Proprio su questa tematica, è utile leggere anche l'articolo su driveexperience da cui è estratto il video, che spiega dei retroscena "umani" e il ritardo di un anno tra la realizzazione e la pubblicazione del servizio stesso, dando prova ancora una volta del carattere del buon Davide.Più che discutere del video su questa storica Alfa, vorrei commentare il modo di fare e di proporsi di Davide...., una sola parola: BRAVO!!
Ho visto molti suoi test e tutti trasmettono quella passione per l'auto, per quel che riesce a trasmettere e a raccontare, assai diverso da coloro che, mentre guidano, si trastullano con ammennicoli, monitor e adas vari, relegando l'esperienza di guida ai margini delle prove.
Invece il Cironi è semplicemente un vero appassionato, magari intrinsecamente e sentimentalmente legato a certe griffe, ma che pone la meccanica sul podio e il resto...distante, forse modo "antico" e nostalgico di svolgere i test, forse...., ma assai più coinvolgente!
Continua così Davide!!
La Silverstone 1.8 (130 cv), la 1.7 (115 cv) e la 2.0 (150 cv) erano TA, la V6 2.5 (166 cv) era TA e la Q4 (190 cv) era TI. Non ce ne furono altre.
Ovviamente la 155 V6 TI era quella che vinse il DTM con Larini nel 1993 e sfiorò il titolo internazionale ITC nel 1996. Aveva un 2.500 aspirato inizialmente derivato dal basamento del V6 Busso, angolo 60°, valvole pneumatiche tipo F.1 e circa 420-430 cv, poi completamente nuovo, con l'interasse del V8 Montreal, angolo 90°, con circa 490 cv.
L'Alfa 155 V6 TI ultima versione
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Stando a quanto dice l'ing. Limone, il V6 90° non era derivato dal V8 Montreal, che era stato omologato insieme all'altro motore come "paravento", ma l'architettura (che era l'unica cosa importante ai fini el regolamento DTM) è stata derivata da un vecchio motore Lancia (spero che la memoria non mi tradisca, ho visto il video tempo fa):
Non era "derivato" dal V8 Montreal ovviamente. Ma per l'omologazione dei motori DTM e ITC era necessario che avessero "l'interasse" di un motore costruito in serie dalla casa partecipante (infatti prima ho parlato solo di interasse).
Allora, mentre nel 1993 si prese a riferimento l'interasse del V6 Busso, nel 1996 si prese a riferimento (solo per l'omologazione) l'interasse del motore della Montreal. Credo lo abbia detto in qualche circostanza anche l'ing. Limone e comunque lo hanno detto anche dirigenti Alfa, anche in TV se ricordo bene.
Se non ho capito male, nel video Limone dice una cosa diversa, svelando proprio questo curioso dettaglio. Presero a riferimento le misure di un motore Lancia, che aveva un'architettura più vantaggiosa per la loro applicazione, sfruttando il fatto che per un breve periodo Lancia e AR erano diventate un'azienda unica.
Avevano omologato 2 motori, quello di derivazione Lancia, che hanno usato, e quello di derivazione Montreal, più per ragioni di marketing e tanto per tenersi aperta la possibilità di un'architettura diversa.
Ma, allora sarà così, non saprei, per anni si è parlato di quella cosa dell'interasse del motore Montreal. Resterà allora solo una "leggenda". Se non ricordo male lo disse anche De Adamich. Forse in comune con il Montreal aveva solo l'angolo a 90°.
Ovviamente stiamo parlando del V6 della 155 TI DTM-ITC. Il motore della 155 GTA era un 4 cilindri turbo su base Lancia Delta.
Le misure del motore Montreal sono state omologate ma mai utilizzate.
Ah, ecco, sono state omologate, allora è come dicevo io. Era necessario tirare in ballo l'interasse di quel motore per l'omologazione. Poi ne omologarono 2, ok.
Ovvio che non si sia utilizzato nulla di nessuno dei due per quello da corsa.
Omologate, ma mai utilizzateTutte le misure utilizzate erano quelle del motore "Lancia" a quanto dice.
Si, misure, ok, l'avevo capito. Però non era una balla quella dell'omologazione del motore Montreal, è questo che volevo precisare. E' stato comunque omologato.
GuidoP - 15 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa