<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Aiuto: insight o ibiza tdi 1.6 | Il Forum di Quattroruote

Aiuto: insight o ibiza tdi 1.6

per sfuttare gli incentivi si è deciso di rottamare la cara vekkia y...
le vetture più interessanti mi sembrano, considerando un budget 14/16 mila euro la honda insight (cambio automatico, dotazioni, incentivi) e la seat ibiza con il nuovo tdi 1.6 da 90cv (buona coppia, dimensioni compatte). altre alternative già euro 5 interessanti non ne ho viste.
la insight è molto interessante, completa, innovativa e non sono uno che fa le corse, bado alla sostanza, sono quindi attirato dal confort e dalla silenziosità.
spesso sono però in montagna e il piacere della coppia di un buon tdi è impareggiabile con consumi di tutto rispetto.
non penso di macinare più di 15mila km l'anno, abito in città.
ci sono 2000 euro a favore dell'ibiza pur con una dotazione un pò inferiore...ke fare...cerco aiuto
 
Si tratta di due oggetti troppo diversi tra loro. La "colpa" ovviamente è di Insight che è diversa da tutte le altre, Prius compresa. In città Insight è pazzescamente più silenziosa, comoda e "liscia" di un turbodiesel, ma è più ingombrante, soprattutto in lunghezza. Le sensazioni di guida sono esattamente all'opposto di un TD, con una spinta dolce e continua lontanissima dal calcio nella schiena dell'altra (in senso relativo ovviamente). In montagna il cambio CVT quasi sicuramente farà girare il motore "alto", e l'incremento di rumorosità diventerebbe estremamente evidente, sicuramente fastidioso, soprattutto perché saresti abituato al relativo silenzio della marcia normale.
 
quoto quanto considerato da Guguleo, aggiungo, seguendo la stessa linea, che l'ibrido conviene e da soddisfazione soprattutto a chi lo usa in città dove se ne apprezzano le prerogative di economia, silinziosità e confort a dispetto delle dimensioni non proprio contenute.
Su percorsi extraurbani o di montagna non è così gratificante, non si discosta molto da una comune vettura a benzina di piccola cilindrata non ibrida e quindi è sicuramente preferibile il TD più che altro per il tipo di erogazione.
I consumi medi si equivalgono.
Non da ultimo considera anche il valore dell'auto al momento della rivendita: il TD di piccola cilindrata lo piazzi molto più facilmente di un ibrido che è e sicuramente resterà, un prodotto di nicchia (piccola) :cry:
Magari cercavi consiglio e noi ti stiamo confondendo ancora di più le idee vero ?
Mi spiace ma del resto si cerca di essere realisti mettendo da parte il gusto personale.
spero comunque di esserti d'aiuto... ;)
ciao
 
grazie, confermate quello che immaginavo. poteva essere una buona occasione per un'auto un pò diversa ma temo che a conti fatti ricadrò su quella più tradizionale.
 
Io sono molto soddisfatto di com'è s'è comportata la Insight in montagna. In particolare l'accoppiata elettrico (con il suo boost della coppia a basso numero di giri) + CVT offre una fluidità che ho apprezzato moltissimo anche nei tornanti.

Secondo me per farti un'idea precisa, visto che sei spesso in montagna, potresti concordare una prova su strada con un concessionario Honda in zona montana, per la prima volta in cui capiti da quelle parti; così ti togli ogni dubbio e provi in prima persona.

Come dati oggettivi, posso riportarti l'esperienza di un raduno fatto tra i passi dolomitici, con partenza da Selva di Val Gardena e arrivo a San Cassiano: 50KM circa, con dislivello di 1800 metri sia in salita che in discesa, andatura tranquilla, con un consumo di 5.6lx100KM (e l'Insight aveva 900KM in tutto).

Bye!
 
