Molti di voi mi conoscono e sanno che vivo a Lugano, anche se nato e cresciuto a Milano. La mia famiglia naturalmente (mi sono trasferito per amore) è a Milano.
Un paio di mesi fa avevo aperto un thread circa la situazione dei miei genitori, che tornando dalle ferie hanno tamponato in autostrada un veicolo lentissimo sulla terza corsia in condizioni di traffico scorrevole.
Contattata l'assicurazione (copertura minikasko) da principio mi disse che in caso di danno antieconomico loro pagavano un bel niente, perché l'importo riguardava la riparazione e null'altro. Letto il "foglio illustrativo" (un modo bizzarro per definire le CONDIZIONI GENERALI D'ASSICURAZIONE, ma va beh) effettivamente non si fa menzione d'altro che dei costi di riparazione. Oltre tutto pur chiamandoli quasi giornalmente si trinceravano dietro i "fatidici" 30 giorni che hanno a disposizione per una loro presa di posizione. Li chiamo, nuovamente, e avverto che era il trentunesimo giorno e la persona di contatto era come sempre occupata o assente, e che il nostro avvocato fremeva per occuparsi della pratica. Magicamente mi passano un'altra persona che mi assicura che in sette giorni mio padre avrebbe ricevuto l'indennizzo al netto dello scoperto e della franchigia, assegno ricevuto poi in nove giorni. Ne discutemmo anche qui appunto e nessuno capì come mai la riparazione andasse indennizzata e il valore di sostituzione no. Comunque hanno pagato (pur provandoci a tirarla per le lunghe e non solo).
L'assicurazione prevede anche la copertura per il conducente. Mia madre con lo scoppio dell'airbag e l'azione della cintura di sicurezza ha riportato la frattura dello sterno con il plus di due costole incrinate, una notte di ospedale e dopo la dimissione controlli periodici per il trattamento della situazione. Mio padre era stato in ospedale e subito dimesso con la terapia medicamentosa, dovendo fare poi ulteriori controlli per i dolori al petto. Andavano a circa 80-90 all'ora e hanno impattato su un'auto che procedeva a meno di 40. Una bella botta.
Visita del medico fiscale cui è poi anche stata sottoposta tutta la documentazione, e questi ha stabilito 30 giorni per mio padre e non so quanto per mia madre, che ha una situazione più complicata (anche se sta molto meglio).
Chiama una signora dall'assicurazione (che, naturalmente, non si presenta) e dice a mio padre che a mia madre avrebbero pagato le cure mentre a mio padre no, perché mio padre ha torto nel sinistro.
:?
Ora, mio padre ha semplicemente detto di voler ricevere per iscritto il rifiuto per se e che l'avrebbe letto insieme al legale, la signora ha promesso lo scritto sarebbe giunto per posta (ad una settimana, ancora nulla).
Non ha avuto la prontezza mio padre di rispondere alla gentil signora che: SE LA COLPA È DELLA CONTROPARTE, PAGA LA SUA RESPONSABILITÀ CIVILE, MA SE ASSICURO GLI INFORTUNI DEL CONDUCENTE, E IN CASO DI RESPONSABILITÀ QUESTA COPERTURA NON PAGA, CHE LA STO PAGANDO A FARE?
Ma è mai possibile che addirittura la logica sfugga a lor signori? Avesse detto: era ubriaco, o andava troppo veloce, oppure l'auto non era conforme, o magari addirittura che il medico fiscale non ha riscontrato necessità mediche a seguito del sinistro, l'avrei capito. Ma mio padre dai test del sangue risultava sobrio (0 alcol) e naturalmente pulito ai test tossicologici per medicamenti e droga. Andava a 90 all'ora nella corsia più lenta con traffico scorrevole e si è trovato davanti questo lentissimo (vuoi la distrazione, vuoi quel che vuoi, in quarant'anni è il PRIMO sinistro causato da lui). Il medico fiscale ha riscontrato (con tutti gli altri medici) i problemi di mio padre (non colpi di frusta inventati, ma dolori al petto e alle braccia a seguito dell'impatto). L'auto, ovviamente, era PERFETTA in ogni sua parte, meno di 4 anni sulle spalle e ogni cosa al suo posto, niente di irregolare, è stata dal loro tecnico periziata.
Insomma, parlerò nuovamente con l'assicurazione (poco importa che io non sappia chi sia la loro collaboratrice) e appena arriverà il famoso scritto della succitata signora lo guarderemo insieme al legale (esperto di diritto assicurativo), ma io che con l'Italia m'incazzo per ciò che non va, così come faccio con la Svizzera, non posso fare a meno di dire che di tante cose belle che il mio paese può vantare, tra le cose brutte senz'altro metto al primo posto le assicurazioni, generalizzando bellamente, tanto è evidente che pur solidale con tutte le truffe che ogni anno subiscono, loro stessi (TUTTI) sono INDEFINIBILI.
