<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Amanda | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Amanda

Ma non credo si parlasse male della giustizia italiana, se ne discuteva ognuno con le proprie esperienze ed il proprio contributo, purtroppo siamo nella società dei tweet dove ormai ci si sta convincendo che l'importante e' sparare su di un argomento quello che si crede giusto senza aver bisogno di un contraddittorio

Non in questa occasione,io dico in passato.
Attorno all'omicidio di Meredith è stato fatto un vero e proprio processo alla giustizia italiana.
Visto che non mi sembra che il sistema giudiziario americano sia perfetto e che probabilmente ci sono molti più italiani nelle carceri americane che viceversa a me è sembrato un attacco eccessivo.
 
Ogni caso è a sè stante, anche se apparentemente simili.
In questo, visto da fuori e con la mia scarsa competenza, mi sembra ci sia stata una cascata di errori sin da prima dei rilievi della polizia scientifica (o dei Carabinieri, non ricordo chi intervenne).

La sentenza è stata annullata in Cassazione perchè:
"Il processo per l’omicidio di Meredith Kercher – si legge nelle motivazioni – ha avuto “un iter obiettivamente ondivago, le cui oscillazioni sono, però, la risultante anche di clamorose defaillance o ‘amnesie’ investigative e di colpevoli omissioni di attività di indagine“."
Però non è corretto dimenticare che la signorina è stata dichiarata colpevole di calunnia:
Nel “percorso travagliato ed intrinsecamente contraddittorio” del processo per l’omicidio Kercher c’è un “solo dato di irrefutabile certezza: la colpevolezza di Amanda Knox in ordine alle calunniose accuse nei confronti di Patrick Lumumba“. La sentenza rileva che la calunnia è stata confermata dalla stessa Knox in un contesto “immune da anomale pressioni psicologiche“. Per questo “una eventuale pronuncia della Corte di Giustizia Europea favorevole” al ricorso nel quale la Knox ha denunciato “un poco ortodosso trattamento degli investigatori nei suoi confronti“, non potrebbe “in alcun modo scalfire” il definitivo passaggio in giudicato della sentenza di colpevolezza per la calunnia, “neppure in vista di possibile revisione della sentenza, considerato che le calunniose accuse che la stessa imputata rivolse al Lumumba, per effetto delle asserite coercizioni, sono state da lei confermate anche innanzi al pm, in sede di interrogatorio, dunque in un contesto istituzionalmente immune da anomale pressioni psicologiche“.

Estratto da questo articolo dove ci sono le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione:
http://www.giurisprudenzapenale.com...della-corte-di-cassazione-cass-pen-360802015/

Non è il mio settore, ma non mi pare di leggere che siano stati assolti perchè completamente estranei ai fatti, ma solo perchè non ci sono state prove sufficienti alla loro incriminazione, alla luce di quanto scritto sopra.
 
nessuno ne parla,ma io avrei una piiiiiccccola curiosita'
e' stata invitata a spese "nostre" o si e' autoinvitata visto che si e' pure portata al seguito famiglia e fidanzato?
non voglio entrarenel merito se sia innocente o colpevole,ma il condannato Rudi e' stato condannato a 18 anni in concorso, in concorso di chi? se i maggiori indiziati sono stati assolti?
va che la giustizia e' strana ne.
Riguardo la colpevolezza ormai non c'è nulla da discutere, ma solo da leggere e prendere atto delle sentenze emesse. Ma non siamo nemmeno in grado di discuterne, avendo noi tutt'altra preparazione...

A me ha dato un pò fastidio vederla piangere al TG, perchè lo avrei accettato più da un caso di palese innocenza (ci sono stati molti casi di persone innocenti completamente scagionate dopo anni di carcere, alcuni nemmeno presenti sul luogo del crimine).
Per parlare a quella conferenza avrei cercato altri casi, magari meno famosi, ma di palese ingiustizia.
A meno che non si trattasse esclusivamente di "giustizia mediatica", quela che per me è uno dei mali del secolo.
 