Concordo con Mark0, io con l'insight ci sono già andato in montagna varie volte e rispetto al mio vecchio fiesta è una goduria unica, la silenziosita resta (è cmq + silenziosa del fista nelle stesse condizioni con cambio manuale), ma se propio ti vuoi fidare di chi non l'ha magari mai guidata dalla versione executive hai il cambio sequenziale al volante...
Fai una prova come ti ha suggerito Mark0
 
Mi fa piacere che i possessori di Insight riportino le loro positive esperienze in montagna. Quando la provai (in pianura) avevo decisamente apprezzato il comfort nella guida normale (un po' "dondolosa" per i miei gusti ma perfettamente in linea con il tipo di veicolo), salvo rimanere un po' sorpreso dalla voce del motore quando si accelerava con decisione. Di qui la deduzione che in uscita da tornanti stretti nelle salite in montagna, quando il motore è giocoforza sotto sforzo, il comfort acustico ne avrebbe risentito non poco. Rimane il fatto che il cambio automatico rende in quei casi la guida estremamente semplice e riposante.
 
Mark0 ha scritto:
Io sono molto soddisfatto di com'è s'è comportata la Insight in montagna. In particolare l'accoppiata elettrico (con il suo boost della coppia a basso numero di giri) + CVT offre una fluidità che ho apprezzato moltissimo anche nei tornanti.

Secondo me per farti un'idea precisa, visto che sei spesso in montagna, potresti concordare una prova su strada con un concessionario Honda in zona montana, per la prima volta in cui capiti da quelle parti; così ti togli ogni dubbio e provi in prima persona.

Come dati oggettivi, posso riportarti l'esperienza di un raduno fatto tra i passi dolomitici, con partenza da Selva di Val Gardena e arrivo a San Cassiano: 50KM circa, con dislivello di 1800 metri sia in salita che in discesa, andatura tranquilla, con un consumo di 5.6lx100KM (e l'Insight aveva 900KM in tutto).

Bye!
sarebbe interessante sapere se il consumo di 5,6 l/100km l'hai rilevato dal cdb o l'hai misurato da pieno-a-pieno.
Se fosse il consumo misurato dal cdb dopo una discesa i valori risulterebbero completamente falsati.
Domenica scorsa ho fatto un esperimento: serbatoio pieno raso, gita in montagna e ritorno a casa, all'andata ovviamente tutta salita il cdb segnava 12,8 l/100km (cr-v a benzina) al ritorno tutto in discesa, il cdb si assestava su 6,4 l7100km, ho rifatto il pieno e, calcolatrice alla mano, il risultato è stato di 8,7 l/100km in media effettiva tra salita e discesa, ben diverso dai 6,4 dati dal cdb alla fine della discesa...
Ne risulta che per fare in modo che il cdb possa dare valori vicini alla realtà (normalmente lo scarto sul cr-v è del 4- 5 %,) dopo un percorso "tormentato" è necessario percorrere un tratto anche piuttosto lungo di strada piana a velocità regolare in modo da fare"assestare" i consumi.
Le salite e le discese incidono moltissimo sui valori del cdb il quale soffre di una certa "inerzia" nel calcolarli con sufficiente precisione. Se il percorso fosse stato contrario, con prima la discesa e poi la salita, il consumo medio effettivo si sarebbe probabilmente assestato oltre i 10 litri, lontano dagli 8,7 di prima; da cio' si deduce che si consuma molto di più in salita di quanto si risparmi in discesa.
ciao
 
albelilly ha scritto:
Mark0 ha scritto:
Io sono molto soddisfatto di com'è s'è comportata la Insight in montagna. In particolare l'accoppiata elettrico (con il suo boost della coppia a basso numero di giri) + CVT offre una fluidità che ho apprezzato moltissimo anche nei tornanti.

Secondo me per farti un'idea precisa, visto che sei spesso in montagna, potresti concordare una prova su strada con un concessionario Honda in zona montana, per la prima volta in cui capiti da quelle parti; così ti togli ogni dubbio e provi in prima persona.

Come dati oggettivi, posso riportarti l'esperienza di un raduno fatto tra i passi dolomitici, con partenza da Selva di Val Gardena e arrivo a San Cassiano: 50KM circa, con dislivello di 1800 metri sia in salita che in discesa, andatura tranquilla, con un consumo di 5.6lx100KM (e l'Insight aveva 900KM in tutto).

