<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ALFETTA CEM | Il Forum di Quattroruote

ALFETTA CEM

ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?
 
autofede2009 ha scritto:
ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?

Ciao Federico . Per brevita', ti invito a consultare il libro dell'Ing. Chirico intitolato : L'Alfa e le sue auto- nel quale e' spiegato benissimo tutto il meccanismo. Poi ci sono i vari vecchi Quattroruote ed infine mi permetto suggerirti di rivedere , nel vecchio forum, lo scambio di notizie tra l'amico "Frankieiceman " e me e tutti gli altri amici, proprio inerente questa vettura. Tieni presente che comunque la sperimentazione del CEM fu fatta anche sul V6 Busso e se non sbaglio (ma guardero' sul libro) anche sul Boxer dell'Alfasud.
Per quel che mi concerne mi riprometto comunque, appena ho un po' di tempo, di scriverti qualche cosa in merito. Sono graditi anche altri interventi.
Ciao.
 
giampi47 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?

Ciao Federico . Per brevita', ti invito a consultare il libro dell'Ing. Chirico intitolato : L'Alfa e le sue auto- nel quale e' spiegato benissimo tutto il meccanismo. Poi ci sono i vari vecchi Quattroruote ed infine mi permetto suggerirti di rivedere , nel vecchio forum, lo scambio di notizie tra l'amico "Frankieiceman " e me e tutti gli altri amici, proprio inerente questa vettura. Tieni presente che comunque la sperimentazione del CEM fu fatta anche sul V6 Busso e se non sbaglio (ma guardero' sul libro) anche sul Boxer dell'Alfasud.
Per quel che mi concerne mi riprometto comunque, appena ho un po' di tempo, di scriverti qualche cosa in merito. Sono graditi anche altri interventi.
Ciao.

Caro Federico, ti confermo quanto sopra scritto. Anzi, pare che il primo motore ad adottare il CEM fu un motore Boxer Alfasud da 1.500 cc. Seguirono poi il 2000 cc. per l'Alfetta berlina ed il V6 Busso con cilindrata 2.000 cc. Furono costruiti 10 Taxi - Alfetta -2000 cc. ed un grosso numero di altre Alfetta simili che in Alfa diedero a clienti che si offrirono di sperimentare la soluzione CEM. Per sommi capi , il sistema modulare prevedeva la possibilita' di escudere 2 dei 4 cilindri ai carichi ridotti e nel funzionamento ai bassi giri. Riduzione del consumo, soprattutto nella marcia in citta'. Il tutto termino' nel 1986.
Caro Federico, devo necessariamente essere stringato nel postare cio' che leggi ( a mo' di mordi e fuggi) perche' per volere essere piu' comprensibile e completo nell'esposizione, dovrei prendere pari pari alcune pagine del libro dell'Ing. Chirico. Ed agire in simile modo sarebbe come volere fare una grossa scorrettezza alla persona dell'Ing.Chirico.
Costui si e' sforzato di stendere un libro , di rivederselo , di farlo pubblicare ed allora e' giusto che se ne goda i benefici. Sono certo che condividerai con me.
Comunque se ancora non lo hai, il libro si intitola =L'Alfa e le sue auto = Storia Tecnica dell'Alfa Romeo descritta da un protagonista= Edizioni Nuovi Periodici Milanesi. Scritto da Ing. Domenico Chirico.
Tu sei di Roma e quindi non ti sara' difficile reperirlo.
E' un bel libro e molto tecnico e con vari spunti, tante foto, tanti spaccati e diagrammi e tanti interrogativi. Leggendolo ti sara' facile capire (perche' e' scritto) per quale reale motivo il sistema CEM fu terminato nel 1986.
Troverai anche ( a pag. 187) una "tavola" di Input ed Output del Sistema Elettronico CEM molto ben schematizzato.
A te che sei un simpatizzante Alfa, lo consiglio. Ma come piu' volte ho scritto, mi permetto di consigliarlo anche a chi Alfista non e' perche' c'e' veramente tanto tanto da imparare ma soprattutto da restarne ultrasoddisfatti quando si giungera' alla fine della lettura.
In Off Topic si parlava della 158 / 159 -Alfetta del 1938 - 1952 , cio' mi ha dato lo spunto di rivedere tra le mie carte anche alcune foto. Dal materiale in mio possesso e' emersa una foto della Alfa -Alfetta -160 ( la figlia "evolutissima" della 159) - pensa che aveva motore a 12 cilindri contrapposti (oggi si direbbe Boxer) e cilindrata 2500 cc. Aspirato -- - Sospensioni anteriori a Quadrilateri e Posteriori con De Dion - freni "inboard " davanti e dietro .
Trazione Integrale che pare fosse " a comando del pilota " .
Posto guida ? Dietro l'asse delle ruote posteriori !!! Qualche giorno questa foto la posto (se ci riesco).
Ciao ed a presto.
 
giampi47 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?

