<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Alfa Romeo duetto ritorna | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Alfa Romeo duetto ritorna

Concordo anche io , anzi é da anni che lo dico, che la rete di vendita alfa in Europa é scarsa ; a mio avviso é probabilmente questo il principale problema per cui alfa non vende abbastanza quanto meriterebbe con i suoi prodotti.
certo , va detto che un conce alfa non può campare di sole mito e giulietta. Ottime auto ma troppo poche. Meriterebbero un maggior numero di vendite ma se i conce sono pochi , é già ottimo il risultato attuale.
Comunque io credo che nei prox anni in Europa come in America e nel resto del mondo si utilizzeranno i concessionari del gruppo chrysler ( jeep in sostanza e chrysler jeep in GB)
Questo sicuramente porterá ad un incremento delle vendite e a quel punto con i nuovi modelli anche con l apertura di nuove conce.
 
@ BC
Non è negabile la scarsità di concessionarie Alfa Romeo e come dice uno degli articoli da te linkati, una spiegazione delle vendite non altissime della Giulietta è proprio dovuta a questa scarsità: l?Alfa Romeo sembra impossibilitata ad uscire da una nicchia nella quale la relega una rete di vendita asfittica e delusa. Peccato perché la Giulietta, per design e contenuti tecnici, avrebbe avuto tutte le carte in regola per confrontarsi con la Wokswagen Golf.

Per quanto riguarda il tuo paventato rischio di un prossimo ulteriore calo della rete di vendita io mi permetto di obiettare due cose:
1 - Non è detto che le vendite debbano diminuire ancora, anzi con gli aggiornamenti previsti potrebbero salire anche un pò.

2 - Visto che tu hai parlato della tua esperienza personale con concessionarie Alfa lo faccio anche io: mi è capitato di vedere una grande concessionaria Fiat - Lancia - Jeep che aveva il piazzale con molte Mito e Giulietta targate, forse km0. Potrebbe anche accadere il contrario, una concessionaria Alfa Romeo che, per riuscire a sopravvivere nei prossimi anni, vende modelli Fiat e Lancia.
Mi è anche capitato di vedere concessionarie Alfa che sono anche concessionarie di altri marchi stranieri. Uno piuttosto grande aveva Bmw, Toyota, Honda, ed altre che non ricordo.

Quindi non è detto che debbano sparire per forza.
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Concordo anche io , anzi é da anni che lo dico, che la rete di vendita alfa in Europa é scarsa ; a mio avviso é probabilmente questo il principale problema per cui alfa non vende abbastanza quanto meriterebbe con i suoi prodotti.
certo , va detto che un conce alfa non può campare di sole mito e giulietta. Ottime auto ma troppo poche. Meriterebbero un maggior numero di vendite ma se i conce sono pochi , é già ottimo il risultato attuale.
Comunque io credo che nei prox anni in Europa come in America e nel resto del mondo si utilizzeranno i concessionari del gruppo chrysler ( jeep in sostanza e chrysler jeep in GB)
Questo sicuramente porterá ad un incremento delle vendite e a quel punto con i nuovi modelli anche con l apertura di nuove conce.

Periodicamente mi trovo a dover ripetere le stesse cose.
I concessionari sono una realtà imprenditoriale autonoma, distinta ed indipendente dalla casa costruttrice o dall'importatore che gli conferisce un mandato.
Ogni marchio (non ogni gruppo) ha un contratto autonomo, con propri standard, obblighi e doveri, che sono divesi anche per i marchi dello stesso gruppo.
E per mettere dentro un altro marchio bisogna investire, e anche pesantemente, e, soprattutto di questi tempi, lo si fa solo se il ritorno (economico e soprattutto in termini da cash flow) è positivo e se lo è al massimo nel medio termine.
Non è che per il fatto che io abbia un mandato Opel la General Motors mi possa obbligare a prendere anche Chevrolet. Cert, se salta il concessionario Chevrolet a me vicino è probabile che mi facciano una proposta, ma una proposta sono libero di accettarla o meno.
Un nuovo marchio, anche facvente parte di un gruppo che già rappresento, necessita di investimenti pesanti: spazi espositivi (e spesso le case costruttrici impongoono che tali spazi siano fisicamente separati anche per marchi appartenenti allo stesso gruppo), arredamenti, pavimentazione, aree di atesa, reception, controsoffittature, colori e insegne, separati e distinti.
Personale dedicato, da formare e a cui far effettuare i corsi anche a centinaia di Km di distanza. Uno stock di ricambi (spesso invendibile) di partenza per i nuovi modelli che entreranno, attrezzatura diagnostica specifica (provate a collegare alla diagnostica peugeot una citroen che pure condivide quasi tutta con la gemella e vedrete cosa viene fuori), modulistica specifica, spesso sistemi gestionali (parlo di sovrastrutture informatiche) separate e divise (se il marchi che intendo rappresentare utilizza lo stesso sistema informatico posso cavarmela con un investimento di circa 5.000 ? più un aumento del canone mensili nell'ordine dei 1.000 euro l'anno, ma se mi serve addirittura un altro sisema informatico le cifre, semplicemente, decuplicano, e questo solo per il sistema informatico), linee dati specifiche, autonome e separate dedicate al dialogo con le varie case, nuove convenzioni con finanziarie per prodorre i finanziamenti ai consumatori o per finanziare lo stock delle auto, fidejussioni bancarie (per veicoli nuovi, ricambi e altre cosette del genere) da chiedere al sisema creditizio, ampliameno delle linee di credito (e qui il tasto diventa dolentissimo) per far fronte alle nuove necessità finanziarie.

