<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Borsa, altra batosta | Il Forum di Quattroruote

Borsa, altra batosta

Milano sotto del 5% e cosi' pure Madrid, ma male comunque tutte quante le borse Europee.
Euro sotto 1,25....
alla faccia di tutti i proclami di 2 giorni fa.
Per non farci mancare nulla e' salita pure l' inflazione.+ 0,4
Ciao
 
Però sarebbe ora di finirla.....la borsa non dovrebbe interessare chi non ci gioca. L'inflazione dipende sempre dai prodotti presi in considerazione, nel mio caso i listini stanno calando, anche rispetto al 2008.
L'euro appena nato era a 0,88 e la parità col dollaro era vista come un traguardo. Ne ho i c@glioni pieni.....quando va giù, chi deve pagare il petrolio si lamenta che è sceso. Quando sale, chi esporta si lamenta che diventa difficile farlo coll'euro troppo alto. C'è sempre qualcuno che si lamenta....

Ebbasta :!: :!:
 
Grattaballe ha scritto:
Però sarebbe ora di finirla.....la borsa non dovrebbe interessare chi non ci gioca. L'inflazione dipende sempre dai prodotti presi in considerazione, nel mio caso i listini stanno calando, anche rispetto al 2008.
L'euro appena nato era a 0,88 e la parità col dollaro era vista come un traguardo. Ne ho i c@glioni pieni.....quando va giù, chi deve pagare il petrolio si lamenta che è sceso. Quando sale, chi esporta si lamenta che diventa difficile farlo coll'euro troppo alto. C'è sempre qualcuno che si lamenta....

Ebbasta :!: :!:

Quotooonnneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
 
Il grasso rialzo di qualche giorno fà aveva forse avuto l'effetto di un rilassamento generale, rilassamento che non ha motivo di esistere, la situazione resta esasperata , il rapporto euro dollaro sintetizza in maniera fenomenale le inquietitudini dei mercati.

Morale dela favola, o i prossimi dati economici mostrano una inversione di tendenza dell'eurozona (riduzione del deficit ) oppure la situazione è destinata a peggiorare significativamente.
 
Stiamo tirando su Cina ed India che sono 2 miliardi di persone. E' una reazione naturale quella dell'impoverimento dei Paesi occdentali, ci vorranno ancora 15-20 anni per assestare completamente il mercato.

Il bello ce' che dopo Cina ed India poi tocchera' all'Africa. E mni sembra di ricordare che li' sono un'altro miliardo di persone.

Questi sono i frutti della globalizzazione. Tutto naturale, almeno secondo me.

Regards,
The frog
 
E' la politica demenziale di alcuni stati dell'eurozona (Grecia e non solo) che sta portando a questi sfaceli , quando la politica è fine a se stessa , fatta da personaggi che per interesse personale, per incapacità , per avidità , sfruttano il potere acquisito senza lavorare per il bene delle collettività, si arriva a disastri di tale genere.

Il nostro paese per ora non è a questi livelli ,e speriamo non ci arrivi sia perchè non ci saranno altri aiuto da parte dei membri UE e sia perchè un paese come il nostro avrebbe bisogno di un paracadute troppo grande.

Ma non mi faccio certo illusioni, se arriveremo sull'orlo del baratro , la cerchia del potere non nè pagherà le conseguenze , sarà sempre tutto il resto della popolazione , i poveri cristi che producono qualcosa in questo paese, a dover come sempre pagare per il marasma prodotto da altri.
 
matteomatte1 ha scritto:
Kompressor02 ha scritto:
Il grasso rialzo di qualche giorno fà aveva forse avuto l'effetto di un rilassamento generale,

rilassamento? o volevi scrivere speculazione?

In molti dopo l'11% guadagnato in un solo giorno dall'indice principale , hanno pensato ad un rasserenamento dei mercati , purtroppo la smentita è arrivata ieri :(
 
In generale, ma non è una regola fissa, nelle Borse Europee si guarda a cosa fatto la sera prima a Wall Street.

