All'inizio era la benzina. Pura e semplice. Una serie di distillati paraffinici, alchenici e aromatici vari del petrolio. Quelle migliori, prodotte dal greggio piu' pregiato, avevano numero di ottano 40. Si arrivava anche a 45.
Il miglioramento dei motori a pistoni, particolarmente in campo aeronautico, rese necessario l'incremento del numero di ottano. I tedeschi furono pionieri in queste ricerche, producendo benzine prima a 85, poi a 100 e infine a 150 ottani (miscela ricca), o 100 secondo la misurazione a miscela magra usata comunemente dai tedeschi.
Gli americani seguivano dappresso. Il miglioramento radicale fu l'invenzione del piombo tetraetile. Si scopri' che questo, infatti, migliorava enormemente le proprieta' antidetonanti della benzina. Inoltre, ebbe il pregio di svincolare in larga parte la qualita' della benzina da quella del greggio di origine, tanto che oggi le benzine vengono prodotte con miscele varie di idrocarburi e poi ci pensano gli additivi a renderla opportunamente antidetonante.
Ecco, appunto: gli additivi.
Dopo decenni di uso piu' che soddisfacente del piombo tetraetile, venne fuori che questo faceva male. Immetteva piombo nell'atmosfera. Che e' indubbiamente vero. A tonnellate. Che e' indubbiamente vero.
Ma... se "piombo a tonnellate nell'aria" puo' fare impressione al popolino bue e ignorante, un chimico si chiederebbe subito "ok, ma a che concentrazione?".
Se immetto una tonnellata di piombo nell'atmosfera dell'intero pianeta, nessuno riuscira' mai ad accorgersene, nemmeno con gli esami piu' sofisticati. Viceversa, se lo immetto nell'aria di una piccola citta', ammazzo tutti gli abitanti in capo a qualche minuto.
La verita' e' che le concentrazioni erano misurabili ma, perlomeno secondo alcuni pensatori controcorrente di oggi (che, come vedremo, non sono necessariamente pagati dalle case petrolifere, ANZI!) erano tutt'altro che nocive o anche solo preoccupanti.
Ma si introdusse la marmitta catalitica. Il piombo la "avvelenava" nel giro di pochissime ore. Una buona ragione per eliminarlo, di nuovo.
Se non si considerasse che la larga maggioranza delle marmitte catalitiche in circolazione sono belle che defunte da un pezzo. La durata, infatti, e' tra i 3 e i 5 anni, e puo' arrivare fino a 10, ma dipende dalle condizioni d'utilizzo.
E dalla cura che si ha dell'auto.
Insomma, si riusci' a far fuori il maledetto e odiato piombo tetraetile, tacciato di essere tossico, sospetto di produrre alla lunga avvelenamento da piombo (mai riscontrato in nessuna persona che non ci lavorasse direttamente a contatto per lungo tempo senza protezioni, persino in citta' molto inquinate), difetti delle nascite (mai riscontrato alcun aumento significativo durante il secolo o quasi di utilizzo).
Il piombo tetraetile era certo pericoloso, ma solo ad elevate concentrazioni, o per esposizione diretta e prolungata (era pericoloso per benzinai e operatori del settore petrolifero, ad esempio).
Poco importa, venne abolito.
Con qualcosa, pero', si doveva per forza sostituirlo.
E cosi' nella benzina vennero introdotti benzene, toluene, xilene e altri aromatici considerati tra i piu' potenti agenti cancerogeni al mondo, che sono letali persino in tracce.
La super di un tempo te la potevi anche bere, con moderazione, senza rischiare praticamente nulla. Tipico era travasarla con una canna dell'acqua, ciucciandola per farla scorrere col principio dei vasi comunicanti. Se te ne finiva un po' in bocca, aveva un sapore schifoso, la sputavi e ciao.
Oggi, se ti finisce un po' di benzina in bocca, ti vengono cinque cancri diversi, a due dei quali devono ancora trovare un nome.
