http://www.zerohedge.com/article/12-american-warships-including-one-aircraft-carrier-and-one-israeli-corvette-cross-suez-cana
http://www.aish.com/jw/s/48918022.html
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» 22/06/2010 10:45
USA-IRAN
Aumenta la pressione militare americana nel Golfo Persico
di Maurizio d'Orlando
Nei giorni scorsi, 12 navi da guerra della marina Usa hanno traversato il canale di Suez. Sono tre, ora, le squadre navali presenti nell?area. Il dispositivo appare pronto al bombardamento dei siti nucleari iraniani. A rischio il periodo tra fine luglio e i primi di agosto. Gli iraniani minacciano di scatenare il caos in Arabia Saudita. I motivi economici che possono determinare i tempi della crisi.
Milano (AsiaNews) - Dopo l?invio alla base militare di Diego Garcia, nell?Oceano Indiano, di 387 bombe ad alto potenziale di cui AsiaNews aveva dato notizia lo scorso 14 aprile (vedi Venti di guerra e crisi economica dietro gli attacchi al Papa), altre 12 navi da guerra americane hanno attraversato il canale di Suez, unitamente ad una corvetta israeliana.
Lo afferma il quotidiano egiziano Al-Quds-al-Arabi.
La notizia è confermata dai quotidiani Jerusalem Post e Haaretz.
Anche l?agenzia d?informazione internet Debka, che solitamente appare ben connessa con il Mossad, i servizi segreti israeliani, ha confermato un incremento dell?attività nel Golfo Persico.
Secondo la Debka vi sarebbe anche la presenza in quelle acque di tre sottomarini israeliani dotati di missili con teste nucleari.
I sommergibili israeliani sono stati costruiti in Germania e sono considerati tecnologicamente molto avanzati.
Tra le navi da guerra transitate da Suez, secondo fonti di agenzia, ci sarebbe anche la portaerei Harry Truman, che finora era stazionata nel Mediterraneo.
Lo afferma un articolo pubblicato su zerohedge (vedi 12-american-warships-including-one-aircraft-carrier-and-one-israeli-corvette-cross-suez-canal).
Salgono perciò a tre le squadre navali d?attacco aereo operative in zona, che si aggiungono alle forze aeree di stanza sull?isola di Diego Garcia.
Si completa così un dispositivo pronto al bombardamento dei siti in cui gli iraniani, secondo gli USA ed Israele, starebbero per approntare la propria prima bomba nucleare.
Si può ipotizzare che a rischio di conflitto sia il periodo a cavallo tra fine luglio ed i primi di agosto.
Gli iraniani hanno sempre sostenuto che le installazioni di arricchimento dell?uranio servono per gli impianti nucleari ad usi civili per la produzione di energia.
Nel corso degli ultimi anni hanno permesso a diversi gruppi d?ispezione della Aiea (l?Agenzia Onu per l?energia atomica), di ispezionare le proprie installazioni per verificarne che non vi fossero impianti per usi militari.
Inoltre di recente, lo scorso 16 maggio, l?Iran ha aderito ad una proposta messa a punto dal Brasile e dalla Turchia (vedi Teheran-accetta-un-accordo-sull?uranio-arricchito-con-Turchia-e-Brasile) che prevedeva che il processo di arricchimento dell?uranio venisse completato fuori dai propri confini nazionali, in Turchia, in modo da garantire che tale processo non avesse alcuna finalità militare.
Questa iniziativa non è stata accolta favorevolmente da Israele.
... continua al sito qui sotto ...
http://www.asianews.it/notizie-it/Aumenta-la-pressione-militare-americana-nel-Golfo-Persico-18743.html
http://www.aish.com/jw/s/48918022.html
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» 22/06/2010 10:45
USA-IRAN
Aumenta la pressione militare americana nel Golfo Persico
di Maurizio d'Orlando
Nei giorni scorsi, 12 navi da guerra della marina Usa hanno traversato il canale di Suez. Sono tre, ora, le squadre navali presenti nell?area. Il dispositivo appare pronto al bombardamento dei siti nucleari iraniani. A rischio il periodo tra fine luglio e i primi di agosto. Gli iraniani minacciano di scatenare il caos in Arabia Saudita. I motivi economici che possono determinare i tempi della crisi.
Milano (AsiaNews) - Dopo l?invio alla base militare di Diego Garcia, nell?Oceano Indiano, di 387 bombe ad alto potenziale di cui AsiaNews aveva dato notizia lo scorso 14 aprile (vedi Venti di guerra e crisi economica dietro gli attacchi al Papa), altre 12 navi da guerra americane hanno attraversato il canale di Suez, unitamente ad una corvetta israeliana.
Lo afferma il quotidiano egiziano Al-Quds-al-Arabi.
La notizia è confermata dai quotidiani Jerusalem Post e Haaretz.
Anche l?agenzia d?informazione internet Debka, che solitamente appare ben connessa con il Mossad, i servizi segreti israeliani, ha confermato un incremento dell?attività nel Golfo Persico.
Secondo la Debka vi sarebbe anche la presenza in quelle acque di tre sottomarini israeliani dotati di missili con teste nucleari.
I sommergibili israeliani sono stati costruiti in Germania e sono considerati tecnologicamente molto avanzati.
Tra le navi da guerra transitate da Suez, secondo fonti di agenzia, ci sarebbe anche la portaerei Harry Truman, che finora era stazionata nel Mediterraneo.
Lo afferma un articolo pubblicato su zerohedge (vedi 12-american-warships-including-one-aircraft-carrier-and-one-israeli-corvette-cross-suez-canal).
Salgono perciò a tre le squadre navali d?attacco aereo operative in zona, che si aggiungono alle forze aeree di stanza sull?isola di Diego Garcia.
Si completa così un dispositivo pronto al bombardamento dei siti in cui gli iraniani, secondo gli USA ed Israele, starebbero per approntare la propria prima bomba nucleare.
Si può ipotizzare che a rischio di conflitto sia il periodo a cavallo tra fine luglio ed i primi di agosto.
Gli iraniani hanno sempre sostenuto che le installazioni di arricchimento dell?uranio servono per gli impianti nucleari ad usi civili per la produzione di energia.
Nel corso degli ultimi anni hanno permesso a diversi gruppi d?ispezione della Aiea (l?Agenzia Onu per l?energia atomica), di ispezionare le proprie installazioni per verificarne che non vi fossero impianti per usi militari.
Inoltre di recente, lo scorso 16 maggio, l?Iran ha aderito ad una proposta messa a punto dal Brasile e dalla Turchia (vedi Teheran-accetta-un-accordo-sull?uranio-arricchito-con-Turchia-e-Brasile) che prevedeva che il processo di arricchimento dell?uranio venisse completato fuori dai propri confini nazionali, in Turchia, in modo da garantire che tale processo non avesse alcuna finalità militare.
Questa iniziativa non è stata accolta favorevolmente da Israele.
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http://www.asianews.it/notizie-it/Aumenta-la-pressione-militare-americana-nel-Golfo-Persico-18743.html