<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Aspiranti suicidi | Il Forum di Quattroruote

Aspiranti suicidi

Mercoledì sera tornavo a casa dal lavoro, ero quasi a casa.
Sto arrivando ad un semaforo con due corsie distinte, io devo svoltare a sinistra quindi impegno la corsia di svolta. il semaforo è diventato verde da qualche secondo, la mia corsia è completamente vuota mentre le macchine che devono andare dritte sono ancora ferme. Ad un tratto (15 metri prima del passaggio pedonale) tra due macchine incolonnate sbuca una ragazzina nemmeno tanto ina (circa 16 anni) che sta armeggiando con lo smartphone senza guardare minimamente. Praticamente me la sono ritrovata 7-8 metri davanti al muso dell'auto, io mi attacco ai freni e questa emerita testa di katso nel momento in cui sente la frenata si blocca in mezzo alla strada. Per fortuna non stavo correndo e mi fermo... questa si mette a ridacchiare e finisce la sua traversata.
Manco la prontezza di suonarle ho avuto, mi è venuto solo da farle cenno per dire "ma quanto sei scema". Poi dicono che succedono gli incidenti....
E non è la prima che vedo attraversare smanettando col cellulare.... parte il primo e tutti dietro come le oche sbirciando con la coda dell'occhio.
Ma vivere fa tanto schifo?
 
Abbiamo creato una generazione di cogxxlixxoni (scusate per il termine adoperato ma è l'unico termine colorato che uso perchè non c'è altro termine), lo dico da padre e da gestore di giovani.
Sono tutti presi da un mondo di grande comunicazione, idealizzano gli interlocutori e si sdoppiano in "figure ed esperienze" che non sono, che non hanno mai fatto.
Potere dell'anonimato, del web, delle chat e dei vari fesbukk, ecc,ecc.
E se li richiami, hai violentato il loro mondo di vetro, di falsi specchi e di incertezze totali.
Tutti vogliono andare a vivere fuori, tutti vorrebbero l'autonomia della vita...ma non sanno neppure tagliarsi una fetta di pane.
Quando lo fanno, bisogna avere il 118 a portata di mano perchè si corre il rischio che si affettano le mani.

I giovani emigranti, quelli che vedo per strada, sono più motivati, perchè la loro vita è diversa.
Sono spinti da istinti di sopravvivenza, sono svegli (lasciamo stare chi è disonesto), vogliono imparare, vogliono progredire, apprezzano una Italia che per noi è morta e che per loro è vita, conoscono più lingue e sono motivati.

I nostri...chattano...lamentandosi...che pure a chattare si sono rotti...!
E non conoscono manco una lingua...la propria.
 
Suby01 ha scritto:
Mercoledì sera tornavo a casa dal lavoro, ero quasi a casa.
Sto arrivando ad un semaforo con due corsie distinte, io devo svoltare a sinistra quindi impegno la corsia di svolta. il semaforo è diventato verde da qualche secondo, la mia corsia è completamente vuota mentre le macchine che devono andare dritte sono ancora ferme. Ad un tratto (15 metri prima del passaggio pedonale) tra due macchine incolonnate sbuca una ragazzina nemmeno tanto ina (circa 16 anni) che sta armeggiando con lo smartphone senza guardare minimamente. Praticamente me la sono ritrovata 7-8 metri davanti al muso dell'auto, io mi attacco ai freni e questa emerita testa di katso nel momento in cui sente la frenata si blocca in mezzo alla strada. Per fortuna non stavo correndo e mi fermo... questa si mette a ridacchiare e finisce la sua traversata.
Manco la prontezza di suonarle ho avuto, mi è venuto solo da farle cenno per dire "ma quanto sei scema". Poi dicono che succedono gli incidenti....
E non è la prima che vedo attraversare smanettando col cellulare.... parte il primo e tutti dietro come le oche sbirciando con la coda dell'occhio.
Ma vivere fa tanto schifo?

forse pensano al loro futuro e...se ne fregano 8)
ma chi si comporta così non è molto diverso da chi guida col cell in mano per telefonare o, peggio, mandare/leggere sms
"se i miei fanno così perché io no?"
 
bumper morgan ha scritto:
ma chi si comporta così non è molto diverso da chi guida col cell in mano per telefonare o, peggio, mandare/leggere sms
"se i miei fanno così perché io no?"