Ora come ora, ipotizzando di dover integrare un marchio che come Alfa ha in Europa una penetrazione inferiore all'1% (a seconda dei mercati) e ambizioni da sub premium si può ipotizzare una necessità di capitale di almeno 250.000 euro, e con i margini che corrono, saranno ben pochi a scommetterci sopra (cosa che comunque vale anche per tantissimi altri marchi).
Se il marchio è più importane e corposo, diciamo uno dei grossi che viaggiano almeno attorno al 5% possiamop ièpotizzare una cifra doppia, ma in quel caso le maggiori vendite, dovrebbero, almeno teoricamente, garantire margini (totali, non unitari) un poco più sostanziosi e in grado di ripagharsi un poco prima.

Tutto questo per dire che una rete di concessionari, una volta smantellata, qualunque ne sia la ragione, si ricostruisce solo con moltissime difficoltà e la cosa non è per nulla automatica né tantomeno scontata.
 
io concessionario autonomo preferisco vendere 100 renault che 3 alfaromeo anche a parità di guadagno,ogni renault che vendo (indipendentemente dai debiti della casa madre) è un adesivo con la pubblicità alla mia concessionaria, vuol dire fidelizzare il cliente e magari sperare che questo porta un amico o un parente a scegliere una renault (sto prendendo 2 marchi a caso). Non me ne faccio niente di vendere 5 vetture con un ampio margine di guadagno quando tutto finisce lì,non posso pretendere di avere una concessionaria vuota con due sole vetture esposte sperando nell'amico di uno dei 5 clienti,magari nelle mie tasche ci sono più soldi di quello che vende 100 renault ma nessuno sa che esisto!
 
BelliCapelli3 ha scritto:
pilota54 ha scritto:
Gentile BC3, io credo che sia opportuno portare dati veramente oggettivi a sostegno delle proprie tesi, cosa che tu hai spesso fatto, ma mi sembra che in questa particolare circostanza tu non stia portando dei dati del tutto oggettivi.

La rete Fiat - Alfa (penso che ti riferisca ai concessionari e alle officine) non cedo che sia ridotta ai minimi termini e comunque occorrerebbero dati più precisi. Se invece ti riferisci alla rete produttiva, in Italia ci sono Mirafiori, Powertrain, Cassino, Melfi, Pomigliano. E' stato eliminato recentemente solo il polo di Termini Imerese. Per Melfi è stato in queti giorni confermato l'investimento di 1 miliardo (apprezzato anche dai sindacati, con solo CGIL titubante e perplessa) per la costruzione della 500 X e di un modello Jeep.

Le vendite del gruppo Fiat-Chrysler 2012 nel mondo (ricordiamoci sempre che il gruppo è ora Fiat-Chrysler e non solo Fiat), e questo è un dato oggettivo, sono andate molto bene e il gruppo chiuderà il 2012 in attivo (pur chiudendo in passivo, come tutte le case generaliste non premium, il consuntivo Europa, - 800 milioni).

La futura Duetto ha alcuni vantaggi, aderenti all'immagine della casa, che non si possono discutere essendo oggettivi: trazione posteriore, leggerezza, sportività, motori italiani. E' chiaro che non può essere un'esclusiva Alfa Romeo, perchè non potrebbe essere se no venduta a 30.000 euro. La vettura "esclusiva" sarà la 4C.

