AndreaFlanaghan ha scritto:
flankker66 ha scritto:
quanto alla produzione in italia.....
speriamo ,ma chi può scappare secondo te fa bene a restare?
Assolutamente non conviene, però non è una soluzione "definitiva". Prima o poi anche i paesi dell'est europa vorranno un alto tenore di vita.
Il problema, a mio avviso, è ben altro. Da un lato l'Italia, come i paesi dell'est Europa, non hanno servizi e infrastrutture così competitive da poter aiutare in modo sostanziale le aziende del territorio. Secondariamente molte delle piccole-medie imprese italiane, a parte quelle legate ai servizi, non hanno ne dimensioni tali da potersi avvantaggiare con le economie di scala ne competenze talmente specifiche da non poter essere replicate. Senza poi contare la scarsa lungimiranza di alcuni imprendtori di seconda o terza generazione, che oltre a non avere la preparazione necessaria non hanno nemmeno l'arguzia e lo spirito di sacrificio dei propri avi (questo secondo aspetto è comprensibile da un certo punto di vista).
Insomma, senza vantaggi competitivi (costo, differenziazione o focalizzazione su una nicchia), in assenza di servizi, con scarsa liquidità (propria e dei terzi) e con un sistema fiscale come il nostro, non mi sembra si possa fare molto.
Anche spostarsi un po' più a est è semplicemente un palliativo, perchè si abbatteranno pure i costi della mdo ma il problema di fondo è un altro.
Condivido molto di quello che dice Andrea
A mio modo di vedere se un imprenditore è ben strutturato ed ha dimensioni ragionevoli fa bene a prendere in esame la possibilità di trasferirre parte o tutta la sua produzione in Paesi in cui, più che un differenziale vantaggioso di costo della manodopera, si possa trovare maggior semplicità e stabilità legislativa, una visione dell'impresa come "amica del sistema" e non come "nemico da abbattere", ed un fiscalità premiante verso il reinvestimento nella produzione degli utili.
Vedo cosa accade nella - per me - vicina Slovenia: sul modello Austriaco, le imposte sui redditi d'impresa sono di circa il 17% reale. Le imposte su reddito dell'imprenditore (ovvero sui prelievi) sono invece del tutto simili alle nostre. Ciò significa che l'imprenditore può autofinanziare o co - finanziare la propria crescita senza che uno Stato - sanguisuga gli tolga l'ossigeno); se invece preleva risorse ad so proprio, paga circa il 40% - 45%
In compenso, la normativa è molto stabile; il
ruling è la prassi e non l'eccezione; se una determinata operazione viene giudicata corretta da un qualsiasi ispettore fiscale o previdenziale, fino all'emanazione di una nuova norma tutte le operazioni successivamenet poste in essere con la medesima modalità non potranno essere contestate per nessun motivo, e se un funzionario di
grado superiore deciderà motivatamente in senso diverso, ciò varrà
solo per il futuro.
I servizi (telefonia, dati. energia elettrica) costano meno; le infrastrutture sono anni luce avanti; la normativa pure (si può fare un mutuo ipotecario sempicemente consegnando in pegno il certificato di proprietà dell'immobile ...)
Quanto alle lingue, considera che all'Università di Lubiana i corsi vengono obbligatoriamente tenuti parte in Sloveno, parte in Inglese, parte in Italiano ... ed i bilanci ufficiali verranno presto redatti solo in Inglese
Anche se non vi fosse (per ora) un vantaggio di circa il 50% sul costo del lavoro
di base e non qualificato (in realtà esiste una forte differenziazione salariale tra un impiegato od un operaio comune, peggio pagato che non da noi, ed un quadro od uno specializzato, meglio retribuito rispetto all'omologo italiano), la capacità attrattiva è fortissima.
La domanda è: perché non si dovrebbe spostare?