<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Bella la nuova Giulietta. | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Bella la nuova Giulietta.

Fancar_ ha scritto:
quadrif ha scritto:
Lo speriamo in tanti...e che il successo della Giulietta possa contribuire a riportare in alto il glorioso marchio. ;)

..... che già nel 2000/01 come vendite era risorto e deva l'impressione di aver imboccato un percorso che l'avrebbe portato ad ottenere molti consensi.....ma poi .....modelli tenuti in vita per 11 anni....altri abbandonati senza eredi ecc ecc....

Chi oggi ha un'Alfa GT sa se Alfa Romeo sarà cosi premurosa da dagli la possibilità di cambiarla con un modello nuovo?
Si può dire lo stesso di chi ha una 169 ?

Ciao fancar,
per chi ha una 159...... come ho detto alcune volte, la Giulia (berlina e SW) verra prodotta dall'autunno 2012, sia negli States sia presso stabilimenti Bertone e Mirafiori (ancora da decidere dove). Invece, fino alla fine 2012 la 159 e la 159 sportwagon prodotte a Pomigliano, poi verranno sostituite dalla Giulia. Si sta considerando anche il proseguimento della produzione 159 in Brasile, mi sembra un buon'idea per quanto riguarda la continuita dell'utlizzo delle linee tecnologiche 159, ma non si puo dare in merito "Brasile" niente per scontato.
Salutoni, sono tante Alfa e Lancia che verranno in futuro... lo vedrete fra qualche giorno,
Riccardo
 
Che vi devo dire a me la Giulietta piace moltissimo -Anche oggi le ho viste su strada una serie di colore bianco e confermo quanto ho detto su quest'auto che entrerà nella lista delle mie prossime auto da acquistare.Vecchio alfista ho iniziato a guidare su una Giulia Super 1.3 di mio padre poi ho avuto una Alfa 75 turbo diesel per finire con una 166 twin spark.Oggi guido due auto Giapponesi-
 
Invece di aprire l'ennesimo topic,riporto qui alcune prove della Giulietta,fatte ieri da alcune testate,in occasione della presentazione ufficiale alla stampa:

Auto,disponibile in edicola da giovedi(pare che ci sia anche la Mito QV):

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Si è fatta aspettare, ma adesso ci siamo. Ecco la prima prova su strada dell'Alfa Romeo Giulietta, l'auto più attesa del 2010.
Il modello provato è la Giulietta 1.4 Turbo benzina da 170 cavalli e vi diciamo subito un paio di cose: il motore è bello tonico nell'erogazione e nel sound, l'auto su strada è quasi priva di rollio ma allo stesso tempo molto confortevole.
Volete qualche numero?Velocità massima rilevata 212,1 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 7"88 e a 130 km/h percorre 11,7 km/litro.

Al cuor sportivo non si comanda è bello ascoltare il tono cupo dello scarico. Il comportamento è sempre preciso, sia sul misto sia sul veloce, facile da assimilare. Lo Sterzo è sensibile e diretto, il cambio ha innesti brevi e precisi (un ritorno, finalmente, ai fasti del passato) la frenata è pronta e la stabilità è molto buona: le reazioni sono composte, il retrotreno è ben ancorato a terra. E come dicevamo il confort è di alto livello.
Il 1.4 turbo da 170 cv non delude, ha una risposta piena e decisa, peccato che a 5500 giri abbia già dato il meglio. Ma i numeri che avete letto sopra sono confortanti.

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Com'è la Giulietta all'interno?
Il posto di guida è da sportiva, con seduta bassa e avvolgente. La plancia (tanto discussa nelle prime immagini pubblicate) è forse un po' invadente ma originale. L'abitabilità è ottima davanti, anche per l'accesso, mentre dietro bisogna essere disposti a fare qualche sacrificio. Il bagagliaio (350 litri) è regolare e in linea con quello della concorrenza. La visibilità è buona all'anteriore, meno al posteriore. Ottimo il climatizzatore, potente e silenzioso, la dotazione dell'allestimento più ricco Distinctive (prezzo da 23.700 euro in questa versione) è completa.
Il prezzo è parecchio al di sotto della BMW Serie 1 (31.350 euro la 1 Futura da 170 cv) e dell'Audi A3 (30.030 la TSFI da 160 cv), un po' sopra alla Golf (23.400 la TSI da 160 cv)ma in linea con i contenuti.

Che dire: Giulietta promossa!

