marte..., mentre la politica non parla quasi mai di ambiente, cambiamenti climatici ecc.
Nei mari di tutto il mondo esistono delle grandi isole di spazzatura, grandi perfino tre volte della Francia... Un problema da non sottovalutare...

SeaNet-Pacific-Ocean-Plastic-Cleanup-Project.jpg
 
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Sono allineato ...
Aggiungerei una cosa e cioè che, considerata la crosta terrestre come un sottile diaframma che divide l'esterno del pianeta (quiete) dalla sua parte interna (dinamica) e che per arrivare a permetterci di vivere in tranquillità il Pianeta ha impiegato diversi milioni di anni per raggiungere la quasi totale immobilità della crosta, ecco che le forze esterne bilanciano in qualche modo le forze interne. Le esterne sono fondamentalmente 2: l'atmosfera/gravità e gli oceani, con le loro enormi pressioni.

Se noi - nei modi più vari e disparati - riusciamo (come oramai è assodato...) a modificare uno dei 2 parametri, ecco che il diaframma inizierà ad oscillare, prima a frazioni di Hz e poi a salire.
Il Pianeta reagisce, soprattutto usando l'acqua (i 2/3 ci ricoprono) con l'intento di raffreddare l'aria, quindi anche il diaframma e quindi fermare l'oscillazione.
Pertanto, assistiamo - con assurdo sbigottimento - a continui fenomeni atmosferici violenti, con venti fortissimi e precipitazioni analoghe.
Se però questo non basterà, lo stesso Pianeta attiverà quindi i vulcani ... veri e propri "giganti" della regolazione climatica.
 
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Infatti! Se riuscissimo a capire che la natura ha ideato un "sistema Terra" che, nella sua complicatissima semplicità, rasenta la perfezione e che per milioni di anni ha consentito di progredire ed evolversi alle più disparate forme di vita, e che questa cosa potrebbe continuare per un tempo incalcolabile, ecco che forse si dovrebbe reinventare il nostro particolarissimo modo di "sentirci specie".
Ma non succederà, oramai siamo andati troppo oltre...
 
Mi viene in mente l'ipotesi sull'estinzione di massa del Cambriano dovuta alle eruzioni vulcaniche.


Sono episodi successi in decine di milioni di anni ....
Non ciclici, ogni 50/100.000....

Anche, tornando ad OGGI....
....E' vero fa piu' caldo,
ma OGGI ci sono
8.000.000.000 di abitanti....
allora, forse, SOLO, esagerando, qualche milione.
Chiaro che, OGGI tutto si aggrava,
e che tutto diventa piu' difficile da risolvere.

Il famoso
" Chi glielo dice a 3.000.000.000 di Indiani e Cinesi di non....
....Dopo che noi Occidentali sono 300 anni che impestiamo il mondo? "
 
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Sono allineato ...
Aggiungerei una cosa e cioè che, considerata la crosta terrestre come un sottile diaframma che divide l'esterno del pianeta (quiete) dalla sua parte interna (dinamica) e che per arrivare a permetterci di vivere in tranquillità il Pianeta ha impiegato diversi milioni di anni per raggiungere la quasi totale immobilità della crosta, ecco che le forze esterne bilanciano in qualche modo le forze interne. Le esterne sono fondamentalmente 2: l'atmosfera/gravità e gli oceani, con le loro enormi pressioni.

Se noi - nei modi più vari e disparati - riusciamo (come oramai è assodato...) a modificare uno dei 2 parametri, ecco che il diaframma inizierà ad oscillare, prima a frazioni di Hz e poi a salire.
Il Pianeta reagisce, soprattutto usando l'acqua (i 2/3 ci ricoprono) con l'intento di raffreddare l'aria, quindi anche il diaframma e quindi fermare l'oscillazione.
Pertanto, assistiamo - con assurdo sbigottimento - a continui fenomeni atmosferici violenti, con venti fortissimi e precipitazioni analoghe.
Se però questo non basterà, lo stesso Pianeta attiverà quindi i vulcani ... veri e propri "giganti" della regolazione climatica.

Chiunque abbia a cuore il futuro della Terra e delle prossime generazioni non può che essere preoccupato per il declino della biodiversità, le estinzioni di massa, la crisi climatica e altre situazioni di forte criticità innescate dall'uomo..
 
Ieri ho letto un articolo molto interessante sullo scudo magnetico del pianeta Terra

La Terra è circondata da uno scudo magnetico, una specie di ombrello spaziale costituito dalle tante linee di forza del campo magnetico terrestre che protegge il pianeta dalla radiazione solare. Il campo magnetico terrestre, o campo geomagnetico, è un fenomeno naturale, comune anche ad altri pianeti ed è soprattutto presente nel Sole. Il campo magnetico terrestre ha origine negli strati più profondi del pianeta e si estende nello spazio, dove forma uno scudo invisibile chiamato Magnetosfera.
Questo scudo ci protegge sia dalle radiazioni cosmiche, impedendo che ci colpiscano con tutta la loro energia, sia da alcuni pericoli provenienti dal Sole. Fra questi ci sono: il vento solare, ovvero il flusso costante di particelle ad alta energia; i brillamenti solari, che nel giro di pochi minuti sprigionano l’energia di miliardi di bombe all’idrogeno; le espulsioni di massa coronale, che proiettano nello spazio miliardi di tonnellate di nuclei di materia proveniente dalla corona solare..

