<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Battery swapping e distributori | Il Forum di Quattroruote

Battery swapping e distributori

Forse vista l'attuale limitazione alle batterie delle auto elettriche, una soluzione possibile se proprio si vuole accelerare con investimenti pubblici l'EV.
1) Si limitino gli incentivi alle solo EV che siano citycar e che consentano il battery swapping.
2) Si investa quanto risparmiato per creare infrastrutture: ad esempio i tradizionali distributori di carburanti potrebbero diventare anche centri per il battery swapping.
3) Uno potrebbe avere a casa la possibilità d'inserire un secondo set di batteri cariche e metter in ricarico l'altro set. Chiaramente questo sarebbe per pochi in quanto verosimilmente non sarebbe proprio un operazione proprio agevole.

Credo che in questo modo si farebbe coincidere la produzione e diffusione degli EV con la loro principale limitazione, sarebbero più sensati a mio avviso per l'uso attuale senza che questo fermi la ricerca, anzi.
 
Forse non sai il "lavoro" per smontare una batteria da un'auto che non è predisposta per il "cambio rapido" e i rischi che, personale non qualificato, correrebbero.
 
Forse non sai il "lavoro" per smontare una batteria da un'auto che non è predisposta per il "cambio rapido" e i rischi che, personale non qualificato, correrebbero.

Si certo, ma parlo appunto di auto predisposte per questo sistema, peraltro citycar.
Non e' nemmeno pensabile che questo si possa fare per EV "tradizionali".
 
Basterebbe uno sportello sotto come per i giocattoli, da bambino si usavano le pile quadre da 4.5 volts, poi sostituite da stilo e ministilo.
 
Il trabiccolo cino-veneziano dell'altro topic (mio) è predisposto per lo swap. Su ciitycar è plausibile, su auto "full scale" è un casino.
 
Il trabiccolo cino-veneziano dell'altro topic (mio) è predisposto per lo swap. Su ciitycar è plausibile, su auto "full scale" è un casino.

E infatti mi sembra "la" soluzione attuale per gli EV.
Poi qualche ricerca finalmente consentirà di adottare chissà quale nuova tecnologia/materiale per le batterie e pace.
Fino a quel giorno è insano a mio avviso avere dei cassoni elettrici (eccetto veicoli più sensati e ottimizzati come citycar) in giro poi dove... per le città.
 

Dal link:

La Sion Power non ha rilasciato dati precisi sulla reale durata delle nuove batterie. In passato, però, aveva affermato che le celle da 1,8 Ah potevano reggere 800 cicli (90 minuti per caricare e 23 per scaricare) prima di arrivare ad un’efficienza inferiore al 70%.

Domanda: in quale settore economico in cui il tempo sia in qualche modo monetizzabile è anche solo lontanamente concepibile un rapporto 3:1 tra tempo morto e tempo operativo?
 
Dal link:

La Sion Power non ha rilasciato dati precisi sulla reale durata delle nuove batterie. In passato, però, aveva affermato che le celle da 1,8 Ah potevano reggere 800 cicli (90 minuti per caricare e 23 per scaricare) prima di arrivare ad un’efficienza inferiore al 70%.

Domanda: in quale settore economico in cui il tempo sia in qualche modo monetizzabile è anche solo lontanamente concepibile un rapporto 3:1 tra tempo morto e tempo operativo?


Sai cosa penso che accadra' veramente?

Solo una certa diffusione degli EV consentira' la loro limitazione a quegli usi, senari, utenti per i quali costituiscono le migliori alternative ECONOMICAMENTE practicabili.

In poche parole, se li conosci...
 
Il problema del cambio batterie invece della ricarica è che significa batterie a noleggio e non di proprietà (anche perchè essendo un componente soggetto a usura non sarebbe bello scambiare la propria batteria nuova di zecca con una che magari ha già subito qualche centinaio di cicli di ricarica).
E batterie a noleggio significa risparmiare sul prezzo d'acquisto ma sobbarcarsi un canone mensile che di solito è piuttosto salato e annulla qualsiasi vantaggio economico "alla pompa".
Senza contare poi che ricaricare a casa ha un costo contenuto,ma ricaricare velocemente presso colonnine invece costa parecchio.
In più qui si parla di poter offrire a un certo numero di clienti una batteria di ricambio sempre pronta e carica in un certo numero di punti di "ricarica" sparsi per l'Italia.
Significa che se in giro ci sono 1000 vetture elettriche bisogna avere sempre pacchi batteria pronti e dislocati nei vari punti di ricarica mentre quelli lasciati dopo lo scambio devono essere ricaricati perchè siano disponibili a distanza di qualche ora.
E per funzionare un sistema simile dovrebbe avere come presupposto che tutte le compatte elettriche abbiano batterie compatibili.
Altrimenti ci deve essere un unico modello di minicar elettrica per tutti.
 
Sai cosa penso che accadra' veramente?

Solo una certa diffusione degli EV consentira' la loro limitazione a quegli usi, senari, utenti per i quali costituiscono le migliori alternative ECONOMICAMENTE practicabili.

In poche parole, se li conosci...

L'ho scritto nel topic del Direttore: la narrazione vuole che chi passa all'elettrico non torni più indietro, ma da un'indagine risulta che in realtà la percentuale di "pentiti" che tornano al termico sia del 18% per le EV e del 20% per le PHEV. Teniamo conto che 1) siamo ancora agli albori della diffusione, quindi si presume che gli acquirenti siano piuttosto motivati (anche perchè non è che te le tirino propriamente dietro), 2) di questi "pentiti" dell'elettrico quasi nessuno presumibilmente è un cliente Tesla o comunque di mezzi di alta gamma, che risentono molto meno dei problemi di autonomia.
Qui l'articolo
https://www.tomshw.it/automotive/co...tari-di-auto-elettriche-tornano-alla-benzina/
 
ricaricare velocemente presso colonnine invece costa parecchio.

...e fa invecchiare precocemente la batteria. In questo senso lo swapping potrebbe razionalizzare le ricariche, ma ci vuole una dotazione di batterie in circolazione pari a minimo tre batterie per ogni auto.... già che costano poco, che ci vuole?
 
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