Bye!
sarebbe interessante sapere se il consumo di 5,6 l/100km l'hai rilevato dal cdb o l'hai misurato da pieno-a-pieno.
Se fosse il consumo misurato dal cdb dopo una discesa i valori risulterebbero completamente falsati.
Domenica scorsa ho fatto un esperimento: serbatoio pieno raso, gita in montagna e ritorno a casa, all'andata ovviamente tutta salita il cdb segnava 12,8 l/100km (cr-v a benzina) al ritorno tutto in discesa, il cdb si assestava su 6,4 l7100km, ho rifatto il pieno e, calcolatrice alla mano, il risultato è stato di 8,7 l/100km in media effettiva tra salita e discesa, ben diverso dai 6,4 dati dal cdb alla fine della discesa...
Ne risulta che per fare in modo che il cdb possa dare valori vicini alla realtà (normalmente lo scarto sul cr-v è del 4- 5 %,) dopo un percorso "tormentato" è necessario percorrere un tratto anche piuttosto lungo di strada piana a velocità regolare in modo da fare"assestare" i consumi.
Le salite e le discese incidono moltissimo sui valori del cdb il quale soffre di una certa "inerzia" nel calcolare con sufficiente precisione. Se il percorso fosse stato contrario, con prima la discesa e poi la salita, il consumo medio effettivo si sarebbe probabilmente assestato oltre i 10 litri, lontano dagli 8,7 effettivi; da cio' si deduce che si consuma molto di più in salita di quanto si risparmi in discesa.
ciao

Ciao Alberto, posto che i dati del CDB vanno sempre presi con beneficio d'inventario e che il metodo da pieno a pieno, se ben eseguito, da' risultati ben più attendibili, e posto anche che si dovrebbe dare sempre la massima fiducia a chi riporta nel forum i dati dei propri consumi, ho delle serie perplessità sulle tue considerazioni riguardo al metodo di calcolo dei consumi da parte del CDB.

Quello che hai descritto appare più che altro la descrizione di un consumo "medio-istantaneo" (non trovo altre parole per definirlo). Forse CRV ha una logica diversa, ma sui CDB che ho utilizzato il consumo medio non è niente altro che la relazione tra il totale dei km percorsi dall'azzeramento ed i litri consumati. Non vi è quindi differenza se si parte dal monte per andare a valle e poi rientrare oppure se da valle si fa un giro al monte e poi di nuovo giù. Ovviamente non è la stessa cosa fare invece 100km in piano piuttosto che 50 di salita e poi 50 di discesa, non dal punto di vista del CDB ma proprio da quello dei consumi reali, che sono differenti (in discesa non si recupera la maggior "spesa" della salita).

Forse, nella tua esperienza al riguardo, potrebbe influire la posizione del galleggiante nel serbatoio che può indicare una quantità di carburante piuttosto diversa a seconda se il veicolo sia in salita piuttosto che in discesa, influenzando il calcolo del CDB. Su molti modelli però il CDB non tiene conto della posizione corrente del galleggiante ma fa una stima della qta residua nel serbatoio per differenza in base a quanto ha "visto" passare verso il motore.

lampeggi
 
Io sono passato da una Fabia 1.9 TDI ad una Insight. Percorro strade di collina con salite "importanti".

E' vero che c'è una sensibile differenza nell'erogazione di coppia, però utilizzando la Insight senza esagerare il cambio CVT non manda il motore alle stelle ogni volta... e se voglio, posso sempre cambiare rapporto con le levette dietro il volante, sulla versione Executive, evitando l'effetto "slittamento" del CVT.

Comunque è solo questione di abitudine. E il silenzio della Insight credo sia nettamente superiore anche al nuovo 1.6 TDI.
 
