<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Altre indiscrezioni di stampa su FIAT ! | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Altre indiscrezioni di stampa su FIAT !

Sempre indiscrezioni a mezzo stampa, tratte da Repubblica Affari & Finanza:

Assemblea degli azionisti oggi al Lingotto per deliberare sul bilancio 2009 e su un nuovo programma
di acquisto di azioni proprie. L'annuncio: "Pomigliano sarà il secondo stabilimento italiano"
Fiat, Montezemolo: "In Italia le nostre radici"
Marchionne accusa sindacati e politici
"Sulla nostra azienda il tiro al bersaglio di molti, non dico i giornalisti che fanno il loro mestiere"
La difesa: "Pagare il dividendo è un atto dovuto. Non chiuderemmo Termini se ci fossero alternative"

Fiat, Montezemolo: "In Italia le nostre radici" Marchionne accusa sindacati e politici

Il presidente della Fiat Montezemolo con l'amministratore delegato Marchionne
TORINO - Nel futuro della Fiat non c'è un disimpegno dall'Italia. Lo ha assicurato il presidente del Lingotto, Luca Cordero di Montezemolo, aprendo stamane l'assemblea degli azionisti, che dovrà deliberare sul bilancio 2009 e su un nuovo programma di acquisto di azioni proprie. "Anche tutte le grandi operazioni internazionali che abbiamo realizzato - ha detto Montezemolo - sono state fatte pensando all'Italia, che è il focus in ogni nostra azione. La storia, le radici, il nostro cuore saranno sempre in Italia". Lo ha ribadito anche l'amministratore delegato Sergio Marchionne: "La Fiat non è andata all'estero per capriccio né per dimenticare l'Italia. Ci siamo andati per rendere questa azienda più forte. Abbiamo allargato la base per rendere il baricentro più stabile".

Montezemolo ha quindi definito l'intesa con Chrysler "una delle più grandi operazioni che si siano mai viste nel settore dell'auto negli ultimi decenni". "Si è trattato - ha detto - di un'operazione straordinaria. Lo è stata dal punto di vista sostanziale, perché ci permetterà di raggiungere notevoli sinergie sui futuri progetti e di allargare la base operativa della nostra azienda".

Dal canto suo, Marchionne ha respinto nuovamente le accuse nei confronti del Gruppo, parlando di "tiro al bersaglio" nei confronti del Lingotto: "Non parlo dei giornalisti, che fanno il loro mestiere - ha precisato - ma di esponenti del mondo politico, sindacale e purtroppo anche imprenditoriale. Non pretendiamo le fanfare, ma non sono giusti neanche i fischi gratuiti". Al contrario, per l'ad della Fiat "l'azienda merita stima e rispetto".

In particolare, Marchionne non accetta di essere messo sotto processo per la distribuzione dei dividendi: "Pagare il dividendo è un atto dovuto". E neanche per la prossima chiusura di Termini Imerese: "Non chiuderemmo Termini se ci fossero delle alternative". Al contrario, l'ad della Fiat ha rivendicato i risultati raggiunti dal 2004 a oggi: "La gara di detrattori l'abbiamo già vista, così come abbiamo visto che si sbagliano sempre". Marchionne ha fatto riferimento in particolare agli esponenti sindacali: "I toni e i comportamenti di alcuni esponenti, specie di parte sindacale, danno l'idea che le cose che abbiamo fatto non sono state capite o non sono state volutamente apprezzate, significa vivere in un altro mondo".

Tuttavia l'amministratore delegato della Fiat ha dato ampie assicurazioni in particolare sul futuro di Pomigliano d'Arco che, ha detto, diventerà il secondo più grande stabilimento italiano entro tre anni: "Il programma più rilevante è quello su Pomigliano d'Arco. La nostra attenzione per l'Italia non si ferma. Aumenteremo in modo significativo la produzione di autovetture in Italia".

Delle prospettive generali ha parlato Montezemolo, che si è dimostrato fiducioso per il 2010: "La fase peggiore e più drammatica l'abbiamo lasciata alle spalle e iniziamo a intravedere una ripresa che sarà lunga e lente. Il gruppo Fiat è in buone condizioni". "Anche per la Fiat - ha proseguito - il 2009 è stato un anno complicato, in tutti i settori, in particolare per i veicoli industriali e le macchine movimento terra. L'azienda ha saputo reagire con velocità raggiungendo e addirittura superando gli obiettivi che c'eravamo prefissati".

(26 marzo 2010) Tutti gli articoli di Economia
 
Back
Alto