<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Audi -36% a Febbraio, -25,5% Gen/Feb. E l'UNRAE presenta la ricetta. | Il Forum di Quattroruote

Audi -36% a Febbraio, -25,5% Gen/Feb. E l'UNRAE presenta la ricetta.

Come ho già fatto presente, in risposta ad un altro post, a leggere le cifre ci si rende conto che il forte dislivello percentuale riferito allo stesso mese ma ad annualità diverse 2011-2012 è dato, al di la dell'effettiva crisi del settore, anche ad un volume di vendite da parte di Audi particolarmente entusiasmante nel 2011 e diffcile da replicare nel 2012.

L'UNRAE allarmata da questi dati si è subito preoccupata della situazione ed ha proprosto la sua ricetta a mio avviso molto discutibile.

In sintesi.

incentivi basati sui bassi livelli di emissioni di CO2:
  • 800 euro per vetture che emettono fra 120 e 96 g/km di CO21.200 euro per vetture che emettono fra 95 e 51 g/km di CO25.000 euro per vetture che emettono sotto ai 50 g/km CO2

fiscalità per le aziende:
  • ammortamento in due anni anzichè gli attuali quattroquota di spese deducibili al 100% contro l'attuale 40%detraibilità Iva è del 100% a fronte dell'attuale 40%tetto ammortizzabile no limit contro l'attuale 18.076 euro

No al superbollo (perchè dicono porta a una "fuga di clienti delle auto di lusso")

Credito dalle banche e lotta contro il bollo evaso

Questa sorta di ricetta Monti in salsa automobilistica mi lascia più che disturbato di stomaco poichè ogni qualvolta il mercato dell'auto è in calo si reclamano gli incentivi come panacea, incentivi che pagano tutti anche coloro che non hanno per nulla bisogno del cambio dell'auto.
Nello specifico poi la proposta dell'incetivo sul CO2 raggiunge il ridicolo poichè se si vanno a consultare i listini ci si accorge che già per riuscire ad entrare nel primo scaglione di offerta (gli 800 euro) bisogna fare i salti mortali.
Motori per lo più 1.2 di cilindrata e vetture piccole massimo da segmento B, addirittura la Fiat 500 1.4 rimarrebbe fuori da questi incentivi mentre Audi potrebbe al massimo vendere uno due versioni della A1. Quindi una proposta da bocciare sul nascere.

Quella sulle aziende poi è una vera chicca, sostanzialmente si richiede di esentare completamente le aziende ad avere spese sul parco auto o fortissime agevolazioni mentre il privato cittadino si attacca. Bene allo stesso modo facciamo si che tutte le case offrano un 20% di sconto a chi è dipendente di un'azienda, vedrai quante auto si vendono! :D

Sul superbollo lasciamo stare poichè dire che blocca le auto di lusso è ridicolo, il problema è che solo adesso si stanno tampinando gli evasori ed avere un auto di lusso è sintomo di benessere, non è il bollo che blocca le auto di lusso ma è il fatto di apparire con i soldi a chi invece lo deve nascondere.

Su credito e lotta contro il bollo evaso sono anche concorde ma sull'ultimo punto si contraddice da sola.

Parlando invece di cose serie io porrei l'attenzione su tasse come:

  • IPT, Imposta Provinciale sulle formalità di Trascrizione IVA al 21%messa in stradaAccise sulla benzina

Un volume di tasse che pesano come un macigno oggi sull'automobilsta e non solo... altro che incentivi. :evil:
 
Io vado più sul generale, ma se proprio dobbiamo incentivare l'acquisto di auto perchè non farlo solo per le auto non di lusso prodotte sul territorio italiano con dipendenti italiani, anche se di aziende estere, incentivate anche da una riduzione delle tasse sugli operai assunti?
Oramai è semplice applicare questa procedura grazie anche al numero di telaio.
Una Panda prodotta a Pomigliano godrà degli incentivi, una prodotta in Polonia no.
Compri un'Audi prodotta in Germania e non avrai incentivi, ne compri una prodotta in Italia e avrai gli incentivi.
Non sono sciocco, so benissimo che marchi come Audi, e non solo, non produrranno mai nel nostro Paese. I soldi nostri verrebbero usati quindi per incentivare un vero prodotto made in italy e daremmo un bel calcio alla globalizzazione.
 