Da Infomotori:

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Alfa Romeo Giulietta - Test Drive (Balocco, VC). Dopo mesi di estenuante attesa, siamo finalmente giunti alla prima prova su strada (ed anche in pista, come vedremo più avanti) della nuova Alfa Romeo Giulietta, media premium della casa di Arese spasmodicamente attesa da un esercito di appassionati vecchi e nuovi. Modello chiave per il rilancio del "Biscione" milanese, la Giulietta ha una grande responsabilità sulle spalle: brillare di luce propria in quanto a qualità e piacere di guida, in modo da fornire una valida alternativa alle temibili tedesche Audi A3 e Bmw Serie 1.

Lungo le barchesse che si sviluppano dal corpo centrale del centro prove di Balocco, avviene il primo contatto con la Giulietta, presente in molteplici esemplari e in vari colori. Dal vivo la nuova media italiana trasmette una sensazione di forza, possenza e dinamismo. La vettura sembra in moto anche da ferma, e denota una cura del dettagli maniacale. E? sufficiente avvicinarsi a uno dei fari anteriori LED / bi-xenon per constatare come la qualità costruttiva fosse uno dei focus del progetto. Anche gli accoppiamenti delle lamiere, perfetti, ricordano vetture di segmento superiore. Il frontale parte dal classico scudetto Alfa per allargarsi nell?ampio cofano motore, solcato da profonde nervature che si sviluppano idealmente nei muscolosi passaruota, capaci di ospitare comodamente cerchi in lega da ben 19 pollici. La fiancata ricorda un cuneo, pulita ed aggressiva, impreziosita da un gradito ritorno: la maniglia della portiera posteriore affogata nel montante, una ?chicca? tutta Alfa Romeo. Il posteriore è dominato dalla fanaleria retrò ed aggressiva, capace di trasformare all?imbrunire la Giulietta in una feroce granturismo. L?effetto scenografico è garantito.

Una volta calati (è il caso di dirlo) nell?abitacolo siamo subito colpiti dalla sensazione di solidità data dal chiudersi della portiera. L?atmosfera a bordo è del tutto particolare, una sorta gusto sportivo neo-classico pervade lo spirito di chi siede al posto di guida. Morbidi pellami rivestono volante, cuffia del cambio, freno a mano, gli avvolgenti sedili trapuntati e i pannelli porta. Il volante è ben dimensionato, a tre razze, facile da regolare. La console è pulita, caratterizzata da linee essenziali. Pochi comandi, intuitivi, quasi tutti di foggia tondeggiante in modo da enfatizzare l?effetto retrò. Il monitor del navigatore satellitare è a scomparsa, mentre la finitura della console la rende gradevole al tatto. Lo spazio a bordo non manca, neanche per quanto concerne il divano posteriore. Quest?ultimo è sufficientemente comodo anche per tre occupanti, anche se in due ovviamente, il livello di comfort cresce esponenzialmente. la nuova Giulietta arriva in Italia a maggio, prezzi a partire da 20.300 euro con dotazine ricca già dall'allestimento Progression. Alfa conta di piazzare nel primo anno di vendita 40 mila pezzi,che cresceranno a oltre 100 mila nel 2011.

Su strada

Durante la conferenza stampa, i giornalisti presenti sono stati messi a conoscenza nei dettagli dell'impegno profuso da Alfa Romeo per garantire una vettura sicura, prestante e soprattutto appagante da guidare. In particolar modo, il pianale ha ricevuto talmente tante modifiche da risultare sostanzialmente inedito. Il telaio presenta un'importante novità per la sicurezza: all'anteriore è capace di tre stadi di deformazione, capaci di assorbire al meglio gli urti contribuendo a preservare l'incolumità degli occupanti. Particolare cura è stata dedicata alle sopsensioni e allo sterzo con servoassistenza elettrica, anch'esso totalmente nuovo e sviluppato alla ricerca di una risposta pronta e sincera. Il cambio a sei marce è di serie per tutte le motorizzazioni, al pari del sistema Start & Stop. Le motorizzazioni corrispondono a due benzina (1.4TB da 120 CV e 1.4TB MultiAir da 170 CV) e due diesel (1.6 JTDM da 105 CV e 2.0 JTDM da 170 CV, entrambi MultiJet di seconda generazione. Al vertice della gamma troviamo il 1750 TBi da 235 CV abbinato all?esclusivo allestimento Quadrifoglio Verde.