Questo significa che se Wall Street cala anche le Borse Europee calano, se invece WS sale anche l'Europa sale.

Solo che, a volte, Wall Street scende perchè si rafforza il Dollaro rispetto alle altre valute, questo può causare un'uscita di capitali da tale borsa USA, che è la più internazionale del pianeta.

Poi ci sono anche i vari Leit motiv contingenti la normale/anormale operatività di borse.
Ed ogni tot tempo qualcuno se ne ricorda e tutti riscoprono l'acqua riscaldata.

Sembra quasi che le disastrate finanze pubbliche siano scoperte solo ora, mentre invece sono una costante da decenni.

L'Europa ha una sola possibilità, se non vuole rischiare l'isolamento Politico-Finanziario, sviluppare i mercati Medio-Orientali ed Africani, ma su quei territori già oggi c'è la concorrenza di USA ed Asiatici (Cinesi e non solo).

I Sud-Coreani hanno proposto al Madagascar di prendere in affitto, per 99 anni, la terra dell'isola per farci piantagioni di riso, per sfamare i Coreani del sud.

Sembra che in estremo Oriente in futuro potrebbe, in futuro, esserci scarsità di generi alimentari prodotti in loco.

Piuttosto che mettere i soldi in una borsa piccola, compratevi una fattoria tecnologicamente avanzata ed indipendente dal punto di vista energetico (Solare, Eolico, Biogas, Biocarburanti, etc.).
 
Crisi/ Economisti: Euro più debole non è dramma, aiuta export

Milano, 16 mag. (Apcom) - Dopo il secondo 'venerdì nero' nell'arco di una sola settimana per i mercati finanziari europei, con l'euro giunto ai minimi degli ultimi 18 mesi sotto 1,24 sul dollaro e le Borse europee che hanno visto 'bruciare' quasi 170 miliardi, gli occhi dei risparmiatori sono ora puntati con apprensione all'apertura dei mercati di domani. Lo scenario, secondo i capi economisti delle due maggiori banche italiane, Intesa Sanpaolo e Unicredit, è fatto non solo di ombre, ma anche di opportunità. Opportunità sulle quali, nelle prossime settimane, i mercati potrebbero iniziare a ragionare.
Questa fase di emergenza - concordano il capo economista di Intesa Sanpaolo Gregorio De Felice e il 'chief italian economist' di Unicredit Research Marco Valli, sentiti da Apcom - può essere la spinta pressante per alcuni Paesi europei a fare riforme strutturali funzionali anche alla crescita. Entrambi gli economisti non vedono poi come un dramma l'indebolimento dell'euro, anzi. "L'euro è andato giù parecchio e questo è un fattore positivo per Paesi esportatori come l'Italia e la Germania", commenta De Felice. "Una valuta più debole aiuta, è un'opportunità per l'export. Non deve essere vista come una cosa drammatica ma come positiva per le esportazioni. E' un indebolimento che ci sta in un processo di riaggiustamento degli squilibri", commenta Valli.
Secondo De Felice "nei prossimi 3-4 mesi la valuta europea può scendere anche intorno a 1,15 nel cambio con il dollaro, perchè sul breve periodo è penalizzata da una ripresa economica più forte negli Usa quest'anno, trainata però da interventi pubblici". Più a lungo termine, nel 2011-2012, ritiene il capo economista di Intesa Sanpaolo, sarà invece il dollaro ad indebolirsi, dato che sul futuro degli Usa "pende la spada di Damocle dell'eccesso di debito e di deficit pubblico che andrà sistemato".
"A lungo termine - ritiene Valli - vedo l'euro a 1,20 come livello di equilibrio sul dollaro. Prima però ci potrebbe essere una fase in cui sarà sotto questo livello: potrebbe arrivare a testare l'area 1.15".

(segue)
 

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