Credo di aver enunciato dati oggettivi e credo che ogni tanto potremmo avere tutti un po' di maggiore orgoglio nazionale quando le notizie non sono poi così cattive................

Pilota, non credevo che avresti messo in discussione la scarsità della rete di vendita Alfa Romeo che, anche se in rete non girano dati statistici ufficiali a supporto, è un dato che si trova menzionato in ogni dove, e citato anche per bocca dello stesso Marchionne. Ti linko qualche articolo di stampa che, esplicitamente o implicitamente, menziona il dato come tacito.

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2013-01-04/sfide-marchionne-2013-064146.shtml?uuid=Abbt1BHH

http://www.swas.polito.it/services/Rassegna_Stampa/dett.asp?id=4028-150419400

http://www.blitzquotidiano.it/economia/marchionne-fiat-tempo-determinato-in-717167/

http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/mauro-coppini-opinioni/alfa-romeo-assegno-bianco-pomigliano-fiat-1286832/

http://www.motori.it/mercato/5563/alfa-romeo-500000-l-anno-chi-offre-di-piu.html

Questo per quanto riguarda il dato circolante sulla stampa. Ma ti posso portare la mia piccola esperienza circa i luoghi che conosco: per esperienza ti posso dire per certo che la rete italiana non prevede un concessionario in ogni capoluogo di provincia: A Pistoia, capoluogo ricco e pure un po' massone, il concessionario ha chiuso 3 o 4 anni fa, e non ha mai pensato di riaprire nessuno. In tutto il Trentino Alto Adige, ci sono nr. 2 concessionari, stop.

E per dare un'occhiata all'estero, all' Inghilterra ad esempio, stato ricco dove pure Alfa è stata tanto amata, sai quanti concessionari ci sono a Liverpool? Zero. Birmingham? Zero. A Londra, città più grande d'Europa? Uno. Te la immagini la situazione della rete fuori da queste città, o peggio ancora, in nazioni europee meno ricche? Un colabrodo, considerando che, dove non trovi un'Alfa, spesso non trovi nemmeno una Fiat, visto che la rete europea è spesso fatta di multimarche.

La mia domanda è molto semplice. Che fine avrà fatto questa rete di vendita, al lumicino già ora, con i numeri attuali, fra altri due anni e passa di vendite la cui tendenza è ormai definitivamente in calo? Pensi che questi pochi concessionari alla fame stiano tutti lì ad aspettare il prossimo prodotto, preventivato per il 2015?

E se il prossimo prodotto, come prevedo io, dovesse uscire con una rete ulteriormente ridotta rispetto ad oggi, non credi che nascerebbe un nuovo problema nel problema?

Esiste una linea di galleggiamento minima, o un punto di non ritorno, calati sotto il quale si rischia l'implosione e non ci si riprende più?

Siamo tutti consapevoli che i veri clienti paganti di una casa automobilistica non siamo noi consumatori, ma la rete dei concessionari, e che se li hai messi alla fame ed al fallimento come in questi ultimi 4 o 5 anni ( dalla 159 in poi ), non troverai più nessuno disposto a venirti a cercare per avere la concessione?

Perdona la lunghezza, ma mi hai chiesto dati .... lunghi.

Ciao

P.s. lasciamo perdere le vendite Chrysler, qui si sta parlando delle sorti di Alfa. E non partiamo dal presupposto che in Europa, come scrivi, tutti perdano volumi e margini. Perchè anche questo dato risulta luogo comune erratissimo.

C'è anche da dire che i margini dei concessionari (che un tempo erano considerati benestanti se non ricchi) con i perenni sconti e le promozioni oggi sono ridotti al lumicino e molti hanno chiuso per questo.
Inoltre da tempo non c'è più l'"esclusività" nella vendita e quindi molte strutture commerciali oggi sono "multimarca". Perdonate l'OT.
 
smargia2002 ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Concordo anche io , anzi é da anni che lo dico, che la rete di vendita alfa in Europa é scarsa ; a mio avviso é probabilmente questo il principale problema per cui alfa non vende abbastanza quanto meriterebbe con i suoi prodotti.
certo , va detto che un conce alfa non può campare di sole mito e giulietta. Ottime auto ma troppo poche. Meriterebbero un maggior numero di vendite ma se i conce sono pochi , é già ottimo il risultato attuale.
Comunque io credo che nei prox anni in Europa come in America e nel resto del mondo si utilizzeranno i concessionari del gruppo chrysler ( jeep in sostanza e chrysler jeep in GB)
Questo sicuramente porterá ad un incremento delle vendite e a quel punto con i nuovi modelli anche con l apertura di nuove conce.

