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"Alfa Romeo Giulia, i cinque segreti":
Presentare una berlina sportiva italiana ad alte prestazioni al salone dell?auto di Francoforte dove BMW M3, Audi RS4 e Mercedes C63 AMG sono di casa è un po? come portarsi da casa la birra alla Oktoberfest. L?Alfa Romeo ha scelto la strada più difficile di tutte per mostrare al mondo la sua Giulia Quadrifoglio. L?auto che rappresenta il rilancio nel mondo del marchio e della tecnologia Alfa Romeo.
E l?ha fatto mettendo in mostra tutti i propri ?numeri?. 510 cavalli di potenza; oltre 600 Nm di coppia ?flat? sempre disponibile da 2000 e 5000 giri/minuto; e poi un Cx di 0,25, una velocità massima di 307 km/h, accelerazione 0-100 sotto i 4 secondi: 3?9. E 32 metri per fermarsi da 100 km/h a zero. Infine, meno di 1530 kg a secco per un rapporto peso/potenza di 2,9 kg per cavallo. Ma qualche volta i numeri non bastano a dire tutto di un?automobile: riassumono bene la performance al cronometro e ti fanno capire quanto un?auto è veloce.
I numeri non spiegano però il feeling di guida o che sensazione trasmettono parole come handling, motricità, assetto neutro, precisione d?inserimento in curva. Perciò per scoprire più a fondo i segreti dell?Alfa Giulia abbiamo parlato con l?ingegnere che l?ha fatta: Philippe Krief, 50 anni, francese, ex Michelin, Fiat e Ferrari. L?uomo cui Marchionne affidò due anni fa le redini del progetto Giulia.
E che ci ha indicato cinque segreti della Giulia Quadrifoglio che vale la pena conoscere per comprendere l?essenza della ?nuova? Alfa Romeo. È Krief che ha guidato il manipolo scelto degli 800 ?skunks?, come sono chiamati in gergo gli ingegneri ? età media 35 anni ? che hanno lavorato nei famosi capannoni mimetizzati citati da Marchionne nel modenese dove è nata la Giulia. Il progetto è stato realizzato in tempi record. Due anni e due mesi, la metà del solito. Nessuno dei progetti precedenti aveva convinto Marchionne. Che perciò contattò Krief che all?epoca lavorava in Ferrari, allo sviluppo della 458 Speciale.
?Era maggio 2013 ? racconta - e ricevetti una telefonata da Marchionne che mi disse se me la sentivo di prendere a mano il progetto della nuova Giulia ripartendo da zero. Mi disse di scegliermi i tecnici ma che dovevamo muoverci velocemente. E mi fece capire che dovevamo iniziare dal modello più sportivo?. Krief, di scuola Ferrari, ha subito definito gli aspetti che avrebbero dovuto contraddistinguere la Quadrifoglio: motore molto potente, sospensioni che conferissero ottimo handling e una sensibile riduzione dei pesi.
continua...
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