<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Buon 2012 a tutti, con la speranza del rilancio dell'economia ... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Buon 2012 a tutti, con la speranza del rilancio dell'economia ...

direi.
BCE non presta agli Stati, non è ammesso (è lì il problema)
BCE indica la quantità di moneta da emettere, e il tasso di sconto, che al momento è all'1% (fino a poco fa era 1,25)
ma il tasso di sconto non è il prestito agli stati
BCE ha prestato però denaro alle banche, all'1%

quella del prestito agli stati e del tasso al 6% si vede che l'hanno pensata a teletoscanadimezzo dopo abbondante libagione di brunello.
 
quella del prestito agli stati e del tasso al 6% si vede che l'hanno pensata a teletoscanadimezzo dopo abbondante libagione di brunello.[/quote]

Questa l'è ganza :D la me garbata
 
RobyTs67 ha scritto:
mark_nm ha scritto:
ladomandona ha scritto:
La speranza e' l'ultima a morire.
Rincasando, alle 2,00, ho visto tanta gente, giovani, che andava verso discoteche, locali, case di amici.
Spero che da domani, come per un miracolo, tutto riprenda a muoversi.
Fabbriche, terziario, edilizia, commercio.
La paura del domani frena gli acquisti.
I minori acquisti frenano l'economia.
L'economia frenata fa paura e blocca i portafogli anche di chi i soldi li ha.
Un circolo vizioso che Monti deve interrompere.
Buon anno.
Dormiro' sulla poltrona.
Tra tre ore devo andare a prendere i figli al termine delle rispettive feste del post mezzanotte (alla Fiorello maniera).

i minori acquisti lasciano i nostri soldi alle banche le quali dovrebbero reinvestire in qualcosa di produttivo ma, nonostante ciò queste non prestano denaro, danno interessi da fame, si hanno spese esagerate solo per tenere i nostri soldi.

Quali ?

O l'economia si assesta su un perfetto equilibrio di mero mantenimento o si continuera con queste altalene generazionali.

il concetto è che, sia che spendi o che non spendi, non cambia e non cambierà assolutamente nulla.
 
53AR ha scritto:
Parla per te :D

Attualmente pago il 55% di imposte e tasse, IVA, inps, irpef, inail, irap,tarsu, addizionali regionali, provinciali e comunali, fra poco anche condominiali :( non ho quasi mai usufruito del SSN, ho strapagato per far studiare i figli (tasse universitarie, libri, trasporti) ora comincio ad essere un POCHINO STUFO :evil: questi ci stanno prendendo per il culo, da 40 anni almeno
Non mi riferivo ai lavoratori dipendenti che ricchi non lo sono mai stati, ma ai liberi professionisti, a chi ha due case, una intestata alla moglie e l'altra al marito con residenze in paesi diversi per non pagare l'ici sulla seconda casa, a chi non paga l'acqua e la tarsu e via dicendo.
Ai falsi invalidi civili, ai medici che prescrivono medicine inutili a spese dello Stato al solo scopo di ricevere mazzette e via dicendo, ci siamo capiti. L'Italia è un paese meraviglioso, ma dal punto di vista burocratico e legislativo facciamo a dir poco pena.
Lo Stato deve mantenere un regime di tassazione decente, ma il cittadino deve comportasi come tale o saranno sempre in pochi a dover pagare per tutti.
 
ladomandona ha scritto:
La speranza e' l'ultima a morire.
Rincasando, alle 2,00, ho visto tanta gente, giovani, che andava verso discoteche, locali, case di amici.
Spero che da domani, come per un miracolo, tutto riprenda a muoversi.
Fabbriche, terziario, edilizia, commercio.
La paura del domani frena gli acquisti.
I minori acquisti frenano l'economia.
L'economia frenata fa paura e blocca i portafogli anche di chi i soldi li ha.
Un circolo vizioso che Monti deve interrompere.
Buon anno.
Dormiro' sulla poltrona.
Tra tre ore devo andare a prendere i figli al termine delle rispettive feste del post mezzanotte (alla Fiorello maniera).
lo sanno i tuoi figli che sono molto fortunati???i miei non sono mai venuti a prendere...:)..

le aspettative sull'economia cmq non sono affatto rosee soprattutto tenendo conto della stangata su benzina, bollette etc etc che è scattata da oggi...
 
belpietro ha scritto:
direi.
BCE non presta agli Stati, non è ammesso (è lì il problema)
BCE indica la quantità di moneta da emettere, e il tasso di sconto, che al momento è all'1% (fino a poco fa era 1,25)
ma il tasso di sconto non è il prestito agli stati
BCE ha prestato però denaro alle banche, all'1%

quella del prestito agli stati e del tasso al 6% si vede che l'hanno pensata a teletoscanadimezzo dopo abbondante libagione di brunello.