Non è il mio settore, ma non mi pare di leggere che siano stati assolti perchè completamente estranei ai fatti, ma solo perchè non ci sono state prove sufficienti alla loro incriminazione, alla luce di quanto scritto sopra

Appunto.
Magari se al posto del tanto criticato sistema giudiziario italiano ci fosse stato quello di un altro paese l'avrebbero condannata anche in assenza di prove schiaccianti.

Una critica però la devo fare.
A me sembra che negli ultimi anni il fattore mediatico abbia raggiunto un peso sempre maggiore.
Si sono visti casi in cui la certezza della colpevolezza non c'era che sono stati chiusi e poi riaperti a furor di popolo,mi viene in mente Garlasco.
Altri casi in cui c'è stata la condanna perchè non poteva essere stato nessun altro senza però prove che potessero dimostrare con certezza che era stato l'imputato a commettere il fatto,tipo Cogne.
Non mi ricordo il nome ma mi sembra che ci sia un marito indagato per l'omicidio della moglie il cui corpo non è mai stato ritrovato,quindi non c'è nemmeno la certezza che sia morta.
Oltre ai tempi che sono spesso lunghissimi a me sembra che troppo spesso l'attenzione mediatica influenzi lo svolgimento dei processi,forzando la mano in un certo senso ai giudici.
Ma nella maggior parte dei casi la certezza non c'è,perfino i test del dna vengono contestati.
Se del caso non importa a nessuno si assolve,se invece l'imputato è riconosciuto colpevole dalla stragrande maggioranza dell'opinione pubblica si tende a condannare.
E se anche c'è l'assoluzione resta la convinzione della colpevolezza alla O.J Simpson.
 
Un'altra cosa che ho notato negli ultimi anni è che l'attenzione mediatica si concentra quasi esclusivamente sui casi in cui le vittime sono donne e gli assassini sono uomini.
Forse solo i casi in cui le vittime sono bambini vengono trattati di più.
Anche il fatto che sia stato coniato il termine femminicidio la dice lunga.
Io onestamente avrei preferito che questo termine non esistesse,in primis perchè descrive l'aumento di questi casi (non so se sia un aumento reale o solo percepito per via del fatto che viene dato loro maggiore rilievo) e poi perchè secondo me un omicidio è un omicidio.
Ci sono delle circostanze aggravanti che rendono lo stesso reato più grave (se ad esempio viene compiuto per futili motivi o se lo sfondo è quello della discriminazione razziale),ma io non penso che sia il sesso della vittima o quello dell'assassino a renderlo più grave.
Comunque in questi casi ormai la giustizia mediatica ci ha insegnato a fare 2+2=4.
Se una donna viene uccisa il colpevole sarà sicuramente il marito o il compagno o l'ex,o almeno è il primo sospettato.
Io sono sicuro che prima o poi capiterà,o magari è già capitato,che qualcuno venga messo in galera e ritenuto colpevole dell'uccisione della moglie e della ex pur essendo totalmente estraneo ai fatti,perchè mi sembra che in questi casi la colpevolezza venga stabilita in maniera molto rapida e senza obiettività.
Se dovesse mai capitare qualcosa di brutto a una mia ex fidanzata io penso che oltre a dispiacermi perchè non auguro del male a nessuno,nemmeno alle persone con cui non mi sono lasciato in buoni rapporti,mi preoccuperei.
Penso che sia bruttissimo sapere che anche essendo completamente estranei rispetto a un fatto accaduto ci sarà sempre qualcuno che farà 2+2=4 e penserà che sei colpevole perchè chi altro vuoi che sia stato?
Secondo me i processi dovrebbero riguardare il meno possibile l'opinione pubblica,ovviamente c'è il diritto di cronaca però non credo che sia sano che un procedimento penale venga dibattuto più negli studi televisivi che nelle aule di tribunale.
Oltretutto capita di sentire pseudo esperti che si lanciano in deduzioni basate sul nulla,senza avere elementi,e emettono sentenze senza possibilità di appello in barba a quanto affermato dai giudici magari dopo mesi di lavoro.

