<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Avvocato stabilito? | Il Forum di Quattroruote

Avvocato stabilito?

Curiosità per i togati del forum: che caspita sarebbe 'sto "avvocato stabilito" di cui si va pubblicizzando? O meglio, cosa sarebbe è chiaro, almeno credo: qualsiasi equino dai padiglioni auricolari allungati che venga sbattuto fuori a calci da una facoltà di giurisprudenza "vera" può laurearsi all'estero via CEPU e tornare in patria con l'agognato pezzo di carta. Il punto è: cosa differenzia un "avvocato stabilito" da un "avvocato e basta"?
 
a_gricolo ha scritto:
Curiosità per i togati del forum: che caspita sarebbe 'sto "avvocato stabilito" di cui si va pubblicizzando? O meglio, cosa sarebbe è chiaro, almeno credo: qualsiasi equino dai padiglioni auricolari allungati che venga sbattuto fuori a calci da una facoltà di giurisprudenza "vera" può laurearsi all'estero via CEPU e tornare in patria con l'agognato pezzo di carta. Il punto è: cosa differenzia un "avvocato stabilito" da un "avvocato e basta"?

Penso anche evitando tirocinio ed Esame di Stato per l'abilitazione.
 
a_gricolo ha scritto:
Il punto è: cosa differenzia un "avvocato stabilito" da un "avvocato e basta"?
dipende dal punto di vista.

dal punto di vista della "funzione", nulla.
uno che sia abilitato in un altro Paese UE si può liberamente stabilire qui, ed esercitare le stesse attività di uno qualificato in Italia (vale per esempio anche per gli ingegneri, anzi soprattutto per loro perché la sentenza della CGUE che ha aperto la questione è stata emessa per un ingegnere)

dal punto di vista delle capacità, dipende.
per fare contrattualistica internazionale, uno può essere anche molto più qualificato.
per fare tributario interno o amministrativo, dove la conoscenza delle specifiche norme nazionali è fondamentale, uno che si sia formato altrove se le deve imparare daccapo. poi magari diventa più bravo degli indigeni, ma non è detto.

quello che può cambiare sostanzialmente è la formazione, ma non credo quella universitaria: in generale se uno è sbattuto fuori a calci da una università italiana, in UE non ha ampia probabilità di trovare sedi più facili.
anzi, direi che se è per la laurea, la migrazione non va verso Nord.
se uno vuole laurearsi a Oxford o alla Sorbonne, non lo fa certo come ripiego.
il punto è che in Spagna l'abilitazione non presuppone l'esame; sfruttando le pieghe delle norme, oltre i pochissimi che lavorano per un certo periodo in Spagna c'è gente (e sono il più) che dopo la laurea in Italia si iscrive là fingendo di avere fatto pratica, per poi essere abilitati là senza esame e ritrasferirsi di qua.

un po' come i vecchi esami a Catanzaro...
 
belpietro ha scritto:
il punto è che in Spagna l'abilitazione non presuppone l'esame; sfruttando le pieghe delle norme, oltre i pochissimi che lavorano per un certo periodo in Spagna c'è gente (e sono il più) che dopo la laurea in Italia si iscrive là fingendo di avere fatto pratica, per poi essere abilitati là senza esame e ritrasferirsi di qua.

Ecco spiegata la pubblicità CEPU che fa riferimento proprio alla Spagna....
 
belpietro ha scritto:
il punto è che in Spagna l'abilitazione non presuppone l'esame; sfruttando le pieghe delle norme, oltre i pochissimi che lavorano per un certo periodo in Spagna c'è gente (e sono il più) che dopo la laurea in Italia si iscrive là fingendo di avere fatto pratica, per poi essere abilitati là senza esame e ritrasferirsi di qua.
Ma perchè dovrebbero fingere di aver fatto pratica?
Per ragioni di curriculum Italia?
 
belpietro ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Il punto è: cosa differenzia un "avvocato stabilito" da un "avvocato e basta"?
dipende dal punto di vista.

dal punto di vista della "funzione", nulla.
uno che sia abilitato in un altro Paese UE si può liberamente stabilire qui, ed esercitare le stesse attività di uno qualificato in Italia (vale per esempio anche per gli ingegneri, anzi soprattutto per loro perché la sentenza della CGUE che ha aperto la questione è stata emessa per un ingegnere)

dal punto di vista delle capacità, dipende.
per fare contrattualistica internazionale, uno può essere anche molto più qualificato.
per fare tributario interno o amministrativo, dove la conoscenza delle specifiche norme nazionali è fondamentale, uno che si sia formato altrove se le deve imparare daccapo. poi magari diventa più bravo degli indigeni, ma non è detto.

