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Avanti così!

fabio.fabioni ha scritto:
avanti cosí con i post uguali a se stessi nei secoli dei secoli. amen.
:D

Non c'è obbligo di risposta. Ritengo che lo stupro sia un crimine gravissimo. Una sentenza che lascia alla discrezionalità del giudice se tenere il colpevole al fresco o metterlo fuori per me è sbagliata. Se vuoi commentare questo, benvenuto, altrimenti puoi passare oltre.
 
A proposito di toghe, visto quello che stà succedendo con stà P3 quando qualcuno gridava al lupo al lupo, e qualcun'altro lo pigliava per matto, non c'è andato molto lontano. :(
 
a_gricolo ha scritto:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=143212

L'importante è che i carabinieri li prendano, a metterli fuori ci pensano i pagliacci in toga.... :evil:

No, mi dispiace ma questa volta, per UNA volta, sono daccordo al 100% con i magistrati. E detto da me, vuol dire che domani nevica.

Uno va in carcere quando ne e' stata provata la colpevolezza, o se questa e', quanto meno, ragionevolmente certa in base al giudizio del giudice, per un periodo limitato (custodia cautelare).
Secondo la Carfagna invece, con la sua tendenza alla caccia alle streghe, il sospetto che uno possa non essere innocente e' prova sufficiente a stabilirne la carcerazione.
Occhio Mara, che in base a questo pericoloso ragionamento il parlamento dovrebbe avere le sbarre alle finestre e la porta che si apre solo dall'esterno.
Ah, gia'. La legge si applica solo ai cittadini.
 
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=143212

L'importante è che i carabinieri li prendano, a metterli fuori ci pensano i pagliacci in toga.... :evil:

No, mi dispiace ma questa volta, per UNA volta, sono daccordo al 100% con i magistrati. E detto da me, vuol dire che domani nevica.

Uno va in carcere quando ne e' stata provata la colpevolezza, o se questa e', quanto meno, ragionevolmente certa in base al giudizio del giudice, per un periodo limitato (custodia cautelare).
Secondo la Carfagna invece, con la sua tendenza alla caccia alle streghe, il sospetto che uno possa non essere innocente e' prova sufficiente a stabilirne la carcerazione.
Occhio Mara, che in base a questo pericoloso ragionamento il parlamento dovrebbe avere le sbarre alle finestre e la porta che si apre solo dall'esterno.
Ah, gia'. La legge si applica solo ai cittadini.

ATTENZIONE: io quando parlo di pene "congrue" mi riferisco a reati ACCERTATI. La tua obiezione che quoto

Uno va in carcere quando ne e' stata provata la colpevolezza, o se questa e', quanto meno, ragionevolmente certa in base al giudizio del giudice, per un periodo limitato (custodia cautelare).

è talmente autoconsistente da essere sottintesa
 
come diceva baffone in inuovo cinema paradiso:

PAESE DEMMERDA SPùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùùù

:? :? :? :? :?
 
capnord ha scritto:
A proposito di toghe, visto quello che stà succedendo con stà P3 quando qualcuno gridava al lupo al lupo, e qualcun'altro lo pigliava per matto, non c'è andato molto lontano. :(
ma quale P3; son 3Pirla....
 
a_gricolo ha scritto:
99octane ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=143212

L'importante è che i carabinieri li prendano, a metterli fuori ci pensano i pagliacci in toga.... :evil:

No, mi dispiace ma questa volta, per UNA volta, sono daccordo al 100% con i magistrati. E detto da me, vuol dire che domani nevica.

Uno va in carcere quando ne e' stata provata la colpevolezza, o se questa e', quanto meno, ragionevolmente certa in base al giudizio del giudice, per un periodo limitato (custodia cautelare).
Secondo la Carfagna invece, con la sua tendenza alla caccia alle streghe, il sospetto che uno possa non essere innocente e' prova sufficiente a stabilirne la carcerazione.
Occhio Mara, che in base a questo pericoloso ragionamento il parlamento dovrebbe avere le sbarre alle finestre e la porta che si apre solo dall'esterno.
Ah, gia'. La legge si applica solo ai cittadini.

