<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Amicizia e soldi? | Il Forum di Quattroruote

Amicizia e soldi?

Buongiorno, chiedo a voi consiglio grazie a chi mi saprà dire cosa meglio fare vi spiego bene cosi capite ( cerco di essere corto), esattamente un anno fa ho anticipato dei soldi ad un amico di famiglia ( dico di famiglia perchè è il padre del bambino che ha avuto con la sorella di mio padre quindi lo becco a qualsiasi cena familiare e comunque vado anche spesso a casa sua essendo un mio amico)la somma di cui si parla è di 250 euro, con la promessa di riaverli al più presto ovviamente, ad agosto dell'anno scorso ci litigai e quindi passò più di un mese senza più sentirlo ne altro, a settembre quando i nostri rapporti si riallacciarono iniziai comunque a ricordargli con calma se si ricordasse del prestito lui sempre con risposte pronte si certo ovvio ecc, ottobre novembre e sempre la solita storia io puntualmente ogni mese gli rimembro la cosa tant'è che a novembre gli inziia a dire che se non riuscisse a racimolare la somma poteva anche darmi 50 euro al mese senza svenarsi tutto subito ( io vado anzi andavo a casa sua molto spesso con la scusa che mi invitava a cena e quant'altro ) a dicembre ha avuto un problema non da poco e quindi ho deciso di lasciarlo un pò respirare avendo avuto molti imprevisti economici ( veri) gennaio febbraio marzo aprile sono stato zitto in quanto ovviamente volevo che si risannasse un pò ( forse sono stato stupido io) comunque è una persona fidata ricordo cioè se gli rompo molto le scatole sicuro me li ridà quindi non ho problemi che ho paura non me li dia ma non capisco perxchè fa cosi cioè io mi sento mancato di rispetto vedo che spende e spande ma dei miei soldi non ne parla mai anche perchè nello stesso momento aveva un debito molto più grande con un altra persona e però a quell'altro una tantum gliela dava mentre a me 0, ( l'altro non rompeva come rompevo io non glieli chiedeva mai) arriva fine maggio che ho dovuto anticipargli 50 euro per una cosa che compravo nel mio negozio e ovviamente te li ridò te li ridò sto ancora aspettando quei 50 euro!!!! infatti poco dopo averglieli prestati ( qualche giorno) lui è sparito più inviti a casa sua più scritto nemmeno su whatsapp ne nulla quindi io inizio a dubitare che quesata persona sparisca di proposito per far si che io mi dimentichi i debiti non so, l'ho beccato a una cena di famiglia 2 settimane fa non ho fatto cenno dei soldi perchè volevo vedere che diceva lui e si è comportato come se nulla fosse mi faceva battute anche " non ti fai più sentire" "fatti sentire ogni tanto" io ovviamente gli rispondevo a tono ma fatti sentire anche te! (io sono dell'idea che visto tu hai dei debiti con me sei tu che ti devi far sentire non io che ti devo sempre cercare o sbaglio? ora non lo sto sentendo da più di un mese a parte quella sera vi sembra corretto se gli scrivo di punto in bianco una frase del tipo "ciao come va sei sparito?" ti ricordi dei soldi che mi devi" ovviamente si vede lontano un miglio che gli sto scrivendo solo per quello quindi sicuramente lui potrebbe scazzarsi però cioè mi devi soldi da un anno ora basta che dite voi? vi prego datemi una mano non vorrei dimostrare che gli scrivo solo per quello a ma a me ora interessa che lui si ricordi dei debiti
 
Potresti chiedergli 300€ in prestito...

L'amicizia implica anche il rispetto e la fiducia reciproca. Nel momento in cui non c'è più fiducia, non so quanto sia appropriato parlare di amicizia.
 
