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Benefit che hanno costo zero per l'azienda

Buongiorno a tutti,
vista l'ignoranza nella quale so di galleggiare per quanto a questo tema e vista la molteplicità di info discordanti trovate in rete, avrei piacere di porvi una domanda che credo possa interessare a molti, sicuramente a quelli che hanno in mente di ottenere qualcosa di più dall'azienda senza metterla in croce.

Se escludiamo il semplice e banale aumento di stipendio, quali sono i benefit che per l'azienda hanno costo zero e che per il dipendente possono rappresentare un valore monetario a fine anno?

Escludo da questa domanda il welfare che ha percorsi ed opportunità facilmente riconoscibili (e dalla dubbia convenienza).

Magari qualcuno vorrà condividere offerte ricevute o potenziali opportunità valutate...

Grazie a tutti.
 
A costo zero è difficile, ma credo si possa discutere dello smart working / telelavoro. Per il dipendente è un risparmio economico e di tempo, per l'azienda potrebbe essere un risparmio di energia elettrica e di riscaldamento, ma tutto dipende da come si organizza.
Tuttavia, stenta a decollare e sto notando che molte aziende stanno cercando di richiamare i dipendenti in sede. Perché boh, forse poca fiducia nel dipendente.
Naturalmente parlo di profili professionali che non necessitano il contatto fisico con il cliente.
 
A costo zero è difficile, ma credo si possa discutere dello smart working / telelavoro. Per il dipendente è un risparmio economico e di tempo, per l'azienda potrebbe essere un risparmio di energia elettrica e di riscaldamento, ma tutto dipende da come si organizza.
Tuttavia, stenta a decollare e sto notando che molte aziende stanno cercando di richiamare i dipendenti in sede. Perché boh, forse poca fiducia nel dipendente.
Naturalmente parlo di profili professionali che non necessitano il contatto fisico con il cliente.
Il risparmio economico per il dipendente è da valutare; se raggiungi il luogo di lavoro a piedi/bici non hai costi, ma se si lavora da casa il riscaldamento e la luce non te li paga l'azienda.
 
Il risparmio economico per il dipendente è da valutare; se raggiungi il luogo di lavoro a piedi/bici non hai costi, ma se si lavora da casa il riscaldamento e la luce non te li paga l'azienda.

Anche questo dipende.
Alcune aziende danno un indennizzo sulla luce consumata, mentre per il riscaldamento dipende dal programma che uno imposta in casa e se ci sono altre persone.
Diciamo che è molto soggettivo. Credo che per la maggior parte dei casi sia conveniente rimanere a casa, ma effettivamente bisogna farsi bene i conti.
 
Lo smart working per alcune aziende è ormai tra le possibilità offerte. Per altre decisamente no.

Esplorando altri territori? La butto li: rimborsi di spese di trasporto (ipotizzo abbonamento treno/autobus), carburanti o quant'altro non corrisponda ad un vero e proprio dare denaro?
 
Sì, ma non sono a costo zero per l'azienda.
Stavo pensando anche al part-time: alcune aziende sono abbastanza virtuose e concedono il part-time a chiunque lo chieda. Anche qui però dipende molto dall'azienda e dal tipo di servizio offerto: non è sicuramente fattibile per tutti.
 
Già benefit a costo zero è difficile, bisognerebbe sapere di più del ruolo.
Faccio un esempio: per uno junior un benefit a costo zero per l'azienda potrebbe essere quello di partecipare a riunioni con il cliente cui partecipano solo i senior: è un benefit che porta a un accrescimento di esperienza, un domani rivendibile internamente o esternamente.
A seconda dei settori, ci possono poi essere dei corsi di formazione gratuiti (ad esempio erogati da Enti bilaterali).
Un benefit a costo zero potrebbe essere quello di essere messo in un ufficio con colleghi più simpatici/esperti o colleghe più avvenenti.
 
Io parto dal presupposto che una posizione sia consolidata.
Il tema formazione ha sicuramente un valore ma secondo me finisce in un contesto diverso dal benefit. Non la sto denigrando, anzi, ma qui si vorrebbe valutare l'aspetto un po' più venale e tangibile.

Il cambio ufficio avrà sicuramente dei benefici se siamo in una vasca di pescicani ma trovo anch'esso fuori dal contesto di partenza.

Probabilmente non ci sono opportunità così grandi.
 
Alcuni corsi di formazione sicuramente vengono fuori a gratis anche alle aziende e considerato il loro costo, per me è un benefit potervi partecipare senza spese.
 
A parte i fondi sanitari / assicurativi di settore (che seguono tutta una logica di contributi, trattenute eccetera ancorché minime), stipulare delle convenzioni esterne (palestre, terziario, patronati, studi medici, eccetera) per le aziende non ha alcun costo nella stragrande maggioranza dei casi, mentre per il dipendente possono significare risparmi, agevolazioni o trattamenti di favore.
 
Mi pare che ci sia confusione. Il fatto che una spesa sia "scaricabile" non significa a costo zero per l'azienda.

Infatti, vedasi la pagliacciata dei "Bonus benzina"... è come se io andassi dal mio titolare a dirgli "mi regali 200 euro, in nero, di tasca tua"? :emoji_joy::emoji_joy:

Peccato che li hanno pubblicizzati come "per tutti i dipendenti, come riceverli e dove trovarli"...tipo Animali Fantastici, per poi scrivere nei meandri degli articoli online (normalmente scritti per fare click-bait) che si tratta invece di "liberaliltà"...
 
Io trovo ci siano immense prese per i fondelli anche nel welfare più comune.
un esempio su tutti: avete mai provato ad accedere a booking dai portali welfare? Le strutture costano mediamente il 20% in più di quello che invece trovereste accedendo a Booking da utente "normale".

Sono soldi che se spesi tramite portale non vengono tassati ma poi in fase di utilizzo quel bene costa incredibilmente di più. Una follia.
 
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