Ma tanto c'e' la catalitica che ci protegge. Quella che non funziona su moltissime auto. Quella che non c'e' sui due tempi, che vanno con una miscela di olio sintetico e benzina verde. Potrebbero farli andare a fosgene, gia' che ci sono.
Ma come! direte, non era per l'ambiente?
Ecco... fatta una brevissima analisi della storia della benzina e delle sue componenti, a me viene un sospetto.
Il piombo tetraetile, infatti, aveva certamente un difettaccio grosso. Le major petrolifere potevano soprassedere sulla tossicita', sul fatto che fosse un agente potenzialmente teratogeno, ma non su questo difettaccio: costava un botto di soldi.
E infatti, fin dalla sua prima introduzione nei carburanti aeronautici militari, si cercava di metterne lo stretto indispensabile a garantire le prestazioni volute, e nulla piu'.
Invece, il toluene, il benzene e compagnia bella, costan meno dell'acqua di rubinetto. Al punto che, un tempo, c'era chi faceva il pieno alla propria auto usando toluene (che costava niente e ha proprieta' antidetonanti migliori della miglior premium odierna... e' solo un tantino cancerogeno, come dicevamo).
Ora... non voglio certo fare ipotesi di complotto, e certamente l'aria di oggi e' molto meglio di quella che respiravamo negli anni '70 (circa 20 volte meglio, dagli studi) dunque certamente catalizzatori e quant'altro qualcosa han fatto, anche se, certamente, gli interventi a livello industriale e di riscaldamento e generazione hanno un peso probabilmente anche maggiore.
Pero' non riesco a non pensare a come ci sian tipicamente vari modi di risolvere un problema, e che la scelta del catalizzatore come lo conosciamo, con l'eliminazione del piombo tetraetile sia stata molto meno filantropica di quel che si vuol far credere, e che si sarebbe potuti arrivare ai medesimi risultati senza introdurre letali (ma economicissimi) additivi a sostituire il demonizzato (e costosissimo) piombo tetraetile...
Il miglioramento dei motori a pistoni, particolarmente in campo aeronautico, rese necessario l'incremento del numero di ottano. I tedeschi furono pionieri in queste ricerche, producendo benzine prima a 85, poi a 100 e infine a 150 ottani (miscela ricca), o 100 secondo la misurazione a miscela magra usata comunemente dai tedeschi.
Gli americani seguivano dappresso. Il miglioramento radicale fu l'invenzione del piombo tetraetile. Si scopri' che questo, infatti, migliorava enormemente le proprieta' antidetonanti della benzina. Inoltre, ebbe il pregio di svincolare in larga parte la qualita' della benzina da quella del greggio di origine, tanto che oggi le benzine vengono prodotte con miscele varie di idrocarburi e poi ci pensano gli additivi a renderla opportunamente antidetonante.
Ecco, appunto: gli additivi.
Dopo decenni di uso piu' che soddisfacente del piombo tetraetile, venne fuori che questo faceva male. Immetteva piombo nell'atmosfera. Che e' indubbiamente vero. A tonnellate. Che e' indubbiamente vero.
Ma... se "piombo a tonnellate nell'aria" puo' fare impressione al popolino bue e ignorante, un chimico si chiederebbe subito "ok, ma a che concentrazione?".
Se immetto una tonnellata di piombo nell'atmosfera dell'intero pianeta, nessuno riuscira' mai ad accorgersene, nemmeno con gli esami piu' sofisticati. Viceversa, se lo immetto nell'aria di una piccola citta', ammazzo tutti gli abitanti in capo a qualche minuto.
La verita' e' che le concentrazioni erano misurabili ma, perlomeno secondo alcuni pensatori controcorrente di oggi (che, come vedremo, non sono necessariamente pagati dalle case petrolifere, ANZI!) erano tutt'altro che nocive o anche solo preoccupanti.