D'accordo su tutto. Una volta tanto! ;)

Aggiungo solo che il tasso a cui si finanziano gli stati non lo decide la BCE, ma viene contrattato sui mercati ed è molto differente da stato a stato e dipende dalla credibilità che si ha nell'onorare i prorpi debiti.
Non lo scrivo per te, ma per quelli a cui stavi rispondendo.
 
Eldinero ha scritto:
...Il cambiamento auspicabile serio sarebbe quello in cui ogni Stato possa emettere moneta con conseguente diminuzione delle tasse...
Non sono un esperto di economia e, proprio per tale ragione, da anni attendo il momento in cui i fatti mi dimostreranno che le mie osservazioni e opinioni sono (a causa appunto della mia ignoranza in materia) totalmente sbagliate, cosa che, orgoglio ferito a parte, mi tranquillizzerebbe assai.
Siccome però l'attesa per il momento continua imperterrita, le mie opinioni anziché vacillare o crollare si consolidano sempre più.

Io non credo affatto che la situazione attuale si possa "risolvere" mediante qualche trucchetto o magia di natura squisitamente finanziaria, ad alta quota, senza intaccare pesantemente la quotidianità e lo stile di vita delle persone.
Non lo credo perché non credo affatto che la situazione attuale sia, come tanti amano raccontare e raccontarsi, pretestuosa, "inventata" da qualcuno (più o meno lontano o... straniero) a tavolino per scopi più o meno arcani.
Il colossale debito pubblico è nostrano al 100%.
NOI lo abbiamo spontaneamente e collettivamente costruito, alimentato, consolidato, vezzeggiato e anche "difeso" NON nel giro di un mese o di un semestre, ma nell'arco di alcuni decenni durante i quali, non a caso, abbiamo democraticamente eletto governanti (nazionali e locali) di ogni colore.
Analogamente nostrana (non certo imposta con la forza o la violenza) è stata la decisione più o meno meditata di credere alla fragile favoletta secondo cui i fatturati, i posti di lavoro, gli stipendi, i redditi, i consumi e soprattutto gli sprechi avrebbero potuto "crescere" all'infinito, a tempo indeterminato. Per non parlare dell'altra favoletta (che poi, a ben vedere, è ancora la stessa), secondo la quale si può comprare senza pagare o, in altre parole, "comprare" oggi e pagare domani; un po' come dire oggi mangio e domani deglutisco.
Guarda caso, è proprio il ragionamento su cui si fonda il meccanismo dell'indebitamento incontrollato, pubblico o privato che sia:
intanto PRENDIAMO (il fondo pubblico generoso, il posto di lavoro "drogato" o... politicamente agevolato, il rimborso spese snello, il lavoro derivante da speculazioni e intrallazzi, il pensionamento giovanile o oggettivamente prodigo, l'automobile che non potremmo permetterci, la difesa "di parte" a spada tratta del comportamento scorretto di turno, la promessa elettorale palesemente ipocrita, il nuovo telefonino o il capo firmato che non siamo in grado di pagare e di cui non abbiamo alcun oggettivo bisogno ecc. ecc.) poi in qualche modo si farà, chi vivrà vedrà.

Pensare che si possa uscire da una situazione finanziaria e culturale così capillarmente pesante (e così lentamente e solidamente costruita) SENZA particolari difficoltà e sofferenze mi sembra totalmente irrazionale, esattamente come pensare di poter guarire da una decennale e profonda tossicodipendenza semplicemente prendendo qualche pastiglia o qualche cucchiaio di sciroppo dal gusto leggermente fastidioso.
Ancor più assurda, come dicevo, mi sembra l'idea di poter guarire dalla tossicodipendenza "riprendendo" al più presto l'assunzione della medesima sostanza responsabile, addirittura in dosaggi maggiori.

Siccome leggo e sento continuamente, da ogni parte, proprio questi discorsi che a me continuano a sembrare assurdi, non riesco ad evitare un crescente senso di profonda preoccupazione circa il futuro che ci stiamo prenotando.
Devo dire che questo è per me l'aspetto forse più inquietante di tutta la questione.
Ragion per cui continuo ad aspettare, seppur con sempre minore fiducia, la palese dimostrazione di cui parlavo all'inizio.
 
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