Ciao Federico . Per brevita', ti invito a consultare il libro dell'Ing. Chirico intitolato : L'Alfa e le sue auto- nel quale e' spiegato benissimo tutto il meccanismo. Poi ci sono i vari vecchi Quattroruote ed infine mi permetto suggerirti di rivedere , nel vecchio forum, lo scambio di notizie tra l'amico "Frankieiceman " e me e tutti gli altri amici, proprio inerente questa vettura. Tieni presente che comunque la sperimentazione del CEM fu fatta anche sul V6 Busso e se non sbaglio (ma guardero' sul libro) anche sul Boxer dell'Alfasud.
Per quel che mi concerne mi riprometto comunque, appena ho un po' di tempo, di scriverti qualche cosa in merito. Sono graditi anche altri interventi.
Ciao.

Caro Federico, ti confermo quanto sopra scritto. Anzi, pare che il primo motore ad adottare il CEM fu un motore Boxer Alfasud da 1.500 cc. Seguirono poi il 2000 cc. per l'Alfetta berlina ed il V6 Busso con cilindrata 2.000 cc. Furono costruiti 10 Taxi - Alfetta -2000 cc. ed un grosso numero di altre Alfetta simili che in Alfa diedero a clienti che si offrirono di sperimentare la soluzione CEM. Per sommi capi , il sistema modulare prevedeva la possibilita' di escudere 2 dei 4 cilindri ai carichi ridotti e nel funzionamento ai bassi giri. Riduzione del consumo, soprattutto nella marcia in citta'. Il tutto termino' nel 1986.
Caro Federico, devo necessariamente essere stringato nel postare cio' che leggi ( a mo' di mordi e fuggi) perche' per volere essere piu' comprensibile e completo nell'esposizione, dovrei prendere pari pari alcune pagine del libro dell'Ing. Chirico. Ed agire in simile modo sarebbe come volere fare una grossa scorrettezza alla persona dell'Ing.Chirico.
Costui si e' sforzato di stendere un libro , di rivederselo , di farlo pubblicare ed allora e' giusto che se ne goda i benefici. Sono certo che condividerai con me.
Comunque se ancora non lo hai, il libro si intitola =L'Alfa e le sue auto = Storia Tecnica dell'Alfa Romeo descritta da un protagonista= Edizioni Nuovi Periodici Milanesi. Scritto da Ing. Domenico Chirico.
Tu sei di Roma e quindi non ti sara' difficile reperirlo.
E' un bel libro e molto tecnico e con vari spunti, tante foto, tanti spaccati e diagrammi e tanti interrogativi. Leggendolo ti sara' facile capire (perche' e' scritto) per quale reale motivo il sistema CEM fu terminato nel 1986.
Troverai anche ( a pag. 187) una "tavola" di Input ed Output del Sistema Elettronico CEM molto ben schematizzato.
A te che sei un simpatizzante Alfa, lo consiglio. Ma come piu' volte ho scritto, mi permetto di consigliarlo anche a chi Alfista non e' perche' c'e' veramente tanto tanto da imparare ma soprattutto da restarne ultrasoddisfatti quando si giungera' alla fine della lettura.
In Off Topic si parlava della 158 / 159 -Alfetta del 1938 - 1952 , cio' mi ha dato lo spunto di rivedere tra le mie carte anche alcune foto. Dal materiale in mio possesso e' emersa una foto della Alfa -Alfetta -160 ( la figlia "evolutissima" della 159) - pensa che aveva motore a 12 cilindri contrapposti (oggi si direbbe Boxer) e cilindrata 2500 cc. Aspirato -- - Sospensioni anteriori a Quadrilateri e Posteriori con De Dion - freni "inboard " davanti e dietro .
Trazione Integrale che pare fosse " a comando del pilota " .
Posto guida ? Dietro l'asse delle ruote posteriori !!! Qualche giorno questa foto la posto (se ci riesco).
Ciao ed a presto.

grazissime!!! anche per la precisione e puntualità...!!!
cercherò allora anche di reperire questo testo che mi dici cosi anche io comincio a "nutrirmi" di quadrilateri de dion, bialberi, bussi & C... :D
cose che peraltro conosco bene visto che mio padre ha avuto Alfa Romeo per quasi un ventennio... ;)

a presto
 
autofede2009 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?