GuguLeo ha scritto:
albelilly ha scritto:
Mark0 ha scritto:
Io sono molto soddisfatto di com'è s'è comportata la Insight in montagna. In particolare l'accoppiata elettrico (con il suo boost della coppia a basso numero di giri) + CVT offre una fluidità che ho apprezzato moltissimo anche nei tornanti.

Secondo me per farti un'idea precisa, visto che sei spesso in montagna, potresti concordare una prova su strada con un concessionario Honda in zona montana, per la prima volta in cui capiti da quelle parti; così ti togli ogni dubbio e provi in prima persona.

Come dati oggettivi, posso riportarti l'esperienza di un raduno fatto tra i passi dolomitici, con partenza da Selva di Val Gardena e arrivo a San Cassiano: 50KM circa, con dislivello di 1800 metri sia in salita che in discesa, andatura tranquilla, con un consumo di 5.6lx100KM (e l'Insight aveva 900KM in tutto).

Bye!
sarebbe interessante sapere se il consumo di 5,6 l/100km l'hai rilevato dal cdb o l'hai misurato da pieno-a-pieno.
Se fosse il consumo misurato dal cdb dopo una discesa i valori risulterebbero completamente falsati.
Domenica scorsa ho fatto un esperimento: serbatoio pieno raso, gita in montagna e ritorno a casa, all'andata ovviamente tutta salita il cdb segnava 12,8 l/100km (cr-v a benzina) al ritorno tutto in discesa, il cdb si assestava su 6,4 l7100km, ho rifatto il pieno e, calcolatrice alla mano, il risultato è stato di 8,7 l/100km in media effettiva tra salita e discesa, ben diverso dai 6,4 dati dal cdb alla fine della discesa...
Ne risulta che per fare in modo che il cdb possa dare valori vicini alla realtà (normalmente lo scarto sul cr-v è del 4- 5 %,) dopo un percorso "tormentato" è necessario percorrere un tratto anche piuttosto lungo di strada piana a velocità regolare in modo da fare"assestare" i consumi.
Le salite e le discese incidono moltissimo sui valori del cdb il quale soffre di una certa "inerzia" nel calcolare con sufficiente precisione. Se il percorso fosse stato contrario, con prima la discesa e poi la salita, il consumo medio effettivo si sarebbe probabilmente assestato oltre i 10 litri, lontano dagli 8,7 effettivi; da cio' si deduce che si consuma molto di più in salita di quanto si risparmi in discesa.
ciao

Ciao Alberto, posto che i dati del CDB vanno sempre presi con beneficio d'inventario e che il metodo da pieno a pieno, se ben eseguito, da' risultati ben più attendibili, e posto anche che si dovrebbe dare sempre la massima fiducia a chi riporta nel forum i dati dei propri consumi, ho delle serie perplessità sulle tue considerazioni riguardo al metodo di calcolo dei consumi da parte del CDB.

Quello che hai descritto appare più che altro la descrizione di un consumo "medio-istantaneo" (non trovo altre parole per definirlo). Forse CRV ha una logica diversa, ma sui CDB che ho utilizzato il consumo medio non è niente altro che la relazione tra il totale dei km percorsi dall'azzeramento ed i litri consumati. Non vi è quindi differenza se si parte dal monte per andare a valle e poi rientrare oppure se da valle si fa un giro al monte e poi di nuovo giù. Ovviamente non è la stessa cosa fare invece 100km in piano piuttosto che 50 di salita e poi 50 di discesa, non dal punto di vista del CDB ma proprio da quello dei consumi reali, che sono differenti (in discesa non si recupera la maggior "spesa" della salita).