Un'altra cosa che ho notato,e mi spiace doverlo dire,è che l'attenzione mediatica è molto influenzata anche dalla nazionalità di vittime e carnefici.
Se a commettere un reato è uno straniero se ne parla di più e con toni più accesi,mentre al contrario mi sembra che ci sia più indulgenza se lo stesso identico reato viene compiuto da un cittadino italiano.
Questa cosa penso che sia sbagliata e pericolosa,soffiare sul fuoco del malcontento usando un certo linguaggio non può portare nulla di buono.
Sempre secondo me.
 
nessuno ne parla,ma io avrei una piiiiiccccola curiosita'
e' stata invitata a spese "nostre" o si e' autoinvitata visto che si e' pure portata al seguito famiglia e fidanzato?
non voglio entrarenel merito se sia innocente o colpevole,ma il condannato Rudi e' stato condannato a 18 anni in concorso, in concorso di chi? se i maggiori indiziati sono stati assolti?
va che la giustizia e' strana ne.


Festival* della giustizia....a Modena
??
Ccccchede'
??
Mejo er festival daa porchetta
de Ariccia

*
http://www.treccani.it/vocabolario/festival/
 
Ultima modifica:
Anche io la penso così.
E questo secondo me rafforza l'ipotesi dell'invito con spese pagate.
Penso che i primi ad avere interesse a far andare nel dimenticatoio quei fatti di cronaca siano proprio gli indagati,che siano stati riconosciuti colpevoli o innocenti,in modo da poter voltare pagina e rifarsi una vita.
Se tornano a parlarne per me vuol dire che ci guadagnano.


Assolta per l' omicidio,
ma condannata per calunnia
( il musicista di colore indicato da lei come l' assassino ).
Questo ha pareggiato i conti con la galera preventiva scontata
 
Assolta per l' omicidio,
ma condannata per calunnia
( il musicista di colore indicato da lei come l' assassino ).
Questo ha pareggiato i conti con la galera preventiva scontata

Forse avrebbero dovuto invitare il calunniato che era stato tirato per i capelli in mezzo a una storia con cui non aveva nulla a che fare.
Quella si che sarebbe stata una testimonianza utile,anche se per fortuna non ci hanno messo molto a scagionarlo.
 
Un'altra cosa che ho notato negli ultimi anni è che l'attenzione mediatica si concentra quasi esclusivamente sui casi in cui le vittime sono donne e gli assassini sono uomini.
Forse solo i casi in cui le vittime sono bambini vengono trattati di più.
Anche il fatto che sia stato coniato il termine femminicidio la dice lunga.
Io onestamente avrei preferito che questo termine non esistesse,in primis perchè descrive l'aumento di questi casi (non so se sia un aumento reale o solo percepito per via del fatto che viene dato loro maggiore rilievo) e poi perchè secondo me un omicidio è un omicidio.
Ci sono delle circostanze aggravanti che rendono lo stesso reato più grave (se ad esempio viene compiuto per futili motivi o se lo sfondo è quello della discriminazione razziale),ma io non penso che sia il sesso della vittima o quello dell'assassino a renderlo più grave.
Comunque in questi casi ormai la giustizia mediatica ci ha insegnato a fare 2+2=4.
Se una donna viene uccisa il colpevole sarà sicuramente il marito o il compagno o l'ex,o almeno è il primo sospettato.
Io sono sicuro che prima o poi capiterà,o magari è già capitato,che qualcuno venga messo in galera e ritenuto colpevole dell'uccisione della moglie e della ex pur essendo totalmente estraneo ai fatti,perchè mi sembra che in questi casi la colpevolezza venga stabilita in maniera molto rapida e senza obiettività.
Se dovesse mai capitare qualcosa di brutto a una mia ex fidanzata io penso che oltre a dispiacermi perchè non auguro del male a nessuno,nemmeno alle persone con cui non mi sono lasciato in buoni rapporti,mi preoccuperei.
Penso che sia bruttissimo sapere che anche essendo completamente estranei rispetto a un fatto accaduto ci sarà sempre qualcuno che farà 2+2=4 e penserà che sei colpevole perchè chi altro vuoi che sia stato?
Secondo me i processi dovrebbero riguardare il meno possibile l'opinione pubblica,ovviamente c'è il diritto di cronaca però non credo che sia sano che un procedimento penale venga dibattuto più negli studi televisivi che nelle aule di tribunale.
Oltretutto capita di sentire pseudo esperti che si lanciano in deduzioni basate sul nulla,senza avere elementi,e emettono sentenze senza possibilità di appello in barba a quanto affermato dai giudici magari dopo mesi di lavoro.