quello che può cambiare sostanzialmente è la formazione, ma non credo quella universitaria: in generale se uno è sbattuto fuori a calci da una università italiana, in UE non ha ampia probabilità di trovare sedi più facili.
anzi, direi che se è per la laurea, la migrazione non va verso Nord.
se uno vuole laurearsi a Oxford o alla Sorbonne, non lo fa certo come ripiego.
il punto è che in Spagna l'abilitazione non presuppone l'esame; sfruttando le pieghe delle norme, oltre i pochissimi che lavorano per un certo periodo in Spagna c'è gente (e sono il più) che dopo la laurea in Italia si iscrive là fingendo di avere fatto pratica, per poi essere abilitati là senza esame e ritrasferirsi di qua.

un po' come i vecchi esami a Catanzaro...
vecchi?
 
stefano_68 ha scritto:
belpietro ha scritto:
il punto è che in Spagna l'abilitazione non presuppone l'esame; sfruttando le pieghe delle norme, oltre i pochissimi che lavorano per un certo periodo in Spagna c'è gente (e sono il più) che dopo la laurea in Italia si iscrive là fingendo di avere fatto pratica, per poi essere abilitati là senza esame e ritrasferirsi di qua.
Ma perchè dovrebbero fingere di aver fatto pratica?
Per ragioni di curriculum Italia?
perché là ancora non c'è l'esame ma solo la pratica.
se non fai pratica, non puoi qualificarti.
 
Ne parlavo proprio stamani con il mio avvocato.
Lui è contento che ci siano questi "avvocatucoli" (come li chiama lui) perchè quando li trova contro, è più facile vincere le cause :shock:
 
belpietro ha scritto:
perché là ancora non c'è l'esame ma solo la pratica.
se non fai pratica, non puoi qualificarti.

Ah capito.
Quindi làè richiesta solo la pratica ma non l'esame, per cui andando là e dicendo che hai fatto pratica qua (anche se non è vero) consegui il titolo.
A differenza di quanto credevo, sempre una fregatura è.
 
stefano_68 ha scritto:
belpietro ha scritto:
perché là ancora non c'è l'esame ma solo la pratica.
se non fai pratica, non puoi qualificarti.

Ah capito.
Quindi là c'è solo pratica ma non esame, per cui andando là e dicendo che hai fatto pratica qua (anche se non è vero) consegui il titolo.
A differenza di quanto credevo, sempre una fregatura è.

no, la pratica fatta qua non vale.
vai là e devi dire che fai la pratica là.
 
stefano_68 ha scritto:
In pratica ci vuol la pratica, presumo documentata da una pratica che in pratica viene falsificata.
:shock: :lol:

in pratica, a qualificarsi "come si deve" si fa fatica uguale in tutti i Paesi civili.
poi ci sono Paesi in cui c'è spazio per qualche scappatoia; e i peggiori ci si infilano.

il praticante avvocato "standard" spagnolo sarà con ogni probabilità (nel senso che ne sono personalmente sicuro, ma non posso dare nulla per scontato) ugualmente attento e interessato a qualificarsi professionalmente come qualsiasi bravo aspirante italiano, tedesco, inglese o olandese.
ergo: nel periodo di pratica metterà il massimo impegno per venirne fuori preparato, perché nel mondo normale la tua capacità è il tuo primo capitale.

se uno è disposto a "farsi il mazzo" per qualificarsi, se lo fa a casa sua. non c'è interesse a transumare.
se uno invece si fa omologare in Spagna la laurea italiana (credo che possa captare che alcuni esami vadano rifatti, ma non sono sicuro) e va a fare pratica là, la "convenienza" dov'è?
razionalmente, nell'evitare lo sforzo (o nel ridurlo sensibilmente)

in compenso ci sono sempre più giovani praticanti italiani che fanno un periodo in UK o in USA; se non trovano uno studio associato ad uno italiano, potrebbero "sacrificare" il semestre che non venisse riconosciuto per la pratica.
eppure lo fanno, e chi può coglie l'occasione al balzo.

pensi che sia meglio per i cittadini in generale che ci siano in giro professionisti sovra-qualificati (che si giocheranno la concorrenza sulla qualità dei servizi) o professionisti qualificati-al-minimo-sindacale (che si giocheranno la concorrenza sul prezzo basso)?
 
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