Quindi voi dite che fare lo sfacciato e sbucare dopo 1 mese che non ci sentiamo e dirgli esattamente una frase del tipo "che fine hai fatto? quando mi devi qualcosa sparisci come i soldi di un anno fa?" diciamo che mi sento anche preso in giro perchè comunque lui si, non vive nell'oro ma lo vedo più e più volte togliersi sfizi e per me i debiti vengono prima degli sfizi tant'è che quando ho avuto debiti con lui soprattutto gli ho sempre ripagati in 0.2, purtroppo lui al di la del fatto soldi è swempre stato un buno amico ed essendo di famiglia non posso "dimenticarmi di lui" perchè lo becco a qualsiasi cena famigliare o uscita famigliare non è una persona che posso evitare al 100%
 
... lo becco a qualsiasi cena famigliare o uscita famigliare non è una persona che posso evitare al 100%
Probabilmente (lo spero per te) i 250+50 euro che ti deve non ti cambiano la vita, ma non è un buon motivo per farsi perculare.

Metti in chiaro con chi organizza queste cene (Natale incluso) che “o lui o me, e se mi costringete ad esserci tiro fuori la storia e mando in rissa la cena”.
Così vedrai anche il tasso rettiliano nei tuoi parenti.
 
Ricordati che lo sfacciato non sarai mai tu, anche se improvvisamente ti presenti davanti alla sua porta di casa ed allunghi una mano dicendo "metti qui i 300 euro"
Lo sfacciato é lui che non onora un debito,che non fa cenno a restituire il denaro che gli hai prestato.

Hai tutti i diritti di ricordargli il suo debito e di esigerne la restituzione.

Anche se tu possedessi una pianta che annaffiata ben benino facesse fiorire le banconote, avresti comunque il diritto di chiedergli indietro quelle che a suo tempo gli avevi prestato.

E credo che sia il caso di chiarire che questa é stata l'ultima volta che tu gli hai restato del denaro,e che non vi saranno più altre occasioni. neanche per un caffé.
 
Probabilmente (lo spero per te) i 250+50 euro che ti deve non ti cambiano la vita, ma non è un buon motivo per farsi perculare.

Metti in chiaro con chi organizza queste cene (Natale incluso) che “o lui o me, e se mi costringete ad esserci tiro fuori la storia e mando in rissa la cena”.
Così vedrai anche il tasso rettiliano nei tuoi parenti.
Perdonami, non sono pienamente d'accordo con te: penso che coinvolgere la parentela e creare imbarazzo ad altri per il malcostume di UNA persona non sia proficuo.
Conviene che fra i due diretti interessati si giunga ad una decisione definitiva.
Niente restituzione ? Ok, costretto a fare un'opera buona, il nostro Andymito, eviterà di ripetere l'esperienza. Lo metta in chiaro e ci metta una pietra sopra.

Mia modesta opinione personale, senza voler polemizzare, sia chiaro.
 