Beh oddio, tra l'investire e l'essere investito le probabilità di sopravvivenza sono un tantino diverse :D
Cmq concordo sull'imbecillità di entrambe le tipologie
 
ilopan ha scritto:
Abbiamo creato una generazione di cogxxlixxoni (scusate per il termine adoperato ma è l'unico termine colorato che uso perchè non c'è altro termine), lo dico da padre e da gestore di giovani.
Sono tutti presi da un mondo di grande comunicazione, idealizzano gli interlocutori e si sdoppiano in "figure ed esperienze" che non sono, che non hanno mai fatto.
Potere dell'anonimato, del web, delle chat e dei vari fesbukk, ecc,ecc.
E se li richiami, hai violentato il loro mondo di vetro, di falsi specchi e di incertezze totali.
Tutti vogliono andare a vivere fuori, tutti vorrebbero l'autonomia della vita...ma non sanno neppure tagliarsi una fetta di pane.
Quando lo fanno, bisogna avere il 118 a portata di mano perchè si corre il rischio che si affettano le mani.

I giovani emigranti, quelli che vedo per strada, sono più motivati, perchè la loro vita è diversa.
Sono spinti da istinti di sopravvivenza, sono svegli (lasciamo stare chi è disonesto), vogliono imparare, vogliono progredire, apprezzano una Italia che per noi è morta e che per loro è vita, conoscono più lingue e sono motivati.

I nostri...chattano...lamentandosi...che pure a chattare si sono rotti...!
E non conoscono manco una lingua...la propria.

Esatto, ragazzi in gamba ce ne sono, ma ci sono in giro anche moltissimi rinco che vengono fatti vivere sotto una campana di vetro,
sento la mia collega che parla del figlio tredicenne......sembra che parli di un ragazzino di 6 anni, per forza poi sono rinco.......vengono trattati da rinco e forse gli fa pure comodo!
 
ilopan ha scritto:
Abbiamo creato una generazione di cogxxlixxoni (scusate per il termine adoperato ma è l'unico termine colorato che uso perchè non c'è altro termine), lo dico da padre e da gestore di giovani.
Sono tutti presi da un mondo di grande comunicazione, idealizzano gli interlocutori e si sdoppiano in "figure ed esperienze" che non sono, che non hanno mai fatto.
Potere dell'anonimato, del web, delle chat e dei vari fesbukk, ecc,ecc.
E se li richiami, hai violentato il loro mondo di vetro, di falsi specchi e di incertezze totali.
Tutti vogliono andare a vivere fuori, tutti vorrebbero l'autonomia della vita...ma non sanno neppure tagliarsi una fetta di pane.
Quando lo fanno, bisogna avere il 118 a portata di mano perchè si corre il rischio che si affettano le mani.

I giovani emigranti, quelli che vedo per strada, sono più motivati, perchè la loro vita è diversa.
Sono spinti da istinti di sopravvivenza, sono svegli (lasciamo stare chi è disonesto), vogliono imparare, vogliono progredire, apprezzano una Italia che per noi è morta e che per loro è vita, conoscono più lingue e sono motivati.

I nostri...chattano...lamentandosi...che pure a chattare si sono rotti...!
E non conoscono manco una lingua...la propria.