Saluti
Francesco
Un paio di mesi fa avevo aperto un thread circa la situazione dei miei genitori, che tornando dalle ferie hanno tamponato in autostrada un veicolo lentissimo sulla terza corsia in condizioni di traffico scorrevole.
Contattata l'assicurazione (copertura minikasko) da principio mi disse che in caso di danno antieconomico loro pagavano un bel niente, perché l'importo riguardava la riparazione e null'altro. Letto il "foglio illustrativo" (un modo bizzarro per definire le CONDIZIONI GENERALI D'ASSICURAZIONE, ma va beh) effettivamente non si fa menzione d'altro che dei costi di riparazione. Oltre tutto pur chiamandoli quasi giornalmente si trinceravano dietro i "fatidici" 30 giorni che hanno a disposizione per una loro presa di posizione. Li chiamo, nuovamente, e avverto che era il trentunesimo giorno e la persona di contatto era come sempre occupata o assente, e che il nostro avvocato fremeva per occuparsi della pratica. Magicamente mi passano un'altra persona che mi assicura che in sette giorni mio padre avrebbe ricevuto l'indennizzo al netto dello scoperto e della franchigia, assegno ricevuto poi in nove giorni. Ne discutemmo anche qui appunto e nessuno capì come mai la riparazione andasse indennizzata e il valore di sostituzione no. Comunque hanno pagato (pur provandoci a tirarla per le lunghe e non solo).
L'assicurazione prevede anche la copertura per il conducente. Mia madre con lo scoppio dell'airbag e l'azione della cintura di sicurezza ha riportato la frattura dello sterno con il plus di due costole incrinate, una notte di ospedale e dopo la dimissione controlli periodici per il trattamento della situazione. Mio padre era stato in ospedale e subito dimesso con la terapia medicamentosa, dovendo fare poi ulteriori controlli per i dolori al petto. Andavano a circa 80-90 all'ora e hanno impattato su un'auto che procedeva a meno di 40. Una bella botta.
Visita del medico fiscale cui è poi anche stata sottoposta tutta la documentazione, e questi ha stabilito 30 giorni per mio padre e non so quanto per mia madre, che ha una situazione più complicata (anche se sta molto meglio).
Chiama una signora dall'assicurazione (che, naturalmente, non si presenta) e dice a mio padre che a mia madre avrebbero pagato le cure mentre a mio padre no, perché mio padre ha torto nel sinistro.
:?
Ora, mio padre ha semplicemente detto di voler ricevere per iscritto il rifiuto per se e che l'avrebbe letto insieme al legale, la signora ha promesso lo scritto sarebbe giunto per posta (ad una settimana, ancora nulla).
Non ha avuto la prontezza mio padre di rispondere alla gentil signora che: SE LA COLPA È DELLA CONTROPARTE, PAGA LA SUA RESPONSABILITÀ CIVILE, MA SE ASSICURO GLI INFORTUNI DEL CONDUCENTE, E IN CASO DI RESPONSABILITÀ QUESTA COPERTURA NON PAGA, CHE LA STO PAGANDO A FARE?
Ma è mai possibile che addirittura la logica sfugga a lor signori? Avesse detto: era ubriaco, o andava troppo veloce, oppure l'auto non era conforme, o magari addirittura che il medico fiscale non ha riscontrato necessità mediche a seguito del sinistro, l'avrei capito. Ma mio padre dai test del sangue risultava sobrio (0 alcol) e naturalmente pulito ai test tossicologici per medicamenti e droga. Andava a 90 all'ora nella corsia più lenta con traffico scorrevole e si è trovato davanti questo lentissimo (vuoi la distrazione, vuoi quel che vuoi, in quarant'anni è il PRIMO sinistro causato da lui). Il medico fiscale ha riscontrato (con tutti gli altri medici) i problemi di mio padre (non colpi di frusta inventati, ma dolori al petto e alle braccia a seguito dell'impatto). L'auto, ovviamente, era PERFETTA in ogni sua parte, meno di 4 anni sulle spalle e ogni cosa al suo posto, niente di irregolare, è stata dal loro tecnico periziata.
Insomma, parlerò nuovamente con l'assicurazione (poco importa che io non sappia chi sia la loro collaboratrice) e appena arriverà il famoso scritto della succitata signora lo guarderemo insieme al legale (esperto di diritto assicurativo), ma io che con l'Italia m'incazzo per ciò che non va, così come faccio con la Svizzera, non posso fare a meno di dire che di tante cose belle che il mio paese può vantare, tra le cose brutte senz'altro metto al primo posto le assicurazioni, generalizzando bellamente, tanto è evidente che pur solidale con tutte le truffe che ogni anno subiscono, loro stessi (TUTTI) sono INDEFINIBILI.
Saluti
Francesco