Ma si introdusse la marmitta catalitica. Il piombo la "avvelenava" nel giro di pochissime ore. Una buona ragione per eliminarlo, di nuovo.
Se non si considerasse che la larga maggioranza delle marmitte catalitiche in circolazione sono belle che defunte da un pezzo. La durata, infatti, e' tra i 3 e i 5 anni, e puo' arrivare fino a 10, ma dipende dalle condizioni d'utilizzo.
E dalla cura che si ha dell'auto.
Insomma, si riusci' a far fuori il maledetto e odiato piombo tetraetile, tacciato di essere tossico, sospetto di produrre alla lunga avvelenamento da piombo (mai riscontrato in nessuna persona che non ci lavorasse direttamente a contatto per lungo tempo senza protezioni, persino in citta' molto inquinate), difetti delle nascite (mai riscontrato alcun aumento significativo durante il secolo o quasi di utilizzo).
Il piombo tetraetile era certo pericoloso, ma solo ad elevate concentrazioni, o per esposizione diretta e prolungata (era pericoloso per benzinai e operatori del settore petrolifero, ad esempio).
Poco importa, venne abolito.
Con qualcosa, pero', si doveva per forza sostituirlo.
E cosi' nella benzina vennero introdotti benzene, toluene, xilene e altri aromatici considerati tra i piu' potenti agenti cancerogeni al mondo, che sono letali persino in tracce.
La super di un tempo te la potevi anche bere, con moderazione, senza rischiare praticamente nulla. Tipico era travasarla con una canna dell'acqua, ciucciandola per farla scorrere col principio dei vasi comunicanti. Se te ne finiva un po' in bocca, aveva un sapore schifoso, la sputavi e ciao.
Oggi, se ti finisce un po' di benzina in bocca, ti vengono cinque cancri diversi, a due dei quali devono ancora trovare un nome.
Ma tanto c'e' la catalitica che ci protegge. Quella che non funziona su moltissime auto. Quella che non c'e' sui due tempi, che vanno con una miscela di olio sintetico e benzina verde. Potrebbero farli andare a fosgene, gia' che ci sono.
Ma come! direte, non era per l'ambiente?
Ecco... fatta una brevissima analisi della storia della benzina e delle sue componenti, a me viene un sospetto.
Il piombo tetraetile, infatti, aveva certamente un difettaccio grosso. Le major petrolifere potevano soprassedere sulla tossicita', sul fatto che fosse un agente potenzialmente teratogeno, ma non su questo difettaccio: costava un botto di soldi.
E infatti, fin dalla sua prima introduzione nei carburanti aeronautici militari, si cercava di metterne lo stretto indispensabile a garantire le prestazioni volute, e nulla piu'.
Invece, il toluene, il benzene e compagnia bella, costan meno dell'acqua di rubinetto. Al punto che, un tempo, c'era chi faceva il pieno alla propria auto usando toluene (che costava niente e ha proprieta' antidetonanti migliori della miglior premium odierna... e' solo un tantino cancerogeno, come dicevamo).
Ora... non voglio certo fare ipotesi di complotto, e certamente l'aria di oggi e' molto meglio di quella che respiravamo negli anni '70 (circa 20 volte meglio, dagli studi) dunque certamente catalizzatori e quant'altro qualcosa han fatto, anche se, certamente, gli interventi a livello industriale e di riscaldamento e generazione hanno un peso probabilmente anche maggiore.
Pero' non riesco a non pensare a come ci sian tipicamente vari modi di risolvere un problema, e che la scelta del catalizzatore come lo conosciamo, con l'eliminazione del piombo tetraetile sia stata molto meno filantropica di quel che si vuol far credere, e che si sarebbe potuti arrivare ai medesimi risultati senza introdurre letali (ma economicissimi) additivi a sostituire il demonizzato (e costosissimo) piombo tetraetile...