Forse, nella tua esperienza al riguardo, potrebbe influire la posizione del galleggiante nel serbatoio che può indicare una quantità di carburante piuttosto diversa a seconda se il veicolo sia in salita piuttosto che in discesa, influenzando il calcolo del CDB. Su molti modelli però il CDB non tiene conto della posizione corrente del galleggiante ma fa una stima della qta residua nel serbatoio per differenza in base a quanto ha "visto" passare verso il motore.

lampeggi
ciao, mi spiego meglio: partivo da un'altitudine basso-collinare, dopo circa 3 km di falsopiano la strada iniziava a salire, non in modo vertiginoso ma in pendenza più o meno costante con diversi tornanti verso un punto d'arrivo posto a oltre 2100 metri, in tutto 64 km, il cdb segnava 12,8 l/100km.
Quanche ora dopo, percorso inverso km e km a gas chiuso, marcia bassa per non affaticare i freni, cdb che fa il "conto alla rovescia" per poi fermarsi ai suddetti 6,4 litri, abbastanza incuriosito ma non meravigliato perchè avevo gia notato discrepanze simili, rifaccio il pieno e rilevo 8,7 litri.
Come hai potuto capire si è trattato di un percorso "estremo" senza vie di mezzo: o salite o discese, entrambe molto lunghe e costanti.

Eccome se Il cdb tiene conto anche delle condizione del percorso e dello stile di di guida !

Testimone il mio viaggio quotidiano: percorso autostradale, in piano o quasi, poco traffico a velocità codice consumo indicato solitamente 8,5 litri; stesso percorso, orario di punta, traffio a rilento, velocità molto irregolare con continui stpo & go, consumo indicato normalmente al di sopra dei 10 litri.
Il cdb non è una semplice calcolatrice che si limita a dividere i km percorsi per i litri consumati ma, per ricavare il consumo medio, fa il calcolo basandosi sul consumo istantaneo che analizza con frequenze regolari e, applicando propri parametri, lo mette in relazione con i km percorsi, ne consegue che il consumo medio indicato è estremamente subordinato al tipo di guida, percorso, e quant'altro, non per nulla è abbastanza vicino ai dati reali, con max il 5%, di scarto.

Come potrebbe esserlo se non tenesse conto di tutte le variabili che ti ho descritto?
ciao
 
Secondo me la questione è piuttosto semplice: il cdb rileva e monitora i km percorsi (esatti) e i litri consumati (stimati, qui sta l'errore finale). Ovviamente, più sono elevati i km e più il consumo medio sara' maggiormente veritiero.

Pare evidente che, a parità di km percorsi, il modo in cui li si percorre influisce notevolemente sui risultati, poichè appunto si va a variare la quantità di carburante consumato (traffico regolare, con filo di gas vs colonna a passo d'uomo).

In riferimento alla prova di albelilly, secondo me il problema sta nella parte di discesa, dove forse il consumo stimato è molto diverso rispetto a quello effettivo. Per farti un esempio, sulla 207 se percorri un tratto di discesa in folle l'indicazione è di 99,9 km/litro, evidentemente sbagliata :D... forse valuta come "gratis" la benzina che serve a sostenere il minimo :D
 
albelilly ha scritto:
ciao, mi spiego meglio: partivo da un'altitudine basso-collinare, dopo circa 3 km di falsopiano la strada iniziava a salire, non in modo vertiginoso ma in pendenza più o meno costante con diversi tornanti verso un punto d'arrivo posto a oltre 2100 metri, in tutto 64 km, il cdb segnava 12,8 l/100km.
Quanche ora dopo, percorso inverso km e km a gas chiuso, marcia bassa per non affaticare i freni, cdb che fa il "conto alla rovescia" per poi fermarsi ai suddetti 6,4 litri, abbastanza incuriosito ma non meravigliato perchè avevo gia notato discrepanze simili, rifaccio il pieno e rilevo 8,7 litri.
Come hai potuto capire si è trattato di un percorso "estremo" senza vie di mezzo: o salite o discese, entrambe molto lunghe e costanti.

Eccome se Il cdb tiene conto anche delle condizione del percorso e dello stile di di guida !

