<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Biella Baristi rifiutano caffè ad avventori stranieri, denunciati. | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Biella Baristi rifiutano caffè ad avventori stranieri, denunciati.

99octane ha scritto:
No, e' un caso di tendenza al furto.
Non e' certo colpa dei derubati, se la maggioranza dei derubanti sono di una certa etnia o provenienza.
Se vengo derubato dieci volte da un biondo, all'unidcesimo biondo che mi entra saro' sospettosissimo, e non c'entra niente il razzismo, e' banale capacita' correlativa!

Certo causa effetto.
Ovvero tizio ti fa un danno, ma siccome sei un coniglio e hai paura di tizio te la prendi con caio.
Semplice no?
Poi domani inizierai con gli ebrei, dopodomani con i tifosi dell'Inter, e per il fine settimana con chi te la prenderai? Magari con quelli che guidano una Punto perché hai visto che quelli che ti hanno derubato avevano una Punto e quindi si sa che i delinquenti guidano la Punto.... :(
Ma quand'è che capirete che le responsabilità sono individuali e non collettive?
Oppure sempre lì a fare di tutta un'erba un fascio?
 
tinoilmartino ha scritto:
doncamilloo ha scritto:
come quelli che dissero.....poverino il ragazzo ucciso per un furto di biscotti....

ok....non si ammazza uno , ma si dovrebbe anche difendere chi lavora 12

ore al giorno ed ha 1000 casini per mandar avanti un bar e che era

già stato preso dai ladri + volte.....passi una, passi due, alla terza

uno prende un randello e reagisce male....nessuno che l'ha detto però.

a questo punto si comincia a rubare i biscotti poi altro poi l'incasso

ed uno deve star zitto e basta.....nò non ci stò.

Ma che ca zzo vuol dire? se uno ti ruba una scatola di biscotti devi ucciderlo! Ma poi perchè devi difendere i baristi milanesi? Fanno soldi a palate

Il regolamento del forum vieta di esprimersi in modo volgare.
Ti prego di rispettarlo.
Grazie
 
Admin ha scritto:
tinoilmartino ha scritto:
doncamilloo ha scritto:
come quelli che dissero.....poverino il ragazzo ucciso per un furto di biscotti....

ok....non si ammazza uno , ma si dovrebbe anche difendere chi lavora 12

ore al giorno ed ha 1000 casini per mandar avanti un bar e che era

già stato preso dai ladri + volte.....passi una, passi due, alla terza

uno prende un randello e reagisce male....nessuno che l'ha detto però.

a questo punto si comincia a rubare i biscotti poi altro poi l'incasso

ed uno deve star zitto e basta.....nò non ci stò.

Ma che ca zzo vuol dire? se uno ti ruba una scatola di biscotti devi ucciderlo! Ma poi perchè devi difendere i baristi milanesi? Fanno soldi a palate

Il regolamento del forum vieta di esprimersi in modo volgare.
Ti prego di rispettarlo.
Grazie

Nel senso di qualsiasi tipo di riferimento, anche di tipo medico, ad organi sessuali maschile e femminile?
 
birillo21 ha scritto:
Admin ha scritto:
tinoilmartino ha scritto:
doncamilloo ha scritto:
come quelli che dissero.....poverino il ragazzo ucciso per un furto di biscotti....

ok....non si ammazza uno , ma si dovrebbe anche difendere chi lavora 12

ore al giorno ed ha 1000 casini per mandar avanti un bar e che era

già stato preso dai ladri + volte.....passi una, passi due, alla terza

uno prende un randello e reagisce male....nessuno che l'ha detto però.

a questo punto si comincia a rubare i biscotti poi altro poi l'incasso

ed uno deve star zitto e basta.....nò non ci stò.

Ma che ca zzo vuol dire? se uno ti ruba una scatola di biscotti devi ucciderlo! Ma poi perchè devi difendere i baristi milanesi? Fanno soldi a palate

Il regolamento del forum vieta di esprimersi in modo volgare.
Ti prego di rispettarlo.
Grazie

Nel senso di qualsiasi tipo di riferimento, anche di tipo medico, ad organi sessuali maschile e femminile?