Un'altra cosa che ho notato,e mi spiace doverlo dire,è che l'attenzione mediatica è molto influenzata anche dalla nazionalità di vittime e carnefici.
Se a commettere un reato è uno straniero se ne parla di più e con toni più accesi,mentre al contrario mi sembra che ci sia più indulgenza se lo stesso identico reato viene compiuto da un cittadino italiano.
Questa cosa penso che sia sbagliata e pericolosa,soffiare sul fuoco del malcontento usando un certo linguaggio non può portare nulla di buono.
Sempre secondo me.
Ti ricordo il delitto Gambirasio o quello di Garlasco o il delitto di via Poma.....
 
Non ho fonti su cui basarmi ma mi sorge spontanea una domanda : voi tornereste a vostre spese in un paese straniero in cui siete stati processati e poi assolti nel quale l'opinione pubblica è rimasta convinta della vostra colpevolezza?
Io no.
Lasciando perdere la questione spese, che mi pare una faccenda miserabile e marginale rispetto alla questione, anch'io ho pensato che diavolo ci tornasse a fare 'sta ragazza, in Italia : la vicenda giudiziaria le è alla fine andata bene, visto che si è trattato di un omicidio, pasticciato e probabilmente - è una mia idea - non pianificato né volontario ma determinato dall'uso delle droghe.

Cosa questa su cui, chissà perché, ben pochi centrano la loro attenzione, forse temendo di passare per reazionari.... ed invece è il nocciolo della questione, non certo solo in questo caso, e dipinge perfettamente il quadro in cui ci si trova a giudicare quando si è davanti a gravi reati, di solito stupri o lesioni gravi o omicidi più o meno efferati, commessi sotto l'effetto delle droghe, sotto il cui effetto tutti i freni inibitori che distinguono l'uomo civilizzato se ne vanno a farsi benedire.

Io non ho un'opinione precisa circa la colpevolezza o meno di Amanda, mentre ho un'opinione molto solida circa le bestialità commesse sotto l'effetto di una droga : non a caso in vita mia non ho mai voluto averci il benché minimo contatto, il mio rapporto con le droghe inizia e finisce con l'aver visto - visto e stop - una volta l'hashish circa 35 anni fa, ed anche in quell'occasione non volli neppure provare a fare una tirata, un po' perché non fumo e molto per antica e profonda avversione verso le droghe, tutte : neppure con l'alcool mi sono mai ubriacato, manco una volta nella vita....

Ora, i processi su questo omicidio sono stati peggio della peggiore immaginazione, ma aldilà della (orribile) sensazione di pasticcio, di approssimazione anche degli inquirenti ecc. mi pare evidente che si sia trattato di un qualcosa che, da sobri, non avrebbero fatto : e siccome non si può mai sapere cosa può succedere quando si è sotto l'effetto delle droghe, la mia idea è che la signora Amanda non possa lamentarsi : colpevole o no, ha partecipato ad un qualcosa finito in tragedia ed è stata in carcere quanto basta per capire che con certe cose è meglio non scherzare, dopodiché è stata assolta ed ha potuto tornarsene a casa.