Testimone il mio viaggio quotidiano: percorso autostradale, in piano o quasi, poco traffico a velocità codice consumo indicato solitamente 8,5 litri; stesso percorso, orario di punta, traffio a rilento, velocità molto irregolare con continui stpo & go, consumo indicato normalmente al di sopra dei 10 litri.
Il cdb non è una semplice calcolatrice che si limita a dividere i km percorsi per i litri consumati ma, per ricavare il consumo medio, fa il calcolo basandosi sul consumo istantaneo che analizza con frequenze regolari e, applicando propri parametri, lo mette in relazione con i km percorsi, ne consegue che il consumo medio indicato è estremamente subordinato al tipo di guida, percorso, e quant'altro, non per nulla è abbastanza vicino ai dati reali, con max il 5%, di scarto.

Come potrebbe esserlo se non tenesse conto di tutte le variabili che ti ho descritto?
ciao

Interessante, così è più chiaro, anche se continuo ad avere forti perplessità: la parte finale del tuo discorso, dove descrivi i ragionamenti del CDB, mi sembra che si applichi alla perfezione non al calcolo del consumo medio totale, quanto piuttosto all'autonomia residua, che viene stimata attraverso la relazione tra i litri residui nel serbatoio ed il consumo medio degli ultimi km (o degli ultimi minuti di guida) che sono ovviamente influenzati dai fattori che hai descritto. In questo modo il CDB stima i km percorribili con il carburante residuo, ma questo valore non ha alcuna relazione con il consumo medio dall'ultimo azzeramento (che potrebbe coincidere con l'ultimo pieno). Questo invece è un valore storico assoluto, ottenuto proprio con quella semplice divisione da calcolatrice che hai nominato.

A mio parere, l'errore abnorme del CDB nel misurare il consumo medio che hai rilevato potrebbe tranquillamente spiegarsi nella condizioni limite del test, con acceleratore in versione o tutto o niente che può amplificare l'errore "statistico" della formula di calcolo utilizzata dalla centralina, e scostarsi quindi dai soliti margini di errore (5-10%) che si misurano solitamente in condizioni normali/intermedie.

Nessuna polemica, spero solo di essere riuscito a spiegare il mio punto di vista.

ciao
 
nardins ha scritto:
...

In riferimento alla prova di albelilly, secondo me il problema sta nella parte di discesa, dove forse il consumo stimato è molto diverso rispetto a quello effettivo. Per farti un esempio, sulla 207 se percorri un tratto di discesa in folle l'indicazione è di 99,9 km/litro, evidentemente sbagliata :D... forse valuta come "gratis" la benzina che serve a sostenere il minimo :D

Beh, in quel caso si tratta solo di dover decidere "per convenzione" cosa far apparire sul CDB quando l'elettronica rileva che il veicolo si muove senza consumare carburante (99,9 vale lo stesso che 999 o 9999, in ogni caso sbagliati, tanto varrebbe mettere zero). Per inciso, in folle si consuma la benzina necessaria a sostenere il minimo, ma se metti dentro una marcia "risparmi" perché anche quella quantità minima viene tolta dalla centralina, tanto il motore "gira" lo stesso (mi sono sempre chiesto se in caso di prolungatissime discese così affrontate il motore non possa soffrire del minor apporto di lubrificazione causato dall'assenza di benzina/gasolio...meipso?).

Sull'autonomia residua, sulla mia vecchia Laguna se azzeravo in discesa il CDB mi segnalava 1700km percorribili con il pieno (magari!), la Civic invece nelle stesse condizioni sembra più ragionevole e non supera mai i 700, come a dire "restiamo con i piedi per terra!"
 
GuguLeo ha scritto:
...Beh, in quel caso si tratta solo di dover decidere "per convenzione" cosa far apparire sul CDB quando l'elettronica rileva che il veicolo si muove senza consumare carburante (99,9 vale lo stesso che 999 o 9999, in ogni caso sbagliati, tanto varrebbe mettere zero)...

Appunto, forse il fatto di non sapere se mettere 0, 99.9 o 999 è proprio indice del fatto che, con il motore al minimo, il Cdb non vede alcun flusso di carburante (invece un minimo di consumo evidentemente c'è) e quindi è portato a sottostimare il consumo reale complessivo, come rilevato da Albelilly.

Non capisco se stiamo dicendo la stessa cosa oppure no.. :D :?:
 

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