Buongiorno, chiedo a voi consiglio grazie a chi mi saprà dire cosa meglio fare vi spiego bene cosi capite ( cerco di essere corto), esattamente un anno fa ho anticipato dei soldi ad un amico di famiglia ( dico di famiglia perchè è il padre del bambino che ha avuto con la sorella di mio padre quindi lo becco a qualsiasi cena familiare e comunque vado anche spesso a casa sua essendo un mio amico)la somma di cui si parla è di 250 euro, con la promessa di riaverli al più presto ovviamente, ad agosto dell'anno scorso ci litigai e quindi passò più di un mese senza più sentirlo ne altro, a settembre quando i nostri rapporti si riallacciarono iniziai comunque a ricordargli con calma se si ricordasse del prestito lui sempre con risposte pronte si certo ovvio ecc, ottobre novembre e sempre la solita storia io puntualmente ogni mese gli rimembro la cosa tant'è che a novembre gli inziia a dire che se non riuscisse a racimolare la somma poteva anche darmi 50 euro al mese senza svenarsi tutto subito ( io vado anzi andavo a casa sua molto spesso con la scusa che mi invitava a cena e quant'altro ) a dicembre ha avuto un problema non da poco e quindi ho deciso di lasciarlo un pò respirare avendo avuto molti imprevisti economici ( veri) gennaio febbraio marzo aprile sono stato zitto in quanto ovviamente volevo che si risannasse un pò ( forse sono stato stupido io) comunque è una persona fidata ricordo cioè se gli rompo molto le scatole sicuro me li ridà quindi non ho problemi che ho paura non me li dia ma non capisco perxchè fa cosi cioè io mi sento mancato di rispetto vedo che spende e spande ma dei miei soldi non ne parla mai anche perchè nello stesso momento aveva un debito molto più grande con un altra persona e però a quell'altro una tantum gliela dava mentre a me 0, ( l'altro non rompeva come rompevo io non glieli chiedeva mai) arriva fine maggio che ho dovuto anticipargli 50 euro per una cosa che compravo nel mio negozio e ovviamente te li ridò te li ridò sto ancora aspettando quei 50 euro!!!! infatti poco dopo averglieli prestati ( qualche giorno) lui è sparito più inviti a casa sua più scritto nemmeno su whatsapp ne nulla quindi io inizio a dubitare che quesata persona sparisca di proposito per far si che io mi dimentichi i debiti non so, l'ho beccato a una cena di famiglia 2 settimane fa non ho fatto cenno dei soldi perchè volevo vedere che diceva lui e si è comportato come se nulla fosse mi faceva battute anche " non ti fai più sentire" "fatti sentire ogni tanto" io ovviamente gli rispondevo a tono ma fatti sentire anche te! (io sono dell'idea che visto tu hai dei debiti con me sei tu che ti devi far sentire non io che ti devo sempre cercare o sbaglio? ora non lo sto sentendo da più di un mese a parte quella sera vi sembra corretto se gli scrivo di punto in bianco una frase del tipo "ciao come va sei sparito?" ti ricordi dei soldi che mi devi" ovviamente si vede lontano un miglio che gli sto scrivendo solo per quello quindi sicuramente lui potrebbe scazzarsi però cioè mi devi soldi da un anno ora basta che dite voi? vi prego datemi una mano non vorrei dimostrare che gli scrivo solo per quello a ma a me ora interessa che lui si ricordi dei debiti


Potrebbe essere un ammonimento / insegnamento della vita.
-Mio nonno presto' una discreta cifra al suo bottegaio....
Ne rientro' ( molto ) parzialmente con qualche spesa non pagata
-Mio padre presto' dei soldi ( qualche milione ) ad un negozietto di mobili sottocasa, che poi falli'. Rientro' ( molto ) parzialmente con dei mobilacci, fondi di magazzino, quando chiuse.
-Al passaggio lira euro, prestai 4 mln ( incredibile vero ), ma era il mio migliore amico.
Mi pago' dopo 5 anni. Ci rimisi 5 anni al 4,5% dei BOT di allora....
E la conversione ( mi pago' a 2.000 e non a 1936,27 ).
Ah, nota: al momento sta meglio di me....
Ma tutto sommato....poteva andare peggio

Detto questo: OGGI, non ho liquidita' per nessuno
 
-Al passaggio lira euro, prestai 4 mln ( incredibile vero ), ma era il mio migliore amico.
Mi pago' dopo 5 anni. Ci rimisi 5 anni al 4,5% dei BOT di allora....
E la conversione ( mi pago' a 2.000 e non a 1936,27 ).
Ah, nota: al momento sta meglio di me....
Ma tutto sommato....poteva andare peggio

Detto questo: OGGI, non ho liquidita' per nessuno

perdonami, ma farsi questi conti da esattore delle tasse quando si parla del proprio migliore amico (nell'ipotesi che, ovviamente, sia davvero tale), mi sembra inconcepibile. Anche il fatto che adesso stia meglio di te mi sembra ininfluente, al limite adesso potrà essere lui a dare una mano a te qualora fosse necessario. Evidentemente sarò sbagliato io, che non ho mai messo il denaro al primo posto nella mia vita...
 
perdonami, ma farsi questi conti da esattore delle tasse quando si parla del proprio migliore amico (nell'ipotesi che, ovviamente, sia davvero tale), mi sembra inconcepibile. Anche il fatto che adesso stia meglio di te mi sembra ininfluente, al limite adesso potrà essere lui a dare una mano a te qualora fosse necessario. Evidentemente sarò sbagliato io, che non ho mai messo il denaro al primo posto nella mia vita...



Scusami....di cosa?
La tua opinione/ la mia opinione:

-Sono i conti di uno che era gia' disoccupato da quasi 3 anni e li ha dati,
immemore delle fregature di nonno e babbo,
proprio per amicizia.
( senza nemmeno dirlo alla moglie ).

