...... ancora adesso che siamo al 29 agosto del 2010, ciò che conta e' la prima impressione.
allucinante disarmante nonchè assurda la frase: ".... un terzo degli intervistati ha ammesso che gli basta 90 secondi per decidere se la persona che ha davanti ha la stoffa (non quella dei vestiti) per il posto oppure no, mentre il 65% ha sottolineato che se due candidate sono testa a testa, la scelta dell?abbigliamento diventa decisiva. "
e fregauncazzoanessuno se tu sei un genio superdotato o un imbecille all'ennesima potenza.
Ciò che conta e' la cravatta giusta o il tailleur abbinato alle scarpettine.
In 90 secondi questi fenomeni decidono se sarai Bill Gates o Ugo Fantozzi.
Son quasi dispiaciuto per voi cari amebici insulsi inferiori sudditini....
quasi....
piuttosto e anzichènò. :hunf:
dress code
Look da colloquio? Serio e poco fashion
Bandite minigonne e scollature, via libera ai tailleur
dress code
Look da colloquio? Serio e poco fashion
Bandite minigonne e scollature, via libera ai tailleur
MILANO - Dimmi come ti vesti e ti dirò se otterrai il lavoro. Nessuna facoltà divinatoria dietro a questa affermazione, bensì lo studio commissionato dalla catena di negozi inglese, K Maxx e dedicato al giusto «dress-code» da sfoggiare durante un colloquio per un impiego, soprattutto se siete donne. E i risultati dell?inchiesta su 2000 datori di lavoro parlano chiaro: se volete giocarvi per sempre le possibilità di impiego, presentatevi con una scollatura o con un top attillato che fanno subito «femme fatale». Da evitare anche la biancheria intima messa in bella mostra, come ad esempio un reggiseno nero sotto ad una maglia bianca: non solo non è elegante per niente, ma l?effetto che ispirate è più quello di una «party-girl» che di una che ha davvero voglia di lavorare. Insomma, l?ufficio non è il luogo adatto per una sfilata di moda e la prima impressione ai colloqui è spesso quella che fa pendere la bilancia da una parte o dall?altra, visto che un terzo degli intervistati ha ammesso che gli basta 90 secondi per decidere se la persona che ha davanti ha la stoffa (non quella dei vestiti) per il posto oppure no, mentre il 65% ha sottolineato che se due candidate sono testa a testa, la scelta dell?abbigliamento diventa decisiva.
MODA UOMO - Ma non pensiate che anche gli uomini siano immuni da questa sorta di «discriminazione fashion» e se per le donne l?occhio cade sui troppi centimetri di pelle esposti o sulle forme assai generosamente messe in mostra, i maschietti devono fare attenzione alle camicie mal stirate, ai pantaloni a vita alta o alle cravatte ridicole se vogliono avere una chance lavorativa che vada oltre il primo sguardo. «Quando si va ad un colloquio di lavoro, è sempre meglio andare sul sicuro ? ha spiegato al Daily Mail Kieran How, uno dei manager della Eden Brown, specializzata nella selezione dei candidati per le aziende ? perché non ho mai visto un mercato tanto competitivo come quello attuale, con centinaia di persone che fanno richiesta per lo stesso posto. Di conseguenza, diventa vitale dare un?ottima impressione al primo colpo indossando i vestiti appropriati, perché rischiereste di giocarvi tutte le vostre possibilità prima ancora di aprir bocca. È vero che alcuni boss potrebbero apprezzare la visione di una ragazza con un top aderente e scollato, ma non sempre potete conoscere chi vi farà il colloquio, per questo è consigliabile andare sul sicuro, scegliendo abiti che vi calzino a pennello, ben stirati e in colori neutri. Quanto agli uomini, anche per loro l?apparenza conta e perciò sarebbe meglio evitare certe scelte di abbigliamento perlomeno stravaganti, vedi alcune cravatte spiritose o, come mi è capitato di recente, uno che si è presentato con un stetson in testa (il classico cappello da cowboy, ndr) convinto di fare colpo: il cliente non lo ha preso seriamente e lo ha rispedito a casa dopo nemmeno dieci minuti».
NON TROPPO DI MODA - In altre parole, se volete essere alla moda, fatelo fuori dall?orario di ufficio e, soprattutto, non durante il primo colloquio, perché sette datori di lavoro su dieci hanno detto chiaro e tondo di non gradire i fashionisti, con uno schiacciante 81% che ha dato la propria preferenza a tailleur femminili e completi maschili, che suggerirebbero, al contrario dei vestiti sgargianti, un?immagine di organizzazione ed efficienza. Ma se volete qualche dritta veloce sul look giusto per far colpo su chi vi esamina, può esservi d?aiuto il manuale Il Curriculum Vitae perfetto di Claudio Santori dove viene spiegato non solo come scrivere il CV, ma anche cosa portare con sé al colloquio e come vestirsi: fatto salvo che abiti e scarpe puliti (entrambi mai troppo eccentrici) sono d?obbligo, vanno indossati qualche giorno prima dell?incontro se sono nuovi, così da sentirsi subito a proprio agio e trasmettere all?istante un senso di sicurezza e di professionalità. E sempre in tema di libri, negli Usa la bibbia di chi si candida per un impiego è Dress for success di John T. Molloy, che spiega i segreti del look perfetto, compreso l?abbinamento calzini-cravatta e gli «scivoloni da guardaroba» da evitare.
