crank ha scritto:
No: il titolo è "Alfa vittima dell'ignoranza di Fiat", quindi qui si parla di FIAT. E quasi 10 anni di utili non mi sembrano "breve periodo". Il direttore dica pure quello che vuole, ne ha sparate tante.
Penso proprio che il titolo sia invece "omnicomprensivo", e guardi a tutta la gestione fiat del marchio di Arese, dal 1986 ad ora.
Anche perché lo smantellamento ed assorbimento di Alfa ha origini antiche, e non nasce certo con l'avvento di Marchionne. Il quale, paradossalmente, ha nello specifico (forse) meno responsabilità degli altri.
Dieci anni di utili fatti di "finanza" e non di prodotto, sono un grande risultato dal punto di vista dei bilanci (visto la situazione pre-GM), ma rimangono un macigno per l'industria manifatturiera intesa come produttore d'auto.
Che - tornando ad Alfa - si traduce in due modelli e sempre peggiori traguardi di vendite raggiunti.
Sempre che non si creda che riconquistare il mercato perduto sia cosa facile facile...
crank ha scritto:
Lo chiamo un mix di scelte obbligate dovute al mercato/ambiente ed al bilancio e scelte fatte.
Come ho già detto non posso dire se la scelta di lanciare modelli col contagocce sia quella giusta o quella sbagliata, dico che la comprendo e che non posso lanciare Fatwa come l'autore del titolo del topic.
La fatwa, sempre che non fraintenda l'autore del topic, riguarda la gestione "Alfa" nel suo complesso e nel suo caso specifico di marchio e di azienda.
E fiat, alla fine degli anni 80, non era il gruppo in "rincorsa" di ora, ma una potenza sullo scacchiere internazionale. Ergo, quelle scelte - di cui ora vediamo semplicemente le evoluzioni aggravate dalle crisi succedutesi - sono tutte scevre da fattori ambientali od esterni...
crank ha scritto:
Anche qui, non la chiamerei fortuna!
Fortuna inteso come merito, sia chiaro. Oggi non vendi macchine con la fortuna. Ci vuole la sostanza ed il rapporto qualità/prezzo. Al limite, puoi sbagliare solo se sei un marchio che vende d'immagine prima ancora che per merito (tipo crucche). Ed anche lì, senza tirare troppo la corda...
crank ha scritto:
Del titolo del topic! Non di aziende pubbliche che hanno sempre operato politicamente e non economicamente.
Alfa, fino a fine agli anni 70 ha operato con bilanci in attivo e seguendo una particolare programmazione industriale, tecnica e di sviluppo. Con tanto di attività promozionali e sportive di livello assoluto.
Ed infatti, i risultati si vedevano, sia a bilancio che nel prodotto.
Poi è subentrata la mala politica, gli interessi elettorali, il clientelismo, con le conseguenti scelte dettate dall'alto che andavano contro le stesse volontà della dirigenza. Da quel momento, sappiamo tutti come andò a finire. Ci son pure pubblicazioni in merito, libri che lo stesso Giampy ha recensito e che ti invito a leggere.
Però cerchiamo di non confondere il prodotto con i bilanci di un'azienda.
Perché il gradimento ed il valore di un Alfa non si misura dal consuntivo del costruttore, ma dal grado di soddisfazione e di riconoscimenti del pubblico - cliente.
Poi è ovvio che tutto deve essere sostenibile, ma se per risparmiare si fa un Alfa ricarrozzando un'utilitaria fiat, non si può poi stupirsi, ne rimanere sorpresi di polemiche e disappunti.
crank ha scritto:
Mi autocito: "QUALITA' superiore, come interni, come insonorizzazione, anche come carrozzeria e verniciatura."
Col tempo sono venuti anche i motori (mitico sei cilindri benzina fluidissimo) e non trascurerei soprattutto l'ottima trasmissione effettivamente superiore a tutti gli altri costruttori. Però per me ALFA è un'altra cosa, ben più viscerale, soprattutto ai tempi della 75: tutto ottimo ma la guida veramente sportiva di ALFA ce l'aveva solo ALFA.
A beh, se è per quello per me Alfa è ancora un'altra cosa tutt'ora.
Almeno come fascino "viscerale", per dirla come dici tu.
Il resto però è pura oggettività dei fatti. Compreso che Bmw è "ancora" Bmw mentre Alfa, in realtà, non è che fiat.
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crank ha scritto:
Che ci sia dell'altro non è ovvio? Ne parliamo da 7 pagine!
FGA non ha reputazione, non ha mercato e non ha liquidità. Per contro ha un sacco di marchi ed una serie di progetti industriali in corso in Italia ed all'estero (magari quelli di automototv avrebbero potuto guardare agli investimenti sugli impianti e tecnologia oltre che a quelli in produzione).
VAG è grande 10 volte FGA e non ha niente da ricostruire perché ha costruito abbastanza negli ultimi 20'anni!
Detto questo PSA e Opel, che invece nell'oro non ci navigano, avrebbero fatto meglio a trattenersi un po', IMO.
La Fiat degli ultimi dieci anni ha fatto scelte obbligate. Soprattutto nell'ultimo periodo. Ma la fiat precedente ha decretato la fine di Alfa Romeo, come entità autonoma.
Tornando a focalizzarci su Mirafiori, concordo sulla diversa congiuntura/posizione rispetto a VAG. Ma rispetto ai francesi? Od alla semi-decotta OPEL di GM proprietà?
Tuttalpiù, concediamoci il beneficio del dubbio. Anche perché non sono così convinto che i francesi siano degli sprovveduti...