Veniamo ora alla prova su strada vera e propria. Abbiamo percorso poco meno di 100 km a bordo di una Giulietta spinta dai 170 cavalli della 2.0 JTD lungo un percorso tra Balocco, Biella e Vercelli. La JTD più potente è riconoscibile dal doppio scarico posteriore, caratterizzato da una deliziosa rombosità.La nostra road map prevedeva tratti autistradali, tortuose strade di campagna ed attraversamenti urbani, consentendoci di saggiare le doti della Giuleitta in molteplici contesti. Il test della top di gamma Quadrifoglio Vedre da 235 cavalli ha avuto luogo in separata sede, presso il circuito di Balocco. La nostra Giulietta è piuttosto confortevole nonostante l'indole sportiva, le asperità dell'asfalto vengono assorbite con efficacia esemplare. Il manettino dell'Alfa DNA consente tre diverse regolazioni, seocndo i programmi Normal, Dynamic e All Weather.

Settando i comandi su Dynamic, la centralina elettronica comanda un'erogazione più secca e diretta, lo sterzo si irrigidisce e tutta la vettura assume un comportamento piacevolmente spontaneo, da vera sportiva. In autostrada la Giulietta segue bene le traiettorie, ed affronta i cambi di direzione con pronta scioltezza, senza scomporsi. Fruscii aerodinamici e rumorosità meccanica non filtrano troppo nell'abitacolo. Lungo i tratti di percorso misto, ricchi di curve affrontati durante il test, la nuova media italiana ha messo in luce un autotelaio rigido e sospensioni ben tarate, componenti in grado di garantire una notevole efficacia nell'inserimento in curva. La Giulietta si mantiene in traiettoria con ostinata tenacia, anche forzando le andature. Il 2.0 JTD da 170 cavalli, coadiuvato dai secchi innesti del cambio a sei marce, spinge forte sin dai bassi regimi, senza tentennamenti di sorta.

La frenata è potente e ben modulabile: inoltre, per quanto concerne il nostro esemplare, l'impianto ha messo in luce anche se maltrattato a dovere una buona resistenza all'affaticamento. Questo è quanto: dalla nostra prova emerge un quadro decisamente positivo, in attesa di essere confermato ed approfondito in occasione di un successivo long test drive. Aspettatevi inoltre, al più presto, il resoconto della prova in pista effettuata al volante di una Giulietta Quadrifoglio Verde da 235 cavalli.

Omniauto

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Eccola la Giulietta, dal vivo e dopo mesi di attesa, finalmente su strada. Per lei Alfa Romeo ha voluto un debutto ?familiare?, proprio nei luoghi dov?è nata ed è stata sviluppata, il circuito di Balocco. E? qui infatti che le qualità stradali della nuova compatta del Biscione hanno preso forma e sostanza, grazie alle migliaia di chilometri percorsi dai collaudatori. Ed è qui che anche noi ci siamo messi al volante di questa vettura il cui successo commerciale sarà determinante per il futuro del marchio Alfa Romeo. La curiosità era tanta, le aspettative molte e per fortuna non sono rimasta deluse, in attesa del test più difficile, quello del mercato, che inizierà il 7 maggio prossimo.

La prima Alfa Romeo Giulietta che si incontra su strada si osserva con attenzione. Ti viene spontaneo perché è una nuova Alfa, ed è una bella Alfa. Con l?asfalto sotto le ruote poi, ti fa un effetto diverso rispetto alle tante fotografie, più o meno patinate che sono circolate negli ultimi mesi. E? un?auto, compatta, di bella presenza, filante e sportiva al punto giusto, ma soprattutto equilibrata nelle forme, nonostante le dimensioni importanti, fra le più grandi del segmento. Un primo plauso va quindi al Centro Stile diretto da Lorenzo Ramaciotti, che è stato capace di realizzare un'auto raccolta e decisa nonostante i 4.351 mm di lunghezza totale e il passo di 2.634 mm. Ci piace in particolare la forza stilistica del posteriore, "assettato" e dall'aspetto sportivo rifinito dai gruppi ottici LED a spirale e dal terminale di scarico integrato nel diffusore che nelle versioni più potenti è pure doppio.