Basta con incentivi e droghe varie al mercato. Anche perchè si è visto che già solo sul medio periodo l'unica cosa che comportano è soldi immediati per le aziende ma gente in mezzo alla strada non appena finiscono, e che quindi invece di migliorare la situazione per cui si elargiscono, la peggiorano.
Figurarsi poi se è accettabile dalla popolazione in questo momento esentare chicchessia dalla tassa di lusso perchè si vendono poche auto di tale categoria. Assurdo, o il superbollo (ma anche il semplice bollo) si leva a tutti o lo si lascia a tutti. Stop, sia che venga inteso come tassa di possesso che come di circolazione (al di la dei tecnicismi parlo del principio, mai stato d'accordo per la tassa di possesso, mentre ritengo più plausibile il principio della tassa di circolazione, chiaramente nel momento in cui i proventi fossero tutti investiti per migliorare le infrastrutture) non vedo perchè debba essere diversamente. Questa proposta è l'ennesima dimostrazione che parecchia gente ancora non ha capito che la musica deve cambiare e che tirare l'acqua solo al proprio mulino alla fine ti si ritorce contro.
 
Trotto@81 ha scritto:
Io vado più sul generale, ma se proprio dobbiamo incentivare l'acquisto di auto perchè non farlo solo per le auto non di lusso prodotte sul territorio italiano con dipendenti italiani, anche se di aziende estere, incentivate anche da una riduzione delle tasse sugli operai assunti?
Oramai è semplice applicare questa procedura grazie anche al numero di telaio.
Una Panda prodotta a Pomigliano godrà degli incentivi, una prodotta in Polonia no.
Compri un'Audi prodotta in Germania e non avrai incentivi, ne compri una prodotta in Italia e avrai gli incentivi.
Non sono sciocco, so benissimo che marchi come Audi, e non solo, non produrranno mai nel nostro Paese. I soldi nostri verrebbero usati quindi per incentivare un vero prodotto made in italy e daremmo un bel calcio alla globalizzazione.
Dimmi quale auto produciamo ormai in Italia, a parte la punto, la nuova panda e la giulietta, tralasciando la coppia decotta bravo e delta.
Fiat è ormai con la testa in America, le ultime dichiarazioni del Maglionato non lasciano dubbi.
Inoltre il mercato lo muove il popolo delle partite iva, non i dipendenti che cambiano l'auto ogni 10 anni, per cui le ricette proposte dall'Unrae mi sembrano ottime e in linea con la fiscalità corrente nell'UE per le auto, cosa che ci farà mettere in regola come paese prima che partano le sanzioni, che pare saranno prossime se l'Italia non si adegua.
Poi il governo inoltre non può fare un incentivazione ad hoc per i marchi nazionali, sarebbe prontamente sanzionato dall'UE per aiuti di stato.
 
FurettoS ha scritto:
Come ho già fatto presente, in risposta ad un altro post, a leggere le cifre ci si rende conto che il forte dislivello percentuale riferito allo stesso mese ma ad annualità diverse 2011-2012 è dato, al di la dell'effettiva crisi del settore, anche ad un volume di vendite da parte di Audi particolarmente entusiasmante nel 2011 e diffcile da replicare nel 2012.

L'UNRAE allarmata da questi dati si è subito preoccupata della situazione ed ha proprosto la sua ricetta a mio avviso molto discutibile.