Ciao Federico . Per brevita', ti invito a consultare il libro dell'Ing. Chirico intitolato : L'Alfa e le sue auto- nel quale e' spiegato benissimo tutto il meccanismo. Poi ci sono i vari vecchi Quattroruote ed infine mi permetto suggerirti di rivedere , nel vecchio forum, lo scambio di notizie tra l'amico "Frankieiceman " e me e tutti gli altri amici, proprio inerente questa vettura. Tieni presente che comunque la sperimentazione del CEM fu fatta anche sul V6 Busso e se non sbaglio (ma guardero' sul libro) anche sul Boxer dell'Alfasud.
Per quel che mi concerne mi riprometto comunque, appena ho un po' di tempo, di scriverti qualche cosa in merito. Sono graditi anche altri interventi.
Ciao.

Caro Federico, ti confermo quanto sopra scritto. Anzi, pare che il primo motore ad adottare il CEM fu un motore Boxer Alfasud da 1.500 cc. Seguirono poi il 2000 cc. per l'Alfetta berlina ed il V6 Busso con cilindrata 2.000 cc. Furono costruiti 10 Taxi - Alfetta -2000 cc. ed un grosso numero di altre Alfetta simili che in Alfa diedero a clienti che si offrirono di sperimentare la soluzione CEM. Per sommi capi , il sistema modulare prevedeva la possibilita' di escudere 2 dei 4 cilindri ai carichi ridotti e nel funzionamento ai bassi giri. Riduzione del consumo, soprattutto nella marcia in citta'. Il tutto termino' nel 1986.
Caro Federico, devo necessariamente essere stringato nel postare cio' che leggi ( a mo' di mordi e fuggi) perche' per volere essere piu' comprensibile e completo nell'esposizione, dovrei prendere pari pari alcune pagine del libro dell'Ing. Chirico. Ed agire in simile modo sarebbe come volere fare una grossa scorrettezza alla persona dell'Ing.Chirico.
Costui si e' sforzato di stendere un libro , di rivederselo , di farlo pubblicare ed allora e' giusto che se ne goda i benefici. Sono certo che condividerai con me.
Comunque se ancora non lo hai, il libro si intitola =L'Alfa e le sue auto = Storia Tecnica dell'Alfa Romeo descritta da un protagonista= Edizioni Nuovi Periodici Milanesi. Scritto da Ing. Domenico Chirico.
Tu sei di Roma e quindi non ti sara' difficile reperirlo.
E' un bel libro e molto tecnico e con vari spunti, tante foto, tanti spaccati e diagrammi e tanti interrogativi. Leggendolo ti sara' facile capire (perche' e' scritto) per quale reale motivo il sistema CEM fu terminato nel 1986.
Troverai anche ( a pag. 187) una "tavola" di Input ed Output del Sistema Elettronico CEM molto ben schematizzato.
A te che sei un simpatizzante Alfa, lo consiglio. Ma come piu' volte ho scritto, mi permetto di consigliarlo anche a chi Alfista non e' perche' c'e' veramente tanto tanto da imparare ma soprattutto da restarne ultrasoddisfatti quando si giungera' alla fine della lettura.
In Off Topic si parlava della 158 / 159 -Alfetta del 1938 - 1952 , cio' mi ha dato lo spunto di rivedere tra le mie carte anche alcune foto. Dal materiale in mio possesso e' emersa una foto della Alfa -Alfetta -160 ( la figlia "evolutissima" della 159) - pensa che aveva motore a 12 cilindri contrapposti (oggi si direbbe Boxer) e cilindrata 2500 cc. Aspirato -- - Sospensioni anteriori a Quadrilateri e Posteriori con De Dion - freni "inboard " davanti e dietro .
Trazione Integrale che pare fosse " a comando del pilota " .
Posto guida ? Dietro l'asse delle ruote posteriori !!! Qualche giorno questa foto la posto (se ci riesco).
Ciao ed a presto.

grazissime!!! anche per la precisione e puntualità...!!!
cercherò allora anche di reperire questo testo che mi dici cosi anche io comincio a "nutrirmi" di quadrilateri de dion, bialberi, bussi & C... :D
cose che peraltro conosco bene visto che mio padre ha avuto Alfa Romeo per quasi un ventennio... ;)

a presto

Grazie a tutti di queste perle di tecnica e di storia del'auto!
 
nel 1982,dopo intensi test su strada condotti con la collaborazione di venti tassisti milanesi, debutta l?Alfetta CEM (Controllo Elettronico Motore). Commercializzata in serie limitatissima, è stilisticamente uguale alla Quadrifoglio Oro, ma se ne differenzia profondamente nella meccanica, per l?adozione di un sofisticato impianto d?iniezione elettronica, con iniettori particolarmente compatti ed efficienti, e soprattutto per il funzionamento modulare del motore, che in condizioni di scarsa richiesta di potenza (come ad esempio quando si è in coda nel traffico cittadino), è in grado di funzionare a due anziché quattro cilindri, riducendo il consumo di benzina.
Alfetta.JPG
 