Periodicamente mi trovo a dover ripetere le stesse cose.
I concessionari sono una realtà imprenditoriale autonoma, distinta ed indipendente dalla casa costruttrice o dall'importatore che gli conferisce un mandato.
Ogni marchio (non ogni gruppo) ha un contratto autonomo, con propri standard, obblighi e doveri, che sono divesi anche per i marchi dello stesso gruppo.
E per mettere dentro un altro marchio bisogna investire, e anche pesantemente, e, soprattutto di questi tempi, lo si fa solo se il ritorno (economico e soprattutto in termini da cash flow) è positivo e se lo è al massimo nel medio termine.
Non è che per il fatto che io abbia un mandato Opel la General Motors mi possa obbligare a prendere anche Chevrolet. Cert, se salta il concessionario Chevrolet a me vicino è probabile che mi facciano una proposta, ma una proposta sono libero di accettarla o meno.
Un nuovo marchio, anche facvente parte di un gruppo che già rappresento, necessita di investimenti pesanti: spazi espositivi (e spesso le case costruttrici impongoono che tali spazi siano fisicamente separati anche per marchi appartenenti allo stesso gruppo), arredamenti, pavimentazione, aree di atesa, reception, controsoffittature, colori e insegne, separati e distinti.
Personale dedicato, da formare e a cui far effettuare i corsi anche a centinaia di Km di distanza. Uno stock di ricambi (spesso invendibile) di partenza per i nuovi modelli che entreranno, attrezzatura diagnostica specifica (provate a collegare alla diagnostica peugeot una citroen che pure condivide quasi tutta con la gemella e vedrete cosa viene fuori), modulistica specifica, spesso sistemi gestionali (parlo di sovrastrutture informatiche) separate e divise (se il marchi che intendo rappresentare utilizza lo stesso sistema informatico posso cavarmela con un investimento di circa 5.000 ? più un aumento del canone mensili nell'ordine dei 1.000 euro l'anno, ma se mi serve addirittura un altro sisema informatico le cifre, semplicemente, decuplicano, e questo solo per il sistema informatico), linee dati specifiche, autonome e separate dedicate al dialogo con le varie case, nuove convenzioni con finanziarie per prodorre i finanziamenti ai consumatori o per finanziare lo stock delle auto, fidejussioni bancarie (per veicoli nuovi, ricambi e altre cosette del genere) da chiedere al sisema creditizio, ampliameno delle linee di credito (e qui il tasto diventa dolentissimo) per far fronte alle nuove necessità finanziarie.

Ora come ora, ipotizzando di dover integrare un marchio che come Alfa ha in Europa una penetrazione inferiore all'1% (a seconda dei mercati) e ambizioni da sub premium si può ipotizzare una necessità di capitale di almeno 250.000 euro, e con i margini che corrono, saranno ben pochi a scommetterci sopra (cosa che comunque vale anche per tantissimi altri marchi).
Se il marchio è più importane e corposo, diciamo uno dei grossi che viaggiano almeno attorno al 5% possiamop ièpotizzare una cifra doppia, ma in quel caso le maggiori vendite, dovrebbero, almeno teoricamente, garantire margini (totali, non unitari) un poco più sostanziosi e in grado di ripagharsi un poco prima.

Tutto questo per dire che una rete di concessionari, una volta smantellata, qualunque ne sia la ragione, si ricostruisce solo con moltissime difficoltà e la cosa non è per nulla automatica né tantomeno scontata.

Sono d accordo e forse mi son spiegato male io.
Sono che ogni marchio in più nel listino di un conce ha un costo e un marchio con 2 modelli é una perdita per il conce, ma proprio per questo se Marchionne riuscirá a convincere i conce con i marchi del gruppo ad investire nei prox 2/3 anni assicurando loro un certo numero di modelli allora le cose potranno cambiare notevolmente. Oggi credo proprio che Giulietta e Mito vendano ancora molto ma molto meno ti quanto potrebbero fare considerando le qualitá del prodotto proprio per scarsità di conce.
Marchionne dovrà compiere in EU il capolavoro che é riuscito a fare con i conce del gruppo chrysler in usa per vendere la 500.
Fiat dovrà andare in contro alle richieste dei conce sui costi e quant altro ma se lo faranno vedrai che i risultati non mancheranno.
Ciao
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
http://www.quattroruote.it/notizie/auto-novita/alfa-romeo-via-libera-definitivo-per-il-duetto-su-base-mazda?comeFrom=forum_QRT