In sintesi.

incentivi basati sui bassi livelli di emissioni di CO2:
  • 800 euro per vetture che emettono fra 120 e 96 g/km di CO21.200 euro per vetture che emettono fra 95 e 51 g/km di CO25.000 euro per vetture che emettono sotto ai 50 g/km CO2

fiscalità per le aziende:
  • ammortamento in due anni anzichè gli attuali quattroquota di spese deducibili al 100% contro l'attuale 40%detraibilità Iva è del 100% a fronte dell'attuale 40%tetto ammortizzabile no limit contro l'attuale 18.076 euro

No al superbollo (perchè dicono porta a una "fuga di clienti delle auto di lusso")

Credito dalle banche e lotta contro il bollo evaso

Questa sorta di ricetta Monti in salsa automobilistica mi lascia più che disturbato di stomaco poichè ogni qualvolta il mercato dell'auto è in calo si reclamano gli incentivi come panacea, incentivi che pagano tutti anche coloro che non hanno per nulla bisogno del cambio dell'auto.
Nello specifico poi la proposta dell'incetivo sul CO2 raggiunge il ridicolo poichè se si vanno a consultare i listini ci si accorge che già per riuscire ad entrare nel primo scaglione di offerta gli (800 eruo) bisogna fare i salti mortali.
Motori per lo più 1.2 di cilindrata e vetture piccole massimo da segmento B, addirittura la Fiat 500 1.4 rimarrebbe fuori da questi incentivi mentre Audi potrebbe al massimo vendere uno d ue versioni della A1. Quindi una proposta da bocciare sul nascere.

Quella sulle aziende poi è una vera chicca, sostanzialmente si richiede di esentare completamente le aziende ad avere spese sul parco auto o fortissime agevolazioni mentre il privato cittadino si attacca. Bene allo stesso modo facciamo si che tutte le case offrano un 20% di sconto a chi è dipendente di un'azienda, vedrai quante auto si vendono! :D

Sul superbollo lasciamo stare poichè dire che blocca le auto di lusso è ridicolo, il problema è che solo adesso si stanno tampinando gli evasori ed avere un auto di lusso è sintomo di benessere, non è il bollo che blocca le auto di lusso ma è il fatto di apparire con i soldi a chi invece lo deve nascondere.

Su credito e lotta contro il bolo evaso sono anche concorde ma sull'ultimo punto si contraddice da sola.

Parlando invece di cose serie io porrei l'attenzione su tasse come:

  • IPT, Imposta Provinciale sulle formalità di Trascrizione IVA al 21%messa in stradaAccise sulla benzina

Un volume di tasse che pesano come un macigno oggi sull'automobilsta e non solo... altro che incentivi. :evil:

Pure io ho postato da altre parti qualcosa su UNRAE che risintertizzo....
Quest' anno si parla di 300/350.000 nuovi disoccupati,
di cui 10/15.000 saranno nel campo auto, vedremo.....
P.s. ma secondo te, da cosa deriva la batosta AUDI :?:
BMW e MB hanno perso " solo " sul 15/20% se non ricordo male :!:
 
arizona77 ha scritto:
Pure io ho postato da altre parti qualcosa su UNRAE che risintertizzo....
Quest' anno si parla di 300/350.000 nuovi disoccupati,
di cui 10/15.000 saranno nel campo auto, vedremo.....
P.s. ma secondo te, da cosa deriva la batosta AUDI :?:
BMW e MB hanno perso " solo " sul 15/20% se non ricordo male :!:
A mio parere il calo marcato di Audi è legato in parte anche all'arrivo del restyling dell'A4, che ha penalizzato le vendite dell'A4 pre restyling
 
arizona77 ha scritto:
Pure io ho postato da altre parti qualcosa su UNRAE che risintertizzo....
Quest' anno si parla di 300/350.000 nuovi disoccupati,
di cui 10/15.000 saranno nel campo auto, vedremo.....
P.s. ma secondo te, da cosa deriva la batosta AUDI :?:
BMW e MB hanno perso " solo " sul 15/20% se non ricordo male :!:

Sul discorso Audi ho posatto un spiegazine quì, http://forum.quattroruote.it/posts/list/30/65125.page

Sostanzialmente è Audi che ha venduto moltissimo nel 2011 rispetto alle concorrenti per questo il peso del ribasso nelle vendite, nel suo caso, aumenta. ;)
 