Questa la teoria.
A livello pratico, il sistema funzionava? I risultati furono in linea con le aspettative?
So che altri costruttori sperimentarono la disattivazione dei cilindri per ridurre consumia all'inizio degli anni '80, ma difficoltà con la gestione del motore li portarono ad abbandonare l'idea
 
Alfetta Quadrifoglio Oro (tipo 116.58C - tipo 116.55N)

Alfetta CEM

MOTORE

Numero e disposizione cilindri: 4 in linea (Alfetta CEM: funzionamento modulare)

Cilindrata: 1962 cc

Alesaggio e corsa: 84 x 88,5 mm

Rapporto di compressione: 10:1 (Alfetta CEM: 9:1)

Testa cilindri: in lega leggera, smontabile, camere di scoppio emisferiche

Numero e posizione valvole: 2 per cilindro in testa inclinate a 80°, diametro luce aspirazione 39,5 mm, diametro luce scarico 33,5 mm

Potenza massima e regime: 130 cv DIN a 5400 giri/min (116.58C: 125 cv).

Coppia massima: 18,5 Kgm DIN (Alfetta CEM: 18,1 Kgm DIN) a 4000 giri/min.

Accensione e Iniezione: sistema integrato controllato da microprocessore Bosch Motronic (116.58C: iniezione elettronica Spica), batteria da 66 Ah, candele da 14 mm, filtro aria a secco, pompa carburante elettrica (Alfetta CEM: interruttore inerziale per l'esclusione automatica della mandata in caso d'urto)

Distribuzione: doppio albero a camme in testa

Comando distribuzione: doppia catena silenziosa anteriore, variatore di fase meccanico-idraulico regolato elettronicamente (assente su tipo 116.58C)

Raffreddamento: a liquido con circuito sigillato, pompa centrifuga, elettroventilatore a comando termostatico e radiatore (capacità 8 litri)

Lubrificazione: a pressione con pompa a rotori e by-pass, filtro a cartuccia integrale (olio 6,55 litri)

TRASMISSIONE E FRENI

Trazione: posteriore

Frizione: posteriore all'entrata del cambio-differenziale, monodisco a secco con molla a diaframma, comando idraulico a pedale

Cambio: a 5 marce sincronizzate e retro marcia, comando a leva centrale; gruppo frizione, cambio, differenziale e freni a disco posteriori collegato alla scocca; rapporto al ponte 11/42

Albero di trasmissione: in due sezioni con 3 giunti elastici, sempre collegato con l'albero motore, coppia conica ipoide

Freni: a disco a doppio circuito sulle 4 ruote, comando idraulico, servofreno a depressione e limitatore automatico di frenata al retrotreno; freno a mano posteriore

Pneumatici: 185/70 HR 14 tubeless; cerchi in lega leggera

AUTOTELAIO

Tipo di telaio: scocca metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata

Carrozzeria: berlina 4 porte e 5 posti

Sospensioni avantreno: ruote indipendenti, bracci trasversali oscillanti (schema a quadrilateri deformabili), barre di torsione longitudinali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici

Sospensioni retrotreno: ponte De Dion, molle elicoidali a flessibilità variabile, bracci longitudinali di spinta e reazione e barra antirollio, parallelogramma di Watt trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici

Lunghezza massima: 4385 mm

Larghezza massima: 1640 mm

Altezza: 1430 mm

Passo: 2510 mm

Carreggiata anteriore: 1365 mm (Alfetta CEM: 1366 mm)

Carreggiata posteriore: 1358 mm

Capacità serbatoio carburante: 49 litri

Sterzo: a cremagliera

Massa: 1140 Kg

VELOCITA' MASSIMA DICHIARATA

Velocità: oltre 185 Km/h
 
alkiap ha scritto:
Questa la teoria.
A livello pratico, il sistema funzionava? I risultati furono in linea con le aspettative?
So che altri costruttori sperimentarono la disattivazione dei cilindri per ridurre consumia all'inizio degli anni '80, ma difficoltà con la gestione del motore li portarono ad abbandonare l'idea

:rolleyes: A livello pratico fu un discreto buco nell'acqua, non si vide mai il boxer e nemmeno il V6. Le Alfa non dovevano consumare poco, dovevano emozionare, a qualsiasi costo.......
 
autofede2009 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?

Ciao Federico . Per brevita', ti invito a consultare il libro dell'Ing. Chirico intitolato : L'Alfa e le sue auto- nel quale e' spiegato benissimo tutto il meccanismo. Poi ci sono i vari vecchi Quattroruote ed infine mi permetto suggerirti di rivedere , nel vecchio forum, lo scambio di notizie tra l'amico "Frankieiceman " e me e tutti gli altri amici, proprio inerente questa vettura. Tieni presente che comunque la sperimentazione del CEM fu fatta anche sul V6 Busso e se non sbaglio (ma guardero' sul libro) anche sul Boxer dell'Alfasud.
Per quel che mi concerne mi riprometto comunque, appena ho un po' di tempo, di scriverti qualche cosa in merito. Sono graditi anche altri interventi.
Ciao.