Anche superando la soglia d'ingresso rimane in noi la sensazione di trovarci su di una vettura riuscita e rifinita a dovere, a livello di quanto proposto dalla concorrenza tedesca. La plancia presenta uno stile molto elaborato ed -tech che forse non piacerà a tutti, ma si caratterizza per una buona fattura generale, grazie a superfici morbide al tatto e alla vista. Si può fare un appunto all?eccessiva varietà di materiali e trattamenti delle plastiche (ne abbiamo contate ben 8) che scendendo nelle parti basse, al livello del tunnel centrale o dei pannelli porta, diventano troppo rigide e scarsamente rifinite. La qualità percepita dell?insieme a bordo dell' Alfa Romeo Giulietta rimane comunque alta, in alcuni casi superiore anche a quella di avversarie più blasonate.

L'Alfa Giulietta sembra mantenere quanto promesso dalla Casa italiana in tema di comodità, ergonomia e comfort di viaggio. L'insonorizzazione è buona e, a parte qualche fruscio aerodinamico dovuto all'assemblaggio di pre-serie, garantisce all'interno dell'abitacolo una silenziosità tipica delle vetture di classe superiore. Anche il motore diesel non disturba troppo l'orecchio degli occupanti, lasciando loro solo la sensazione di una sportiva e piacevole rombosità. I sedili anteriori offrono un buon compromesso fra praticità di utilizzo, tenuta laterale e comodità, pur non potendosi definire "sportivi" nel vero senso della parola. Il volante, anche regolato nella posizione inferiore, risulta un po' alto, ma non impedisce una visuale corretta della strumentazione. Il cicalino di segnalazione di cinture non allacciate è davvero assordante e ci invita con insistenza ad assicurarci al sedile.

Pur dotata di un allestimento full optional che comprende interni in pelle e navigatore a scomparsa (più di 30.000 euro euro complessivi per l'esemplare in prova), la nostra Alfa Romeo Giulietta monta i cerchi da 16" di serie su tutte le versioni, gommati con pneumatici 205/55 R16. Già dai primi chilometri percorsi questo equipaggiamento standard ci pare adatto all'utilizzo quotidiano, un pratico filtro alle asperità dell'asfalto e un buon compromesso fra tenuta di strada e silenziosità di marcia. Il Multijet di 2 litri gira silenzioso sotto il cofano e il settaggio Normal del selettore Alfa DNA può soddisfare anche coloro che cercano prestazioni brillanti. Spostando il manettino su Dynamic la storia cambia e la brusca differenza di risposta della vettura la si può notare nel funzionamento veloce e "nervoso" di acceleratore, sterzo e motore. A questo sorprendente brio dinamico si accompagna il settaggio del display centrale del cruscotto che mostra la pressione del turbocompressore e la percentuale di potenza richiesta al propulsore. Anche il differenziale elettronico Q2 entra in campo con decisione sui percorsi ricchi di curve.

Al volante dell'Alfa Giulietta si apprezza particolarmente la risposta diretta e naturale dello sterzo "dual pinion" ad asservimento elettrico, capace di offrire un feeling positivo e una riscontro immediato sulle condizioni della strada e sul livello di grip. L'appoggio in curva è sicuro e piacevole, grazie soprattutto al nuovo e leggero schema multilink delle sospensioni posteriori indipendenti, degno di vetture di classe superiore.

Buona e rapida è la manovrabilità del nuovo cambio manuale a 6 marce, come buona è anche la visibilità verso l'esterno, soprattutto davanti e sui lati. I larghi montanti posteriori riducono in parte la visuale nelle manovre di parcheggio, ma per queste c'è sempre la possibilità di installare gli appositi sensori (450 euro). I passeggeri posteriori non possono lamentarsi per lo spazio a disposizione e fino a stature entro 180 cm la testa non tocca il cielo dell'abitacolo. Decisa e gradevole è la ripresa garantita dal motore a gasolio da 170 CV, pronto a spingere bene anche da 60 km/h in sesta marcia a 1.700 giri. Note positive anche sul fronte del sistema audio, dove l'impianto Bose con CD ed MP3 (500 euro) offre la potenza di un bel subwoofer ospitato nel ruotino di scorta. Migliorabile è invece la gestione dei menu del sistema di infotainment, praticamente uguale a quello della MiTo, poco pratici e sottodimensionati per la classe della vettura.
 
il punto meno convincente di questa nuova Giulietta sembrano essere i troppi tipi di plastica diversi utilizzati per l'interno e i pannelli della porta un pò cheap.

Il vano motore invece dalle foto sembra essere più ordinato di quello della 159 e Brera.
 
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