Overlandman ha scritto:
Dimmi quale auto produciamo ormai in Italia, a parte la punto, la nuova panda e la giulietta, tralasciando la coppia decotta bravo e delta.
Fiat è ormai con la testa in America, le ultime dichiarazioni del Maglionato non lasciano dubbi.
Inoltre il mercato lo muove il popolo delle partite iva, non i dipendenti che cambiano l'auto ogni 10 anni, per cui le ricette proposte dall'Unrae mi sembrano ottime e in linea con la fiscalità corrente nell'UE per le auto, cosa che ci farà mettere in regola come paese prima che partano le sanzioni, che pare saranno prossime se l'Italia non si adegua.
Poi il governo inoltre non può fare un incentivazione ad hoc per i marchi nazionali, sarebbe prontamente sanzionato dall'UE per aiuti di stato.
Appunto perchè produciamo poco in Italia che va premiato chi crede ancora nel nostro Paese.
Ho sempre trovato ingiusto dare gli incentivi a chi compra auto estere.
Le partita iva che comprano auto italiane possono essere agevolate, altrimenti che si rivolgano ai prodotti esteri ma senza incentivi statali.
 
Overlandman ha scritto:
Inoltre il mercato lo muove il popolo delle partite iva, non i dipendenti che cambiano l'auto ogni 10 anni, per cui le ricette proposte dall'Unrae mi sembrano ottime e in linea con la fiscalità corrente nell'UE per le auto, cosa che ci farà mettere in regola come paese prima che partano le sanzioni, che pare saranno prossime se l'Italia non si adegua.
Poi il governo inoltre non può fare un incentivazione ad hoc per i marchi nazionali, sarebbe prontamente sanzionato dall'UE per aiuti di stato.

Quindi visto che secondo te il mercato è mosso dalle partite iva che si fa? Si permette a questi ultimi (che muoveranno anche il mercato, io non ne sono troppo convinto) di continuare ad acquistare in modo agevolato è si continua a far pagare tutte le tasse agli altri impedendogli nel contempo di poter cambiare la macchina prima dei dieci anni (come se i "dipendenti" cambino l'auto ogni dieci anni per scelta personale, va bene generalizzare.....ma questa è proprio pesca a strascico :rolleyes: :rolleyes: ). Cioè come al solito valgono più gli interessi dei pochi a dispetto di quelli dei molti.
Sempre che il tuo ragionamento fondi su basi realistiche (non ho cifre a portata di mano quindi non posso contraddirti), possibile che tu non veda l'assurdità di tutto ciò? In pratica invece di incentivare il grosso della popolazione a cambiare auto più spesso la si deprime ancora di più semplicemente perchè lo status quo è che chi è agevolato cambia auto più spesso (e grazie tante......). Il mercato dell'auto stagna anche per questo, proprio perchè era stato dimensionato per motorizzare la massa, che ora non ha più soldi e l'auto deve farsela durare fin che può. Non prenderla a male, ma l'Italia sta tornando al medio evo soprattutto per questo modo di pensare, incapace di vedere un popolo come una singola entità a scapito di una visione settorializzata e classista. L'auto si deve dare la possibilità di cambiarla a tutti (ognuno rispettando il limite delle proprie VERE possibilità economiche, non facendo i buffoni con i soldi degli altri), non si può deprimere un settore a vantaggio di un'altro, se ne sono accorti persino i marchi premium (vedi downsizing delle motorizzazioni e l'enorme numero di piccole vetture che si accingono a presentare), gli unici che non sembrano accorgersene sono le persone che la pensano come te.

Ps: e comunque l'incentivazione ad hoc per i marchi nazionali mi dovresti spiegare dove starebbe: la Fiat ha da parecchio tempo perso la quota dominante di mercato generalista a favore dei marchi esteri, Ford e Volkswagen in testa. Senza contare poi che all'altro estremo Ferrari e Maserati hanno perso terreno come tutti gli altri marchi del segmento, si chiama crisi. Gli Italiani è risaputo che non comprano più italiano da un pezzo, se si incentivassero le fasce basse di mercato la Fiat ne beneficerebbe solo in parte marginale, assieme alla concorrenza.
 
Overlandman ha scritto:
Inoltre il mercato lo muove il popolo delle partite iva, non i dipendenti che cambiano l'auto ogni 10 anni, per cui le ricette proposte dall'Unrae mi sembrano ottime e in linea con la fiscalità corrente nell'UE per le auto, ...