Caro Federico, ti confermo quanto sopra scritto. Anzi, pare che il primo motore ad adottare il CEM fu un motore Boxer Alfasud da 1.500 cc. Seguirono poi il 2000 cc. per l'Alfetta berlina ed il V6 Busso con cilindrata 2.000 cc. Furono costruiti 10 Taxi - Alfetta -2000 cc. ed un grosso numero di altre Alfetta simili che in Alfa diedero a clienti che si offrirono di sperimentare la soluzione CEM. Per sommi capi , il sistema modulare prevedeva la possibilita' di escudere 2 dei 4 cilindri ai carichi ridotti e nel funzionamento ai bassi giri. Riduzione del consumo, soprattutto nella marcia in citta'. Il tutto termino' nel 1986.
Caro Federico, devo necessariamente essere stringato nel postare cio' che leggi ( a mo' di mordi e fuggi) perche' per volere essere piu' comprensibile e completo nell'esposizione, dovrei prendere pari pari alcune pagine del libro dell'Ing. Chirico. Ed agire in simile modo sarebbe come volere fare una grossa scorrettezza alla persona dell'Ing.Chirico.
Costui si e' sforzato di stendere un libro , di rivederselo , di farlo pubblicare ed allora e' giusto che se ne goda i benefici. Sono certo che condividerai con me.
Comunque se ancora non lo hai, il libro si intitola =L'Alfa e le sue auto = Storia Tecnica dell'Alfa Romeo descritta da un protagonista= Edizioni Nuovi Periodici Milanesi. Scritto da Ing. Domenico Chirico.
Tu sei di Roma e quindi non ti sara' difficile reperirlo.
E' un bel libro e molto tecnico e con vari spunti, tante foto, tanti spaccati e diagrammi e tanti interrogativi. Leggendolo ti sara' facile capire (perche' e' scritto) per quale reale motivo il sistema CEM fu terminato nel 1986.
Troverai anche ( a pag. 187) una "tavola" di Input ed Output del Sistema Elettronico CEM molto ben schematizzato.
A te che sei un simpatizzante Alfa, lo consiglio. Ma come piu' volte ho scritto, mi permetto di consigliarlo anche a chi Alfista non e' perche' c'e' veramente tanto tanto da imparare ma soprattutto da restarne ultrasoddisfatti quando si giungera' alla fine della lettura.
In Off Topic si parlava della 158 / 159 -Alfetta del 1938 - 1952 , cio' mi ha dato lo spunto di rivedere tra le mie carte anche alcune foto. Dal materiale in mio possesso e' emersa una foto della Alfa -Alfetta -160 ( la figlia "evolutissima" della 159) - pensa che aveva motore a 12 cilindri contrapposti (oggi si direbbe Boxer) e cilindrata 2500 cc. Aspirato -- - Sospensioni anteriori a Quadrilateri e Posteriori con De Dion - freni "inboard " davanti e dietro .
Trazione Integrale che pare fosse " a comando del pilota " .
Posto guida ? Dietro l'asse delle ruote posteriori !!! Qualche giorno questa foto la posto (se ci riesco).
Ciao ed a presto.

grazissime!!! anche per la precisione e puntualità...!!!
cercherò allora anche di reperire questo testo che mi dici cosi anche io comincio a "nutrirmi" di quadrilateri de dion, bialberi, bussi & C... :D
cose che peraltro conosco bene visto che mio padre ha avuto Alfa Romeo per quasi un ventennio... ;)

a presto

Di nulla caro Federico. Circa il libro di Chirico, vedrai, piu' lo leggerai e piu' ti appassionera'. Complimenti per il passato Alfista del tuo papa' al quale porgo ancora tanti auguri.
P.S. = L' Alfetta 160 (che sostitui' la 159 ) non partecipo' mai ad alcuna competizione perche' nel frattempo in Alfa la produzione della 1900 girava a pieno regìme . Inoltre i tecnici profusero tutte le loro energie sulla futura Giulietta che fu presentata 2 anni dopo (prima la Sprint e poi la berlina).
Ma il cliente "sportivo" Alfa non fu abbandonato. Bastava infatti che si recasse in Sede con le sue vetture e richiedesse variazioni e/o modifiche che puntualmente gli venivano effettuate. Ovviamente con sua somma soddisfazione.
Ciao.
 
HenryChinaski ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
giampi47 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?