Scusa, a te sembra che quello in questione fosse un riferimento di tipo "medico"??
 
stratoszero ha scritto:
99octane ha scritto:
Ti sbagli di grosso.
Non puoi da un punto di vista LEGALE.
Ma da un punto di vista MORALE e' tutt'altro discorso.
E nessuno ha detto che il barista sia nella ragione.
Si e' solo detto che le sue azioni sono perfettamente comprensibili, e che la "Giustizia" italiana, al solito, e' forte coi deboli, e debole coi forti.

Si vede che abbiamo un concetto della morale molto diverso.

Per fortuna, aggiungo.
Il gestore di un esercizio pubblico e' un commerciante che vende una merce o un servizio, non un fornitore di prestazioni d'emergenza, e come chiunque altro ha diritto a non venderla, se non gli garba. Si puo' certamente discutere sulle motivazioni di tale scelta, eventualmente, ma non sulla sua legittimita'.
E i fatti mi danno ragione: in molti paesi il gestore di un esercizio pubblico e' infatti libero di servire o non servire a suo piacimento i clienti, e di invitare un cliente a lasciare il locale, se lo ritiene opportuno.
Infatti, questo resta COMUNQUE una PROPRIETA' PRIVATA e un LUOGO DI LAVORO, e non ci trovo nulla di male (anzi!) a che il proprietario possa rifiutarsi di servire chi gli manca di rispetto, o non si comporta in modo adeguato, o nuoce al decoro del locale (che in molti ambiti e' parte del valore aggiunto dell'attivita' stessa).
Dunque, non confondiamo "morale" con moralismo e conformismo a cio' che e' "usuale" in Italia.
Altrove le cose (per fortuna) vanno diversamente.
 
keko01 ha scritto:
ne capitano di tutti i colori..barista italiano minacciato da stranieri e (sotto i miei occhi) barista cinese minacciato da due italiani (pseudonazi), questo barista non dovrebbe far entrare nel suo bar quindi più nessun italiano

Dovrebbe, quanto meno, avere il diritto di fare una scelta (ed eventualmente pagarne le conseguenze chiudendo perche' resta senza clienti, ma sono affari suoi). ;)
 
99octane ha scritto:
keko01 ha scritto:
ne capitano di tutti i colori..barista italiano minacciato da stranieri e (sotto i miei occhi) barista cinese minacciato da due italiani (pseudonazi), questo barista non dovrebbe far entrare nel suo bar quindi più nessun italiano

Dovrebbe, quanto meno, avere il diritto di fare una scelta (ed eventualmente pagarne le conseguenze chiudendo perche' resta senza clienti, ma sono affari suoi). ;)

infatti dovrebbe limitarsi ai nazi...
continuo a ritenere deprecabile il fatto che delle motivazioni siano razziali ma se avessi un locale probabilmente gradirei poter lasciar fuori chi non mi aggrada
 
silverrain ha scritto:
99octane ha scritto:
No, e' un caso di tendenza al furto.
Non e' certo colpa dei derubati, se la maggioranza dei derubanti sono di una certa etnia o provenienza.
Se vengo derubato dieci volte da un biondo, all'unidcesimo biondo che mi entra saro' sospettosissimo, e non c'entra niente il razzismo, e' banale capacita' correlativa!

Certo causa effetto.
Ovvero tizio ti fa un danno, ma siccome sei un coniglio e hai paura di tizio te la prendi con caio.
Semplice no?
Poi domani inizierai con gli ebrei, dopodomani con i tifosi dell'Inter, e per il fine settimana con chi te la prenderai? Magari con quelli che guidano una Punto perché hai visto che quelli che ti hanno derubato avevano una Punto e quindi si sa che i delinquenti guidano la Punto.... :(
Ma quand'è che capirete che le responsabilità sono individuali e non collettive?
Oppure sempre lì a fare di tutta un'erba un fascio?

