In estate la prima auto ad aria compressa, targata Tata
Mini CAT parte con due versioni per l'India. Poi gli Usa
ROMA - L'annuncio ufficiale con cui Tata Motors ha confermato la prosecuzione del programma per l'auto ad aria, sviluppata assieme alla Motor Development International (con cui era stato stretto un accordo nel 2008), preluderebbe ad una introduzione sul mercato della prima automobile alimentata tramite una riserva di aria compressa. Il magazine Auto India riprende infatti alcune dichiarazioni fatte da dirigenti della Casa e prospetta un lancio della Mini Cat - questa la denominazione provvisoria - entro il prossimo agosto.
Le dichiarazioni sui collaudi di alcuni prototipi dell'innovativa auto ad aria e la conferma di Tata Motors sull'impegno per arrivare alla industrializzazione ed alla produzione di questa gamma di veicoli (inizialmente una berlina ed un minivan anche in variante taxi) potrebbero porre fine ad una lunga serie di speculazioni sull'effettiva validità di questa tecnologia, brevettata dall'ex progettista della Williams Guy Negre e dalla sua Motor Development International. Parlando delle difficoltà che erano state incontrate nello sviluppo della vettura ad aria, il vicepresidente della Tata Motors S. Ravishankar aveva detto nel 2009 al magazine DNA che "il progetto si era trovato di fronte a problemi in termini di raffreddamento e di autonomia. L'aria - aveva ribadito in quella intervista Ravishankar - non è un combustibile, ma un modo per trasferire energia. Ecco perché un serbatoio pieno di aria non offre la stessa energia di un serbatoio pieno di gpl". Ora le indiscrezioni che arrivano dall'India e, soprattutto, il comunicato ufficiale di Tata lascerebbero intendere che i problemi sono stati superati e che si avvicina la fase della commercializzazione.
Dopo l'India, dove dovrebbe essere venduta ad un prezzo corrispondente a 9.200 euro, molto più elevato dunque rispetto alla super low cost Nano, il primo mercato dove questa insolita "eco car" potrebbe essere venduta è quello Usa perché la Tata aveva già firmato nel 2008 un accordo di distribuzione con la statunitense Zero Pollution Motors. La costruzione della nuova auto ad aria è improntata alla massima leggerezza e prevede un largo impiego di fibre rinforzate, con un telaio in tubi di alluminio integrato nella carrozzeria, ed un serbatoio in fibra di carbonio da 300 litri con pressione interna di 2,1 bar in grado di assicurare un'autonomia pari a 150 km.
Per la ricarica della riserva d'aria occorreranno tre o quattro ore con un apposito compressore utilizzabile anche a casa o in pochi minuti con speciali attrezzature che potrebbero essere installate nelle officine e nelle stazioni di servizio. Il costo per una ricarica domestica - riferisce il sito australiano themotorreport.com - dovrebbe aggirarsi attorno a due dollari, con un costo per km (se rapportato ai prezzi del combustibile negli Stati Uniti) dieci volte inferiore rispetto alla più economica auto con motore termico. In realtà la vettura ad aria potrebbe essere offerta anche in versione "ibrida", una variante per il mercato Usa dotata anche di una piccola unità a benzina, che entrerà in funzione oltre le 35 miglia all'ora (56 km/h) per permettere alla Mini Cat di spingersi sulle autostrade urbane fino a 65 miglia all'ora (96 km/h). Una particolarità: l'aria che esce dallo scarico, dopo aver fatto funzionare il motore con i cicli di espansione, è molto fredda e potrà essere utilizzata per far funzionare a costo zero la climatizzazione.
http://ansa.it/web/notizie/specializzati/motori/2012/05/09/estate-prima-auto-aria-compressa-targata-Tata_6842355.html