Non mi sento ancora responsabile di questo. Vedremo come sarò in grado di educare ma assolutamente non mi sento partecipe e colpevole dell'imbecillità degli adolescenti attuali.
Ne parleremo fra un 12-13 anni :)
 
manuel46 ha scritto:
ilopan ha scritto:
Abbiamo creato una generazione di cogxxlixxoni (scusate per il termine adoperato ma è l'unico termine colorato che uso perchè non c'è altro termine), lo dico da padre e da gestore di giovani.
Sono tutti presi da un mondo di grande comunicazione, idealizzano gli interlocutori e si sdoppiano in "figure ed esperienze" che non sono, che non hanno mai fatto.
Potere dell'anonimato, del web, delle chat e dei vari fesbukk, ecc,ecc.
E se li richiami, hai violentato il loro mondo di vetro, di falsi specchi e di incertezze totali.
Tutti vogliono andare a vivere fuori, tutti vorrebbero l'autonomia della vita...ma non sanno neppure tagliarsi una fetta di pane.
Quando lo fanno, bisogna avere il 118 a portata di mano perchè si corre il rischio che si affettano le mani.

I giovani emigranti, quelli che vedo per strada, sono più motivati, perchè la loro vita è diversa.
Sono spinti da istinti di sopravvivenza, sono svegli (lasciamo stare chi è disonesto), vogliono imparare, vogliono progredire, apprezzano una Italia che per noi è morta e che per loro è vita, conoscono più lingue e sono motivati.

I nostri...chattano...lamentandosi...che pure a chattare si sono rotti...!
E non conoscono manco una lingua...la propria.

Esatto, ragazzi in gamba ce ne sono, ma ci sono in giro anche moltissimi rinco che vengono fatti vivere sotto una campana di vetro,
sento la mia collega che parla del figlio tredicenne......sembra che parli di un ragazzino di 6 anni, per forza poi sono rinco.......vengono trattati da rinco e forse gli fa pure comodo!

Un mio collega mi diceva oggi che ha fatto la cena dei compagni delle elementari. E' stata invitata anche la maestra prossima alla pensione e ha detto che è diventato quasi impossibile insegnare, per i bambini ma per colpa soprattutto dei genitori. Però ricordo che mia madre diceva le stesse cose quando insegnava negli anni '80... magari sono pure peggiorate le cose
 
Suby01 ha scritto:
ilopan ha scritto:
Abbiamo creato una generazione di cogxxlixxoni (scusate per il termine adoperato ma è l'unico termine colorato che uso perchè non c'è altro termine), lo dico da padre e da gestore di giovani.
Sono tutti presi da un mondo di grande comunicazione, idealizzano gli interlocutori e si sdoppiano in "figure ed esperienze" che non sono, che non hanno mai fatto.
Potere dell'anonimato, del web, delle chat e dei vari fesbukk, ecc,ecc.
E se li richiami, hai violentato il loro mondo di vetro, di falsi specchi e di incertezze totali.
Tutti vogliono andare a vivere fuori, tutti vorrebbero l'autonomia della vita...ma non sanno neppure tagliarsi una fetta di pane.
Quando lo fanno, bisogna avere il 118 a portata di mano perchè si corre il rischio che si affettano le mani.

I giovani emigranti, quelli che vedo per strada, sono più motivati, perchè la loro vita è diversa.
Sono spinti da istinti di sopravvivenza, sono svegli (lasciamo stare chi è disonesto), vogliono imparare, vogliono progredire, apprezzano una Italia che per noi è morta e che per loro è vita, conoscono più lingue e sono motivati.

I nostri...chattano...lamentandosi...che pure a chattare si sono rotti...!
E non conoscono manco una lingua...la propria.

Non mi sento ancora responsabile di questo. Vedremo come sarò in grado di educare ma assolutamente non mi sento partecipe e colpevole dell'imbecillità degli adolescenti attuali.
Ne parleremo fra un 12-13 anni :)

un educatore mi diceva che bisogna inculcare determinati valori - come l'educazione, il rispetto degli altri ecc ecc - quando hanno 5/6 anni.
Vista la mia esperienza, non posso che confermare
 
Suby01 ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
ma chi si comporta così non è molto diverso da chi guida col cell in mano per telefonare o, peggio, mandare/leggere sms
"se i miei fanno così perché io no?"

Beh oddio, tra l'investire e l'essere investito le probabilità di sopravvivenza sono un tantino diverse :D
Cmq concordo sull'imbecillità di entrambe le tipologie

suby, parbleu, mi salti la prima fase ;)
 
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