Finalmente é praticamente ufficiale il ritorno del duetto.
Sará l unica alfa prodotta all estero per il mercato europeo.
Ovviamente negli stabilimenti della Mazda insieme alla nuova generazione della Mazda.
:lol:
la prima vera alfa da 25 anni s questa parte, fatta da chi le alfa vere le fa tutti i giorni..
 
smargia2002 ha scritto:
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Concordo anche io , anzi é da anni che lo dico, che la rete di vendita alfa in Europa é scarsa ; a mio avviso é probabilmente questo il principale problema per cui alfa non vende abbastanza quanto meriterebbe con i suoi prodotti.
certo , va detto che un conce alfa non può campare di sole mito e giulietta. Ottime auto ma troppo poche. Meriterebbero un maggior numero di vendite ma se i conce sono pochi , é già ottimo il risultato attuale.
Comunque io credo che nei prox anni in Europa come in America e nel resto del mondo si utilizzeranno i concessionari del gruppo chrysler ( jeep in sostanza e chrysler jeep in GB)
Questo sicuramente porterá ad un incremento delle vendite e a quel punto con i nuovi modelli anche con l apertura di nuove conce.

Periodicamente mi trovo a dover ripetere le stesse cose.
I concessionari sono una realtà imprenditoriale autonoma, distinta ed indipendente dalla casa costruttrice o dall'importatore che gli conferisce un mandato.
Ogni marchio (non ogni gruppo) ha un contratto autonomo, con propri standard, obblighi e doveri, che sono divesi anche per i marchi dello stesso gruppo.
E per mettere dentro un altro marchio bisogna investire, e anche pesantemente, e, soprattutto di questi tempi, lo si fa solo se il ritorno (economico e soprattutto in termini da cash flow) è positivo e se lo è al massimo nel medio termine.
Non è che per il fatto che io abbia un mandato Opel la General Motors mi possa obbligare a prendere anche Chevrolet. Cert, se salta il concessionario Chevrolet a me vicino è probabile che mi facciano una proposta, ma una proposta sono libero di accettarla o meno.
Un nuovo marchio, anche facvente parte di un gruppo che già rappresento, necessita di investimenti pesanti: spazi espositivi (e spesso le case costruttrici impongoono che tali spazi siano fisicamente separati anche per marchi appartenenti allo stesso gruppo), arredamenti, pavimentazione, aree di atesa, reception, controsoffittature, colori e insegne, separati e distinti.
Personale dedicato, da formare e a cui far effettuare i corsi anche a centinaia di Km di distanza. Uno stock di ricambi (spesso invendibile) di partenza per i nuovi modelli che entreranno, attrezzatura diagnostica specifica (provate a collegare alla diagnostica peugeot una citroen che pure condivide quasi tutta con la gemella e vedrete cosa viene fuori), modulistica specifica, spesso sistemi gestionali (parlo di sovrastrutture informatiche) separate e divise (se il marchi che intendo rappresentare utilizza lo stesso sistema informatico posso cavarmela con un investimento di circa 5.000 ? più un aumento del canone mensili nell'ordine dei 1.000 euro l'anno, ma se mi serve addirittura un altro sisema informatico le cifre, semplicemente, decuplicano, e questo solo per il sistema informatico), linee dati specifiche, autonome e separate dedicate al dialogo con le varie case, nuove convenzioni con finanziarie per prodorre i finanziamenti ai consumatori o per finanziare lo stock delle auto, fidejussioni bancarie (per veicoli nuovi, ricambi e altre cosette del genere) da chiedere al sisema creditizio, ampliameno delle linee di credito (e qui il tasto diventa dolentissimo) per far fronte alle nuove necessità finanziarie.

Ora come ora, ipotizzando di dover integrare un marchio che come Alfa ha in Europa una penetrazione inferiore all'1% (a seconda dei mercati) e ambizioni da sub premium si può ipotizzare una necessità di capitale di almeno 250.000 euro, e con i margini che corrono, saranno ben pochi a scommetterci sopra (cosa che comunque vale anche per tantissimi altri marchi).
Se il marchio è più importane e corposo, diciamo uno dei grossi che viaggiano almeno attorno al 5% possiamop ièpotizzare una cifra doppia, ma in quel caso le maggiori vendite, dovrebbero, almeno teoricamente, garantire margini (totali, non unitari) un poco più sostanziosi e in grado di ripagharsi un poco prima.

