BelliCapelli3 ha scritto:wilderness ha scritto:Comunque sti discorsi sono pippe scandalose, incredibili...si trova da ridire anche sull'8C...![]()
Andiamo, wilderness, ma di che stiamo parlando? Quest'auto è anche bella, ma è un ectoplasma. Il 99% per cento degli Alfisti ( che come dice il nome, non sono ferraristi, nè maseratisti ) non se la può permettere. L'altro 1% va in concessionaria con l'assegno in bocca e tante raccomandazioni, e l'auto non gliela danno ugualmente, perchè si esaurisce così rapidamente che non fa in tempo nemmeno a finire sui listini: ne producono quanto basta per fare il servizio fotografico e produrre i poster da appendere in concessionaria sopra alla Mito 1.6 multijet. Dopodichè non glie ne avanza mezza nemmeno per darla in prova alle riviste: EVO ( dicasi EVO! ) per fare un giro di pista se ne è dovuta far prestare una da un privato. Quest'auto incide sulla realtà progettuale e produttiva di Alfa quanto un' apparizione dello spirito di Enzo Ferrari nel museo Alfa la notte di Natale, quando il museo è vuoto e nessuno la può vedere.
Se poi va considerata come un "simbolo", una "dichiarazione", beh allora bisognerebbe anche sforzarsi di decifrarla con cura, questa dichiarazione, perchè in questo caso all'occhio dell' appassionato si dischiude l'abisso della contraddizione: di fatto Alfa con quest'auto comunica all'utenza che un' Alfa seria si fa con un v8, dislocato centrale anteriore, cambio transaxle, e la trazione posteriore. Lo sprovveduto che ci casca, ma non si può permettere la 8c ( o semplicemente, non gliela danno ), allora corre entusiasta in concessionaria per acquistare un' Alfa di normale produzione, sperando di trovarvi qualcosa dello spirito della 8c, e scopre che quelle le fanno solo a trazione anteriore, quattro cilindri, cilindrata massima 1.8, motore appeso come un prosciutto davanti alle ruote anteriori, pesi da suv blindato. Questa è una contraddizione in termini, un vero autogol mediatico. Se uno si sofferma a decifrare il messaggio della 8c, non può che risultarne un atto di autoaccusa a firma Fiat. Ecco perchè,l probabilmente, come dici tu, il progetto è stato anche internamente avversato: è un paradosso.
Senza considerare poi dettagli come le prestazioni. I pochi modelli che sono stati messi alla frusta da operatori terzi rispetto alla Casa ( riviste ) hanno evidenziato come - a ruote sulla strada - quest'auto rischi di farsi bagnare il naso da vetture più umili e che costano la metà. Quest'auto è una visione onirica, dal significato piuttosto confuso. E tu mi parli della carrozzeria in carbonio.
Io mi chiedo perchè Gippo Salvetti ed altri collezionisti (Alfisti 100% di pura razza ariana), se la sono prenotata con largo anticipo, se è un ectoplasma...secondo me è la migliore Alfa stradale di tutti i tempi, o perlomeno del dopo guerra...cazzo, ha il transaxle, ha il migliore V8, ha il carbonio,etc...eppure non vi và bene...allora resuscitiamo Satta Puliga, e festa finita....
Per la produzione di serie, sappiamo i problemi...dico però che certe soluzioni non si possono vedere su una macchina di larga produzione ed è perfettamente comprensibile il perchè...allora, una volta, sulla serie ci dovevi avere, per forza, la migliore soluzione meccanica perchè la differenza tra averla e non averla, era la differenza tra lo stare in strada (Giulia, Alfetta) o essere una saponetta come le BMW Neue Klasse o la Serie 3 E21...oggi c'è uno spettro di possibilità più ampio...francamente la B e la C vanno bene TA...sulla D io auspicherei la TP, ma si tratta, credo, di una cosa più a lungo termine...si tiri fuori un paio di sportive TP per la normale produzione e l'ammiraglia, quello sarebbe già qualcosa...