Allora, mi chiedo, perché tornare in Italia ? perché alimentare il peggiore "giornalismo" scandalistico, perché nutrire la miserabile, ed un po' ributtante, voglia di marcio della parte meno civile della pubblica opinione - in Italia o no, non cambia molto - che vuole solo il colpevole a tutti i costi ed è, probabilmente, poco disposta a perdonare tranne che a se stessa e naturalmente ai propri parenti ?
Quando arriva all'aeroporto e trova una marea di fotografi e "giornalisti" ad attenderla, non si fa un'idea di che aria tira per lei, dico io ? c'è proprio bisogno di scoppiare in lacrime ed alimentare altro casino...? mah.... proprio non capisco, io fossi in lei difficilmente sarei tornato in Italia; al limite, forse, dopo 40 se non 50 anni dai fatti, quando ormai a ricordarsene restano solo i vecchi.
.
 
e' quello che penso anche io Paolo,ma forse era proprio il caso di dimenticarlo il caso visto e considerato che la giustizia ha fatto il suo corso,era proprio il caso di invitarla o che si autoinvitasse?
la mia era solo curiosita', sono un curiosone.
Certo che non era il caso : su certe cose è meglio stendere un velo pietoso.

Che in questo caso doveva essere pietoso due volte : perché c'è stato il morto e perché lo spettacolo - è proprio il caso di chiamarlo così - offerto a suo tempo dai processi è stata una roba indegna.

Altro che aver fiducia nella giustizia ! io, un po' per i casi come questo ed un po' perché ho toccato con mano (per il mio divorzio) come "funziona" la giustizia, sia pure civile e non penale, ho una fiducia veramente al lumicino nella stessa : la vedo come l'istituzione più malata del Belpaese.

Purtroppo, perché è proprio la giustizia (intesa come concetto e come valori) e quindi anche il buon funzionamento della macchina istituzionale che quei concetti e valori deve difendere a far la differenza tra un Paese civile ed uno incivile / arretrato.
.
 
Due brevi parole, perchè il soggetto in questione non merita nulla.
Sentendo due passaggi del suo discorso, sembra che voglia dare lezioni di civiltà e giurisprudenza all'Italia ed agli Italiani.
Per quanto mi riguarda, ammiro Trump quando, senza mezzi termini, definisce qualcuno "persona non gradita".
Poteva starsene a casa sua, personalmente ero più contento.
 
Lasciando perdere la questione spese, che mi pare una faccenda miserabile e marginale rispetto alla questione, anch'io ho pensato che diavolo ci tornasse a fare 'sta ragazza, in Italia : la vicenda giudiziaria le è alla fine andata bene, visto che si è trattato di un omicidio, pasticciato e probabilmente - è una mia idea - non pianificato né volontario ma determinato dall'uso delle droghe.

Cosa questa su cui, chissà perché, ben pochi centrano la loro attenzione, forse temendo di passare per reazionari.... ed invece è il nocciolo della questione, non certo solo in questo caso, e dipinge perfettamente il quadro in cui ci si trova a giudicare quando si è davanti a gravi reati, di solito stupri o lesioni gravi o omicidi più o meno efferati, commessi sotto l'effetto delle droghe, sotto il cui effetto tutti i freni inibitori che distinguono l'uomo civilizzato se ne vanno a farsi benedire.

Io non ho un'opinione precisa circa la colpevolezza o meno di Amanda, mentre ho un'opinione molto solida circa le bestialità commesse sotto l'effetto di una droga : non a caso in vita mia non ho mai voluto averci il benché minimo contatto, il mio rapporto con le droghe inizia e finisce con l'aver visto - visto e stop - una volta l'hashish circa 35 anni fa, ed anche in quell'occasione non volli neppure provare a fare una tirata, un po' perché non fumo e molto per antica e profonda avversione verso le droghe, tutte : neppure con l'alcool mi sono mai ubriacato, manco una volta nella vita....

Ora, i processi su questo omicidio sono stati peggio della peggiore immaginazione, ma aldilà della (orribile) sensazione di pasticcio, di approssimazione anche degli inquirenti ecc. mi pare evidente che si sia trattato di un qualcosa che, da sobri, non avrebbero fatto : e siccome non si può mai sapere cosa può succedere quando si è sotto l'effetto delle droghe, la mia idea è che la signora Amanda non possa lamentarsi : colpevole o no, ha partecipato ad un qualcosa finito in tragedia ed è stata in carcere quanto basta per capire che con certe cose è meglio non scherzare, dopodiché è stata assolta ed ha potuto tornarsene a casa.