Nessuno ha parlato di responsabilita' collettive.
Sono il primo a dire che la responsabilita' e' individuale. E infatti nessuno dice che la legge dovrebbe arrestare ogni marocchino in circolazione e fargli scontare i reati degli altri.
Si parla di qualcosa di completamente diverso.
Si parla del fatto che una tale reazione sia naturale e abbia delle SOLIDE giustificazioni, e del fatto che la giustizia colpisca in modo altamente asimmetrico.
Su quest'ultimo punto, basti osservare come quelli che rubano non vengano messi di fronte alle loro responsabilita' individuali, e anzi la facciano quasi sempre franca, mentre il gestore e' stato draconianamente messo di fronte alle sue. Questo e' oggettivo e ormai fin troppo usuale, dunque non ci sprechero' altre parole. Penso siam daccordo tutti.

Per il primo argomento, invece, la cosa e' un po' piu' complessa.
Certo, la tentazione di dare del razzista senza riflettere oltre e' forte, e' la prima cosa che ho pensato pure io, che di immigrati onesti e davvero in gamba ne conosco diversi.
Ma il fatto e' che si DEVE riflettere oltre. La nostra societa' e' il risultato dell'accettazione superficiale di quel che ci viene detto di pensare.

Ti faccio un esempio: la larga maggioranza di atti di terrorismo (piu' di 4 su 5, se non ricordo male la statistica) e' stata compiuta, negli ultimi anni, da maschi arabi di eta' compresa tra i 18 e i 40 anni.
Certo, ci sono state anche donne, e persino un paio di occidentali caucasici fanatici islamici che hanno compiuto (o tentato di compiere) attentati terroristici.
Pero', se cerco un terrorista, mi conviene cercare una ragazza finlandese di 20 anni o una signora giapponese di 60, oppure un maschio arabo tra i 18 e i 40 anni?
Ancorche' cercare la ragazza finlandese potrebbe essere assai piu' interessante, ai fini della ricerca la risposta e' ovvia.
Come e' ovvio che la gente guardi con sospetto certi tipi di individui.
La mente umana e' costruita per farlo: per categorizzare e raccogliere cio' che la circonda in classi facilmente (e rapidamente) accessibili per innescare eventuali risposte di "fight or flight". E' un meccanismo di autodifesa naturale.
E funziona. Ci ha tenuti vivi per piu' di centomila anni, da che eravamo primati miserevoli a oggi.
Poi, si puo' discutere dell'opportunita' di far di tutt'erba un fascio, o di concentrarsi troppo su una certa minaccia "percepita" dimenticandone altre "reali", ma e' un'altro discorso.

Il barista ha fatto bene? Onestamente, non lo so. Non posso giudicare in base ai dati forniti da un articolo che, pero', ha palesemente tutti i segni del perbenismo strisciante che impesta la nostra societa'.

Aveva buone ragioni per comportarsi a quel modo? Sicuramente.

Posso bollarlo tranquillamente di razzismo? direi proprio di no, dato che non ha agito per partito preso ma per precedenti (gravi) esperienze negative che l'han portato, non certo con suo piacere, a formare una categoria che poi ha usato per decidere un corso d'azione.
E noi ci stiamo ragionando in poltrona da due giorni. Lui ha dovuto decidere "hic et nunc" con il peso della paura e dell'ovvia rabbia rimasta da precedenti sgradevoli esperienze.

Bollarlo come razzista e liquidare cosi' la cosa non e' solo superficiale: e' ingiusto e disonesto nei confronti di qualcuno che ha ripetutamente subito, magari dicendosi che bisogna sforzarsi di non fare di tutt'erbe un fascio, che le persone non sono tutte uguali.
O magari no, ma non lo sappiamo e dunque trovo iniquo giudicare con tanta facilita'. Che non significa che gli do' ragione, o lo assolvo: solo che sospendo il giudizio.