Simona Marchetti
30 agosto 2010
allucinante disarmante nonchè assurda la frase: ".... un terzo degli intervistati ha ammesso che gli basta 90 secondi per decidere se la persona che ha davanti ha la stoffa (non quella dei vestiti) per il posto oppure no, mentre il 65% ha sottolineato che se due candidate sono testa a testa, la scelta dell?abbigliamento diventa decisiva. "
e fregauncazzoanessuno se tu sei un genio superdotato o un imbecille all'ennesima potenza.
Ciò che conta e' la cravatta giusta o il tailleur abbinato alle scarpettine.
In 90 secondi questi fenomeni decidono se sarai Bill Gates o Ugo Fantozzi.
Son quasi dispiaciuto per voi cari amebici insulsi inferiori sudditini....
quasi....
piuttosto e anzichènò. :hunf:
dress code
Look da colloquio? Serio e poco fashion
Bandite minigonne e scollature, via libera ai tailleur
dress code
Look da colloquio? Serio e poco fashion
Bandite minigonne e scollature, via libera ai tailleur
MILANO - Dimmi come ti vesti e ti dirò se otterrai il lavoro. Nessuna facoltà divinatoria dietro a questa affermazione, bensì lo studio commissionato dalla catena di negozi inglese, K Maxx e dedicato al giusto «dress-code» da sfoggiare durante un colloquio per un impiego, soprattutto se siete donne. E i risultati dell?inchiesta su 2000 datori di lavoro parlano chiaro: se volete giocarvi per sempre le possibilità di impiego, presentatevi con una scollatura o con un top attillato che fanno subito «femme fatale». Da evitare anche la biancheria intima messa in bella mostra, come ad esempio un reggiseno nero sotto ad una maglia bianca: non solo non è elegante per niente, ma l?effetto che ispirate è più quello di una «party-girl» che di una che ha davvero voglia di lavorare. Insomma, l?ufficio non è il luogo adatto per una sfilata di moda e la prima impressione ai colloqui è spesso quella che fa pendere la bilancia da una parte o dall?altra, visto che un terzo degli intervistati ha ammesso che gli basta 90 secondi per decidere se la persona che ha davanti ha la stoffa (non quella dei vestiti) per il posto oppure no, mentre il 65% ha sottolineato che se due candidate sono testa a testa, la scelta dell?abbigliamento diventa decisiva.
MODA UOMO - Ma non pensiate che anche gli uomini siano immuni da questa sorta di «discriminazione fashion» e se per le donne l?occhio cade sui troppi centimetri di pelle esposti o sulle forme assai generosamente messe in mostra, i maschietti devono fare attenzione alle camicie mal stirate, ai pantaloni a vita alta o alle cravatte ridicole se vogliono avere una chance lavorativa che vada oltre il primo sguardo. «Quando si va ad un colloquio di lavoro, è sempre meglio andare sul sicuro ? ha spiegato al Daily Mail Kieran How, uno dei manager della Eden Brown, specializzata nella selezione dei candidati per le aziende ? perché non ho mai visto un mercato tanto competitivo come quello attuale, con centinaia di persone che fanno richiesta per lo stesso posto. Di conseguenza, diventa vitale dare un?ottima impressione al primo colpo indossando i vestiti appropriati, perché rischiereste di giocarvi tutte le vostre possibilità prima ancora di aprir bocca. È vero che alcuni boss potrebbero apprezzare la visione di una ragazza con un top aderente e scollato, ma non sempre potete conoscere chi vi farà il colloquio, per questo è consigliabile andare sul sicuro, scegliendo abiti che vi calzino a pennello, ben stirati e in colori neutri. Quanto agli uomini, anche per loro l?apparenza conta e perciò sarebbe meglio evitare certe scelte di abbigliamento perlomeno stravaganti, vedi alcune cravatte spiritose o, come mi è capitato di recente, uno che si è presentato con un stetson in testa (il classico cappello da cowboy, ndr) convinto di fare colpo: il cliente non lo ha preso seriamente e lo ha rispedito a casa dopo nemmeno dieci minuti».
NON TROPPO DI MODA - In altre parole, se volete essere alla moda, fatelo fuori dall?orario di ufficio e, soprattutto, non durante il primo colloquio, perché sette datori di lavoro su dieci hanno detto chiaro e tondo di non gradire i fashionisti, con uno schiacciante 81% che ha dato la propria preferenza a tailleur femminili e completi maschili, che suggerirebbero, al contrario dei vestiti sgargianti, un?immagine di organizzazione ed efficienza. Ma se volete qualche dritta veloce sul look giusto per far colpo su chi vi esamina, può esservi d?aiuto il manuale Il Curriculum Vitae perfetto di Claudio Santori dove viene spiegato non solo come scrivere il CV, ma anche cosa portare con sé al colloquio e come vestirsi: fatto salvo che abiti e scarpe puliti (entrambi mai troppo eccentrici) sono d?obbligo, vanno indossati qualche giorno prima dell?incontro se sono nuovi, così da sentirsi subito a proprio agio e trasmettere all?istante un senso di sicurezza e di professionalità. E sempre in tema di libri, negli Usa la bibbia di chi si candida per un impiego è Dress for success di John T. Molloy, che spiega i segreti del look perfetto, compreso l?abbinamento calzini-cravatta e gli «scivoloni da guardaroba» da evitare.
Simona Marchetti
30 agosto 2010