Ciao Federico . Per brevita', ti invito a consultare il libro dell'Ing. Chirico intitolato : L'Alfa e le sue auto- nel quale e' spiegato benissimo tutto il meccanismo. Poi ci sono i vari vecchi Quattroruote ed infine mi permetto suggerirti di rivedere , nel vecchio forum, lo scambio di notizie tra l'amico "Frankieiceman " e me e tutti gli altri amici, proprio inerente questa vettura. Tieni presente che comunque la sperimentazione del CEM fu fatta anche sul V6 Busso e se non sbaglio (ma guardero' sul libro) anche sul Boxer dell'Alfasud.
Per quel che mi concerne mi riprometto comunque, appena ho un po' di tempo, di scriverti qualche cosa in merito. Sono graditi anche altri interventi.
Ciao.

Caro Federico, ti confermo quanto sopra scritto. Anzi, pare che il primo motore ad adottare il CEM fu un motore Boxer Alfasud da 1.500 cc. Seguirono poi il 2000 cc. per l'Alfetta berlina ed il V6 Busso con cilindrata 2.000 cc. Furono costruiti 10 Taxi - Alfetta -2000 cc. ed un grosso numero di altre Alfetta simili che in Alfa diedero a clienti che si offrirono di sperimentare la soluzione CEM. Per sommi capi , il sistema modulare prevedeva la possibilita' di escudere 2 dei 4 cilindri ai carichi ridotti e nel funzionamento ai bassi giri. Riduzione del consumo, soprattutto nella marcia in citta'. Il tutto termino' nel 1986.
Caro Federico, devo necessariamente essere stringato nel postare cio' che leggi ( a mo' di mordi e fuggi) perche' per volere essere piu' comprensibile e completo nell'esposizione, dovrei prendere pari pari alcune pagine del libro dell'Ing. Chirico. Ed agire in simile modo sarebbe come volere fare una grossa scorrettezza alla persona dell'Ing.Chirico.
Costui si e' sforzato di stendere un libro , di rivederselo , di farlo pubblicare ed allora e' giusto che se ne goda i benefici. Sono certo che condividerai con me.
Comunque se ancora non lo hai, il libro si intitola =L'Alfa e le sue auto = Storia Tecnica dell'Alfa Romeo descritta da un protagonista= Edizioni Nuovi Periodici Milanesi. Scritto da Ing. Domenico Chirico.
Tu sei di Roma e quindi non ti sara' difficile reperirlo.
E' un bel libro e molto tecnico e con vari spunti, tante foto, tanti spaccati e diagrammi e tanti interrogativi. Leggendolo ti sara' facile capire (perche' e' scritto) per quale reale motivo il sistema CEM fu terminato nel 1986.
Troverai anche ( a pag. 187) una "tavola" di Input ed Output del Sistema Elettronico CEM molto ben schematizzato.
A te che sei un simpatizzante Alfa, lo consiglio. Ma come piu' volte ho scritto, mi permetto di consigliarlo anche a chi Alfista non e' perche' c'e' veramente tanto tanto da imparare ma soprattutto da restarne ultrasoddisfatti quando si giungera' alla fine della lettura.
In Off Topic si parlava della 158 / 159 -Alfetta del 1938 - 1952 , cio' mi ha dato lo spunto di rivedere tra le mie carte anche alcune foto. Dal materiale in mio possesso e' emersa una foto della Alfa -Alfetta -160 ( la figlia "evolutissima" della 159) - pensa che aveva motore a 12 cilindri contrapposti (oggi si direbbe Boxer) e cilindrata 2500 cc. Aspirato -- - Sospensioni anteriori a Quadrilateri e Posteriori con De Dion - freni "inboard " davanti e dietro .
Trazione Integrale che pare fosse " a comando del pilota " .
Posto guida ? Dietro l'asse delle ruote posteriori !!! Qualche giorno questa foto la posto (se ci riesco).
Ciao ed a presto.

grazissime!!! anche per la precisione e puntualità...!!!
cercherò allora anche di reperire questo testo che mi dici cosi anche io comincio a "nutrirmi" di quadrilateri de dion, bialberi, bussi & C... :D
cose che peraltro conosco bene visto che mio padre ha avuto Alfa Romeo per quasi un ventennio... ;)

a presto

Grazie a tutti di queste perle di tecnica e di storia del'auto!

Ciao caro amico. Mi sento di ringraziarti io per la tua testimonianza di simpatia.
Tante grazie.
Ciao.
 
ezio12 ha scritto:
Alfetta Quadrifoglio Oro (tipo 116.58C - tipo 116.55N)

Alfetta CEM

MOTORE

Numero e disposizione cilindri: 4 in linea (Alfetta CEM: funzionamento modulare)

Cilindrata: 1962 cc

Alesaggio e corsa: 84 x 88,5 mm

Rapporto di compressione: 10:1 (Alfetta CEM: 9:1)

Testa cilindri: in lega leggera, smontabile, camere di scoppio emisferiche

Numero e posizione valvole: 2 per cilindro in testa inclinate a 80°, diametro luce aspirazione 39,5 mm, diametro luce scarico 33,5 mm

Potenza massima e regime: 130 cv DIN a 5400 giri/min (116.58C: 125 cv).