Tutto questo per dire che una rete di concessionari, una volta smantellata, qualunque ne sia la ragione, si ricostruisce solo con moltissime difficoltà e la cosa non è per nulla automatica né tantomeno scontata.
Mi fido di tutto quello che hai scritto, ma mi permetto di aggiungere che la reta Alfa non è affatto smantellata.
 
Nardo-Leo ha scritto:
Per quanto riguarda il tuo paventato rischio di un prossimo ulteriore calo della rete di vendita io mi permetto di obiettare due cose:
1 - Non è detto che le vendite debbano diminuire ancora, anzi con gli aggiornamenti previsti potrebbero salire anche un pò.
Scusa, di quali aggiornamenti stai parlando? La Mito, con 5 anni sulle spalle, é arrivata alla fine del suo ciclo vitale, infatti é clinicamente morta: il restyling andava fatto 2 anni fa. La giulietta invece é a metà del suo ciclo di vita: il restyling le andrebbe fatto ora. A te risulta sia in previsione? A me no. Due prodotti che invecchieranno sempre più, ed é tutto quello che un concessionario si trova da vendere per i prossimi anni ( 2 almeno ) In base a cosa pensi che i numeri siano destinati a risalire, o anche solo a rimanere stabili, con tutte le novità in uscita a ruota continua presso la concorrenza? Ma di cosa stiamo parlando?

2 - Visto che tu hai parlato della tua esperienza personale con concessionarie Alfa lo faccio anche io: mi è capitato di vedere una grande concessionaria Fiat - Lancia - Jeep che aveva il piazzale con molte Mito e Giulietta targate, forse km0. Potrebbe anche accadere il contrario, una concessionaria Alfa Romeo che, per riuscire a sopravvivere nei prossimi anni, vende modelli Fiat e Lancia.
Mi è anche capitato di vedere concessionarie Alfa che sono anche concessionarie di altri marchi stranieri. Uno piuttosto grande aveva Bmw, Toyota, Honda, ed altre che non ricordo.

Quindi non è detto che debbano sparire per forza.

Ha risposto efficacemente smargia. In dubbio non é la sussistenza fisica dei concessionari sul posto: quelli si buttano su altro marchio e, con un po' di fortuna, rimangono aperti. In dubbio é che quei concessionari, che sono sopravvissuti grazie ad altri prodotti con gamme più presentabili, siano fra 3 anni disponibili a reinvestire soldi su un marchio bollito che già gli ha fatto rischiare la chiusura, solo perché Maglioncino chiama alle armi con uno schiocco di dita. I concessionari sono clienti, e scelgono loro cosa vendere.

P.s. Maglioncino che, peraltro, nel 2015 non dovrebbe esserci più, quindi fine della magia.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Per quanto riguarda il tuo paventato rischio di un prossimo ulteriore calo della rete di vendita io mi permetto di obiettare due cose:
1 - Non è detto che le vendite debbano diminuire ancora, anzi con gli aggiornamenti previsti potrebbero salire anche un pò.
Scusa, di quali aggiornamenti stai parlando? La Mito, con 5 anni sulle spalle, é arrivata alla fine del suo ciclo vitale, infatti é clinicamente morta: il restyling andava fatto 2 anni fa. La giulietta invece é a metà del suo ciclo di vita: il restyling le andrebbe fatto ora. A te risulta sia in previsione? A me no. Due prodotti che invecchieranno sempre più, ed é tutto quello che un concessionario si trova da vendere per i prossimi anni ( 2 almeno ) In base a cosa pensi che i numeri siano destinati a risalire, o anche solo a rimanere stabili, con tutte le novità in uscita a ruota continua presso la concorrenza? Ma di cosa stiamo parlando?

2 - Visto che tu hai parlato della tua esperienza personale con concessionarie Alfa lo faccio anche io: mi è capitato di vedere una grande concessionaria Fiat - Lancia - Jeep che aveva il piazzale con molte Mito e Giulietta targate, forse km0. Potrebbe anche accadere il contrario, una concessionaria Alfa Romeo che, per riuscire a sopravvivere nei prossimi anni, vende modelli Fiat e Lancia.
Mi è anche capitato di vedere concessionarie Alfa che sono anche concessionarie di altri marchi stranieri. Uno piuttosto grande aveva Bmw, Toyota, Honda, ed altre che non ricordo.

Quindi non è detto che debbano sparire per forza.