-E non vedo perche', una volta sistemata e bene la sua vita, non poteva ridarmi
la differenza.
 
Qualche virgola ogni tanto no eh?

Io sconsiglio sempre di prestare denaro se non sussistono alcune condizioni.
Ci deve essere reciproca conoscenza e bisogna avere in comune la stessa mentalità,passatemi il paragone ma una cicala e una formica difficilmente potranno scambiarsi denaro senza che la formica ci rimetta.
E queste condizioni spesso non sussistono neanche tra parenti e amici,anzi forse ci sono più probabilità che tutto vada come si deve con un estraneo perchè secondo me la confidenza porta a pensare che si possa sempre chiudere un occhio.
E inoltre c'è il pregiudizio secondo cui chi chiede indietro qualcosa che ha prestato a un parente è privo di cuore.
Ci sono persone che sanno solo prendere e per loro rendere non è mai una priorità assoluta.
Per me prima di prestare denaro si deve riflettere bene e procedere solo se si è disposti a lasciar perdere nel caso in cui il debitore dovesse farsi di nebbia,altrimenti si va solo incontro a problemi.

Io al posto tuo valuterei due cose.
La prima è se ci tieni oppure no a conservare buoni rapporti con questa persona.
E la seconda è la pressione sociale che potrebbe arrivare dal resto della famiglia.
Se questi due pensieri non ti preoccupano più di tanto dai un ultimatum a questa persona,non serve essere spietati basta dire che hai in programma una spesa importante e quindi quel denaro ti serve,non c'è nulla di male in fondo si parla di soldi che sono,o meglio erano,tuoi.
Nel momento stesso in cui una persona chiede o accetta denaro in prestito da qualcun altro deve sapere che potrebbe trovarsi nella scomoda situazione di essere chiamato a rispondere del proprio debito.
Se non ci ha pensato il problema è suo.

Mi ricorda una storia che mi racconta mia madre ogni tanto.
I miei nonni non navigavano nell'oro,tre figlie e due stipendi minimi,una collega di mia nonna le confidò che erano in difficoltà a causa del marito che aveva le mani bucate.
Mia nonna le prestò del denaro,che ovviamente non venne mai restituito.
Ma la cosa peggiore era che il marito di questa signora quando incontrava mia nonna faceva il grandeur e le diceva "Signora Antonietta se vi servono soldi miraccomando non fate complimenti".
 
Perdonami, non sono pienamente d'accordo con te: penso che coinvolgere la parentela e creare imbarazzo ad altri per il malcostume di UNA persona non sia proficuo.
Conviene che fra i due diretti interessati si giunga ad una decisione definitiva.
Niente restituzione ? Ok, costretto a fare un'opera buona, il nostro Andymito, eviterà di ripetere l'esperienza. Lo metta in chiaro e ci metta una pietra sopra.

Mia modesta opinione personale, senza voler polemizzare, sia chiaro.
Non hai torto (e non c’è nulla di cui tu debba chiedere perdono!), ma ho come la sensazione che il parentado sia complice della situazione.

Comunque io molti anni fa, fine anni ‘90, persi un amico per non volergli cambiare un assegno (a memoria qualche milione di lire, all’epoca non sarebbe stato un problema, ma qualcosa mi puzzava, probabilmente perché non mi disse il motivo). Rammentai i racconti di mio padre, ci stetti male, ma forse fu meglio così. Gli “amici” di scuola spesso cambiano, da grandi.
 
Io sono del parere che se c'è una forte amicizia in caso di bisogno è normale offrire aiuto,anche economico.
Se l'offerta non nasce spontanea significa che non c'è fiducia oppure che si pensa solo a se stessi,oppure che anche volendo l'amico non può proprio aiutare.
Chiedere a chi non offre spontaneamente è un modo per forzargli la mano che può solo causare tensioni.
Se alla richiesta segue un rifiuto si litiga.
Se invece l'amico accetta e poi il gesto non viene ricambiato si litiga.
Potendo farne a meno meglio evitare.
 
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