Coppia massima: 18,5 Kgm DIN (Alfetta CEM: 18,1 Kgm DIN) a 4000 giri/min.

Accensione e Iniezione: sistema integrato controllato da microprocessore Bosch Motronic (116.58C: iniezione elettronica Spica), batteria da 66 Ah, candele da 14 mm, filtro aria a secco, pompa carburante elettrica (Alfetta CEM: interruttore inerziale per l'esclusione automatica della mandata in caso d'urto)

Distribuzione: doppio albero a camme in testa

Comando distribuzione: doppia catena silenziosa anteriore, variatore di fase meccanico-idraulico regolato elettronicamente (assente su tipo 116.58C)

Raffreddamento: a liquido con circuito sigillato, pompa centrifuga, elettroventilatore a comando termostatico e radiatore (capacità 8 litri)

Lubrificazione: a pressione con pompa a rotori e by-pass, filtro a cartuccia integrale (olio 6,55 litri)

TRASMISSIONE E FRENI

Trazione: posteriore

Frizione: posteriore all'entrata del cambio-differenziale, monodisco a secco con molla a diaframma, comando idraulico a pedale

Cambio: a 5 marce sincronizzate e retro marcia, comando a leva centrale; gruppo frizione, cambio, differenziale e freni a disco posteriori collegato alla scocca; rapporto al ponte 11/42

Albero di trasmissione: in due sezioni con 3 giunti elastici, sempre collegato con l'albero motore, coppia conica ipoide

Freni: a disco a doppio circuito sulle 4 ruote, comando idraulico, servofreno a depressione e limitatore automatico di frenata al retrotreno; freno a mano posteriore

Pneumatici: 185/70 HR 14 tubeless; cerchi in lega leggera

AUTOTELAIO

Tipo di telaio: scocca metallica autoportante a struttura progressivamente differenziata

Carrozzeria: berlina 4 porte e 5 posti

Sospensioni avantreno: ruote indipendenti, bracci trasversali oscillanti (schema a quadrilateri deformabili), barre di torsione longitudinali, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici

Sospensioni retrotreno: ponte De Dion, molle elicoidali a flessibilità variabile, bracci longitudinali di spinta e reazione e barra antirollio, parallelogramma di Watt trasversale, ammortizzatori idraulici telescopici

Lunghezza massima: 4385 mm

Larghezza massima: 1640 mm

Altezza: 1430 mm

Passo: 2510 mm

Carreggiata anteriore: 1365 mm (Alfetta CEM: 1366 mm)

Carreggiata posteriore: 1358 mm

Capacità serbatoio carburante: 49 litri

Sterzo: a cremagliera

Massa: 1140 Kg

VELOCITA' MASSIMA DICHIARATA

Velocità: oltre 185 Km/h

Bravo EZIO. Ben fatto !!
Mi permetto significarti che le Alfetta 2000-CEM per i Taxisti furono 10- come scrive l'Ing. Chirico.
Ciao.
 
Grattaballe ha scritto:
alkiap ha scritto:
Questa la teoria.
A livello pratico, il sistema funzionava? I risultati furono in linea con le aspettative?
So che altri costruttori sperimentarono la disattivazione dei cilindri per ridurre consumia all'inizio degli anni '80, ma difficoltà con la gestione del motore li portarono ad abbandonare l'idea

:rolleyes: A livello pratico fu un discreto buco nell'acqua, non si vide mai il boxer e nemmeno il V6. Le Alfa non dovevano consumare poco, dovevano emozionare, a qualsiasi costo.......

Ciao. Il libro scritto dall'Ing. Chirico spiega con dovizia di particolari tutta la vita di questo famoso CEM. Altresì e' ben spiegata l'adozione del V6-2000 cc. su una Alfa 90. Con pregi e difetti.
Circa il perche' fu abbandonata la sperimentazione del CEM , a pag. 187- sono state sufficienti per Chirico solo 6 righe per lasciare intenderne il motivo.
Ragazzi, buona lettura. Ciao.
 
giampi47 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?