ATTENZIONE: io quando parlo di pene "congrue" mi riferisco a reati ACCERTATI. La tua obiezione che quoto

Uno va in carcere quando ne e' stata provata la colpevolezza, o se questa e', quanto meno, ragionevolmente certa in base al giudizio del giudice, per un periodo limitato (custodia cautelare).

è talmente autoconsistente da essere sottintesa
Il problema è (e leggendo l'articolo invece del solo titolo, come ha fatto octane, è facile rendersene conto) che qui non si sta parlando di accertamento dei reati, ma della colpevolezza del sospettato.

Se ho capito bene, DURANTE il processo finora un SOSPETTATO di reati sessuali specifici doveva NECESSARIAMENTE essere tradotto in carcere.

La Cassazione ha stabilito che questo contrasta con l'art. 3 della Costituzione (uguaglianza davanti alla legge) e ha rimesso nelle mani del giudice la discrezionalità sull'applicazione della custodia cautelare, cioé gli ha dato facoltà di carcerare o meno un sospettato in attesa di giudizio.

Cosa ci sarebbe di sbagliato in questo, non riesco a capirlo. :rolleyes:
 
A partire dal 2009, con l'approvazione da parte del Parlamento della legge di contrasto alla violenza sessuale - nata sulla base di un diffuso allarme sociale legato alla recrudescenza di episodi di aggressioni alle donne - non era consentito al giudice (salvo che non vi fossero esigenze cautelari) di applicare, per i tre delitti sessuali al vaglio della Corte Costituzionale, misure cautelari diverse e meno afflittive della custodia in carcere alla persona raggiunta da gravi indizi di colpevolezza.

La Consulta ha ora ritenuto la norma in contrasto con alcuni articoli della Costituzionale e ha detto sì alle alternative al carcere "nell'ipotesi in cui siano acquisiti elementi specifici, in relazione al caso concreto, dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfate con altre misure".

I giudici costituzionali erano stati investiti della questione da diverse autorita' giudiziarie, le quali, avevano, tra l'altro, osservato che l'obbligo di disporre, come unica misura cautelare, la custodia in carcere dell'indagato e' prevista nel nostro ordinamento, oltre che per i delitti sessuali, solo per i reati di mafia.

La Corte Costituzionale ha osservato, nella sentenza n. 265 (scritta da Giuseppe Frigo), che, "per quanto odiosi e riprovevoli, i fatti che integrano i delitti in questione ben possono essere e in effetti spesso sono meramente individuali e tali, per le loro connotazioni, da non postulare esigenze cautelari affrontabili solo e rigidamente con la misura massima", cioe' il carcere. Inoltre, la Corte ha ritenuto ingiustificata l'equiparazione dei delitti sessuali ai delitti di mafia; e ha osservato che la funzione di rimuovere l'allarme sociale "e' una funzione istituzionale della pena", conseguenza di un giudizio definitivo di responsabilità, e non puo' essere affidata alla fase antecedente a un giudizio di colpevolezza.

In definitiva - ha concluso la Consulta - la norma che dispone obbligatoriamente la custodia in carcere dell'indagato per delitti sessuali va cancellata perche' viola l'articolo 3 della Costituzione (uguaglianza davanti alla legge) "per l'ingiustificata parificazione" dei procedimenti a quelli concernenti i delitti di mafia; l'articolo 13 (liberta' personale), che costituisce il fondamento del regime ordinario delle misure cautelari; l'articolo 27 (funzione della pena), in quanto attribuisce alle misure cautelari funzioni tipiche della pena.

Non sono avvocato, ma mi par di capire che la cancellazione della norma è motivata SOLO dall'equiparazione del reato di stupro al delitto di mafia. Per me lo stupro è grave almeno quanto un delitto di mafia....
 

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