E' una questione complessa.Mastertanto ha scritto:E' una concezione inaccettabile, caro Black.blackshirt ha scritto:......concordo su tutto tranne il fatto che anche prendendo un'appuntamento, il venditore debba tenersi libero e non rispondere al telefono. Purtroppo, i venditori lavorano sempre "sotto stress"
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Lucio
Generalmente, quando si chiama un "venditore", ci si aspetta di "trovarlo". Certo, dipende moloto dal tipo di "venditore" (nel senso da cosa vende) e, cosa non da poco, dalle politiche di vendita del preponente o datore di lavoro.
Tanto più tratta generi merceologici "banali" diventata tanto più "deve" essere reperibile, mentre, se vende prodotti e servizi complessi, allo stesso modo in cui è gradito averlo solo per sé per il lasso di tempo necessario, bisognerebbe avere la necessaria comprensione per non incazzarsi se al cell risponde la segreteria telefonica (soprattutto se il "venditore" in questione ha la buona abitudine di richiamare in giornata)
In realtà tendiamo tutti (in genere) ad essere un po' impazienti quando dobbiamo ricevere qualcosa e magari a spazientirsi quando dobbiamo dare (è nel dna umano): ma siamo tutti anche venditori.
Io sono ad esempio un libero professionista, potrei essere per assurdo il migliore, ma fare la fame, se non sapessi "vendere" (magari male) ciò che so.
Certo, per me è più facile "isolarmi" dal telefono quando sto parlando con un cliente, ma poi in ogni caso vedo chi mi ha chiamato e perché, e se le telefonate son state definitivamente risolte dai collaboratori o meno.
E' anche un problema di organizzazione, ma non solo: se i clienti sono nevrotici rischi il contagio.
Argomento affascinante