Tu, se prendendo una strada buia e isolata, vedessi venirti contro quattro extracomunitari male in arnese e con l'aria sinistra, cambieresti strada e resteresti sulla strada bene illuminata e frequentata dove ti trovi, o penseresti che sei un razzista a farlo, e dunque ti infileresti nel vicolo verso i quattro, soddisfatto e ammantato della tua virtu'?
Lo sappiamo entrambi qual'e' la risposta.

Infine, vale la pena considerare che l'asimmetria di applicazione della legge, generando rabbia e frustrazione, non fa che peggiorare questo stato di cose fino a produrre casi ben piu' estremi di questo, che in fondo e' una baggianata.
Casi come quello del ragazzo senegalese bastonato a morte.
Se l'assenza sistematica di giustizia esaspera i cittadini portandoli al limite del linciaggio la colpa e' certo dei cittadini responsabili dei linciaggi, ma DOPPIAMENTE dello Stato che ha mancato di tenere fede alla sua parte del patto sociale.
Troppo comodo, poi, punire chi si ribella alle mancanze di chi dovrebbe adempiere per primo al proprio dovere, e invece si limita a far sentire il tallone del potere sul collo dei sudditi appena uno di questi, a torto o a ragione, ma comunque con solide motivazioni, alza la testa.
 
99octane ha scritto:
stratoszero ha scritto:
99octane ha scritto:
Ti sbagli di grosso.
Non puoi da un punto di vista LEGALE.
Ma da un punto di vista MORALE e' tutt'altro discorso.
E nessuno ha detto che il barista sia nella ragione.
Si e' solo detto che le sue azioni sono perfettamente comprensibili, e che la "Giustizia" italiana, al solito, e' forte coi deboli, e debole coi forti.

Si vede che abbiamo un concetto della morale molto diverso.

Per fortuna, aggiungo.

Concordo.
 
stratoszero ha scritto:
99octane ha scritto:
stratoszero ha scritto:
99octane ha scritto:
Ti sbagli di grosso.
Non puoi da un punto di vista LEGALE.
Ma da un punto di vista MORALE e' tutt'altro discorso.
E nessuno ha detto che il barista sia nella ragione.
Si e' solo detto che le sue azioni sono perfettamente comprensibili, e che la "Giustizia" italiana, al solito, e' forte coi deboli, e debole coi forti.

Si vede che abbiamo un concetto della morale molto diverso.

Per fortuna, aggiungo.

Concordo.

Libero di pensarla come vuoi, naturalmente. Ma sarebbe auspicabile argomentare le proprie convinzioni. Io l'ho fatto. Tu affermi e sostieni, e li' esaurisci la tua dialettica. E, visto che mentre io sono aperto al dibattito tu sostieni di essere migliore perche' lo sei, e punto, devo sottolineare che I fatti, come dicevo, dan ragione a uno solo di noi due.
;)
 
99octane ha scritto:
stratoszero ha scritto:
99octane ha scritto:
stratoszero ha scritto:
99octane ha scritto:
Ti sbagli di grosso.
Non puoi da un punto di vista LEGALE.
Ma da un punto di vista MORALE e' tutt'altro discorso.

Si vede che abbiamo un concetto della morale molto diverso.

Per fortuna, aggiungo.

Concordo.

Libero di pensarla come vuoi, naturalmente. Ma sarebbe auspicabile argomentare le proprie convinzioni. Io l'ho fatto. Tu affermi e sostieni, e li' esaurisci la tua dialettica. E, visto che mentre io sono aperto al dibattito tu sostieni di essere migliore perche' lo sei, e punto, devo sottolineare che I fatti, come dicevo, dan ragione a uno solo di noi due.
;)

