alexmed
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http://it.wikipedia.org/wiki/File:Giulietta_1960.jpg
Al salone dell'automobile di Torino del 1955 l'Alfa Romeo presenta la Giulietta, l'automobile che doveva rappresentare la definitiva riscossa e il successo arrivò. Ne saranno costruite quasi 132.000 nello Stabilimento del Portello a Milano.
Mai prima d'ora si era vista una vettura tanto potente, ma anche parca nei consumi, con una frenata eccezionale e un grande bagagliaio offerta a un prezzo tutto sommato, abbordabile. Era nata come versione berlina della splendida filante coupé Alfa Romeo Giulietta Sprint presentata al pubblico esattamente un anno prima.
Il nome dell'autovettura, scelto per analogia con la celebre opera scespiriana, venne ripreso dalla casa del biscione per denominare un modello del ventennio successivo.
l motore della prima versione, un 4 cilindri di 1290cc, erogava una potenza di 50 cavalli ed era dotato di un cambio al volante manuale a 4 marce. Nel 1957 venne presentata la versione più potente, denominata Giulietta TI (Turismo Internazionale) con lievi modifiche estetiche al cofano che perdeva la freccia stilizzata, alla ghiera dei fanali ed alle luci posteriori, più in alto ed incassate, e, soprattutto, dotata del motore da 65cv: venne utilizzata con successo nei rally, nelle gare in salita e quelle di durata.
Al salone dell'automobile di Francoforte debuttò la versione aggiornata della Giulietta: il bocchettone del serbatoio era ora inserito nel parafango posteriore destro ed era dotato di sportellino, il muso venne ridefinito, con parafanghi più bombati, fanali incassati, nuove ghiere dei fari e mascherina anteriore rielaborata con barre orizzontali. I parafanghi posteriori avevano le estremità a pinna e i nuovi fanalini con relativo catarifrangente. Negli interni era molto più curata ed il cruscotto portava strumenti allungati comprendendo anche il contagiri.
Nel febbraio 1961, l'attrice Giulietta Masina tiene a battesimo l'esemplare 100.001 della serie "Giulietta": il raggiungimento di questo traguardo - all'epoca davvero significativo - sta a dimostrare il successo commerciale delle Giulietta nelle diverse versioni.
Nel 1961 la TI venne potenziata a 74 CV (54 kW); con questa nuova motorizzazione era in grado di raggiungere la velocità di quasi 160 km/h.
Alla fine della sua carriera fu motorizzata con il propulsore unificato della Giulia 1300, che la rimpiazzò solo nel 1964.
Tra le versioni speciali si ricordano la Colli Promiscua, una familiare prodotta in 90 unità (71 nel 1959 e 19 nel 1960)
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Al salone dell'automobile di Torino del 1955 l'Alfa Romeo presenta la Giulietta, l'automobile che doveva rappresentare la definitiva riscossa e il successo arrivò. Ne saranno costruite quasi 132.000 nello Stabilimento del Portello a Milano.
Mai prima d'ora si era vista una vettura tanto potente, ma anche parca nei consumi, con una frenata eccezionale e un grande bagagliaio offerta a un prezzo tutto sommato, abbordabile. Era nata come versione berlina della splendida filante coupé Alfa Romeo Giulietta Sprint presentata al pubblico esattamente un anno prima.
Il nome dell'autovettura, scelto per analogia con la celebre opera scespiriana, venne ripreso dalla casa del biscione per denominare un modello del ventennio successivo.
l motore della prima versione, un 4 cilindri di 1290cc, erogava una potenza di 50 cavalli ed era dotato di un cambio al volante manuale a 4 marce. Nel 1957 venne presentata la versione più potente, denominata Giulietta TI (Turismo Internazionale) con lievi modifiche estetiche al cofano che perdeva la freccia stilizzata, alla ghiera dei fanali ed alle luci posteriori, più in alto ed incassate, e, soprattutto, dotata del motore da 65cv: venne utilizzata con successo nei rally, nelle gare in salita e quelle di durata.
Al salone dell'automobile di Francoforte debuttò la versione aggiornata della Giulietta: il bocchettone del serbatoio era ora inserito nel parafango posteriore destro ed era dotato di sportellino, il muso venne ridefinito, con parafanghi più bombati, fanali incassati, nuove ghiere dei fari e mascherina anteriore rielaborata con barre orizzontali. I parafanghi posteriori avevano le estremità a pinna e i nuovi fanalini con relativo catarifrangente. Negli interni era molto più curata ed il cruscotto portava strumenti allungati comprendendo anche il contagiri.
Nel febbraio 1961, l'attrice Giulietta Masina tiene a battesimo l'esemplare 100.001 della serie "Giulietta": il raggiungimento di questo traguardo - all'epoca davvero significativo - sta a dimostrare il successo commerciale delle Giulietta nelle diverse versioni.
Nel 1961 la TI venne potenziata a 74 CV (54 kW); con questa nuova motorizzazione era in grado di raggiungere la velocità di quasi 160 km/h.
Alla fine della sua carriera fu motorizzata con il propulsore unificato della Giulia 1300, che la rimpiazzò solo nel 1964.
Tra le versioni speciali si ricordano la Colli Promiscua, una familiare prodotta in 90 unità (71 nel 1959 e 19 nel 1960)
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