Ciao Federico . Per brevita', ti invito a consultare il libro dell'Ing. Chirico intitolato : L'Alfa e le sue auto- nel quale e' spiegato benissimo tutto il meccanismo. Poi ci sono i vari vecchi Quattroruote ed infine mi permetto suggerirti di rivedere , nel vecchio forum, lo scambio di notizie tra l'amico "Frankieiceman " e me e tutti gli altri amici, proprio inerente questa vettura. Tieni presente che comunque la sperimentazione del CEM fu fatta anche sul V6 Busso e se non sbaglio (ma guardero' sul libro) anche sul Boxer dell'Alfasud.
Per quel che mi concerne mi riprometto comunque, appena ho un po' di tempo, di scriverti qualche cosa in merito. Sono graditi anche altri interventi.
Ciao.
Ciao Giampi rieccomi!!!mi sono un pò perso nel rinnovamento del forum anche perchè non ho avuto molto tempo per scrivere nè per leggere...ma ci sono sempre!Ho visto che molti hanno già risposto a proposito dei prototipi Alfa-CEM, e giusto per completezza aggiungo che studi analoghi in quegli stessi anni li svolse la Cadillac su un modello a 12 cilindri a V che funzionava anche a 8,6 o 4 cilindri a seconda della necessità...Poi non se ne fece nulla perchè in pratica per muovere un bestione da 25 quintali i cilindri servivano sempre tutti e 12....Questo è quanto ricordo,dovrei documentarmi meglio per avere altre informazioni.Sono contento di aver "ritrovato" te...ma gli altri (GG14, Powerslide,GenLee,Menech ecc che fine hanno fatto???)
 
Frankie71iceman ha scritto:
giampi47 ha scritto:
autofede2009 ha scritto:
ciao

nell'allegato sulla lotta alle emissioni inquinanti presente sul numero del mese scorso di quattroruote, c'era un riferimento anche ad un'Alfa Alfetta CEM come veicolo nato nei primi anni 80 con soluzioni per il contenimento del carburante... in particolari condizioni mi pare funzionasse a 2 cilindri.. qualcuno ne sa qualcosa...?

Ciao Federico . Per brevita', ti invito a consultare il libro dell'Ing. Chirico intitolato : L'Alfa e le sue auto- nel quale e' spiegato benissimo tutto il meccanismo. Poi ci sono i vari vecchi Quattroruote ed infine mi permetto suggerirti di rivedere , nel vecchio forum, lo scambio di notizie tra l'amico "Frankieiceman " e me e tutti gli altri amici, proprio inerente questa vettura. Tieni presente che comunque la sperimentazione del CEM fu fatta anche sul V6 Busso e se non sbaglio (ma guardero' sul libro) anche sul Boxer dell'Alfasud.
Per quel che mi concerne mi riprometto comunque, appena ho un po' di tempo, di scriverti qualche cosa in merito. Sono graditi anche altri interventi.
Ciao.
Ciao Giampi rieccomi!!!mi sono un pò perso nel rinnovamento del forum anche perchè non ho avuto molto tempo per scrivere nè per leggere...ma ci sono sempre!Ho visto che molti hanno già risposto a proposito dei prototipi Alfa-CEM, e giusto per completezza aggiungo che studi analoghi in quegli stessi anni li svolse la Cadillac su un modello a 12 cilindri a V che funzionava anche a 8,6 o 4 cilindri a seconda della necessità...Poi non se ne fece nulla perchè in pratica per muovere un bestione da 25 quintali i cilindri servivano sempre tutti e 12....Questo è quanto ricordo,dovrei documentarmi meglio per avere altre informazioni.Sono contento di aver "ritrovato" te...ma gli altri (GG14, Powerslide,GenLee,Menech ecc che fine hanno fatto???)

Ben ritrovato caro Frankie. Sapevo che eri presissimo per via dei tuoi studi e quindi no problem circa la tua recente sporadica frequentazione . Ed a questo proposito, come vanno gli esami ? Tutto bene ?
Qualche materia un po' ostica ? E la tua Delta ? Spero sempre arzilla come l'ultima volta che la descrivesti.
Ho apprezzato le curiosita' che hai teste' scritto inerente la Cadillac e le sue sperimentazioni sulla (suppongo ) falsariga del CEM - Alfa Romeo e se magari ti va l'idea di approfondire questo discorso Cadillac (beninteso se ti avanza tempo) sara' sempre piacevole leggerti. Puo' essere si riesca a capire a che stadio di sviluppo arrivarono gli americani. Magari ci sposteremo in Off Topic per la disamina.
Degli amici che hai citato , sono piu' che convinto che seguitano a leggerci ed e' piacevole pensare che magari a breve si possa riprendere anche con loro.
Circa il caro amico Dott. Menech, anch' egli , compatibilmente coi suoi impegni , e' rimasto un frequentatore perche' spesso si leggono i suoi interventi sempre misurati e gentili.
Gli amici " SZ " - - "autofede " e tutti gli altri sono sempre presenti.
Manca momentaneamente all'appello "transaxle " e qualcun altro ma confido che presto li ritroveremo.
Nel frattempo nuovi ( ed anche loro come tutti gli altri ) molto ben preparati amici si sono accostati per dare seguito alla linfa vitale del Forum e cio' e' Ok.
Attendo tue buone nuove presto. Un caro saluto. Ciao.
 

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