Per me non c'è molto da argomentare: rispetto allo stesso fatto, la pensiamo diversamente.
Ti ricordo che la situazione riportata era questa: "Frasi come "il caffe' non c'e' per voi, per colpa dei vostri paesani marocchini che non pagano io certa gente non la frequento e non la servo", e "non ti do niente, questo e' il mio locale, faccio quello che voglio, andate via, voi avete la testa calda", sono costate care ai titolari di una gelateria di Biella che sono stati denunciati dalla polizia per ingiuria e violenza privata aggravate dal fatto che i reati sono stati commessi per finalita' di discriminazione e odio etnico, nazionale o razziale. "
Bene, il mio concetto di morale non prevede che la gente possa essere ingiustamente discriminata e trattata in maniera così umiliante, il tuo sì.
 
stratoszero ha scritto:
Per me non c'è molto da argomentare: rispetto allo stesso fatto, la pensiamo diversamente.
Ti ricordo che la situazione riportata era questa: "Frasi come "il caffe' non c'e' per voi, per colpa dei vostri paesani marocchini che non pagano io certa gente non la frequento e non la servo", e "non ti do niente, questo e' il mio locale, faccio quello che voglio, andate via, voi avete la testa calda", sono costate care ai titolari di una gelateria di Biella che sono stati denunciati dalla polizia per ingiuria e violenza privata aggravate dal fatto che i reati sono stati commessi per finalita' di discriminazione e odio etnico, nazionale o razziale. "
Bene, il mio concetto di morale non prevede che la gente possa essere ingiustamente discriminata e trattata in maniera così umiliante, il tuo sì.

Scusa, ma se tu salti alle conclusioni, producendo estrapolazioni che io non ho mai detto ne' sottinteso o implicato, io non ne sono responsabile.
Se tu leggessi quello che ho scritto nero su bianco, ti renderesti conto che ho detto una cosa molto diversa, che non ha niente a che vedere con quel che affermi (e tu lo affermi, non io).
Si e' fatto un inciso a parte in merito alla legittimita' o meno di rifiutarsi di servire un cliente, in termini MORALI e LEGALI, che esula dal caso in questione e tratta in generale dell'obbligo per la legge italiana di un gestore d'esercizio pubblico di servire un cliente.
E a tale affermazione ho risposto.
NON si e' parlato del MODO in cui tale rifiuto viene eventualmente espresso (e infatti l'ho specificato a chiare lettere).
Infatti, se ne parla nel resto del thread.
 
99octane ha scritto:
Scusa, ma se tu salti alle conclusioni, producendo estrapolazioni che io non ho mai detto ne' sottinteso o implicato, io non ne sono responsabile.
Se tu leggessi quello che ho scritto nero su bianco, ti renderesti conto che ho detto una cosa molto diversa, che non ha niente a che vedere con quel che affermi (e tu lo affermi, non io).

Sarò breve: ho letto quello che hai scritto, e ho specificato da subito di non averlo capito, ma di avere comunque delle cose da dire sul caso citato.

Per maggiori dettagli, basta tornare al post precedente:

99octane wrote:

Domanda a tutti gli "indignati": dov'era la legge che si e' tanto prodigata di colpire la scorrettezza politica quando i titolari del locale sono stati continuamente derubati, o magari minacciati, dai citati connazionali?
Come al solito, si applicano due pesi e due misure.
Se certa gente la passa sempre liscia, e nessuno fa niente per tutelare gli onesti, poi non ci si puo' lamentare se gli onesti si incazzano.
E non e' una questione di razzismo.

stratoszero wrote:
Non ho capito la domanda, e comunque la notizia citata (per come riportata, naturalmente) è un caso di razzismo bello e buono, SENZA SE E SENZA MA.
 
E dato che quello è un locale pubblico tu devi servire tutti nei limiti che ti da la legge.
Ad esempio non servire alcolici ai minori o a persone in evidente stato di ebbrezza (se non sbaglio).
Ma dato che ci sono avvocati qui dentro, loro potrebbero spiegarti e spiegarci a chi non puoi/devi servire.
Il resto è pregiudizio e razzismo. Puro e semplice.
 
Back
Alto