Mah, su questo avrei qualcosa da ridire, più che altro perchè sempre leggendo i dati si può ben vedere quali siano le auto che pilotano i vertici delle liste di immatricolazione nei primi 10 posti e con un totale di circa 630.000 vetture; sono tutte segmento A e B, di Audi, Bmw e Mercedes neanche l'ombra quindi non proprio lo standard delle partite iva.
la prima in graduatoria del segmento "D" nel 2011 è la A4 con "soli" 15.274 unità. ;)

Oltretutto il concetto d'Europa a corrente alternata, ovvero quando fa più comodo, mi da ancora più fastidio. In un Paese dove l'evasione fiscale è praticamente un cancro affermare che deve essere possibile "scaricare tutto" per chi ha già alcuni privilegi fiscali è veramente un paradosso. Nel rapporto tra mancato gettito e incassi complessivi del fisco l'Italia colleziona un bel 27% peggio di lei sono Romania, Lituania, Estoni, Lettonia, ecc.

Detrarre spese fiscali è sinonimo di non pagare e ti assicuro che di virtuosismi ne vedo veramente pochi nel popolo delle partite iva.

Alla fine è la somma che fa il totale quindi l'idea di far mancare gettito perchè si pensa che visto che le aziende comprano auto di cilindrata maggiore o stock di vetture vadano avvantaggiate e l'ammanco riversarlo sui soliti noti non mi attira per nulla. E' come chiedere sovvenzioni per comprarsi un jeans di Armani. :D

Il tempo delle vacche grasse è finito ed ognuno deve fare la sua parte, sono altri i punti da considerare tra cui anche la "messa su strada" che in alcuni casi rasenta l'assurdo per un' azione pari allo zero. :shock:
 
Overlandman ha scritto:
arizona77 ha scritto:
Pure io ho postato da altre parti qualcosa su UNRAE che risintertizzo....
Quest' anno si parla di 300/350.000 nuovi disoccupati,
di cui 10/15.000 saranno nel campo auto, vedremo.....
P.s. ma secondo te, da cosa deriva la batosta AUDI :?:
BMW e MB hanno perso " solo " sul 15/20% se non ricordo male :!:
A mio parere il calo marcato di Audi è legato in parte anche all'arrivo del restyling dell'A4, che ha penalizzato le vendite dell'A4 pre restyling

sicuramente A4 ha contribuito notevolmente:
delle 2,000 auto mancanti sul Febbraio scorso 1.200 sono propio A4
 
Matteo__ ha scritto:
Overlandman ha scritto:
Inoltre il mercato lo muove il popolo delle partite iva, non i dipendenti che cambiano l'auto ogni 10 anni, per cui le ricette proposte dall'Unrae mi sembrano ottime e in linea con la fiscalità corrente nell'UE per le auto, cosa che ci farà mettere in regola come paese prima che partano le sanzioni, che pare saranno prossime se l'Italia non si adegua.
Poi il governo inoltre non può fare un incentivazione ad hoc per i marchi nazionali, sarebbe prontamente sanzionato dall'UE per aiuti di stato.

Quindi visto che secondo te il mercato è mosso dalle partite iva che si fa? Si permette a questi ultimi (che muoveranno anche il mercato, io non ne sono troppo convinto) di continuare ad acquistare in modo agevolato è si continua a far pagare tutte le tasse agli altri impedendogli nel contempo di poter cambiare la macchina prima dei dieci anni (come se i "dipendenti" cambino l'auto ogni dieci anni per scelta personale, va bene generalizzare.....ma questa è proprio pesca a strascico :rolleyes: :rolleyes: ). Cioè come al solito valgono più gli interessi dei pochi a dispetto di quelli dei molti.
Sempre che il tuo ragionamento fondi su basi realistiche (non ho cifre a portata di mano quindi non posso contraddirti), possibile che tu non veda l'assurdità di tutto ciò? In pratica invece di incentivare il grosso della popolazione a cambiare auto più spesso la si deprime ancora di più semplicemente perchè lo status quo è che chi è agevolato cambia auto più spesso (e grazie tante......). Il mercato dell'auto stagna anche per questo, proprio perchè era stato dimensionato per motorizzare la massa, che ora non ha più soldi e l'auto deve farsela durare fin che può. Non prenderla a male, ma l'Italia sta tornando al medio evo soprattutto per questo modo di pensare, incapace di vedere un popolo come una singola entità a scapito di una visione settorializzata e classista. L'auto si deve dare la possibilità di cambiarla a tutti (ognuno rispettando il limite delle proprie VERE possibilità economiche, non facendo i buffoni con i soldi degli altri), non si può deprimere un settore a vantaggio di un'altro, se ne sono accorti persino i marchi premium (vedi downsizing delle motorizzazioni e l'enorme numero di piccole vetture che si accingono a presentare), gli unici che non sembrano accorgersene sono le persone che la pensano come te.