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La tempesta magnetica proveniente dal Sole e a destra il campo magnetico terrestre che devia le radiazioni pericolose e difende la Terra

Alcune particelle del vento solare però, soprattutto quando esso è particolarmente energetico, riescono comunque ad entrare nell’alta atmosfera, in corrispondenza dei poli. L’urto delle particelle del vento solare con le molecole e gli atomi dell’aria, libera una grande quantità di energia sotto forma di luce. Da terra, l’arrivo delle particelle è visibile sotto forma di grandi cortine di luce colorata in lento ma continuo movimento. Si tratta di uno dei più straordinari spettacoli della natura: le aurore polari.
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Cosa accadrebbe se il campo magnetico terrestre si spegnesse?


Ce lo racconta Marte, un pianeta oggi senza vita. Quando era giovane, il pianeta rosso aveva una atmosfera e degli oceani, proprio come oggi la Terra. Quattro miliardi di anni fa però il suo campo magnetico ha cominciato ad indebolirsi fino a scomparire. Il vento solare ha avuto così libero accesso alla sua atmosfera. A poco a poco, nel giro di alcuni milioni di anni, il vento solare ha portato via la sua atmosfera, e di conseguenza i suoi oceani. E la stessa cosa potrebbe accadere alla Terra.

Poli magnetici e poli geografici

I poli geografici rappresentano i punti d’incontro dell’asse di rotazione terrestre con la superficie del pianeta. Per semplicità possiamo assimilare il campo magnetico terrestre a un’enorme calamita a forma di barra disposta entro la Terra in posizione quasi coincidente con l’asse di rotazione. In effetti la coincidenza non è perfetta e l’ago di una bussola, che indica il polo nord magnetico, forma un piccolo angolo rispetto al polo nord geografico. Oggi, ad esempio, l’ago di una bussola posta in Sardegna punta a poco meno di 3 gradi ad Ovest del polo geografico. Questo angolo si chiama declinazione magnetica e il suo valore è diverso a seconda delle località.

Spostamento dei poli
Normalmente l’asse magnetico è sottoposto a piccole fluttuazioni dovute alla rotazione terrestre, alla massa non omogenea dell’interno del pianeta e al fatto che il nucleo ferroso della Terra, per attrito con le masse magmatiche sovrastanti, agisce come una sorta di gigantesco magnete. Tali fluttuazioni fanno sì che i poli magnetici non siano stabili ma si spostino con il passare degli anni. Il polo nord magnetico nel 1831 era a circa 70 gradi di latitudine nord e 97 gradi di longitudine ovest, oggi è invece a 74 gradi di latitudine nord e 100 gradi di longitudine ovest, nell’arcipelago dell’estremo nord canadese e si sta spostando alla velocità di circa 60 km all’anno verso la Siberia.

Inversione dei poli
Periodicamente la parte più esterna del nucleo terrestre composta da ferro e nichel allo stato liquido, per ragioni non ancora del tutto chiarite, rallenta il proprio movimento fino a interrompersi, per poi continuare nella direzione opposta. Poiché gran parte del campo magnetico terrestre è prodotto proprio dal movimento della parte esterna del nucleo, all’invertirsi di questo movimento si ha anche un’inversione di polarità. Tali inversioni dei poli magnetici si sono potute osservare e calcolare tramite il raffreddamento delle colate laviche preistoriche le quali, a causa del loro contenuto in elementi ferrosi, erano orientate verso il polo magnetico dell’epoca. Questo fenomeno di inversione del campo magnetico terrestre, chiamato inversione geomagnetica, si è ripetuto diverse volte durante la storia della Terra, l’ultima delle quali risale a circa 780.000 anni fa, durante il pleistocene. Le misure effettuate negli ultimi anni indicano inoltre che il campo magnetico globale si è indebolito del 10% dal 19° secolo ad oggi.

Conclusioni
Il campo magnetico terrestre ci protegge dalle tempeste solari e dai raggi cosmici. Secondo alcuni scienziati, il fenomeno dell’inversione dei poli potrebbe causare un indebolimento dello scudo protettivo contro la radiazione solare determinando un assottigliamento dello strato di ozono e una maggiore penetrazione delle radiazioni ultraviolette, con un conseguente aumento delle malattie tumorali per gli esseri umani. Non solo, ma il fenomeno potrebbe avere anche effetti sugli animali, come le balene o alcune specie di uccelli, che si servono del campo magnetico per orientarsi.

Speriamo che tale fenomeno non avvenga di questi tempi ma molto più in là, quando la scienza avrà trovato il sistema per proteggere meglio gli esseri viventi del pianeta azzurro!

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Il campo magnetico investito dal vento solare assume la forma di una cometa
 
In seguito a un brusco calo delle temperature, sulla cima della Marmolada, a 3.343 metri, è tornata la neve.
A immortalare i fiocchi "estivi" è stato Carlo Budel, gestore del rifugio Capanna Punta Penia, che sui social ha pubblicato foto e video della struttura imbiancata e di un pupazzo di neve, Wilson..

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