Ha risposto efficacemente smargia. In dubbio non é la sussistenza fisica dei concessionari sul posto: quelli si buttano su altro marchio e, con un po' di fortuna, rimangono aperti. In dubbio é che quei concessionari, che sono sopravvissuti grazie ad altri prodotti con gamme più presentabili, siano fra 3 anni disponibili a reinvestire soldi su un marchio bollito che già gli ha fatto rischiare la chiusura, solo perché Maglioncino chiama alle armi con uno schiocco di dita. I concessionari sono clienti, e scelgono loro cosa vendere.

P.s. Maglioncino che, peraltro, nel 2015 non dovrebbe esserci più, quindi fine della magia.
Se leggi l'ultimo piano industriale, salvo modifiche, ci sono gli aggiornamenti.
Preferisco aspettre che arrivi il 2015, poi vedremo se ci saranno ancora concessionarie Alfa Romeo.
 
pandaciccio ha scritto:
...Quindi non c'è niente di male in questa auto! I puristi vogliono un'alfa indipendente con motori propri, centro ricerche proprio, tecnologia propria?!? quell'alfa c'era ed è FALLITA perchè non sapeva stare sul mercato! per la lancia vale lo stesso discorso! Lo sarebbe anche per ferrari ma l'unica differenza è che quando Enzo Ferrari è andato strisciando dalla fiat ha chiesto (e ottenuto) di restarne alla guida!la sfortuna di alfa e lancia è stata solo quella di non aver avuto l'Enzo Ferrari di turno!!
PS. scusate l'off-topic! Un saluto a tutti!

tocca leggerle tutte...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Nardo-Leo ha scritto:
Per quanto riguarda il tuo paventato rischio di un prossimo ulteriore calo della rete di vendita io mi permetto di obiettare due cose:
1 - Non è detto che le vendite debbano diminuire ancora, anzi con gli aggiornamenti previsti potrebbero salire anche un pò.
Scusa, di quali aggiornamenti stai parlando? La Mito, con 5 anni sulle spalle, é arrivata alla fine del suo ciclo vitale, infatti é clinicamente morta: il restyling andava fatto 2 anni fa. La giulietta invece é a metà del suo ciclo di vita: il restyling le andrebbe fatto ora. A te risulta sia in previsione? A me no. Due prodotti che invecchieranno sempre più, ed é tutto quello che un concessionario si trova da vendere per i prossimi anni ( 2 almeno ) In base a cosa pensi che i numeri siano destinati a risalire, o anche solo a rimanere stabili, con tutte le novità in uscita a ruota continua presso la concorrenza? Ma di cosa stiamo parlando?

2 - Visto che tu hai parlato della tua esperienza personale con concessionarie Alfa lo faccio anche io: mi è capitato di vedere una grande concessionaria Fiat - Lancia - Jeep che aveva il piazzale con molte Mito e Giulietta targate, forse km0. Potrebbe anche accadere il contrario, una concessionaria Alfa Romeo che, per riuscire a sopravvivere nei prossimi anni, vende modelli Fiat e Lancia.
Mi è anche capitato di vedere concessionarie Alfa che sono anche concessionarie di altri marchi stranieri. Uno piuttosto grande aveva Bmw, Toyota, Honda, ed altre che non ricordo.

Quindi non è detto che debbano sparire per forza.

Ha risposto efficacemente smargia. In dubbio non é la sussistenza fisica dei concessionari sul posto: quelli si buttano su altro marchio e, con un po' di fortuna, rimangono aperti. In dubbio é che quei concessionari, che sono sopravvissuti grazie ad altri prodotti con gamme più presentabili, siano fra 3 anni disponibili a reinvestire soldi su un marchio bollito che già gli ha fatto rischiare la chiusura, solo perché Maglioncino chiama alle armi con uno schiocco di dita. I concessionari sono clienti, e scelgono loro cosa vendere.

P.s. Maglioncino che, peraltro, nel 2015 non dovrebbe esserci più, quindi fine della magia.

Quest anno sono previsti i restyling di entrambi i modelli da quello che si legge in giro. Certo quello della mito.

Per il resto...Marchionne qui era dato per partente nel 2010 poi 11 poi 12 poi 13 14 15 16 17 .... È MAGARI INVECE DIVENTERÀ AZIONISTA. 8)
 
365milaelastoriacontinua ha scritto:
Quest anno sono previsti i restyling di entrambi i modelli da quello che si legge in giro. Certo quello della mito.