Ps: e comunque l'incentivazione ad hoc per i marchi nazionali mi dovresti spiegare dove starebbe: la Fiat ha da parecchio tempo perso la quota dominante di mercato generalista a favore dei marchi esteri, Ford e Volkswagen in testa. Senza contare poi che all'altro estremo Ferrari e Maserati hanno perso terreno come tutti gli altri marchi del segmento, si chiama crisi. Gli Italiani è risaputo che non comprano più italiano da un pezzo, se si incentivassero le fasce basse di mercato la Fiat ne beneficerebbe solo in parte marginale, assieme alla concorrenza.
Può sembrare cinico ma è come ti dico, è chiaro che se io in 4 anni faccio 150000 -200000 km da autonomo ho convenienza a cambiare l'auto, in quanto è un bene essenziale per il mio lavoro , mentre un lavoratore dipendente in 4 anni non ti fà neanche 50000 km in quanto usa i mezzi pubblici per recarsi sul posto di lavoro, che motivo avrebbe di cambiare un auto poco sfruttata che usa di solito il fine settimana e per le vacanze e comperarne un altra ?
Comunque anche in Germania l'auto la cambia più spesso l'autonomo rispetto al lavoratore dipendente, e lo so perchè in Germania ci vado un paio di volte all'anno per lavoro, e non è ritenuto uno scandalo da nessuno.
Poi per il resto sarei d'accordo che anche il privato possa ottenere un agevolazione fiscale quando acquista l'auto nuova, ma è un altro discorso.
 
Trotto@81 ha scritto:
Overlandman ha scritto:
Dimmi quale auto produciamo ormai in Italia, a parte la punto, la nuova panda e la giulietta, tralasciando la coppia decotta bravo e delta.
Fiat è ormai con la testa in America, le ultime dichiarazioni del Maglionato non lasciano dubbi.
Inoltre il mercato lo muove il popolo delle partite iva, non i dipendenti che cambiano l'auto ogni 10 anni, per cui le ricette proposte dall'Unrae mi sembrano ottime e in linea con la fiscalità corrente nell'UE per le auto, cosa che ci farà mettere in regola come paese prima che partano le sanzioni, che pare saranno prossime se l'Italia non si adegua.
Poi il governo inoltre non può fare un incentivazione ad hoc per i marchi nazionali, sarebbe prontamente sanzionato dall'UE per aiuti di stato.
Appunto perchè produciamo poco in Italia che va premiato chi crede ancora nel nostro Paese.
Ho sempre trovato ingiusto dare gli incentivi a chi compra auto estere.
Le partita iva che comprano auto italiane possono essere agevolate, altrimenti che si rivolgano ai prodotti esteri ma senza incentivi statali.
La demagogia non serve a nessuno, piaccia o no siamo nell'UE e gli aiuti di stato all'industria nazionale non sono più possibili.
 
Overlandman ha scritto:
La demagogia non serve a nessuno, piaccia o no siamo nell'UE e gli aiuti di stato all'industria nazionale non sono più possibili.
Non sono contrario all'Unione Europea, sono contrario alle letterine che ci dicono come sistemare i nostri problemi, come se la ricetta fosse unica per tutte le Nazioni.
E' giusto avere i conti in ordine, è uno dei punti cardine per rimanere in Europa, non è giusto che ci venga imposto come farlo.
Anche senza Euro prima o poi i conti avremmo dovuti farli ugualmente.
 
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