Allora, mi chiedo, perché tornare in Italia ? perché alimentare il peggiore "giornalismo" scandalistico, perché nutrire la miserabile, ed un po' ributtante, voglia di marcio della parte meno civile della pubblica opinione - in Italia o no, non cambia molto - che vuole solo il colpevole a tutti i costi ed è, probabilmente, poco disposta a perdonare tranne che a se stessa e naturalmente ai propri parenti ?
Quando arriva all'aeroporto e trova una marea di fotografi e "giornalisti" ad attenderla, non si fa un'idea di che aria tira per lei, dico io ? c'è proprio bisogno di scoppiare in lacrime ed alimentare altro casino...? mah.... proprio non capisco, io fossi in lei difficilmente sarei tornato in Italia; al limite, forse, dopo 40 se non 50 anni dai fatti, quando ormai a ricordarsene restano solo i vecchi.
.


-Bastava invece di
Festival
Parlare di incontro /seminario/ dibattito....sulla Giustizia....

-Presenzio, ergo sum
( Una bella comparsata sui media e passa tutto )
O
Mi si nota di piu' se manco e se presenzio
??
 
-Bastava invece di
Festival
Parlare di incontro /seminario/ dibattito....sulla Giustizia....

-Presenzio, ergo sum
( Una bella comparsata sui media e passa tutto )
O
Mi si nota di piu' se manco e se presenzio
??
In ogni caso, ad un evento simile possono esserci avvocati / magistrati / giuristi / sociologhi e simili, non lei, che non è una santa come si è visto quando, come qualcuno qui ha già ricordato, per scagionarsi non ha esitato ad accusare uno che non c'entrava nulla : una cosa grave, molto grave ai miei occhi.

Perciò è quel che si dice "fuori luogo", evidentemente ai suoi piagnistei da povera vittima son pochi a crederci... personalmente deploro, anzi aborrisco quella gente che non vuole altro che intingere il pane nel marciume e che è alla base del morboso - è il caso di dirlo - interesse verso di lei dei media, ripeto che sarebbe più appropriato ed elegante stendere un velo pietoso su una vicenda così "sporca" (eticamente, giuridicamente) ma evidentemente chiedere alla massa della gente comportamenti eleganti è come chiederlo alle bestie ; tuttavia, lei in particolare non mi pare abbia gran che da recriminare, le è andata bene ma farebbe meglio a lasciare che il tempo sdrammatizzi tutto, esponendosi il meno possibile.
.
 
Due brevi parole, perchè il soggetto in questione non merita nulla.
Sentendo due passaggi del suo discorso, sembra che voglia dare lezioni di civiltà e giurisprudenza all'Italia ed agli Italiani.
Per quanto mi riguarda, ammiro Trump quando, senza mezzi termini, definisce qualcuno "persona non gradita".
Poteva starsene a casa sua, personalmente ero più contento.
Comunque Trump è letteralmente un animale, uno che non può dare la minima lezione di civiltà a nessuno : se capi di Stato come lui fossero la norma, anche le guerre lo sarebbero.
Una volta mi piacevano più i repubblicani dei democratici quando pensavo alle vicende politiche Usa, diciamo ai tempi di Reagan, ma mi pare che sostenendo quest'uomo il Grand Old Party sia caduto in basso come mai prima : e non credo di essere il solo a pensarlo, basti vedere che l'ex Presidente Usa George H. W. Bush, repubblicano fino all'osso ed ex Presidente del partito, si rifiutò di avallare in qualsiasi modo la candidatura di Trump, dichiarando che avrebbe votato per la Clinton.... è un esempio di come Trump crei solo divisioni, odio, lacerazioni, scontri : non è così che dovrebbe agire un Presidente Usa, che dovrebbe essere un punto di riferimento per il mondo ed il presidente di tutti gli statunitensi.
(Fine OT)
.
 
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