Per il resto...Marchionne qui era dato per partente nel 2010 poi 11 poi 12 poi 13 14 15 16 17 .... È MAGARI INVECE DIVENTERÀ AZIONISTA. 8)

Sul 4R di dicembre sono evidenziate un restyling per entrambe a fine anno/inizio 2014.
Bisogna edere se si tratterà di restyling vero o di un'operazione tipo 159 2009 (più che restyling, una reindustrializzazione con aggiornamenti "sotto pelle".

MArchionne azionista? Se ne parlava da parecchio...
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Ha risposto efficacemente smargia. In dubbio non é la sussistenza fisica dei concessionari sul posto: quelli si buttano su altro marchio e, con un po' di fortuna, rimangono aperti. In dubbio é che quei concessionari, che sono sopravvissuti grazie ad altri prodotti con gamme più presentabili, siano fra 3 anni disponibili a reinvestire soldi su un marchio bollito che già gli ha fatto rischiare la chiusura, solo perché Maglioncino chiama alle armi con uno schiocco di dita. I concessionari sono clienti, e scelgono loro cosa vendere.

P.s. Maglioncino che, peraltro, nel 2015 non dovrebbe esserci più, quindi fine della magia.

In provincia di BS, le concessionarie soltanto AR sostanzialmente già non ci sono più, fino a poco tempo fa ne era rimasta una proprio in città (e se non erro ora è stata chiusa) e, in provincia, quella di Chiari, dove ho comprato io le ultime AR, ma è più di un anno che non vado lì, quindi non so se è ancora così.
Per il resto, c'è un unico grosso gruppo per tutta la provincia che ha 13-14 sedi e, oltre ad avere i marchi Fiat-Chrysler, vende anche Volvo e Hyundai. La cosa che non capisco del gruppo Fiat (e mi scuso se diventa un piccolo OT), è questa. Siete alla canna del gas con le vendite in Italia, fate la pubblicità della Panda 4 x 4 "anche sabato 19 e domenica 20", poi vai in concessionaria e la macchina non c'è. Testuali parole del venditore " ne abbiamo una sola per 14 sedi, se mi lascia il numero prendiamo un appuntamento e la chiamiamo". Non è la prima volta che succede, anche in altri porte aperte poi le macchine non c'erano oppure ce n'era una a mala pena. Mia moglie, che forse dopo 10 anni si è convinta a cambiare la sua amata Stilo e le piacerebbe una Panda 4 x 4, è da più di un mese che non riesce a vedere questa macchina, si deve accontentare di un depliant! Una sera, prima di Natale, un venditore (molto gentile,in verità), ci ha portato a vedere nel piazzale, abbastanza al buio, una Panda twin air a metano, per farci rendere conto dell'altezza dell'auto ed ha dovuto collegare i cavi della batteria, per farci sentire il rumore del TA, visto che fino ad ora non l'ho mai sentito dal vivo. Ma le vogliono vendere le macchine oppure no?....
 
smargia2002 ha scritto:
Periodicamente mi trovo a dover ripetere le stesse cose.
I concessionari sono una realtà imprenditoriale autonoma, distinta ed indipendente dalla casa costruttrice o dall'importatore che gli conferisce un mandato.
Proprio ieri sera parlavo con un mio conoscente che è un venditore di usato e mi diceva una cosa che mi è parsa un poco diversa da quello che dicevi.
Mi ha colpito questo passagio e cioè che già oggi, e sempre di più in futuro, i concessionari, i concessionari veri e non quelli che noi scambiamo per tali, sono diventati prettamente monogruppo e tutti gli altri sono praticamente dei meri venditori, anche multimarche, usato compreso, che nessun obbligo hanno verso i gruppi o i singoli marchi produttori di automobili ma che semplicemente prelevano dai concessionari monogruppo, o dai rari concessionari monomarchio il "pezzo" da rivendere e che gli viene ceduto con un margine da rivenditore. Per cui, gli introiti di un concessionario monomarca o monogruppo, come nel caso del gruppo Fiat-Chrysler, derivano dall'intero parco marchi e modelli di quel gruppo. Non da un solo marchio o modello del gruppo.
Questa notizia mi ha convinto proprio per quello che ho visto in diverse concessionarie Alfa Romeo e cioè la presenza di auto Km0 esposte nei piazzali. Oltre a modelli Alfa come Mito e 159 c'erano molte Idea, Panda vecchio modello Bravo, Musa, Ypsilon, Delta.
Come si spiega che un concessionario Alfa Romeo ha tante auto Km0 dei Lancia e Fiat?
 
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